ANNO XX.\.L'\: - Xum. !!2. Abbonnmentl per I~ Sv1uera : tin anno !r. G. - Sei mesi rr. 3. - Tro mesi Cr. 1,50. cm. 1 li In oopin nED.\ZTO:-.'E ED AIIIMINISTJV.ZIONE Coonmisslooe.Esecutiva P. S. J. Zurigo - Mllltar$lrasse 36 - Zurigo (L'A'l'\'ENIRE DEL 4 LAVORATORE) =========:=========: Programma Mussolini 1934 Miseria e guerra TPI. 34.475 - Conto chèque.t N. vm - 3646 SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO Zurigo, t i;lugno I !lJI CSEZIONE dell'INTERNAZION.U.E OPBRAtA SOCIALISTA) UNAPPELLDOELLIANTERNAZIONALE SOCIALISTA L'OPPOSIZIONE DELLE COSE Nedl ecennMaaletteottiano Mussolini scopre li panorama lallimentare iel ascismo L' Esecuti~'O dello I .Q.S. ,i ;, riunito o Bru%CU~ nei giorm scorai. RM• dcrcmo conto dei suoi lavori nel pr0Jsi11w numero. Ogsi ca 11c manca il rcmpo o lo ap,i;,o. Ma s,11 aosgf diamo l'apprJJo che l'Eseculivo lr_4 de~ di 1ndiri::aro alla clauc operaia d, IUllO li mo11do nel X annu,u,ano mallaolliono : AlLAVORATODRITUTTI PAF.SI I li IO giugno prossimocompirannodieci anni da quando Malteotti è caduto sotto I oolp1del faxumo assaumo. L'Eseculivodomanda a tutti i membri dell lntemazJonale di celebrare questo lr1ste e glorioso lllllliveraano, L'I.U.S. domanda a tutte le sue sCZJoni di evocare, nelle lotte di questi giorni, il ncordo di colui che fu ad un 'lempo un eroe del socialismo cd 1111 martire della libertà. Matteotti non avrebbe potuto ,perarc altra vendetta che la liberazione dd suo popolo e la vittoria del socialismo. Dicci anni sono trl!.$COrsi e non solo Matteotli non è stato ve,nclicato,ma altri eroi, altri martiri sono caduti dopo di lui. nella stessa lotta. I socialisti tedeschi cd austriaci hanno sofferto le stesse persecuzionidei compagni di Matteotti o sono venuti a nl88Ìungcrlinell'esilio. I campi di concentramento di Hitler e di Dollfussfonno eco al domiciliofonato di Mussolini. I soldati operai dello Schutzbund sono. udub in massa auUe bru-ritat.; awu11,che. La lebbra fascista conbnua ed estendersi in Europa. Proprio ieri un connubio odiosodella forza e dell'ingannocolpiva di <SOrpresianostri compagni letlOni,ai quali l'Internazionaleinvia il proprio saluto e la testimonianzadella propria solidarietà fraterna, mentre dirigent.ìsocialisti cd opcrru sono in carcere. Ed inline ceco il militarismobulgaro afferrare il potere. In altri paesi nei quali le istituzionidemocratiche pur funzionano,le fone fasciste complottano con accresciuta impudenza. Come sempre il fascismo, mescolando la furberia alla crudeltà, .usicura al capitalismo ... di cui è lo strumento ... la salvaguardiadei suoi privileai,ma nel tempo stesso promette ai lavoratori la fine delle miserie con cui il capitalismo li opprime Anzi spinge l'audacia finoad erigersi come un 1istemauniversale ,he non solo vuol trasformare i regimipolitici, ma vuole corrompere tulle le csprcssiònidel peniero delle coll.ettivitàe degli individui.Arn:ora qual..healtra vittoria. cd esso imporrebbe a1laciviltà il regresso più disonorevole che questa abbia mai subito dopo l'imasi1medei barbari. L'lntemazionale si trova di fronte a questo pericolo, eppure usa sente di pote.rindirizzare a tutte le proprie sezioni e • lutti i militanti un g:ridodi speranra e di fiducia. Nemmenoper un momento il Sociafomo deve c:CIRl'e di anr fede in sè stesso. Nemmenoper un momento bi propria fede den essere intatcata dal pericolo fascista : e nemmtno dalle vittorie fasciste. Il socialismo$a che queste vittorie sono precarie perchè