.. lii •• MOVIMENTO DI UN If.ICAZIONE SO èIALIS T A ~N 4HNO 6 ME ABBONAMENTO i ~~:;.~ 0:c:s~-~:-~~- 1 -~ ! ~~: !:· ~ (justice et Liberté) ESCE IL VENERO!' 6>1REZIONE E AMMINISTRA%10N! 129, Boulevard St-Michel - PARIS (&•) relefonu ODEON 88-47 ABBONAMENTO SOSTENl'l'ORE : !CO FRANCHI PARIGI, 30 LUGLIO 1937 - A·nno IV - N. 31 Un numero: 0,50 Fuodriollelozloni Quale è la forza storica che puo' affrettare i tempi e-spingerci fuori dal terreno delle finzio~i e dei compromessi ? E' la volontà rivolu2:ionaria del -proletariato e delle classi medie oppresse e ingannale ; è l'antifascismo delle masse popolari che. non si fa irretire dal prudente antifasci~mo dei governi; ma si distingue da esso e l'incit~, lo trascina e, occorrendo ,lo trm,olge per andare più ol - tre. Qucs·to sentimento popolare antifascist3 (noi usiamo la parola ,« popo!a,e » el di so;,ra di ogni significato con fingente) è 1n so!a riserva politica ed e:,ergia ideale che pc$Sa por fine al!a commedb IL MANDA.NTE Un articolo .contro le finzioni ; dell'Europa di oggi scritto da chi è costretto, in omazgio alle forme dell'ipocrisia diplomatica, a scrivere so'tto la fi,1:1,ionc preliminare di un anonimato valido soltanto per le cancellerie • non sembra raccomandarsi molto, per questa prima ragione, alla considerazione dei lettori. , Per parlare delle finzioni altrui col tono di sufficienza usato dall'anonimel di cui sopra bisogna avere •• avyto in- precedenza il calmo coragg_iodi respingere e di dispre1:- zare tutte le finzioni ; •ma come in questo caso Mussolini avrebbe pot_uto inviare, ad esempio, dei messaggi di condoglianza per la morle _di re Alessandro di Jugoslavia l o come potrebbe fare rinnovare a Londra dal famulo Crandi la dichiarazione che l'Italia fascista e, insieme con la Ce, mania di Hitler, il solo paese che voglia fate veramente una politic.a di non intervento nelle cose di S_,agna l Queste sono finzioni essensiali cui Mussolini si piega senza che nessun muscolo della sua faccia di mimo tradisca la minima vibrazione· dell'eroico disdegno che · egli .ostenta per le finzioni della Società delle Nazlote contraddizioni • ,J nostro interesse. Sta• I ·anslttutto che le finzioni lllf•rtengono ad ambedue i con• tendenti : alla S. d. N. quando mar,tiene Intatto a Cinevea _il seg- •glo di quell'Etiopia che essa ha laKiato assassinare, e al fascismo quando per assassinarla ha inscenato la sconcia finzione di UalUal : è interessante domandarsi quale sia il significato fondamei,- tale di queste finzioni che non si producono evidei,temente a ca ;b ma che sono in rapporto con certi caratteri ed opportunità del pe· riod1> che attraversiamo. Esse corrispond~no ad altrettanti com· promessi che il fascismo da un-1 parte e l'antifascismo di governo o pseudo-democrazia dall'altra fanno volta per volta in ragione della loro impotenza a negare apertamente il diritto internazionale, il primo, e a difenderlo :l• pertamente nei fatti, il secondo Il meccanismo, per, dir cosi', della viltà faKista lpoichè si trat • ta, nonostante tutte le smorfie del duce, di una autentica viltà I è semplice : il fascismo sente di non avere ancora la forsa di negare il diritto e percio' temporeggia e proclama ogni tanto