RECENSIONI A. SCHIAVI L1 vite e l'opero di Gl1comoM1t1101t1 Oper" Nuove, Cnsella posti:ilc 211. Roma 1957, pagg. 399. A. Schiavi ci dà il libro più completo che finora sia uscito sulla vira e l'opera del martire socialista, ed è un libro fatto sopratullo di documenti: anicoli di giornoli, lencre (moho impominti quelle di Filippo Turati o Anna Kulisciof, tratte dal cnrtoggio di questi due socialis1i) npJ•dli (molto bello quello di G. l\faueoui L'ora dei giovani 1>agg. 109-112:), discorsi, rendico111i parlamentari, e, dopo l'assassinio, discorsi commemornti\•i e scritti su G. l\lancollì a Parigi, Bruxell•:iJ e Vienna, Nel quadro che ne risuh:i grandeggia In fìgur:i di C.° bfa11eo11i del quale A. Schiavi traccia la vita, da quando egli abbraccia le idee socialiste, pnrtccipn alle lotti del suo Polesine, organizza leghe, cooperative, amministra con grande compctenu gli En1i locali, a quando egli diventa dep111a10, e segretario del suo 11artito. Sono nnchc i tempi in cui si nffnccia sulla scena politica il fascismo, con un'irruenza ed una violenzn che lasciano prevedere ai più accorti la sua rapida ascesa ed il suo trionfo. Dalla tribuna della Camcrn, Mattcoui incomincia la sua bnttaglia contro le inet• titudìni e le debolezze dei gO\'Crni Bonomi e Facla, prima, contro le violent:e, gli eccidi lt: distruzioni, conseguenze delle spedizioni punitive, dei fascisti, poi. Egli è s1a:10 certamente il più chiaroveggcme, il più audace di tutti. Davanti allo straripare della violenza hseisll, cerea di sc1101cre i suoi compagni che hanno le maggiori res11011sabili1à nel partito, di spro• narli ad essere più energici, ed è sconfor. lato di 1rovare attorno a sè troppe prudenze, troppi calcoli, Anche il J>.c. temporeggia e fascia che il regime fascista sia sempre più prepotente e diventi padrone dell'Italia. Tuui i 11iù importanti inten•cnti di C. Mat1eo11i alla Camera dei Deputati figu• rano nel libro o vi è, quindi, quello che è diventato storico, del 30 1:-i.aggio 1924. che segnò la sua condenna a morte. Quel discorso non fu altro che un' esposizione nuda, spoglia di qualsiasi rettorica pronunciato tra insulti ,•olgaci, interruzioni continue e minacce della masnada dei nuovi clelti fascisti, ,!egli illegalismi e violenze commessi per le elezioni del precedente a11rile che portarono alla Camcrn 400 fascisti. Mancotti aveva chiesto la non velidità dei nuovi eleni perchò il 11opolo non aveva potuto 11111.nifestareliberamente la sua volontà. Egli si proponeva di pronunciarne un altro del genere nella prossima :mduta alla Camera ma si sa che la banda degli o: assassini per mandato » lo mise a tacere per scmpr.:. La cronistoria è fana con obbiettività e l'autore lascia che sia il documento a parlnre. Non vi aggiunge niente di suo, ma il libro è in1cressa111e sia per il tempo preso in esame, sia per la figura del suo protagonista e per nhri uomini e partiti dei quali è bene avere un'idea più esatta sul ruolo che essi hanno avuto in quegli anni così decisivi per l'avvenire del no11ro paeae. Il libro contiene due appendici: Il fondo Matteotti belga, e L'attività parlamentare di Giacomo /lfaueot1i ed una Bibliografia. e. s. 669
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