Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1925-1974

• Bi Cronache dell'Emitrazione Italiana G.IACOMOMATTEOTTI commemoratdoallacollettivitàitalianadi Ginevra L'or:aziondeel compagnoavv.AntonioGreppiS, indacodi Milano Sabato 8 .giugno, per iniziativa rlella Colonia Libera, ha avuto luogo la commemorazione del 22.o anni ve.rsario dell'as.sas:;inio di Giacomo l\Iatieotti. La manifestazione ha rivestito quesl'anno un carattere di parti:Colare Ìmporlanza e ;;olennità, pc1, la partecipazione del compagno on. avY. Antonio Greppi, sindaco di Milano. Nel prcc;;cnlarlo al numerosissimo. pubblico intervcauto, jl compagno C.. Sacerdoto ha ricorclato in Antonio Greppi il militante cli veuti anni ~ più, già della direzione del Partito Socialista Unitario od amico di Giacomo ::\IalteotLi; la attività clandestina al Ccntro Interno del Partilo sotto la dittatura: la parlecipazioue alla lotta -di libarazione quale comandante di una brigala )[alleolti, fino alla designazione da parte del C.L.N.A.I. a sindaco di 1rnano dal priimo giorno della liberazione, successivamente confermato dalla volont:ì. del popolo milanese nelle recenti elezioni amministrat:iJve. Antonio Greppi ha rievocato 0011 elevate parole la figura di Giacomo :Vfatteotti. Egli ìo commemorava nel primo anniversario della morte· davanti agli italiani di Berna; spiegava a giovanissimi partigiani, nelle br,evi soste durante il combattimento, cosa rappresentasse. 1a fugura del ni!~rl.irc nella lotta per Ja. libertà del pop-010 italiano e quale ispirazione se ne do,esse trarre dal suo sacrificio. Poichè se per essere socialisti nel ;;cnso compiuto del termine, bisogna sapvre troppo cose, il socialismo si sente per i tinto. Giacomo ìVlatteotti possedeva e l'isrjnto e la intelligenza. Visse aolo 39 anni, ma non· un giorno, non i:i.n'or,a della sua vita furono mal spesi. A mano a mano che la violenza dilaga,·a nel paese, egli di.-entava più tenace, 'più formo, più prezzante dc! pericolo nella lotta. Per il popolo italiano invocava la libert.à, che sola· anebbe p,~rmr- - so la pa,cificazione degli spiriti. « Xon cilic>- do di parlare nè pruclentemenle. 11è imprudentemente» - diceva al presid"nte dc>lia Camera che lo interrornpcva, con raccomandazioni, nel suo memorabile cliscor"'o del 30 maggio 1924 - « io chiedo cli 1nularc parlamentarmente ». li uo sconfinato amore •per la Giustizia e la LiberU1, doveva110 coatargli la vila. Fol'se mai come oggi, ;;0110 profondamente vere le :varo le colle rprn li Filippo Turati ne salutava lo Sl)oglic: n()n è un· morto, non t· un Yinto, non è ne1nmeno un assassinato. Egli è qrui pre.;cutc e -pugnante. E lui ed è tutti. E uno cd è l'universale. E un individuo ed è u!la grnte. . Col suo sacrificio assurse a simbolo lH'nrnnt' della lotta di tutto un popolo per la. libertà. che sola potrà permettere di ricostruire il paese e .riprendere la sua mia ione di pace ed umanità. Le parole çli ..:\..ntonio Greppi sono state intiT\1amente sentite dal pubblico e salutate da calorosi applausi. Ave~ano precedentemente parlato· l'on. Andrè Oltr-amare del Partito So..:iali,;t:i. Svizzero. l'on. J ean Vincen t del Partito del Lavoro e Luigi Bcrtoni del Grur>po Anarchico. La Colonia Italiana Libera e tutti i Compagni di Ginevra, ringraziano l'on. Arnlré Oltramare ed in particolar~. il segretario della Federazione Socialista compa~no Luigi Buzzi, il cui so-le1,te interessament~ ci ha permesso di a coltare Antonio Greppi ed avere a Ginev1·a il l.o magistrato cl~lla Rcpubblfoa Italiana. ZURIGO La UDI La "'Gdi » ci scri,·e e noi pubblichiamo : _.