di essere il più avveduto e il più sincero difensore di quelle idee che è sorto a negare. E' l'ii:ocrisia del brigante da strada che rinnega, quando si sente stretto dai 'cara1,inieri, la legge della macchia e fa a;-;tello, per giustificarsi, aUe leggi eterne che regolaro la vita dell'umanità da cui si è estraniato. In altre parole il fascismo accetta delle finzioni perchè ~li manca il coraggio di essere se stesso. Il caso della pseudo-democrazia c1:ropea è ~nalogo ma, com'è naturale, in una direzione opposta. Le sue finzioni tradiscono la riluttanza, per cecità o per m~ · le-inteso interesse (enormità delle riparazioni),· o l'i!"poténu (guerra etiopica) a porsi inte• gralmente come democrazia. Art che per questa pseudo-democrasia la finzione è determinata dal fatto che essa non vuole o non puo' essere se stessa o,. per me: glio dire, quel modello ideale d, democrazia a cui continuame,,~e si richiama. il punto della fir,- sione non è inerente alla demo• crazia, come vuol insinuare il ciarlatano fascista, ma alla falça o insufficiente democrazia. la democrazia fedele a .se stess~ spa:zsa via tutte le finzioni come il vento disperde la nebbia nel!e pianure. Noi affoghiamo nelle finsi-ani ·non perchè vi sia troppa democra:ia ma perchè ve n'è troppo pos;a. Il trionfo della democrazia risolverà tutte le contraddizioni di ·questo periodo di transizione rivelandosi sul terr<>• no· internazionale come trionfo del diritto, e, su quello sociale come affermazione di giustizia e sicuro avviamento al socialismo. delle foi:::ioni e impostare la lotta nei suoi\ 1 er-. termini. Che oggi sono - no,, dispiaccia ai pruder.ti .? ai politici - i termini e• stremi. « Il MORTO , Qu:1r:1nta giorni sono trasccirsi da quel pomeriggio del 9 giugno, 111cui Carlo e .,ello Rosse!:, tutono ~1.... sass:11:1.tì 11c::a fo:·csta di Bagnoles-sur-l'Orne. I nomi di co~oro che compirono i~ misfatto sono luttaxia e resteranno, forse per sempre, sconosciuti. Ma la confusio:ic delle prime ricerche f:·ettolose, frammentarie e mal ,oordin:nc è cessata. Oggi è possibile mdtc:c in,sicme 1 fatti accertati e sulla base di questi fis• s~rc le responsabilità. I. I Carlo Rossc:li ando' àlla stazione termale di Ilagno:es il 2i maggio per curarsi di. una• llebitc contratta mentre serviva come volontario in Spagn3 nell'esercito del governo. Suo frate::o Neljo arrivo' (b Firenze a Bagnoles i1 6 giugno. e pi11:' forte de-1 VIVO Qualcuno certamente segui' a Bagnolcs Carlo e studio' le sue - abitudini. Carlo impiegava la mattinata ne: fare :a cura ; lavo- >> rava nella sua camera fino verse le 5,30 i;omericliaue ; a[ora usciva ,su:b st,a automobile per pren- . Nel sallembrc <lei '30, Carlo /lossclli I Matteotti è là che vieta che le parlo' a llr11.-clles rlcvocalltlo Mallcotll. acque stagnino e s'Impaludino nel . compromessi sapienti, nelle rese suo d1'corso no11 t staio mal pubbli- miserabili, negli Infami baratti : ll'lmiv4dlalll. alluallld . 1>diamo. con la. voce di Carlo , nossclli1 nel Suo nome, per Lui : ., U morto t 1Aù forte d1•l-vico ... o roinlmo, ,r uona oggi come tuono nel cuore degli Italiani che hanno l'ansia della riscossa e nel cuore di tutti gli uomini liberi, nel vostro· cuore, o Belgi, che ac.