. ) -- 2:Jscu~m. Ul•l~ -------~------- L ,l NUOVA EU no PA ------------------ 3 -- IN uno dei rarl uWml discorsi di Stalin, esll ha dlchitt<ato che cslstono fra le varie Nazioni Unite 'dei dtsaccordl. ma che però egli si sLu· pisce che stano cosl pochi. Questi «pochi• dlsaocordl, ormai non si limitano all'Europa. ma st esten· dono anche all'Estremo Oriente. Prima dell'entrata dcll'Un!one Sovle• Uca in guerra Contro 11 Giappone. 11 mondo si domandava se e quando la Russia avrebbe combattuto' contro il Sol Levante. E soprattutto si preoccupava di quali complicazioni avrebbero -potuto sorscrc se questa eventualità sl fosse verificata. Questa preoccupa, ztonc è ogo'i diventata attuale. Contrariamente a quanto I!! successo in Emopa. ove - nella sucrra contro ~a Germania - l'Unione sovietica ha sublto le perdite più gravi In una lot· ta dura, lunga e devastatrice, nella guen·a contro 11 Glapporic, l'Unione sovietica lm cprnpl.uto quasi una passeggiata mllitnre. senza incontrare resi· stenzn eccessiva_, e tcrminand61a \n breve tempo. Forse si può parlare. riguardo a Questo secondo Intervento. di una pugnalata alla schiena lnfcrta dal• J'U.R.S.S. al Giappone, cosl come. nel 193!). secondo 1 polacchi di Londra. av\'Cnne contro la Polonlri? O come quella ctl Mussolini contro la Francia nel 19-W? • . Churchill ha smentito questa calun• nia. con una dlchlarqzione alla Camera del Comuni, secondo la quale Stalin ,è stato puntuale e ha mantenuto la sua promessa di entrare In guerra tre mesi dop0 la fine della guerra con• ti-o la Gennanta. Dunque l'Uomo dl Mosca non ha perduto l'autobus. A n7tl è entrato in guerra precisa.mente allo scoccare del tre mesi. dopo la flnc della guerra In Europa (8 maggio fine della guerra In Europa ~- 8 agosto dichlnmzlone di guerra dell'U.R.S.S. al Giappone) avendo la fortuna dt arrivare ancora a tempo - per pochi giorni - prima che Il Gh1ppone si arrendesse. Cosa sarebbe successo se non fosse arrivato tn tempo? Cioè se avesse dlchla=rato guerr:1 appena due gtornl dopo? Cer· la.mente non sono stati I due comunicati russi a costringere li Giappone a ca• dere in stnocchlo appena due glornl dopo l'S agosto. obbligandolo - per la prl• ma volta nella sua storia millenaria-a rare proposte di pace. Sono state plut• tosto le due bombe atomiche che hanno sorp,reso J giapponesi. Ma Il Giappone ha sorpreso a sua volta glt AlJ 1eatl con Ifa sua improvvisa capitolazione. Il che ha sconvollo I plani dc· gli Alleati. cioè ilh:cmo plù esattamcntle: ha scolvolto gl~ Alleati, perchè essi non avevano ancora del plani. Contl·arlamentc a Quanto è successo 1 JL VERO MATTEOTTI L iEtJl'l'ORE Gentile, dt Milano. ha • incluso. nella prima e cospicua I manifestazione delta sita atti.vite}, , ta ristampa di un opuscolo cU Piero · Gobetti, che, anche a dist<mza cli vent-t ann1, ci ofova leoocre, poichè cl presenta 1m Matteottt quale fu realmente, inquadrato nella storia del suo tempo, ,studiato nl centro dei problemt del Po• teslne, ch'era la sua terra e il cam.po · delle sue lotte e delle sue inizlative, l?UTURODELL' ASIA ORIENTALE per 1a preparazione della capitolazione della Germania, che è stata plut• tosto Iabotiosa, (<la mesi esisteva n Londra, a tal uopa, un ConSlgtto di Consultazioni fra le maggiori potenze) la pt~parazlonc della capitolazione