Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1925-1974

LUGANO', 9 giugno 1944. Per triste che sia, si debbono fare i conti con lunghe sofferenze, per comprendere le Numero separato cent. 10 Anno VII • N. 23 DAL SOMMARIO Direzione statale del consumo e suoi limiti CJ Significato del delitto Matteotti □ verità più semplici. _, _____________ Sguardo sull'avvenire dei popoli PR.liZZI D'ABBONAMENTO, In li!!Vb&•ra • annuo Fr. S.- • aoiaHtre Fr. 3.- AJJ' .. toro ,, ,. 8.- ,, ,, 5.- INSERZIONI: □ Red. Re■ p.1 V. SAI~ATI Editore: ScmetCàooperatiLvavoroTicinese Stampatore: Grafica Bellinzona S. A.- REDAZ[ONE AMMINISTRAZIONE LUGANO Via G. Mo"" (Co,tnd1 di S1.111!10) Telefono 2 20 43 Settimanailnedipendendtei e~onomieapolttiEa OrQandoello"SocietCàooperatiLvavorToicine~e,, Solo qnarta pagina • prea110 per millimetro larghena nna eolçnua Fr. 0.20 - C. Cb. XI■ 708 Paghe e prezzi in Svezia Direzione statale del consumo e suoi limiti L'11ltin1a grande gue1,ra ebbe fine, eom'è noto, effettivam·ente nel novembre del quinto anno 1918-19. ,Dal punto dì vista della politica ,degli approvvl'g10namenti l'inveTno che seguì coìnci1se eon le più gravi difficoltà .che essa avesse da superare in tale campo durante quegli anni. Abbiamo tutte le prospettive dì vederci posti nel quinto inverno della seconda guerra mondiaJe davanti. alla medesima situazione, cosicchè è comp,rensibile die la Centrale fèderale per l'ec-onornia di guerra provi il bi,sogno, in un .rapporto m•esso a disposizione della stampa, di stabilire confronti fra allo,ra e oggi. Tali confronti riescono da,pprhna eonfortanti. Giaechè nell'ultima ,guerra mondiale era tanto più d,ifficile dorninare Ja situazione, perchè la direzione del consumo allora dovette in larga misura essere improvvisata. :tviamcavano le esperienze e soltanto nel setten1brc 191a venne chiamato in v,ìta 1'1Jf,ficio federale per l'alimentazione, che coordinò le diverse misu:re amministrative in materia. Ir;,- ieressafi ti i.nàicazi.01nì ci vengono porte ,da una contrapposizione delle razioni alimentari nel gennaio 1919 e nello stes\So mese derI:94¾, Nel gernnaio 1944 il detentore della tessera personale alirnen ta1'8 ricevette 100 gr. ùi zucc,hero e 350 gr. di riso in meno che 25 anni prirna. In compenso la razìollle di gennaio del corirente anno ,presentò rispetto a ,quella del 1919 una ma.ggiore assegnazione cli 100 gr. di vasta, fiO ,gr. dì avena - Ol'ZO, 100 gr. di formaggio (gra6so completo) e. 50 gr. dì sostanze grasse. La razione ·di farina fn p1ress'a poco la stessa nel 1919 e nel 1944. Nel 1944 si avevano 25 gr. di pane di n1eno per giorno e circa un dl. d1 più di latte che nel gennaio 1919. Importante è il fatto c.he 25 anni or sono la carne, il lar'<io, i legumi, le uova, la conserva dì frutta e la cioccolata, [lOnehè il tè e il caffè, si potevano rieevere liberamente. Ma questo era ·soltanio un vantaggi.o apparente. In realtà i prezzi delle clenate alirnentari non razionate erano au'lnentati im tal gui,sa (quelli del lamdo e dello strutto di maiale cinque volte e mezzo tanto, della carne da tre a quattro volte, le uova del quimtuplo) che peD i ceti meno dotati di censo erano quasi inaccessibili e in tal maniera/ si ver,ificaiva una limitazione oltremodo ingiusta del consumo. In contrasto con oiggi le patate erano razionate. Nella fo1rn1azione ,del razionamento i fattori sociali e