- compagnate col vostro fe'rvldo Il fascismo tiene Il.potere da or- slancio la nostra dura vigilia. mal otto anni. Egli è morto ; e l'altro è ancora I suol avversari sono, o sembra- vivo e spadroneggia. Ma II morto no, a terra, costretti al duro eslllo è pili forte del vivo, Il morto ato al tetri silenzi del carceri e del- tanaglla II vivo, oggi, domani, le Isole. Revocate le libertà fon- sempre. Tutti I profumi d'Arabia damental!, sclo!tl I partiti, mano- non varranno a lavare questa ,nessa la stampa, distrutto col fer- macchia di sangue, geme Lady, ro, col fuoco, col furto, 11 mirabile Macbeth nella tragedia immortaedlflclo di opere che II proletaria· le cli Shakspeare. Nulla ormai poto era venuto erigendo in tren- trà riscattare il regime e Il suo cat'anni di sforzi e di sacrifici, as- po ,da questo delitto supremo. Va- ;ervlto 10 Stato alla fazione e la namente si cerca di seppellire nel fazione ad un uomo, nulla sembra forzato oblio II ricordo di lui, e si pili turbare II regime delle camicie vieta la pronuncia del suo nome, e nere. Il suo capo pronuncia di· si sequestrano I ritratti e gli scritti scorsi spavaldi e afferma : il fa- e si cantano oscene canzoni. e si sclsmo è Invincibile: Tutto il se- spiano e si perseguitano I figli e colo è Ipotecato per i futuri svi- la fida compagna. Vanamente. Il !uppi, e tutto II mondo viene di- corpo si potè torturare e mutilare pinto, da una stampa prezzolata, e a forza costringere entro una oIn gelosa adorazione di Roma. Nel scura fossa della campagna romadlscorso di Firenze, Mussolini, na ; ma il ricordo no. ma lo spirito proclama, all'ombra di seimila po- no, ma la protesta che si leva eia Jizlottl, che all'Interno nessun av- quel miseri resti mortali no. versarlo osa mostratsl a viso a- Passano gli anni, e Matteotti riperto. mane, Nemesi Inesorabile. E allora, che teme costui, cht Non serribr..l retorico questo teme costui ? se il popolo è fa- quadro della situazione . italiana sclsmo, se II fascismo è popolo, se in cui campeggia, al centro, la noi slam 0 solo e pallide larve sor- figura di Matteotti. Io non so tite dal sepolcri di un passato che quale sia la vostra Interpretazione deila storia e quale parte voi noI\ ritorna • perchè queste leggi facciate nelle ore .di crisi alle Inique, perchè questo sangue, per- forze morali. al dati spirituali. chè questo terrore ? Spalanchi lè Quelle che so lo in modo preciso, sue galere, Il dittatore, sciolga le qeullo che sento di poter affercolonle di confino, apra le sue mare sul!a base di una esperienfrontlere, lasci che 11 popolo ma- za vissuta, è che 10 svolgimmto nlfestl In libertà la gioia di non della crisi italiana è dominato, sentirsi più schiavo. dal '24 ad eggl, dal fato di MatMa non puo'. Egli è prigionie- teottl. ro, anche fisicamente, de!Ja orrl- Fino al giugno 192-1non si pobile logica del suo sistema, Evo- teva escludere in modo assoluto cati i demoni Infernali, non rie- la possibilità di una graduale sce pili a scacciarli. La legge del trasformazione del fascismo. Le bastone e della violenza, dell'in- forze ciel vecchio regime tutto agiustizia e della corruzione, si rl- vcvano messo in opera per tentartorce ogni giorno pili contro di ne il