del Giappone ha trovato gll Alleati ln alto mare. In t-uttl l sensi: prima che l'Jnvaslone dell'isola fosse iniziata ln· campo mllltare, e prima che venisse· ro risolti nlcunl disaccordi In campo politico f.ra Cina e · Inghilterra per quanto riguarda Hong l<ong, e fra Cina e Francia per quanto ril:'ltnrda l'Indoclna. I disaccordi plù. gravi però rlman• gono qlle!!I latenti. che non si ve<lono se non dopo un'accurata osservaziO• ne; cioè i disaccordl fra l'Unione So- ,•ictica da una parte e gli Americani dal1'altra. ~ quanto riguarda Il comando e la zona d'Influenza In Estr~ mo ·oriente. o piuttosto Il futuro as· setto dell'Asia orientale. Come s'è visto. non sono stata le bombe atomiche a far decidere 1a nus. sia ad entrare In J,?Uerra.ma esse hanno soltanto precipitato tale Intervento. SI ricorderà che l'Ingresso In guerra della Russia, il giorno stesso In cut ,sca, devano I tre mesi dalla fine della guerra in Europa, sorprese gli stessi anglo-americani. Tniman riuscl a convo• care improvvisamente pochi giornalisti alla Casa Bianca. e AUl('C clovette Care le sue dichiarazioni In ritardo. molte ore dopo. Le truppe sovietlche ,a-r.tzic :llfo fo. ro favorevofo posizione strntcg!ca ter· restre e alla conseguente maggiore mobllltà. rispetto agli Alleritl che ngl• vano su·zmare e ver a.ria (e che nvrebbero -dov11to fa.re sb::ircll! per entrare In contatto con re truppe de-I Mlka• do) irruonero nclln Manciuria non me• no fulminee della dlchlnrnzion<' di guerra del loro capo, perfettamente :lddPstrate, motorlz,:ntc e meccanizzate. travo1gendo tn pochi giorni I nlpponlcl paralizzai! ifa cosl varie e ter• rlbill sciagure. Buona orgoniz:i:riz\one. indubbiamente. e decisa energia nclln condotta delfa guerra da parte dcTTe truppe sovlct.ichc, ma anche plani ac· curatamente prestabtliti. Q~Uo che è successo, quindi. sul continente asiatico. nel settore di operazione sovietico, è del tutto diverso da quanto è successo negli altri setto• rl alleati. I russi, lnolt~. hanno segul- • to nncora una volta la politica del fat· to compiuto, senza attendere o consul• tare li comandante sùprcmo di t1ttte le forze alleate in Estremo Oriente: l'ame11cano generale l\fac Arthur. Ciò ò confc11nato dalle var'e e continue rimostranze che 1 giapponesi hnnno presentato a Mac Arthur pei" quanto riguarda la C'ondotta di guerra e le Intenzioni sovietiche nella Manclur\n, nella· Corea, e specialmente nelle Isole I<urlll, Hokkaido ccc. I S0\'lct!cl hanno. cl sembta. seguJ. tq sollilnto glt ordini del proprio ca· po, per duf' ragioni di metodo: 1) la politica re.:ilisticn dl Stalin. che oocup,1 li tor1•ito1io ~r goder~ poi una posizione di vantaggio nelle J)O· s1crlorl trnttatJve; 2) la ra~ione di prestigio. che \m· DOne ai comani~anti sovietici di non rur comandare le loro « gloriose a1ma· l<' rosse proletarie» da generali di pac• si .-borghesi ». C'è ancora un tl'.'rzo scopo OOlitlco: la proteziotl,P. del territorio ·estremo O· rlentale della Russia. <' spe<'ialrnrnte la sicurezza i'1i arcesso af porto di Via• dl\·ostok- L'U.R.S.S. sembra avere In· tenzlone - oltre che di rioccupai-p per ~empre la parte meridlonalr. rlr.Jl'lso!.