psicologici vengo,no oggi presi n1eg!io in consider,a.zione ehe durante l'ultima grande guerra. Se si aderisce a questa os,servazione trovata nell'esposiz,ione citata, ;;i è ,peraltro stupiti leg,gendo che oggi « r10r eserr1'pio furono avanti tutto fattori sociali quelli che indussero le autorità a razionare la carne, le uova e la cìo•ooolata ,,, quando invece da parte dell'autorità ci si sente parlare insistentemente e certa,meute con ,ragione della forte rarefazione ve1,ificatasi nel settore delle carni. Oppure sì deve for,so considerare con un provvedimento "soeiale » l'infelice chiusura delle macellerie il giovedì, dispo·sta !recente.mente 'ì Ma se il « sociale » nel pl'imo caso dovesse venire inteso in altro senso più esteso, ci si può forse chiedere per quali altre ragioni che non ;iiano soBiali sì è in trodottu il razionamento. Anche altre misure, come oss~rva il raipporto, hanno avanti tuttb per fondamento considera7:Ìo:ni sociali (qui intmo nuovamente il senso 'Più stretto), così per e;iempJ.o l'onere addossato alla farina bianca a favore della ,farina eompleta (e con eiò una proposta fatta dall'_l\.nello Nazionale ,degli Indìrpendenti ha trovalo irnfine la sua attuazione, il che merita qui ,di esser-e una volta anco·ra sottolineato) e la cessione di latte completo ~on rinun,cìa alla scrematura e all'aumento della produzione di burro. 'l'utto ciò, fa notare opportunamente. il rapporto, non deve .farcì perdere d.i vista « che a questo servizio tecnico ' del raziona.- mento al cliente ha certi limiti». Diciamo «opportunamente», perchè lo stato dell'amn1inistrazicine deficitaria 0he ,permise finora di a1)provv1g1onwre il nostro popolo in misura suffici0nte eon gli articoli necessari del fabbisogno per la vita, ha fatto naseere in sem,pre crescenti proporzioni in molti cruvelli vedute singolari circa le possibilità dì un as.setto · della nostl'a eeonornia postbelli'ca secondo un piano econon1ico. Il rapporto riconduce le cose alla giu·sta n1isura quando scrive: « .Così come il razionamento non è idoneo ad eliminare disparità sociali n1otivate dalle vigenti co,ndizioni economiche e soeìali ,, (e qui un ragionevole superamento di que.ste disparità sociali deve essere un con1pito principale ,del periodo postbellico) così non appare, mediante un pTogressivo raHina1nento, atto a ripol'tart alla fine i vantaggi dell'acquisto e del com1nercio libero. · Non dobbiamo mai dimenticare che il razionamento è un provvedimento di crisi e tale rimane e viene inantenuto in 1rigore soltnnto fino a qua,,ndo una stringente neces1C?itlào im,pone, ma non è in grado di sostituire anche soltanto in certa guisa le possibil-ità di scelta personale del mercato normczle. I raffinrumenti e le differenziazioni del nostro sistema di razionamento fino ai limiti in e11i sono praticabili or,ganizzativainente e tecntcam•einte, sono stati effettivamente tradotti in atto. Ma in ultima analisi l'utile che ei si attende da tali. inTERRACINA, ai piedi' del Monte Sa•nt'Ange,iosulila cui ,ci.ma sor,ge M clas,sico Temp'io d'i Venere • novazioni deve essere in rappor,to ragionevole con le maggiori spese cau:sate da queste misure. E qui molti indizi fanno pensare che il no,stro apparato dell'econornia dt guerra nonchè le aziende .industriali e com1nerciali soggette alla .direzione del consumo sono giunte ai liimiti della loro ea,pacità di