Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1925-1974

morto "· Aveva pronunciato alla Camera un discorso contro il fascismo e contro Mussolini, e « questi aveva fatto capire ad esso Dumini che bisognava dare una lezione a Matteotti ". « Oggi, per incarico avuto da Cesarino Rossi (2) e Giovanni Marinelli, il Putato ed altri compagni abbiamo atteso con l'automobile ferma, in ~icinanza dell'abitazione di Matteotti, e lo abbiamo rapito e chiuso per forza nella vettura. Mentre l'automobile correva, avendo il deputato opposto resistenza ai compagni, questi nella colluttazione l'hanno ammazzato. Il guaio è che per il sangue versato la vettura è rimasta tutta macchiata, ed è urgente farla scomparire ». Dumini, messo a• confronto con Filippelli, « serbò un contegno asai equivoco ». Nel secondo confronto avvenuto fra i due, Dumini si elette a minacciare Filippelli: " Bada a te, Filippelli, e alla tua famiglia; Mussolini ha a sua disposizione trecento baionette di militi fascisti, decisi a far tutto ciò che il duce ad essi comanda, e vi può distruggere ". Filippelli non si disdisse. Mentre Del Giudice si allontanava per qualche momento dalla sala d'istruzione e il confronto· rimaneva sospeso, Tancredi sentì c_he ·Dumini diceva sottovoce ~ Filippelli: « Le tue rivelazioni sono state intempestive. Bisogna aspettare altro tempo. Hai mancato di prùdenza, ed hai fatto precipitare il mio piano » (3). N_aturalmente Del Giudice e Tancredi spiccarono mandato di cattura contro Marinelli e contro Rossi. " Avremmo dovuto - scrive Del Giudice - spiccare altro mandato di cattura contro Benito Mussolini, se non ci fosse stato l'ostacolo costituzionale di essere costui deputato , e capo del Governo». Il nome di Mussolini, come sospetto di essere stato il mandante nell'affare Matteotti, non compare mai negli atti dell'istruttoria da me conosciuti. Giorgio Schiff-Giorgini, che fu testimone importante, mi disse che Del Giudice e Tancredi, durante l'istrnttoria per l'affare Matteotti, non volevano sentir mai parlare di Mussolini, e non facevano mai mettere quel nome a verbale. Volevano, (2) Nel testo si legge che Filippelli attribuì. a Dumini l'affermazione che, « per incarico avuto da Mussolini ", Giovanni Marinelli, il Putato e gli altri compagni avevano atteso Matteotti per rapirlo con l'automobile. Deve essere occorso· un errore nella ricopiatura o nella stampa del testo. Questo deve aver detto « per incarico avuto da Cesarino Rossi e da Giovanni Marinelli ". Nel suo memoriale Filippelli aveva fatto i due nomi, e non quello di Muswlini. E subito dopo la deposizione di Filippelli fu emesso mandato di cattura contro' Marinelli e Rossi. È chiaro che nel testo di Del Giudice al nome di Mussolini bisogna sostituire quello dr Cesarino Rossi. (3) Del Giudice aggiunge che, ripreso il confronto, Filippelli domandò a Dumini: " Ma tu puoi dire in coscienza che mi avevi avvertito dell'uso che dovevate fare dell'automobile? ». E Dumini: « Povero Filippelli, mi dispiace che, per colpa mia, tu ti trovi in mezzo a questo guaio! ». Questo non risulta, per quanto io ricordi, dal verbale di allora: secondo questa fonte, Dumini continuò a negare. Sembra probabile che queste parole Dumini le abbia dette a Filippelli mentre gli parlava sottovoce, senza avvedersi che Tancredi ascoltava. 308 ibliotecaGino Bianco

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