Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1925-1974

18 trici. Oh, allora sì che quando gli arnesi di guerra diventeranno arnesi da lavoro e la borghesia si trasformerà in zavorra, allora sì che . non vi sarapno più guerre ... Non siamo scorati per questo. Attraverso le nostre sofferenze maggiormente tempriamo la nostra coscienza ribelle per le future battaglie. t PROMETEO Siamo assediati di baionette, pugnali e da mille altri congegni di distruzione e morte. · Che vale? Quanto più accanita è la lotta, tanto più bella è la morte ... E dalla nostra morte, spunterà radiosa l'aurora per i figli di domani. .. PIETRO ALLEGRA / ~- 'MA· T TE O T TI ...... ASSURTO alla suprema bellezza del simbolo per la tua passione redentrice-ìe per il tuo Martirio, o invitto Tribuno, di un ~ran popolo, prostrato e incatenato ai piedi ~el più esoso dei tiranni, Maggio, la Pasqua delle Api umane, fa piovere sdl tuo avello, le sue ardenti lagrime d'ineffabile angoscia. · Dalle rovine dell'infranto altare, su cui immolasti la tua bella vita, sorgono nuove fedi, nuovi culti s'innalzano verso le sfere del firmamen- -1tene, si appresta a spezzare le sue catene! Ma quando? ! I destini del vivere civile, non sono sulla polvere del campo, nè sulla ruota della fortuna, ma nella inerme onnipotenza del Verbo, e nel Verbo è la luce, nelle sue melodie è la pace, nel suo canto è la forza, nella sua forza è la vita, nella sua vita è la libertà, nella Libertà è la gioia è l'Ideale raggiunto, nell'Ideale raggiunto è la Verità, la Natura! to della grande famiglia umana, ed ogni nato In nome del destino del vivere civile: combatdi donna ha fremiti di collera, grida di ango- testi e cadesti, o Tribuno di un gran popolo scia, sete di vendetta, in ,ogni spirito fermenta prostrato e incatenato ai piedi del ·p1ù esoso il lievito delle irose rivolte. dei tiranni. Maggio, la Pasqua delle Api umane, irradia In nome del destino del vivere civile assuril tuo avello e fa piovere sulle zolle bagnate dal gesti ~Ila suprema pellezza del simbolo, alla tuo giovane ..,.~angue, le sue ardenti lagrime gloria del Martirio. Maggio fa piovere sul tuo d'ineffabile angoscia. · avello le sue a_rdenti lagrime d'ineffabile anFa piovere le sue lagJime sulla Piàzza Campo goscia, l'umanità medita i suoi grandi errori, dei Fiori, sulla Muraglia del. Cimitero di Père valorizza sè stessa, guarda le sue catene. Lachaise, sulla tragedia di Haymarket, sul fos- Quando?! Quando la luce piegherà la tenesato di MofitSuich e su tuttf gli avelli dei Mar- brà, quando cadranno le maschere dal volto tiri dell'Idea. , degli uomini, ed ogni uomo ricercherà sè stes- . L'umanità beve ancora a gran sorsi nel ca- so nel grande specchio della vita. lice amaro della vita il veleno dei suoi p~ccati e delle sue colpe, ma guata nel futuro, ha or- Allora le lagrime del triste Maggio dell'Urore del suo passato, e dalle viscere profonde ,inanità sii convertiranno in gocce fresche e della terra, dai campi mareggianti al sole, dal- s~intillanti di soave rugiada e sbocceran~o i fiole città galleggianti, dalle officine, dai tugurii 1i r1 della nostra speme e del nostro gaudio. e dalle capanne, guarda il sole di Maggio e Allora Maggio bacerà il tuo avello o ultimo canta l'inno della sua Pasqua, l'Inno della sua Tribuno del mio popolo oppresso, e farà piovePasqua di aspettazione e di redenzione ancora, re i suoi raggi sulla Piazza Campo dei Fiori, ahimè, .tanto lontana! sulla muraglia del Cimitero di Père Lachaise, E medita l'umanità incatenata il peso delle sulla tragedia di Haymarket, sul fossato di sue scellerate catene. Chi medita ha scopsrto Montjuich e su tutti gli avelli dei Martiri delsè stesso. Chi }:lascoperto sè stesso, non è più l'Idea. - Ave!. uno schiavo; chi riconosce il suo stato di ca- \ BibliotecaGino Bianco TINA CACICI

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