pre.staz,ion,i. Dobbiamo guaDdaroi dal volere acqui;;tare mediante lo sviluppo - invoeato qua e là - delle misure (statali) di direzione un vantaggio relatìvament_e modesto chiam.ando a contributo in proporzione ec- •cessiva l'economia e l'autor,ità. Se per esernpìo in oecasionc del razionamento del formaggio ci si decise, 1n con trasto con quanto avvenne durante l'ultima guerra, a inelUJdervi anche le qualità speciali di fo:rmaggìo e in conseguenza di eiò si debbono so1wegliare, anz.ich,è soltrunto 500, circa 23.000 p•roduttorì, ciò avvenne principalmente per moti vi: sociali e psìcologiei. A,ssolutamente inammissibile sarebbe invece l'includere nel razionamento anche i pe;;ei, i conigli e rl pollame, giacchè la direzione del consumo di questi p'rodotti cl'iror.~'Jrtanza secondania per l'alimentazione ,popolare esigerebbe. un cospicuo apparato amministrativo». più possibi·le, sotto qualsi·voglìa titolo, ai suoi bisogni personali. Che un ;;imile prooedirnento appaia insensato come, già per ragioni a1nministrative, impossibile, è cosa manifesta. ,Le autorità responaabili del razionamento si sforzano :instancabilmente di •dirigere il consumo in rnodo eq,uo e mobile in guisa che ciò ,possa avvenire :nella corniee del po,;,sibile e del ragionevole. l\la non so. possono trovare soluzioni ideali che soddisfino da ogni pa:rtc. conederafe Sguardisull'avveniredei popoli Se l'economia di guerra non mostrasse un certo ritegno di f1ron te a certe pretese « un giorno si giungerebbe a tal segno che ogni svizzero accanto ad una razione-base uguale per tutt.i riceverebbe una tessera supplementare adattata quauto Una soddisfazione ,generale sarà sollevata, ,quando una buona volto, ci si giungerà, soltanto e unfoarrw,nte dalla soppressione del raziona·mento ». A ,queste constatazioni uf,ficiali non abbiamo nulla da aggiungere. SIGNIFICATDOEL DELITTOMATTEOTTI .« Anche ,se .siamo pervenuti allo stadio finale del1a guerra, questo stadio comporta, economicamente 1parlando, dei ,pericoli e dei rischi sorpassanti di molto queUi ,ehe abbiamo conosciuti finora». ([)'altr,a parte, « l'impres·a privata ha, col ,suo valore e il suo Tuo.lo, il suo posto nel.l'economia nazionale, di ,cui essa Iè la cellula ,fondamentale». Erano quooti i due temi dell'allocu:zione pronunciata ,a suo tempo da- (1O · 1924) vanti l'ultima asseII1Jblea genegiugno rale degli azionisi della !Nestlé Quando si sparse pel mondo la continuava a tremare ,(e ne fu, ,L'educazione colletti•va fascista dai 'signori iC. J. Acbegg ,presinotiz.la che un membro del Far- indizio clamoroso l'epidemia di era stata un continuo inno alla dente de1l'assemblea, e ,ctel meslamento nazionale italiano era " fughe » che si ma:q.ifestò tra i forza, un distinguere gli uomini saggio del presidente del ·C011sistato rapito a Roma. in pieno massimi esponenti del fascismo), in esseri privilegiati, che posso- glio d'amministrazione, sig. E,d. giorno e vigliaccamente ucciso, la promessa di giustizia fu :reiite- no oltrepassare i con1ini della Mtiller. l'emozione fu grandissima ovun- rata parecchie 'Volte, talcihè al Jet- rnorale comune senza perdere la Entrambi i dirigenti de!Ja Nestque. I giornali di ogni colore, i,n tore di oggi tutte queste ripeti- loro grandezza, e ,in esseri nor- lé si sforza,rono cli dimostrare tutti i 'J)aesi civili, reagirono nel- zioni sembrano i bàlbettamenti di mali soggetti