Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1925-1974

",_ àMl.0 • ~ ••IGllJAlilaàlTO J ~~~~ 0 :.:,~-~~ 0 ~,'~ :~ ~~-: !:•~:. MOVIMENTO DI UNIFJCAZlONE SOCIALISTA Oustlca et Llbert,) ESCE IL Vl!NERDI' &lUHilQNli! • AMMINISYMAZI.NI 129, 9oulc,Yal'd 8t-Mlohel - PARII (&•) retotonu ODtON 111-<17 Al8ONAllll!NTO SOITENITORI! : 100 l'RANCHI PARIGI, ZO AGOSTO 1931 - ·A7ìno IV - N. 34 - Un numero :0,50 -NUOOVNEDRDTIETERRORE INITRLI Farinacci preso dal panico fa arrestare a Cremona i suoi intimi Contro per la l'imperoMolte centinaia di arresti ■ nazione Alla punta orientale della Sicilia, in faccia alla Tunisia, gli effettivi di due corpi d'armata italiani manovreranno, prendendo come tema opernioni di tbarco. La aomigliansa del terreno, dei presupposti militari ( la tlotta dei difensori ai presume non aia in grado di opporre resistensa) , del clima, induce a vedere in queste manovre la prova generale d'una aggre11ione contro le coste spagnuole, di quello sbarco in Catalogna che, tutto l'inverno, fu m,na"iato dalle Baleari. l'rova generale tattica e tecnica ; quanto concludente, non sappiamo .tanche a Cuadalajara, se ai fosse trattato di una manovra, e non di fasciati e antifascisti, ma di partito roaao e partito assurro, le conclutio:ii non sarebbero state, ~bi.mente, le stesse). Prova ,-,..r.._, In 01,li caeo, paicolociu, preparata con cura, che ci permette di Identificare quali saranno i temi della propaganda fascista nell' anre11ione, che si prepara, contro l'Europa, e i nuovi 19mi dell'anre11ione in corso contro la Spagna. La guerra di Spagna non è popolare in Italia. Essa ha costato morti, sofferense, milioni, prima di potere essere anche solo pubblicamente confessata. Essa appare al popolo, a molti fra gli stessi fascisti, come quello che è: pura operasione di polisia, intrapresa contro un popolo europeo per sola necessità reasionaria, aensa legami nè con la storia, nè con gli interessi vitali della na11ione italiana. E' mancato totalaiente l'inquadramento in uno scenario adeguato, in uno di quelli scenari di propaganda a base di sunestioni storiche vaghe e misteriose, di appelli al passato e di prome11e rapine avvenire, che sono il fondamento elementare di tutta la tecnica fascista. Il motivo della cosiddetta difesa della civiltà è fragile, chè la tecnica fascista ha i11segnato a dispressare queste parole : ci vuol, dunque, dell'altro. Questo altro, Mussolini sperava d'annunciarlo con tuono di vittoria nel marso scorso, quando, nel suo viaccio libico, mentre si faceva consacrare « protettore dell'Islam », attendeva il telegramma che gli annunciasse l'entrata in Madrid delle divisioni che avevano attaccato a Cuadalajara. Avrebbe allora inquadrato l'aggressione spagnola nel piano fascista di dominio del Mcd,terraneo, di vittoria contro le nasieni soddisfatte, contro francesi e inglesi, e avrebbe annunsiat,., ù aver vinto prima ancora d'aver parlato. lui, il taciturno, che ama i fatti e non le parole. All-,ra, il piano ando' .1 vu(,lo. perché lo mandarono a vuoto i volont~ri della libertà e i repubblicani spagnoli. Oggi, quel piano è ripreso con messi più energici, con propositi di aggressione più determinati: non si tratta solo più d'inquadrare l'accressione contro la Spagna nella politica italiana di conquista dell'impero mediterraneo : si tratta di preparare la più vasta aggressione europea e di darle come tema l'Impero mediterraneo del fascismo munoliniano. Abbiamo avuto, a Messina, a Catania, a Siracusa, i