lento riassorbimento nelrorlui. Egli non ha più che servi o blta costituzionale. ribelli. Ha seminato vento e rac- Col delitto Matteotti la speranza coglie tempesta. nella co~idcletta normalizzazione . Un nome riassume, con insupe- cade per sempre e l'ab!sso si scava rata potenza, tutta la tragedia i- incolmabile. Oh non perchè Mattaliana ; un nòme simbolizza le teotti fosse !a prima, !"unica vittiinfinite sofferenze dl un popolo ma. Lunga è la serie del delitti che attraverso le durissime prove fascisti. ininterrotta la catena Mldi questi anni, sta facendosi de- le vittime. Ma il delitto Matteotti, gno dl libertà ; un nome esprime per le c:rcostanze in cui si svolse, le ragioni della nos~ra invincibile I la pe_rsona!ita co(plt:i, !e schiacopposizione al fascismo - che è, clantl responsab1iltà del governo e prima d'ogni altra cosa, opposi- del suo capo, colpi' nel profondo zione morale - Matteotti. il sentimento del popolo italiano. dere aria per 1~ campa~ua durà1\te un pato cl ore ; ne, tornare all'Hotel vesso sera per il prau• zo; evita,·a il traffico de:Ja strada mae.stra e ~rcor~e"a una via se:. ~.141lria.....:R~..J~eqµentat;t ~f~là'':'Ji' Coùtefne. Questa via, in que: 1iùnto, si pr~stava, perfettameut~ 3d un'imboscata. G'.i e,secutor: del delitto furono quattro, secondo la testim'oniauza di una r3gazza che li vide allontanarsi a imp:-esa compiuta. Secondo a:tri testimoni, dnquc. Tornando all'Hotei, dopo il so- :ito giro pom~riclia11c1,Carlo ed il fratello furono fermati eia per• sane discese da un'altra automobile e fatti scendere con una ,5CU· sJ. C:ar:o, che era al volante, usci' dalla sinistra e C\el:o dalla destra. Ai)peua smontato da:I:i m~1cchi11aC,arlo fu aggredito cou quattro co'.pi cli pugnale, due dei qua:i alla carotide. La morte do• \"è <"SSCreistantanea. La mano che dires,se i: pugnale era quella cli uu p:·ofcssioualc perfcttamen• te versato :11questo genere di operazioni. Nello, dal'.'a:tr3 park dd 'automobile, fu aggrecl:to dagli altr: sicari. Questi <;r~uo m~- 110pratid, dovettero co.p1rlo più volle prima di ucciderlo, mentre coli si difendeva con le mani me. lio che pote,·a. Compiuta la __ ,.. __ Come il lampo nella notte gli 1·lvelo' la miseria infinita in cui era caduto e l'onta di cosi' atroce servaggio. Dopo Matteotti il proo:ema politico si pone in termini di una ~oncretezza e tragicità• incomparabili Non si trat~a ormai più di disquisizioni teoretiche sul limiti della libert:t e la funzione della dittatura. nè di diatribe sco;astiche su!!a forma migliore di governo. No. Il problema è tutto nmano. tutto semplice, e tocca il cuore del più umili. Si- tratta infine di sapere se la vita umana è o no sacra ; se gli assassini debbano punirsi o glorificarsi ; se un g1·ande paese puo' tollerare un primo ministro mandante in assassinio, o sotto il fondato sospetto di esser tale: se, in ogni caso è lecito tollerare più oltre questo feno!lleno mostruoso, unico nella storia moderna, di un capo di Stato che dispone delle p.iil ampie possibilità di repressione legale e contempor::meament~ ricorre alla violenza. il:egale, di strada, per sbarazzarsi degli avversari molesti. Carlo ROSSELLI Biblioteca Gino Bianco ( di Gaetano SALVEMINI) strage, i sicari trascinarono i ca1 u1:que tenga presente la persona- ·-;: daveri 1:er a.cuni met:i nel bo,sco ht:, <Il Carlo Kossel:i, e 1 l!