alle eonvenzioni del- che l' avvenire · economico del le maniere più diverse a seconda un 'Vile in preda a un ,a,ccesso di la società. I primi avevano dei mondo, quindi dei ,popoli tutti, delle loro tendenze e delle s_pe- fifa sovrana. diritti, i secondi dei doveri. non ,è nell'applicazione di proceranze non sem.pre confes,sabili che Il secondo momento è costitui- Una volta leso il ,princi'pio del- dìmenti mirifici e complicati. La li animavano. Vi è tuttavia un to da una frase ,pronunciata mol- l'u:guaglianza <lei diritti, non .ci pace e la prosperità non potranelemento c:he sì può considerare ti' anni dopo, nel pieno della ,po- si ,poteva più fermare su quella no stabilirei durevolmente che i:1 comune clen.om.inatore di tutte tenza e dell'orgoglio, durante uno china 0he .conduce all'abisso del- con deg,li avvicinamenti sempre queste reazion1, ed è la preoocu- dei virulenti cliscòrs·i 0he furono la guerra con ferrea logica, ae cli più stretti e leali fra i popoli ed pazione universale che il delitto nell''Halia fa,seista l'unico model- log.ica si può parlare a proposi- andhe ,con l'accettazione di ,;acripolitico potesse diventare siste- lo di oratoria politica. :In questo to di clii rinnega e <li-sprezza la fici' comuni». Questa collabor,ama. L'interpe1lanza alla Cam;era discorso si accennava di pa.ssag- ragione. Per anni ,si era lodata zione tanto desiderabile diverrà dei Comuni, la riunione antifa- yio ,(meravigliosa raiffinatezza l'audacia che ,supera tutte le bar- una realtà se ogni ,paese l1a un scista di Ginevra, gli stessi arti- dell'oratore!) alla « iG.NOB1I'LE riere si era deificato il successo I tenore di vita regolato economicoli magniloquenti dei giornali •OAu",',E)A .MATTtEOTTJ,&\flA», co- che 1 legitti111a ogni azione com- can1onte e polit~•~amente, cioè s_e più reazionari ci da,nno lo ,spet- me un episoclietto insignificante messa per conseguirlo si ,erano perv.1ene .ad cqUilibrare il suo b1tacolo di una unanirnità e di un e disgustoso •ohe certo tutti do- gettate le 1basi del pied~stallo ohe l~ncio e. amminia-trare i .suoi ,aJfaconsenso quale raramente si è ve- vevano avere quasi dimJenticato doveva ,sostenere -!:'idolo « L'UO- rt con .la ,stessa cura di una ,perrid'icato in Europa intorno ad av- e che .serviva soltanto di es€m- .'l'!JO » colui che riuniva in sè tut- sona previdente il cui ,scopo € di venimenti di grande importanza. pio. Salta subito a,gli occhi il me- te le' qualità dei privilegiati, .ne vivere nei limiti delle sue entra- .i\Iolti videro nel delitto una anti-. sCJhino tentativo d; .rninirni,;zare eser'.:itava tutti i diritti e regal- te,_ costituend.o con delle . e~ono: cipazìone di ,quello che sarebbe un fatto ,ehe a suo tempo ave'Va mente distr,ibuiva ai •più fedeli 1n1e alcunie nserve per 1 g1orn1 stato il mondo rfuturo se la im- <Spaventato terribilmente l'orato- tra i suoi seguaci qua1che imlmu- catti,:i •· . , , punità avesse legalizzato l'opera re, si vede subi'to eihe questa rea- nità, ,Si •creò così l'im'm 1a1o·inemi- iChunerrno ,sem1brera oggi quedegli assassini, altri cercarono di zione di un vile che odia la sua tica di ()0'.LUI OHE .CONDUOE sto risultato, ,che è pertanto rausarlo come ,mezzo per dimostra- stes,sa viltà e tutto quanto glie la IL ,POiBOJ..IO ,prese corpo la con- gionevolmente concepibile, ma lo re la necessità, in Italia, di .un "ricorda ,è, da un punto di vista vinzione eh~ effettivamente un si potrà raggiungere qualora gli governo cosiddetto forte, ancor psicologico, del tutto .normale. ,E popolo deve essere condotto dà. Stati, do_Po il ca_taciisma prese_npiù dittatoriale e accentratore <li molti fecero ,per conto loro rifle.s- UN ,UOIMO. naoque illla .mistica te stab1llscano il loro b1lanc10, quello ,che si stava instaurando, sioni di tal genere. 