primi assag• gi di questo tema, che è probabile sarà ripreso a piena orchestra nel discorso di Palermo, dopo le manovre ; e che del resto, come dicemmo, è implicito nel tema stesso delle manovre, nella tolennità aggressiva data a esse, nelle riviste di giapponesi passate dalla striminsita Maestà che sarà di nuovo chiamato a snudare, con gesto ridicolo, la spada. Dopo un accenno agli scopi « pacifici e costrutti11i » del viaggio munoliniano, accenno destinato alla Francia preoccupata, il tema dell'Impero, dell'epoca di Au,uato, delle mobilitasioni del l ottobre, del 5 e del 9 maccio, della minione mediterranea della Sicilia, che corrisponde alla minione imperiale dell'Italia, è stato intonato a pieni polmoni. Della questione sociale, della questione meridionale, aggravata dalla politica di autarchia, dell'autonomismo sempre vivo nell'anima di ogni siciliano, appena dei cenni, e solo per negare che tali questioni esistano. « Non ci sono più privilegi... il tempo dei regimi speciali è finito per sempre... Nord e sud : termini diventati meri riferimenti di ordine geografico sensa più alcun significato nella vita politica it liana ». C'è una corrispondensa perfetta tra la negasione dell'Italia vera, reale, dei suoi problemi, delle sue diversità, del suo lavoro e la politica, cosiddetta imperiale, di, Mussolini. Se, dopo la conquista etiopica, si è potuto un istante pensare che il fascismo si normalissasse in regime di reazione permanente, ma di pace relativa,con le forme legali che si addicono a una nazione soddisfatta, abbastansa rapidamente gli eventi hanno dimostrato che l'Impero è negasione permanente di normalità, di popolo considerato come un tutto organico, di nasione e di regione. Sensa l'aggressione, e l'aggressione vittoriosa, la vita diventa rapidamente intollerabile per la dittatura, che ha bisogno dell'arbitrario per mantenere la sua dominasione ; che ha bisogno che gli uomini e i popoli non possano neppur concepire la speranza di un pacifico svolgersi della loro vita, per poterli incatenare alla volontà d'un uomo e d'una oligarchia. Percio' accade che la politica d'aggressione di Mussolini sia una « fuga in avanti ». Le necessità della guerra prevista gli permettono di instaurare il terrore. Ma neppure il terrore riesce a sopprimere l'inquietudine del paese, che in parte gli si affloscia sotto, in parte si solleva ; in ogni caso, gli sfugge. Il terrore genera la paura. E la paura, l'aggressione. Nè gli arresti a centinaia, nè l'assassinio di Carlo e Nello Rosselli riescono a Biblioteca Gino Bianco Milano, agosto Una ondata di terrore, di una violenza senza precedenti, si è abbattuta sull'Italia. Gli arresti si contano a centinala soprattuito nelle città lombarde, ove sembra che Il fermento antifascista del popolo accenni a passare dalla fase Iniziale dl malcontento generico a manifestazioni concrete. La repressione feroce è stata tosto Iniziata dalla polizia e dagli agenti dell'Ovra che Imprigionano tutti coloro che non danno garanzia di ... ortodossia, fanno perquisizioni In ogni casa sospetta. Basta che due persone si fermino per la via a parlare perché vengano Immediatamente Invitate In questura, perquisite e me~se In cella per ulteriori accertamenti. Nelle osterie e nel bar ogni parola viene controllata e le più Innocenti frasi danno argomento ad arresti. AMilanao,GenovaT, orino A Mi:ano centinala di avvocati, medici ,ingegneri, profe&orl, fascismo assasshw • - •Vogliamo si del ras cremonese : l'assasslpane