> cli SakaHn - di tenersi anche le isole dl Kurlli e Hokkai,lo che {anno dign al porto st~sso. fino a Ieri chiuso, al lnrgo. rlalle Isole. ~lapponesl. Questo piano so1,.letlco è in contradtlizionri con ouello amerlcano. Altra verso le sue dlchiarazlont - ratte su· hrto dopo la capltolozionc clt)l Ginppone - Trun,an,.oltre che pretendere un comandante suprl'mo americ:ino. vuoh; anche eh~ il Gla!)J)Onf!sia occupato da truppe miste alleate. e amml· nlstrato sotto un'autorit~ mista clcllP ma~r,Jort potenze lnteressntc. contr:i• rlamentc al sistema i:li «zone» che c:iratt~rlzz.'\ l'occ·upazlon,. delL.-'\Gcrmanit. dimostratosi poco conveniente. Av<'mlo dichiarato clc) ci sembra ch" gli St:i.ti Uniti pretendano volersi at• tribuire Il merito mal,?giore cleOa scon· fitl::i del Giappone. malgrado vi sia, per "~mJJ!o, una Cina che eta otto aJ'I nl è rlmas\a In lotta subendo più forti perdite. La e \foce i:rossa » nei rispetti del Glam>0n-e. qu!nd:. vorrebbe farla l'America. cosi come la RuSsla - chP plò clegi!ialtri ha sofferto nella J?Uerrn contro la Germania - pretenòC! farla 1n occidente. rlcC!vcndo compensi mag• giori di Ultli gli altrl. ~~~f'aw;::vf!;;:adri~~~:i~a J:is 6 :a~: 11 :~:~~ I GUER RA ETERNA? in mano ai socialisUJ, e per essa un'a/• Jennazione di potenza che lo porta tn primo piano nella vita vorwca del partito e della nazto11c. Della sua potenza Si vale per opporsi alle forme clcmauo• oiche di agitazione, come quando, e l'ha ricordato SHone netl'utt.ima commemo• razione del 10 otugno, manifestò contro oli assalti ai neoozi e altre forme sbrl• oative di intervento nella Jotla contro il carovua; e poi, con plit profonda convinzione, contro la massima di tutte le demaoooie, il fascismo. Lo vide soroe- ,·e intorno a s~ come « schiavismo opc• raio, com.e cortiotanerla $ ervlle deoU spostati vers# chi li paoa »; t,1 uno dei suoi aspetti ptù oenulni. Percht ne sli• mavano l'opera e il carattere. oli agrari, come dice Gobetti, oli avevano creato intorno un'atmosfera di .-astio pauro• so». Questo astto. a1testa posizione di lotta implacabile lo seonalò, da Jlovioo a Roma. Era il più. pericoloso verchè tutti conoscevano la serletd del suo la• voro e ia coscienza precisa e desta che egli aveva delle sue forze e delle altr11i. ANCORA una volta Benedetto Crnce ci lrn svieoato che « la ouerra non sarà 11wt abolita, perché i nel seno cieli.a realtà, inconcepibile senza guerra, ·teste Davld cum Sybllla. ammontt.ore sempre solenne l'antico savio di J::/cso •· , Sarebbe ora di clilarire - ne vale la pe,ui per l'avvenire dell'umanità - chr. la parola « ouerra » può avere due slg11lJicati di/ferenti. Un, sign1/icato oenera· le (che potrete Chiamare, secondo pilÌ. vi giace, meto!ìsico o metaJorico) per cui il termi11e indica l'insieme dei con.trasti Inerenti alla vita del('uomo, anzi del· l'universo. In questo significato cosmtco E'raclito fa di. p6lemos la leope ttni• versale. Ma i miseri mortali. che Jilo· soJì. noti sono. Quando dicono « out-,-_ ra », - e speclalmente ogoi, dopo quatl• to è succes.so - indicano empiricamcn. te. modestamente la ouerra de(lli eser· citi delle marine, dell'a·viazione: f colpi di cannone, le bombe di aèrOJ)la• no. I contrasti ci sono e ci sara11no smnpre: politici, economici, ideolouici, Chi dice H contrario? Ma è necessa• rJo, di necessftà eterna. che essi ,di?bbano sboccare nell'ammazzarsi l'·un l'altro, in massa? Ecco auello che l'14• mm1ità domanda m1siosa: e risponderle Da parte nissa si pt~lcnderebhe In• \'CCC che anche! il ClapJ)Onc fosse d11 v1so in quattro zone e prcc!sament.i? venissero spartite le quattro isole principali che formano Insieme il Ginppone: Hoklrnldo n nord. HOng•sciù e Sakolrn al centro. Klu-sclù :l sud. Esse d0\•rebbe1-o venire divise fra le quattro maggiori potenze: Russia. Sta· ll Uniti. lm))'Cro britannico e Cina. T::lokkalcloal-la Russia, 1·1ong..gciù {l-3 più grande e più 1>rospera) agli Staf.