1Ma ,non era che rinunc.iando deliberatamente probabilmente deficitario, ma perci!riè, dicevano, ,solo un tale altrettanto evidente, ,se non a chi all~ ragione, potè accettare con che sia onesto. ~er ricUiJ)erare ~a governo ·poteva impedil'e il ripe- più o meno parteci•pava alla lotta tranquillità le contraddizioni de)- « salute econom.1ca e finanzrar.ia tersi di scandali tanto dannosi al politica· clanclestilla, che l',intier- l'UOìvLO OHE NON S,RAGILLA. ! che, automaticamente condurrà bene pubblico: altr,i ancora lo vallo tra i due momenti era ,stato MA1I.E tutte 1queste idee si spar- alla stabi.lità monetaria e con considerarono un c.am.panello di colmato dalle innumerevoli sof- sero ·per l'Europa come 11n •con- questo allo sviluppo degli scambi allar.me e ·consigliarono cli puri- ferenze fisiche e morali di mi- tagio trovarono uomini che le internazionali », le .nazioni h:n,- ficare il movim~nto •politico che gliaia e migliaia di uomini, 0he divulgarono leggermente dalle lo- poverite dovranno ricevere l'airune era responsabile, .allontanan- non vi era soluzione di continui- ro scriva.nie d'oltralpe e d'oltre- to temporaneo dei più forti, ma do e ,punendo glJ elementi più tà tra il primo delitto legalizzato n1are ,senza chiedersi che cosa in dovrano dal canto loro a'Vere fip ior.icolosi. Ma tutti, tutti senza e tutti g·li altri commessi in ,se- veritil. esse s.iJo-nif.icassero e dove ducia nel proprio sforzo di l"ico- "' t . di.stiJ1.zione, s1 ia pure ,per mkJtivi guito, Benza ormai ritegno alcu- conducessero. i.e penne più im- s ruz.10ne. d-ive11si,ebbero paura. L'evoluzio- no, nelle carceri, nelle iBole di pensate cantarono le lodi del- . « _L' agricol~?ra, ha aMermato ne della storia e dello spiri•to en- confino, nelle sedi dei gruppi e l' « ,UOì\10 »; in mezzo ai popoli, 11srg. Ed. ~uHer, _l'industria ~1ropeo dura11te gli ultimi vent'an- negli uffici delle numerose poli- da cui meno ·ci ;,i poteva atten- lcata aUa smenza, il commerc10, ni ,ha completamente g;ill6tiJficato zie politiche del regno. ,Non era d·ere una cosa sitnile sorsero le .banche, tutto questo mondo il timore ,più o meno cosciente inifine ,psicologicamente normale rnovimenti di fedeli ~eo-ua,ci in creatore, iè capace, con la coordìdegli uomini dì allora. che milioni di uomini :pot,essero cerca del loro « U10:NIO :=- da in- nazione dei suoi mezzi, di costruìAl di fuori di tutte le conside- accettare senza risentirsene una nalzare sul ,piedestallo, onde ri- re l'econ.omia d~ domani e di aprazioni che sono già state fatte fra.se che legitti1nava uno stato ceverne benignam,ente le immu- port~•~B nella ra~erca della procentinaia di 'Volte intorno a que- d; C()Se indegno di un 'popolo ci- ,nità : ,greggi senza pastore e, spen!a e de~la s1curez:z.