per I bambini o la testa di nlo di Attilio Boldori da lui ordlMusollnb - •Vogliamo la libertà• nato ; l'eccidio di socialisti per - e Basta con gli affamatori • - opera delle squadre assoldate da ~ Morte agli assassini di Carlo lui ; li reclutamento delia banda Rosselll • - • Viva la Spagna re- Dumlnl Inviata a Parigi per cdapubbllcana • - e Abbasso Musso- re una lezione al fuorusciti> ; Il lini che aiuta Il traditore Fran- secondo reclutamento della stesco •· sa banda per l'assassinio di OlaSquadre d1 militi f11sc!stl per• corno Matteotti nel quale Faricorsero Invano, di notte, le vie naccl sostenne una parte ancora di Cremona, per cogliere sul fat- Ignorata, oltre quella pubblica, di to gli autori delle Iscrizioni. Gli difensore del sicari alle assise di appostamenti e le pattuglie non Chieti. Il timore dovette certo approdarono ad alcun risultato. comunicarsi dagli .ambienti faFarinacci fu preso dal terrore di scisti di Cremona a quelli di Rouna sommossa della popolazione ma, ed Il sospetto crebbe col che, profondamente colpita dal- fermento sempre maggiore della l'asasslnl<I dei Rosselll, ad una cittadinanza In mezzo alla quale voce lo accusava di essere corre- I nomi di Rosselll e di e Giustizia sponsablle dell'eccidio allorchè, e Libertà • si fondevano susclc!nquanta giorni prima del ne- tando minacciosi sintomi di reafando delitto di Bagnoles, egli si zlone. Le squadre fasciste fuera recato a Parigi latore di una rono mobilitate ; bastoni ed olio somma Ingente. di ricino tornarono In onore, ma La voce che accusava Farlnac- fu Impresa vana. Finalmente, ci usciva dal circoli fascisti della alla fine di luglio, agenti dell'O. città ed immediatamente trova- V. R. A. calavano da Roma ed va credito nella cittadinanza che o!tre 150 cittadini venivano arrlcorda va I precedenti sanguino- . restati. professionisti sono stati gettati In: I • d 11' o v R·A carc~re nei giorni s.:orsl ed lt;'LQ pr0V0CQZl0ne e ■ ■ ■ ■ terrore regna nella città. Il fa- I . sclsmo sente !"ondata di rivolta J - . salire dai profondi strati della• ~er creare II reato specifico a cere con tale brut~le violenzn popolazione ; e perclo' cerca di i danno di Innumerevoli vittime che, trasportato ali ospedale, vi premunirsi spargendo lo spaven- già designate In anticipo, da Bo- moriva li giorno dopo la bastonat do imque con vere razzie 0 _ logna venne spedita In busta tura Inumana. Gli avvisi funep~ratev In tutti I quartieri. chiusa agli e Indiziati • una clr- brl affissi sul muri della città colare falsa fabbricata dagli a- gettavano la costernazione ed li A Vercelli, a Biella, a Como, a genti dell'O.' v. R. A., nella quale lutto fra In popolazione curva Varese, a Pavia, a Bergamo, a s'Invitava II destinatario a par- sotto l'ondata di terrore. Intanto Brescia, a Genova, a Torino per- tecipare ad una sottoscrizione tutte le lettere provenienti dalla quislzlonl ed arresti avven~ono per la Spagna repubblicana. Francia venivano aperte ed I quotidianamente. Un tale, ncer- Questa circolare portava la !lr- viaggiatori perquisiti alla troncato dalla polizia, nbn fu trovato ma falsificata di un fuoruscito tlera. m casa : allora gli agenti calan--1cremonese, legato a molti clttadosl da un balcone del pian.o so dlni da vincoli di amicizia a;;sa! Certo ! nomi di Car!C>e N~llo prastante, nella terrazza della • . Rosselll fanno paura, e le loro a casa rupp•ro I vetri delia fine- noto in città come vecchio mlii- ombre Invendicate turbano I !rra e penetr°arono