}Ctcdi-,._., ~ li abbaudon~rouo sotto le fra- con cui :a dittatura lascistà sop- 1 sche. Allora si allontauarouo, al- prima gli avversari come Mat• ,·uui uell'automobilc iu cui crnuo teoltt quando 11011 puo' seppellir:i venuti, :ùri in quel.a di Carlo. rn gaicra o conlinarli in un'isola Portando questa irntornnbile !on• 1uon dc: mondCI. tana dal :uogo _del_delitto, essi si Carlo Ro,sselli era uno dei più prop011e,?110 d1 1:1tardarc la sco- coragg10si, attivi e aggressivi avpcrta dei cadave:1, Dopo una de- versan che Musso:im a.vesse iuo- ~ua_ <li. c,1ilom~tri la machiua d! ri d'ltalia. La sua~agiatcv;a~,.,.._-=._. ...,aro s1 fermo per mancanza d1 consentiva di. <le'lhcare tutto il ,suo b~11z,na e. bisogno' abbaudouarla tempo e tutta la sua iufaticaqile su. 11_iarg1_1_1deella_ via. Allqra energia all':1zione po:ilica. çol tutta .a co1111t1v,as1 raccolse nel- suo patrimonio eg;1 contribuiva !'altra auton:obi:e <: svani'. con :arghezza al.e spese per il • JI. movinX!uto ,politico e sovvemva ai sicari senza dubbio miravano bisogni 11011 solo degli amici ma anche di molti altd. l:\essuno a Carlo e non a Kcllo. QucS t i tccc 111a1appello invano a lui. Il vi\·c,·a in' Italia dove si astenc~ia .scttima11a:c eta :ui di:ctto, e Giuda ogni attivjtà '))Olitica, -pur mantenendosi integro • da ogni stizia e Libertà •, dava sulle condizioni interne dell'Italia le pili comprome~so co! ,fascismo. Data abbondanti e più accurate intor- ;~e,5~~!:U:v:;.~et:~~jn~:-~~~~~~~; mazioni. Pi~ volt~ il giornale a que::a che sarebbe stata la sua pubblici,' g:i ordini segreti di carriera naturale : , l'iueganmeu- ll'lusso:iui 3lla -stampa. L'ultima to. Godeva cli una discreta agia- pubb:icazione di questo genere fu latta nel numero del 21 maggio. tczz3, che g:i permetteva cli vive- La organizzazzioue segr~ta •Giure una vita mdipeudente che egli divideva fra, la sposa, i suoi qual- stizia e Libertà», dal 1930 in poi, iro bambini e gli studi. Due ha dat? in ~talia, ~opo il pai:tit<! . , comun111ta, 11 maggior numero d1 ,o.te, r.el i927 e nel .1929, era accuuii a: Tribunale Speciàlc' stato ,mandato al confmo, senza . • ;..i:,- • • • • mai-,~aeeri!•~~IJle.· di ~~~ ~•"-l..<eh111aj interròg:ito, se.nza mai' pote difendersi, e tutte due :e vo'.te era stato rimandato a casa :;enza mai saper~ perchè. Era sua colpa· (',5sere u,, av\·ersario silcnziojo della dittatura mussoliniana ed essere fratello di Carlo. Egli p~gava iu dignitoso- silenzio la pena per :e 'attività politiche di suo fratello. Nel 1930 la polizia segreta fascista, (O. V. R. A.) cesso' di tormentarlo essendosi convinta che eg:i si asteneva realmente da o~ui attività politica. Gli pcl'mise anchl! ,spesso di uscire fuori d'Italia per i suoi slucli. Qua1:do poteva egli andrn-a in Francia a passare qualche giorno col fratello. Le sue opiuioui ,po:itiche 11011coincidevano con quel:e di Car:o. Lui era un democratico sccouclo la tra<lizione mazziniana del Risorgimento italiano. Carlo e:a uu socia• lista indipendente, che cercava un terreno di coaciliazioue f:·a dcmocr:izi:i e socialismo. ~!fa i due fratcili si adoravano. Quando si trova\·ano insiem~. p.iss:tvano giornate intere a Ji~c.:utere. Ognuno, natura:mcnh!, rim..1M. \"a ciel suo parere, ma ;•affetto e il r:spetto recip:oco rimanevano int;,tti. Prima cii lasc1.:i.r,·'i:i,enzc f.