~, e nell~ sto avvenimento, si può cercare vile. Inf.at-ti il fugace accenno al- qual<Jhe volta pastori senza greg- soluz101+e dei ,problemi sociali, il suo vero si.gnificato solo oggi, la « OA,NEA. ,MATJ.1EOTTTA!NcA, ge. ' come J'utilizzazione de11a mano poichè sulo oggi possiamo dire di voleva dire che una parte note- L'Europa sarà fascista o fa- d'opera, la stessa applicazione, aver respirato appieno, sino al- vole dell'opinione pubblica italia- scistizzata, suonava la profezia la stessa vis,ione chiara delle col'asfissia s,pirituale, il « OL[M.A » na e migliaia di uomilli il cui già divenuta legigenda, nata da se, lo stesso buon senso che iquelche è nato in quell'epoca e oh.e solo delitto era di avere delle un sogno pazzo cli grandezza e !i rìvelatf nello studio dei proha a'V'Voltouomini e cose, svisan- idee ·venivano messi al bando, da uno ,sguardo gettato a caso sul blerni di tecnica industriale soldo ogni prospettiva di 'Vita ,i,ndi- fuori della l~ge; voleva dire ,an- mappamondo, alla ricerca di UJJ levati dalla produzione. vjduale e collettiva. cora che il delitto politico era co- campo d'azione. Il mac.hia'Velli- « I ·progressi della scienza, Je Vi sono due momenti est.remi sa ben accetta e ,giusta, che la ,smo, nella ,sua accezione ,più vol- realizza21.ioni dell'industria, cloche illustrano l'evoluzione com- reazione contro un assas,sinio in- gare, tornò in auge, e migliaia vute così sovente alle imprese piutasi nel frattempo, e li descri- fame era ;;tata un atteggiamento di piccoli opportunisti lessero il pr,ivate, sono ,stati messi in eviveremo tutti e due con le ,parole spregevole e antinazionale. iL'uo- Prindpe per trarne insegnam,en- denza .nel eorso del presente condell'Uomo inviato daUa Provvi- 1110,che pronunciava quelle paro- to e per divulgarlo nel form:ato flito mondiale, e lo ,sforzo creadenza. Il primo momento è rap- le ca.povol,geva tutti i valori, rin- ridotto della nuova• edizione tota- !ore cli questo genere di imprese, presentato da una diC:hiarazione negava ogn,i norma di ,conviven- litaria. •Così la vel'tiginosa corsa in tanti ,nuovi clominii, reca la fatta nei ~iorni del delitto, 1quan- za civile, si vantava indiretta- verso la cata,strofe duvenne una prova cli ciò che sono in .grado do tutta l'Jtalia e il mondo poli- mente ,di un misfatto che aveva passeg.giata trionfale, s.ino al mo- di fa,re nell'intere;;se della comutico europeo chiedevano a gran il ,pregio di •eRs•erestato coronato mento del ·traigico risveglio nel nità, con ,un minimo di intervoce giustizia, qua·ndo dal pulpi- dal succe,sso. E le mienti a,nneb- mezzo di una guerra perduta e di vento dello .Stato». Questo 1ninimo è d'altronde una nozione molto discussa, ,persino nei paesi tradizionalrnente più liberali, come la Gran Bretagna. C',è infatti chi obbfotta ,ehe allorquando Ia 1guerra ·sarà terminata, ,ci troveremo davanti un mondo di cui è di,fficile farsi ora un'im1nagine di come sarà. Il num,ero dei piani e progetti dhe ,si fanno ora _per organizzare l'economia futura iè guardato <la qualcuno albbastanza scetticamente. Ciò nondimeno J. Abegg, con spirito realistico, consi,gìia di seguire questi piani allo studio e il movimento delle idee, non nec.essaria1nente _peradottarle • ma r,er conoscerle, per es,sere ,pronti a prendere posizione il giorno in cui saremo ohiamati non soltanto a ,fare sentire la nostra voce, a far valere i nostri diritti, di- • fendere i nostri interessi, ma anche ,a,pportare il nostro appaggio eventuale alla realizzazione di un: piano comune, proprio a rjgtabilire l'equili!flrio economico e con questo a favorire gli scambi N, SuU'im!portanza delle imprese private -in un mondo paciJficato, J. Abeg,g sostiene che ·• l'imlpresa privata ha, col suo valore e la sua parte, il suo posto nell'econon1ia nazionale, di •cui è la cellula fondamentale. 