ì: Uniti. ecc. P~r quanto riguarda la Corea. sem· bra non esservi disaCCOJ"do.Questo ptif"se. sccon<lo le decisioni della Con• fcrenza del Cairo. dovrebbe <.>SSCl'e tn1 cl,\penclente. Questa penisola. è stata chiamata - dal punto <Il vista i:::eografico. e con supcrfìclaHtà -·t1'Jrlanda clell'Orlente, Per la sua posizione e la suo « ormoslzlone » nl Clnppone: secon· do noi Invece - dal punto dt vista pollUC'o - b meglio C'hlamar\a l'Austria dcll'Asln. P1•ima ch'essa possa diventare indipendente dovrà ancorn attr:ivcrsare li pcr4odo dl occupazione del· lf' Quattro maggiori potenze. Rimane orn la oucstione se le lsoTe K11rilt saranno c«lute o no alla Russia. e sopraltutto In questione della Manciuria. Attraverso li recente patto cino-so- \'le!lco I sovietici hanno ottenuto conC'C!&Slon!. da parte del gov~rno di Ciung. king. !)'Cl' quanto ri1:ua1'da le fcrrovle e il trnnsito per Port Arthur e Vtadi, \'Ostok. Rimane a vodcre se con QU~ sto è tutto sistemato fra Cina e Ruso;ia. riguardo alla ì\t;mc!urla. La Manciuria è un po' conlè l Balcani <lell'Asla: gl, Incidenti che provo: cano .guert"C succedono di prcrerenza tngglì'l: I Balcani furono la caus." im· mcdlat.:1 della primn guerra mondiale e la Manchuia dell'attuale seconda• ~:~~~\:i1:~~l;'\~~\;r!''~~~~~,~tt~e~~r;l~fÌi qunfe Il Giappone occupò la Manciuria, rnppc l'equilibrio estremo-orienta· le 1lludcnclo n~pi,on\cl e naziraScistl che le potenr.e dcmoorallche fossero re,Jlmente « imbelli l'l, e spingendo qucsu ulllml a costruire con tali illusioni un trampolino. che - spezzando lt fronte di Stresa - diede origine alfe vnrfe nggrcssloni di Spagna, Austria, Cecos1ovncchla, Polonia ecc. J russi hanno oggi nuovamente a. perlo la « finestra sull'Oriente» a Por• to A rthu•r, Dn questa finestra I russi gt1a1'.:lanonon sollnnto la Cina. ma an: che l'America. E l'America a sua volta ha ottenuto la sua rivincita contro H Giappone a\'vlctnandosl a Cina e Russia. Ohi comanderà domani !e sorti del· l,'Orlenle? Port Arlhur o Mac Arthur! LfN CHll~FI SHENG cifisli, trattati così volentieri da imbf'• cim dat fìloso/i. di cartello e dai poli• ttci. di professio11e, t1on domurnliamo niente di pili dl Questo, per la ouerra. Non domCLJidiam,o che no,i ci siano guerre mai pi1ì; 11on pretendiamo una oaranzfo, un mcccanism.o dt pace perpet1u1 e unfvc-rsale. Donumdiamo che la ou.er1·a. da Mtit1do ii1tenwzlo11atc, sia ridotta a t11JrazJonedella leone b1ter· ,wziona/e. eia cli ritto a. cl.eli.tto/ che contro cli essa si c1·ei un apparato internuzio1wle anulooo t1 auello che, all'in· ten10 di oont stato, funziona contro le 1·/.ssee oli omlcicli, Ci s,mmno ancora ouer1·c? Possiamo oiurm·lo. Ala ci sona anche ooni giorno risse e omicidi: c'è per questo nessuno che si soont di do• mancùire l'abolizione della polizia e d~ì tribunali, e di motivare la