I 6--,-- ALlvrANACCO DEL « POPOLO D'ITALIA )) quale noi ci sposta1nmo rapidamente, e si illudono d:i battere e di den1olire il loro bersaglio. Il bersaglio è invece in moviinento; è 0 ncora in condizioni di perfetta efficienza, in manier,a da poter da un momento all'altro - qualora sia necessario -- arrestarsi, · rivolgersi contro il nemico che non disarma e prendere 1 'indzjativa di una nuova azione che potrebbe essere defi- . niti,ra. M,a lasciamo che gli eventi seguano il loro corso. Giove., il quale non è antifascista, li ha in pugno e sa che I il nostro amor di l)atria ci impedisce di pensare che la 1~isoluzioneIT1igliore di t1Iì qualunque in1paccio politico si d.ebba in ogni caso affidare alla violenza. ~oi sappiamo meglio dei nostri avversari che non si vive di terremoti e abpiamo. dato solenni· prov~edi preferire la pace alla guerra. Stiamo dunque a ve·de1--ese gli avversari vogliono in:vece Ja guerra piuttosto eh.e la pace e frattanto seguitia~o la nostra strada. , Queilo che più ci imp~rta è che, mentre siamo alle • prese con uomini, con partiti, con giornali che ci odiano e ci diffamano quotidianamente, non sia resa _vana la nostra qpera di rie,dificazione nazionale e non sia arrestata la nostra marcia in ava.nti, sulle vie cl1elo spirito dell'Italia uscita d,alla guerra l1a segnato alla nostra azione. Noi - siamo in cammino e non ci arresteremo. Non importa sapere con minu·ta esattez~a verso quale groviglio di strade più. o meno agevoli le contingenze della ,,ita quotidiana spingeranno la nostra marcia. Noi sappiamo che un'anima nuova, la quale consacra l'unità spirituale degl 'italiani, è Biblioteca Gino Bianco
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