1Si guardi piuttosto alla sua a·tHvìtiì: all'interno .ste;,so, Ia forza gli ò data dall'armonia dei differenti elementi di cui si compone, assolutamente come un corpo equilibrato dove tutti i rnovim.enti sono coordinati, ove tutte le membra agis·cono aotto l'im'pulso del cervello ,che controlla e comanda. Così ,in ogni imprei;;a industriale ben~ organizzata, i riparti d'acquisto, cli fa,bbricazione, di vendite, dell'esportazione, sen;,,a dire di quelli della contabi.lità e de.i tr.asporti, devono sincronizzare la lorq azione per r,aggiungere lo scopo comune ... ». ,ì\fa inclilpendentemente da ;questa vita interna dell'imp,resa, vi è .la vita esterna la cui .importanza .è altrettanto considerevole dal punto di vista economico e sociale. Infatti, una impresa privata. non ha soltanto bisogno della mano d'opera, ma anche di beni., di mia· t•erie prime, di ,prodotti che deve procurars,i presso delle imiprese annesse o complementari. Così .il lavoro dell'uno CJhiama tl ìavoro dell',altro. E' un ingranaggio succes;sivo cli !fatti c!he, rerugendo gli uni sugli altri, danno il •movimento indispensabile all'apparecchio indlliltriale, all'apparecchio commerciale, da dove deriva tutta la vita economica. L'impresa ,privata, servendo la economia naz.ionale, 'ha dunque il suo posto legittimo nello Stato, ha ribadito il siig, Abeg,g. ,Purelhè essa aia .lasciata Ubera di lavorare nell'ambito delle leggi economiche, eesa ha una faooltà di adattamento ;prezioso in un'epoca dì evoluzione dove l'iniziativa è assolutamente indispensabile se vogliamo conservare a un paese come il nostro la rinomanza che si è a,c,quisita con la sua industria e il suo commeDcio. ,E' del lavoo onesto, delle sue creazioni e della sua prod,uzione che noi possiamo attendere la grandezza della noa1tr,a piccola patria, sprovvista di amibdz1011ipolitiche ». to ministeriale non si osava an- hiate dal C'.!LTT\f,A dell',EIRu\, ,stor- un',.Europa devastata, ìnsanguicora negare questa esigenza in- dite da una propaganda instan- nata, offesa in tutto quel ·oh.e di sopprimiihile dell'uomo, KJuando ,si ca1hile, approvavano, le mani che più sacro a·veva dato la sua ciLe nostre comunicazioni riconosceva, almeno implicita- avrebbero dovuto levar,si mjnac- viltà. mente, ei:;servi, al disopra dei ciose applaudi'Vano. le voci che ,IJ capovolgimento della morale sirngoli e delle loro opinioni po- avrebbero dovuto im1 prccare si colletti'Va, o, come hen dice l',Huitlitiche, quei diritti che in seguito, univa.no in un coro cli acclama- zi.riga, la 1nalvagità di giudizio rafiforzato il~ potere, furono vili- .zioni. Tanta indifferenza e stan- che gli uomini c1im,ostrarono ripesi e derisi ,senza mi8ura. La chezza era ,scesa nei cuori degli guardo ai problemi di •carattere dichiarazione, strappata dalla italiani, che essi potevano pas- non individuale hanno portato i paura di perdere il posto coIJ1qui- sare senza accorgersene accanto loro frutti. Oggi, mentre l'uomo stato da poco col tradimento e la a simili enonnità. E del resto medio ,si accorge che egli non decomplicità di una classe che oggi non è da