(r aud ,re a fare cli !r.i-~:h 'a ,-:~ita c.:h! dovc\_::i diS<'")::~ !:1:.1.c, ::- ( i :o ., ~·-·va c~itato as-..i. ::t- p, r· t:rl o !?t- 1 quasi che U!l o~i~nr0 j.,'r-senti•:11.r,to gli c;c, m•·~·.:.-.,:~ :• ,,~Jggi::>. Fin ..:mcnr,~ ~·i \·t ...\·;.~~ a !,:1rtire r"npo11cndos1 ,:i t )1'1111'~ ~t F:renz,· C!:'ro una cìo·:~::n 1 (!i :6,irtli Et::: fu ucciso rx-1·::1~ si U\)- ,·~.va ;tt~tl'me col fra\.-;, •. I s,c,.ri , !',.bber J ucciso la m<,·~ie ,ÌI l':tr- :o o chiunque si fosse trovato insieme con Corlo nel lilomeuto del delitto. L'assassinio di Nello è l'episodio più atroce iu quc,sto sch·agio dclitt-o. III. Chi aveva interesse a far sopp:·imcrc· Carlo Rosselli ? La moglie e gli -amici cli Cario immcdi:itan~c·ntc accu:,.arono il fascismo. Le dueceutomi·a persone che a Parigi par~eciparono o assi~letlcro a: co:teo funebre dei ~ue frate:li erano della stessa O· pinione. Questa e 11011 '.iltra è la ide3 che ,si presenta ovvia a chis 1 ato fieratnent6 $,, cond nife del Tribunale, affer..: mando' a viso aperto la !oro fede. Ne! :uglio 1936, non appena par• ve 'chiaro che Mussolini interveniva in Spagna dalla parte di Franco, Rosse:li su • Giustizia e Libertà' •, affermo' che gli esuli italiani senza distinzione di partito, doyevaµo opporre in Spagna il loro iuted•eufo a quello di Mussolini. La sua predicazione e i'. suo esempio produssero l'effetto desiderato. Una prima colonna di esuli italiani di cui Rossel:i fa. ceva parte, arrivo' iu Spagna ai primi d'agosto. I volou'tari italiani, alcuni dei quali accorsi d~r•rtalia, si 1110:tiplicarono nei mesi - .~pccessivi. Ne: marzo 1937, ne~.. truppe mandate da Mussolini al:a conquista di .Madrid si trovarono a faccia a faccia con un bat• tag:ione di volontari che era ':' comandato da un esule italiano, Randolfo Pacciarcli. · Uopo una settimana cli lotta accanita, le truppe cli Mussolini si sbandarono. Rosse:Ji era stato uno degli artefici principali di quella disfatta. Mu,ssolini tento· tenere nascosto iu Italia questo disastro. Rossel:i, nel numero 23 aprile cli • Giustizia e Libertà »> pubblico' i nomi e le foto-· g1afie cli 227 uomini caduti prigionieri a Guadalajara e ftce penetrare 1110:tecopie cli que_l foglio in Italia. Chi tiene presente la irrituiouc che quei fatti doverono provocare nei • :cader • del partito fascista, non ha bisogno di andare più lontano a cercare i motivi 1:er cui Carlo Rosse!li fu a,ssassinato. IV. Chi tiene presente la irritazione che quei .fatti doverono provocare nei capi de partito fa.scista, 11011ha bisogno di a_u~lareph! lontano a cercare i mollv1 per cm Car'.o Rosseri fu assassinato. Essi vollero punire con la, morte uno dei principali responsabili per la sconfitta subita dalle camicie nere a Gùaclolajara. Chi fece uccidere Rossel:i ,spero 'anche di spargere il terrore tra g:i autifascisli più altivi fuori d'Italia. L'assassinio di Rosselli dovrebbe servire di lezione agli altri,
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