nell'apparta- i tante socialista che aveva_ subito mandanti. mento deserto ; 10 misero a soq- carcere e confino e la cm fuga, quadro da cima a fondo, quindi or sono se~te meSI, aveva fatto Unnegozidoevastato rovistarono la cantina e la sof-1 m~lto clllaaso e sollevato le Ire fitta. Pur non avendo trovato de.!a Questura e ciel ras. La pr1nul!a di compromettente, riusci- 1 ma ad essere arerstata fu la n~orono ad arrestare il proprietario glie di lui, Clelia Am!gont ms1eche si trovava presso un amico, me con la bambina ; Indi I paed arre~tarono con lui tutta la rentl, gli amici, ! conoscenti sufamiglia di quest'ultimo ed un b!rono la stessa sorte. Fra gli compagno che si trovava là per I a~restat,I sono : Dante Argentlecaso In, ex deputato socialista ; avv. · Gandolfl Giuseppe, ex assessore Queclh'èavvenuatoCremona comunale socialista ; avv. Luigi I fatti più gravi sono accaduti a Cremona tra gli ultimi giorni di luglio e i primi di agosto. Migliaia di manifesti e centinala di copie di e Giustizia e Libertà • che accusavano Il fascismo dell'eccidio del fratelli Rosselll furono sparsi per la città. Nel tempo stesso ! muri degli edifici si coprivano d'Iscrzllonl lotta, ex a.ssesore comunale socialista ; cav. Carlo Mombelll, volontario e mutilato di guerra ; dott. Chiapparl ; lng. Favalll, volontario e mutilato di guerra ; ragioniere Athos Bonezzi ; Ernesto Carettlni, fornaio , Bracchi, studente universitario ; Attillo Botti, ex sindaco socialista di Cremona ; Nella Robblani ; le due sorelle Ravazzanl ; ed e Morte a Mussolini • - e Mor- altri molti, In gran parte medici, te a Farinacci • - e Abbasso li Ingegneri, professori, avvocati, ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,, professionisti. tranquillinare Mussolini. Prima che la terra gli precipiti sotto i piedi, cercherà di spiccare il salto. All'Italia, egli assegna percio', nell'accesa immaginazione sua e dei suoi seguaci, la funsione di primo nucleo dell'impero levantino, impero di greculi, d'arabi, di tutto meno che d'ltaliani ; alla Sicilia, la funsionc di trampolino. A questi temi imperali, l'antifascismo deve contrapporre, nel fatto. i temi umani della nazione, del popolo. Prima che il salto sia spiccato, che la catastrofe avvenga, occorre che il terreno si spalanchi sotto i piedi del dittatore. Che lo si faccia spalancare. Neppure dei fascisti si sono sottratti alla raffica poliziesca. Si trovano, Infatti, In prigione il prof. Giorgio Masi, amico Intimo ed uomo ;;1 fiducia di Farinacci, che si è sempre servito del Masi per la sua attMtà di pseudo avvocato e di pseudo giornalista. Il Masi è i! vero autore della e Sto- ~ia della rivoluzione fascista • che Farinacci pubblica con la propria firma su Regime fascista) e l'avv. Geroldi, di Soresina, iscritto della prima ora. Uccisaobastonate Una prima vittima, un giovane di 18 anni, non tardo' a battezzare con Il proprio sangue la nuova nefanda impresa poliziesca. Giuseppe Boslo, commesso di negozio, fu bastonato In carUna squadra di fasclstl composta da Sante Parolinl, Emilio Piazzi, Seghizzi, Ferrar! e Mondinl, Irrompeva, per punizione, nel negozio di Ernesto Carettlnl, fracassava le vetrine, e metteva a sacco ogni cosa ; vi affiggeva poi, a guisa di monito, un cartello che diceva : e Guai a chi comprerà Il pane In questo negozio•. Indi la squadra si reca va a gozzovlgllare In riva al Po. Tutti si domandano quale macchinazione sia stata ordita da Farinacci che si sente colpito dalla condanna dell'opinione