\l trafiletto intitolato "Quo Vadis G.D.T., apparso sul :Xo. -17 òi questo pregiato quindicinale. dobbiamo i eguenti schiarimenti : L'iniziatirn. di fare partecipare i piccoli italiani o,pili di famiglie italiane e svizzere. al corteo dei bambini di domenica 7 aprile, è stata pre,a in seno all'GDI da un gruppo di socie nell'unico scopo di : l) dare modo a questi piccoli di assistere ad un corteo fe teggiante la primaYera; 2) esternare la riconoscenza della colonia italiana e dei bambini italiani ver!"o la popolazione svizzera che tant-0 fece, fa e farà. per la nostra gente. V <'di ccor.$0 Operaio vizzero e Dono S,-izzero. Chi compilò quel trafiletto non è a cono• scenza della differenza che passa fra il corteo di bambini di quella domcui.ca e quello delle corporazioni (Zi.infte) svoltosi al lunedì (Sechselau len). )Ientre che al primo corteo potevano par- . teciprure ed hanno iPa,rtecipato bambini di tutte le cla-si sociali e nazionalità, a quello propriamente dello del "Sechseliiuten>, non potenno parte-cipare che figli di soci delle corporazioni che lo formavano. ~on stà a noi di coinmentare lo soopo ed i fini del corteo di lunedl, ma dobbiamo mettere in c,hLaro iJl fatto, che ,i bambini torinesi, hanno parteciipato, dignitosamente vestiti, ad un corteo inneggiante alla primavera e non ad un corleo a fine politico. Il favore di folla. le lusinghiere parole di comtmento al nostro •atto, deHa stampa svizzera e soprattutto l'ingenua gioia dei piccoli nostri ci compensarono della fatica del loro accompagnamento e del disgusto di questa inopportuna quanto inutile polam.ica. Ri'>'uar,lo alla ·jrJ '\ll(!ata pance ipazi 1111•' dei yircoli al corteo rl,31primo maggio, dobbiamo cbic•dere. a!l'arlicoli:-,' .1 pc•rchr! non a::.:;un.selui c:t,,c!"o l'iniziativa. b •1U•;Ì. giorni. 1a ma~~ior •parte dei CO'llllPOnentidel comitato dell'UDI .::1 !rovaY,iTIO in ItaJ:a <· <l'allronrlc nrsc:uno era a -conoscenza della presenza in Zurigo di picco li ospiti italiani. Ci duole di dover constatare che chi scrisse il trafiletto si lasciò guidare più <la spirito d1· <li.5-!'!reo-azionche nO'TIda una serena con- o o sidrrazionc dei fatti. Per il Comitato delrUDI La Vice-PresidenlP )lari a Al bertin i La Jeltera della Signora Albertini non intacca menomaniente la sostanza della critica che abbiamo mosso alla UDI di Zurigo. Essa conferma innanzitulto in pieno i ·,atti ai qutJ,- li ci siamo riferiti, e cioè la parteoipaziOne 1ella UDI al corteo del Sechsela":lten 1 e la S?.f1 as$f!fj [16re1lp-ài .o ~gg{° JJ ~je c1 scnve cercare di ri11ersare la responsabilità sull'articolista, per non aver egli presa nn'inizi.ati va; da quando esiste o Zurigo una sezione so cialista italiana, vale a dire da oltre cinquan t'anni, essa organizza per gli italiani la manifestazione di 1.o maggio, e l.e signore dell'U DI (non i bambini) avrebbero dovuto partecipare ad essa cl{.m.eno con la medesima spontaneità con cui parteciparono cdl'altra. La nostra critica è stata pubblicata dopo il 1.o maggio e non dopo· il Se.chseléiuten. Nella lettera sì evita poi di rispondere all'altro nostro awunto, di aver nwsso in rnoslra i bimbi italictni beneficiati dagli svizzeri in un corteo che è una mascherata; anche noi sappiamo del dono svizzero ecc. e del dovere della riconoscenza, riteniamo però ohe qu,eUo non sia stato il luogo e il modo