stupirsi se mancava una ve ,più restare indifferente di ancora vorrebbe ripresentarsi moralità colle,ttiva, percihè una .fronte a tutto quanto int:eres,sa con pieni diritti sulla rubalta ,po- moralità collettiva è l'opera di la vita sociale, che ,è impossibile litica italiana, diceva esattamen- una educazione collettiva, di cui 'irarsi in disparte, e che bisogna te: « Giustizia sarà fatta, deve 10 Stato è se.mpre il responsabi]P as,soluta1nente ristabilire ,e.erti essere fatta. Siamo di fronte r: diretto o indiretto. Nel ca,so rii valori, il delitto ,}latteotti assuun delitto di antifascis1no e di un regime autoritario, poi, lo me il sèlo vero s1gnificato di simantina.zione ,(.senza commento !1 Stato è l'unico respo,nsabile del bolo di un'epoca e di un mondo ~he, prima di essere orribile,.~ di livello di moralità civica dei suoi c'he devono scomparire ,p·er ,semuno im•becillità ,desolante ... ». sudditi. Qual'era dunque l'educa- pre; e il nome di Giacomo J\1atNei giorni e nelle aett.imr,ine zione cihe lo ,stato fasci ta o. me- teotti diventa La bandiera di coche seguirono la dichiarazione, glio, l'Uorno inviato ,dalla Prov- loro che ancora •credono nella lirrtentre la milizia veniva in fret- ·1•idenza, aYevano dato agli ita- bertà degli ·uomini. · ta ·radnnata, mentre ,fra mille in- liani "? Leggete i giornali e le ri- T1 martire socialista è il priclrngi si prPcparava J.a vergog,nosa viste dei t.rascorsi ,20 a,nni, '!)ar- mo ca,duto cli qrues,ta lung,a e do-· farsa rJie doveva ·ridurre a nulla I late con i giovani che !hanno fre- Jorosa guerra di liberazione. tutta la faccenda, mentre però si quentato le scuole e lo saprete. A. F. / radio-telefonichceolmondo Dal raJ}porto annuale della Radio ,Svizzera risulta, all'opposto di ,quanto si prevedeva, che le con1unicazioni radio-telegaifi0he fra la Svizzera e gH altra ,paesi del mondo ,si sono notevolmente intensihcate. Si constata infatti che mentre ,questo ente trasmetteva prima della ,guerra 1112 a ;1•5 111i.lioni di parole all'anno, esso ùle ha tras1nesse 40 ,a 50 m.ilioni nel 1940 e 41; 55 milioni nel 19·42 e più di 70 milioni nel 1943. T~le sbnlzo si attribuisce alla interruzione o la ,precarietà delle rela7,;oni ,postali ordinarie. iinoltre la metà del traffico è cootiituita adesso da dei telegra=i offfo1ali, telegrammi della C:i,-oceiRossa e delle in·formazioni di stampa. Comunicazioni ·con onde ,sono state staJbilite con ,Roma e la ,Città del Vaticano. ill serwzio di televisione è poi stato esteso alla Jng,hilterra, l'Africa del Nord e la Svezia; Ha ,potuto oo•sere infine assicurata la corris,pondenza •ra1diotelegr~fica con le navi battenti bandiera svìzz,era o naviiganti sotto l'emblema della Croce Rossa. Particolarmente avvertito questo aumento del traffico è stato nei risultati della società, le cui entrate sono accre.sciute di 120 °/o circa ,(le spese di 1,2,,2 °/o) e .~i sono ,potute :pa1gare le spese di installazioni .iino . nella misura del 32 °/o. Si rileva ino.lt.re che graz,ie alla cortesia della « ·Cablo &: vVi.rcloss Ltd » a ,Londra, che ha com·prcso la necessità ,per noi di nazionalizzare questo .servizio, la Confederazione è ora proprietaria del ,95 O/o del capitale-azioni ,il ifondo essendo 'ql\lasi esclusiYamente nelle mani di azioniBti priva ti srvizzeri. ■ I teca Gino Bianco I I

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