pubblica per l'assassinio del Rosselll, ed è esecrato per ! suol misfatti, le ruberie, le prepotenze, ! soprusi, le Infamie ch'egli non ha cessato di commettere In 15 anni di fascismo. Tutti si domandano se Mussolini, legato al ras cremonese dall'omertà dopo li delitto Matteotti, non affidi per la seconda volta, come dopo l'eccidio del deputato socialista, Il salvltaggto del fascismo sempre più esecrato dalla massa del popolo. a Farinacci. esecutore di tutte le più vili e basse bisogne del regime. Unsansepolcrista arrestaatoMantova A Mantova un vecchio sansepolcrista cremonese. Leonardo Cottarelll, è stato pure arrestato Il Cottarelll si era ritratto sdegnosamente dal fascismo ancor prima della marcia su Roma, disgustato dagli spettacoli sanguinosi che le bande di Farinacci Inscenavano nella città e nelle campagne di Cremona, restando prudentemente al riparo e mandando al massacro I suol sicari. Uomo onesto, lo avevano rivoltato gli Imbrogli, le furfanterie, le lmprtse truffaldine del ,ras cremonese. Ritiratosi da ogni forma d1 attività politica, si era dedicato all'assistenza morale e materiale della gente povera, soprattutto del contadini cosi' duramente colpiti dal fascismo che li ha ridotti alla miseria. Egli era ed è popolarissimo nel cremonese. Flero nemico di Farinacci ch'egli conosce come nessun altro fin dal primi anni della sua vita, quando li futuro ras Iniziava a Cremona la sua carriera con una serie di truffe e di ricatti, Farinacci non aveva mal oaato tcccarlo, nè la sua vita offriva appiglio alla repressione fascista. Grandissima meraviglia desto' quindi Il suo arresto che si attribuisce a paura, a vendetta, a malvagità. Il Cottarelll è vicino alla settantina. Certo è nel programma del fascismo colpire gli uomini onesti, 1~ cos(:Jenze Integre che non sono In vendita a nessun prezzo, e che a nessun prezzo si .i)OalOllO eer rompere. Per essere degni fascisti bisogna Imitare, se non Mussolini che è Inimitabile, almeno Farinacci. plcolo servo di e coulisse • esecutore del bassi servizi del regime, particolarmente abile nella scelta del sicari, e maestro nell'Inscenare Il e trucco • poliziesco e gli attentati... a se .-;tesso per desiderio di fama. Oggi li grand'uomo di Cremona è tornato In auge ; egli sta acquistandosi de! meriti fascisti Insigni, dopo l'assassinio del Rosselll. come se li acquisto' dopo l'eccidio di Matteotti. Cinquanta giorni prima deila strage di Bagnoles, Farinacci era a Parigi ; centinala di persone sono in carcere per aver rllevato questa circostanza, ed un ragazzo di 18 anni è stato ucciso. Indubbiamente sono questi del servigi, per puntellare li regime, che Mussolini, primo mandante, non dimenticherà. "Perchè uccise'' Avete mai riflettuto chi aono stati i tre più veri e più grandi, ciascuno nel loro _ampo, avversari di Mussolini 7 Matteotti, Amendola, Gobetti. Tre caratteri, ch'erano l'antitesi netta del ca• rattere e della sensibilità di Mussolini. Antiretorici, mo.. raliati, nutriti di aaldi studi, di forti convinzioni, logici, con una ricchiaaima vita interiore, un profondo aenao di umanità e di digniti\. Muasolini è imbattibile da uomini del suo stampo, dotati della sua psicologia e mentalità. Ma è impotente, si trova a disagio con uomini che sfuggono al suo limitato oriz-zonte spirituale. Ed ecco perchè uccise Matteotti ed Amendola, e ordino' al Prefetto di Torino di rendere la vita impossibile a Piero Gobetti. Carlo ROSSEW

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