migliore per ,mani! estarla. · . Rileviamo ancora che ambedue i cortei del Sechseltiuten vengono drganizzati dalle corporazioni, organizzazioni prettamente borghesi; quanto ai bimbi, pensiCtJ1noche essi si sarebbero divertiti molto di più se avessero potuto assistere. alla sfilata del corteo, che non .a m,arciare con esso e non vedere altro che le due file di pCYpolo. COLONIA LIBERA ITALIANA (API) ZURIGO , 'ahato 15 giugno 1946 allo ore 20.30 preci c. avrà luogo alla YOLI{, JIAU.' Helvetiaplatz, Zurigo 4, una GRANDE FESTA PROGRA1DIA: Gli emigranti, commedia in un atto con cori Canzoni. cantate dalla Corale <lell'API Canzonette, -cantato da "Liliana,, Gna inteqiretazione cli E. Cella Danze, eseguile <lai fratelli Ccstonalo (Campioni. svizzeri di stcp) Danza acrobatica, eseguita da « Zila,, Valzer, danzalo da "Bruua > '. Pollini. lcnore C. 1'a.voli . cguiranno ballo e ricchis ima tombola Orchestra Elmer Ingre o: 'ignori Fr. 1.65 - ig:nore Fr. 1.10 (Tassa cantonale compresa) Kassaoffnung 20 'Ghr - KaPsaschlu s 23 Uhr. KREUZLINGEN RitaTdala La nostra gita Domenica 12 corr. la sezione socialista ha effetlualo una gita di propaganda a Hattenhausen, pipcolo paesello che vivo completamente d ll'agricoltura e che è situato sulle '-.J alture che dividono il Reno dal T.hur, e nel quale paese per la. prima YOlta negli annali dellla ,3toria i è tenuta una riunione sociali ta. Lo scopo della gita <;ra anche quello di rendere una visita al nostro caro oompag·no limbcrto Salina che abita proprio in quel paradiso dove i everi bo chi di conifere si altenuu;o alle larghe piane dove cre.s~ouo i mcli, e il delizio o· pro<Sciulto che soltanto rarle del <:ontadino turgoviese sa pl'odurre, • si rnaHgia be,·cudoci dietro <lelle ampie -caraffe di ottimo sidro. I partecipanti uniti rulle rispettive compao-no alle ore 15, si sonÒ riuniti poi al risto- ;antc Laudhaus in assemblea plenaria. La di- . cussioue è i;tata lunga e fraterna, e particolarmento è .stato trattalo l'argomento ohe concerne· la manifestazione che sarà ,,rgauizzata dalle « Colonie Libere» della Svizzera Orientale, e che mollo probabilmente avrà luogo• il gior,no 7 luglio a Kreuzlingen. I presenti .si sono impegnati a dare tutta la loro possbile attività al fine di garantire un grande succe.s o alla fe ta che si . ta ,nganizzando. Al termine della riunione le compagne e i compagni tutti si sono riuniti in fraterno trattenimento e in cordiale allegria. ~cl viaggio cli ritorno il destino ha voluto <;he il nostro compagno Gatto Bcniami110, -cadesse in ma lo modo dalla bicicletta fratturandosi l'o so della spalla sinistra. La cliagno i medica ci ha un poco msscrenati, perchè al pruno momento la clisgra:tia era sembrata grave. I compagni tutti fanno i Yoti migliori perchè' il compagno Gatto guariòca presta. Per mancanza di mezzi cli locomozioue il compagno Bassano Coldabe.lla a- ,·eva effettuato a piedi tutto il perc0r.so pur cli essere presente alla no tra riunione. Tuiti noi siamo stati ammirati della sua bwma volont~l e l-;iamo stati molto lieti di a,el'lo ln compagnia: Peccalo che durante il tragitto &ia tato costretto a ripetute fermate per motivi di lubrifi<:azione, così che non gli è stalo 1:iosaibilc seguire la discussione con molta serenità. Caro Bassano, tu che sei un ottimo compagno e che tanta attività hai dato al nostro movimento, sai che all~ riunioni bisogna giungerci freschi di men.e; noi desideriamo che la tua partecipazbne ~ia fattiva e atti"Ya: ascolta il consiglio ,dei tuoi compagni e fa in modo che tutti parla.J1dodi te pos ano dire: Ah! il Bassan0 ;:i, (1uello è un vero socialista. Terminiamo qu.