domanda col j(ltto che risse e omicicli sono nel sena della realtà, inconcepibile senza di essi? Lt1 ouerra non era una volta un istituto cli ,Uritto fra provincia e provincia, fra città e cittil, fra uomo e uomot eppu.re i dive,uata in questi casi un de• Wto, prevenuto. represso e punito come tale. Pcrcht1 noti potrebbe divenirlo anèhe fra nazione e nazione? La schia· vit1't l 1mive1·salmet1tc abolita. ma si pmtlca ancora In qualche angolo a/ri• cano. R!stablliremo per auesto la trat· i.a dei neorl? I,._ Gaetano Baldacci In poche vaoine d'introduiione• spteoa al più giovani la posizione e l'importanza dt Gobetti, il bre· ve corso della sua vita e la sua fine. Le varale con cui• Gobetti racconta , fatti salienti della vita dt Matteotti so110 ancora cariche di virtù polemica e oiu11uono a, seono; una polemica che dobbiamo esser sempre pronti. a ricominciare. contro un'ltalla inerte. fan/a• rona. 1motamente ribelle. sempre dutti• te agli accomodcrme11ti anche Q1tando te sparava i,lù grosse; l'Italia che oe11erò il fascismo. L?L questa Italia ilfatte9tti era J'anmesi; tanto più cMara e risoluta quando ne trovava le la,·ve n 0U--svu11tianche neou atteooiame11ti dei · compagni, nelle posizioni e ufficiali.» o negli atteoutamentl improvvisi e spontanei ciel suo partUo. La vita di .Ì-tat- ~ teotti è una continua e wnlfe opera dt costr11zio11enell'ambito dL comu.nt e di 'leghe, mw tela intessuta fra piccole am· minlstrazio,tt e nuclet m4nimt di coope· ratori, che ston1/ica. in un dcce,mio, la Può diventare un martire anche una figura occasio1tal.e, che tutta vtva nel• l'isptrazione di un oesto. Mattebtti, tn. vece, è come se si preparasse per tutta la sua vita con fatica scr11,polosaa ili• ca-rnare la protesta definitiva dell'Italia seria contro l'Italia payUaccesca. ~~in~ tfJ!;~i!~~;_i.b~~ t~z,:::Jni~~f,i: ;~:- ____________ _ ,. U, m. I 1 IN TUTTE LE LIBRE.RIE VENT'ANNIPERDUTI L. 220 di FRANCO MONICELLI Il dramma di un uomo e di una generazione uel ventennio f~t~ L.220 1·01a e uuei·ra» con quel.lo filosojico, es<>• tcrlco, s11,b{imedel termine mi vare che equivaJoa a far {a parte, senza vo/erlU, di a·uet padre della parabola evanoeli· ca che offre un sasso al fiolio chiedent,i j)(llle, . · Afa qui n pessimista ripieohcrll sulla seconda linea. Anche La ouerra ·tutesa nel senso comune. ristretto. della pani· la ci sard sem.pre, come ci saranno sempre le risse e oli omicidi. E sia pure. Ma la rissa e l'omicùlio sono delitti. riconosciuti come tali da tutti, contro t quali non solo si vronunzta unanime la coscienza morale, ma aoi· sce concretamente. - prevenendo, cocrcendo e castigando - l'apparato della otustizfa e deUa forza pubblica. Noi paIL PONTE,. RlVIS'rA' MENSILE diretta da PIERO CAl1AMANDRB! nel numero di settembre pubblica: Il Ponte: Clnqua;ptacinque mUionl; Giulio DàHerl: La questio,ie siciliana; Giorgio Splnl: Ritl"Otto delle cose rléHa 1'11g1'a; Francesco Gobell\: Riflessioni suJ CongreAt10 ,oclalista; Gian! Stuparlch: Saluto alJo vita.,· Arturo Stnnghcllinl: Quattro; Bcrnard Berenson: Orizzonti , opcfe d'arte d'llalia. - "Rassegna della rcslstcnza., europea: Parole a un martire di Corrado TumlaU; IL c11on mollare, di Emosto Rossi; Ptemcs,a o un libro del 'JG di Aldo C~pllll\l, •
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