èsta bnwe corrispo;1dcnza con un grazie ,ivissimo al compagno Salina e alla sua gentile consorte per la cordi?Je ospi lalità. • • • La sezione <li Kreuzlingen, augura al compagno Dczza di Zurigo, vittima cli un recento incidente, una pronta o valida i·aaTigione. SCIAFFUSA Colonia italiana libera Il Comitato della Colonia libera ha esaminato il problema della probabile venuta a ' Sciaffusa. di un numero rilevainte di lavoratori italiani, in relazione aMa forte l'ichiesta di mano d'opera. Pur constatando, con soddisfazione, questa eventualità, il Comitato della Colonia, mette in guardia coloro che s'interessano dei'- la chiamata di questi operai affin~hè abbiano la coscienza di: a) metter gli stessi davanti alle di-ff,i•coltàche andranno in~ontro ed special modo per 10 alloggio; b) d•i accertarsi che i nuovi emigranti siano dei galantuomini perchè si deve assolutamente evitare qualsiasi occasione che Jeda il buon nome italiano. c) di non in ter,e.ssarsi per co lor·o cho po li ticamen te si professano an.cora· fasciati. Su questo ultimo punto, insistiamo particolarmente perchè no,n s'intende ricominciare da capo la dOllorosa fatica di riempire il fosso che ci divideva dagli svizzeri : fosso creato dai fascisti nel ventennio del loro dominio, e che soltalllto la buona volontà degli italiani liberi di Sciaffusa ha sap•rto colmare. Risarcimento danni subìti da nostri connazionali in seguito ai bombardamenti aerei in Svizzera, in particolare quelli di Sciaffusa Questa impol'tanto questione. è stata convenientemente trattata da un nostro compa.gno, sappiamo, ora, che alllche la Legazione d'Italia si era interessata alla cosa. Questa ha fatto conoscere a che punLo sono le trattative in corso. In generale i-1 Governo Svizzero rifiuta di accogliere le domande di risarcimento di danni, giustificando tale rifiuto -che lo disposizioni del decreto federale clel 3 luglio 1942. Infatti l'art. 4 di questo decreto "'tabilisce al 3.o paragrafo che: « l'indennità .può essere rifiutala se il danneggialo è di nazionalità straniera e il suo paese d'origine, tratta gli svi::.:::eri meno f avorevalmenle che i nazionali per ciò che concerne la riparazione d,i danni causati dalla guerra o da violazioni della neutrali- . tà. ll Consiglio federa le decide quali sono i pae5,; considerati come -accordanti la reciprocità». iLo stesso Governo svizrero non rit,iene che , aia suo dovere di tenere conto del fatto ehe i danni <li guerra causati alla Svizzera siano stati pagati dal governo americano, il quale è responsabile d~l bombardamc>nto. La Legazione per aver-e ulteriori a1,go1nenti in appoggio alla sua teòi, che i nostri con· nazionali dovrebbero aver diritto a, tale risarcimento, ha chiesto al Ministero degli Affari Esteri se fossero state prèse particolari çlispoaizioni per il 1--isarcimento dei danni -di g·uerrà ai cittadini stranieri dimoranti in I- , talia. Lo stesso Ministero in data 23 apTile 1945 comUllicava che òi sta studiando una nuova legge riguardante i danni subiti da cittadini stranieri in seguito ad incursioni aeree. Nella stessa legge viene contemplata la possibHità di risarcire anche i danni su4 biti all'estero da cittadini italiani. PER CHI VA IN ITALIA E' stato -detto che per gli italiani « navigare necesse est•, ma oggi con i tempi che oorrono anche il viaggiare sui treni è purtroppo, moHo di sovente, una assoluta necessità. Dioiamo pur troppo in quanto la bisogna è tutt'altro che agevole e coloro che affrontano un viaggio per diporto sono piu~tosto pochini. Treni super-affollati. materiale rotabile più adatto al trasporto bestiame che a quello umano e l'instabilità degli orari che , variano ogni momento, rendono il viaggiare un'ardua impresa. Vogliamo facili lare il compito a chi . è coslreLto prendere treni, consigliandolo e informandolo. Per recarsi verso il Sud vi sono tre percorsi diversi: Jc vie <li Genova, Bologna-Firenze e Bologna-_<n\ cona. ono preferi-bili questi due ultimi istradarnen ti partendo da )Iilano alle ore 14.10, il lunedì, giovedì e sabato via. Firenze, oppure alle ore 13 il martedì, mercole<lì, Yenerdì e .domenica via Ancona. Il primo arriverà, a Roma alle ore 8,15 ed ·il se• condo alle ore 7,50. Inoltre un diretto parte ogni giorno per Roma vju firenze alle ·ore 17,40. Il treno in partenza alJe ore 16,45, in• vece, collega Milano a Bari, ove arriva alle ore 21,20 del giorno seguenf'c e si eUettua i giorni di martedì, gjove<lì e domenica. Verso le Riviere il lreno in partenza per Genova alle ore 7,45 è il migliore per chi si reca sulla linea di Ventimiglia (arrivo ore 17,15), mentre il treno in partenza tutti i giorni alle ore 12 ci collega oon la Riviera di lcnntc solo martedì, giovedì, sabato e domenica, giungendo a La Spezia alle ore 19,35 ed a Roma alle ore 9,10. Negli altri giorni' da Genova si prosogye con un accelerato limi• tato a La pezia (sospeso alla domenica) ed in arrivo alle ore 2-1.'.L2. A Torino ci si v~ per la via normale da )Iilano alle ore 7, oppure alle ore 14,55 il martedì, gi•oYeclìe sabato. Negli alti-i giorni i treni percorreranno la via Voghera-Alessan~ dria partendo rispettivamente. alle ore 7,15 e 15,52. ' Verso il Veneto abbiamo un buon treno in partenza da )lilano alle ore· 10, ma limitatamente al martedì, giovedì e sabato in coincidenza a Verona per il Brennero. Un altro tre• no, ali e ore 19,30, arri va a Venezia alle ore 8,35, dopo un<l:sosta di quasi cinque ore a Verona. Consigliamo per chi si reca ad .Alessandria e non deve fermarsi in stazioni intermedie, di pren<lere i treni di Torino via Voghera: hanno un percorao di sole due ore. Ai militari italiani renitenti o smobilitati F1acoodo seguito alla no~tra comunicazi.one del l.o maggio e.a si rti.pete che, continuando a pervenire dei reclami da militari italiani renitenti e sm-0b:iilii.tatiai qu~li non è stato ancora COill.Ce3so il 1·egolare permesso di do· micilio, già posseduto all'atto della chiamata alle armi, si rammenta agli interessati ancora una volta, -che ai devono rivolgere direttamente ai Consolati ai quali spieghe• ranno verbalmente e per iscl'itto, le ragioni invocate ,dalle autorità cantonali, per rifiutare 11 permesso cui avevano diritto. I detti Consolati inteTveranno direttamente cd energicamente nei singoli casj, presso le Autorità federali perc.hè sia riòpettata l'impegno liberamente assunto pel' la reintegrazione dei nost1:i connazionali nei diritti di domicilio anteriormente poss.eduti. AVVISO Abbiamo accluso negli ultimi numeri del giornale una cedola per pagare l'abbonamento. Ringraziamo tutti quelli che l1anno effettuato il versamento e avvertiamo gli altri che con il prossimo numero ip.viorcmo i rimborsi g·ravati dalle spese. L'amministrazione

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