sono soltanto apparenti. In nemmo dei paesi nei quali domina il fasci.mo è riuscito a creare sia un sistema, sia un ordinamento concreto. E nelle ste!Se nazioniove la forza opprime colla maggior brutalità, socialisci eroici continuano la lotta con un ammirevolespirito di sar.ri6zio.In nessun luogosi è riu~iti n scoragaiarli e nessunapersecuzione mili distruggerà la nostra dottrina dedotta direttamente cb.lla realtà sociale. Il socialismoha fatto l'esperimentodelle proprie fone e propio perchè fu senza pietà, l'esperimento è stato decisivo. Esortnndoli a sperare, l'Internazionaleinvita i socialisti alla lotta. Ed essa accomunanel proprio appello i compagnidei paesi nei quali il fascismo rnltav,a domina, e i compagnidei paesi nei qua.liesso costituisce soltanto una minac:cia. I mezzi di lotta differisconoperchè le condizionidella lotta contro il fHcismo so110determinate dal regime interno aei vari paesi, ma lo spirito è lo 1tc110 dovunque e lo scopo deve essere lo stesso. Qui si lrntt.a di abbattere la tirannia e di utilizzare la vitt;ria per l'avvento della aiustitia sociale. Là 1i tratta di sostenere la lotta rivobwonariadei paesifascistizzati, di difendere le libertà.esistenti contro gli attacchi della reazione e di compiere il grande sfono necessaro per lo conquista del potere. li compito del Socialismo 1.1\teroazionnaloe.odimiauisce, ami ano· deggia in ragione diretta dei pericoliche minaccianoi lavoratori e l'umanità tutta intera. Un conffitto universale è impegnato. nel quale sono in aiuoco i diritti essenzialidella per$onalità umana, il diritto alla vita dei_ lavoro.tori, e la pace del mondo. Solo il Socialismo Internazionale è in snido di dirigere questa battaglia. Esso solo può rendere reali e ,icure le liberi~ private e pubbliche che nei paesi di democrazin sono oasi un mezzod1 fotta, e che sarannodomani nell'universointiero il risultato della aiuathia sociale. Il Socialismochiomaperciò a raccolrntutti gli uominiche ,i rifiutano di subire In schinvitù. Ed mi devono schicraui sotto le sue bandiere. Il Comll.alo Eaoou"vo dell'I.O.S. Larissafrapretei fascisti nella Venezia Giulia I~· ,1,,fllllll rn,,1At, ,·vnlìnun 1111111\ r:impni,nn por hl •o-llluzh•ar d~J • fll'l'lnll nnll1lnhnn1 • 111•1111 Vrneiw Glulln. Il , ,•srO\'O Il Trltt"fh• 1~ n••tn-nto di ,·~-"('""' tmo "lruUl11nlo di ~lori~. F·li1Juttl. • di t~~._..,.,.. rM Ilo n •11.1 ,c1ll 1 ,Il 1JIIPII\'l'luro Sll'!nnl, ~,,n1lnnnnl11 rn,•nlNnc111,, dnl Trlhun~lc di 'J'rJ.,.. ft, :. I!! n1;11i di r,•rf11,,.1nn1p' 1,r furlo o ll'llffl•, Il 11unh· Il Ol!'Vn ,Il llll ~iomnl••· 11-:ri, 1/tl 1,ll/1,r11/1•, f1t•N>1•!ful,·n1111 rlnno p11litk,1 I"'' ln ,•onrlll.1d1t11,, rr;i l\rCII •ln,I •nlilnll ,111,, In $1.nlo. La \·r1ll'ftu 1lj Fillnt!'' ~rho 1·tinlr,1 \lttll~ F~:.r. \ <'"•'lh n rtl 'rrJt,:'t,• : " 1-:ili t1 J\Afl.!- ,mnrnlr ,cnu111 m,,no ol ~lur1mo11tu fnuo ~Ilo ~lnto llnlln111,. f!gll ~ mronlmcnt1.1rr- •1>on•nhll11 d,,ll'nllh'llà n11t1ta1lnna5'olln nel .,minarlo di florltin. Egli J)Cr,cguito chicrl,•I,. •n 'l'r,Joll, l'f'I cli ,... ""°,. cli u1a.11lrc11'll',J it,,h:u:i C,;11il :• p!!r3au, nlénUlort• n,zt'rrwl J dl pn'M' t:1rilmtnt1 1 rnr ~lt!U TrcMt!, •t~.'n?tJrf ffldi•nilf 1• ••rmlll lii Trl.~t, _3<,l ua ;{,lo c~~n.o. t:;ili ba In .~P" , .. <1rll rnl,1 dl'plnr:i10 ~,I offt••o l'llulla, Il U\1r~ "'' IJ t(•~iny, .• Il • G◄1rrlero l.<lrlnru•, dnmnnda n ;rnn ,-nr., eh,• l'1•p11rn1lon~ rf I 111-cll nnlitalianl ,t,nq& 1~tt••u :1, toltn In r.,;tfnn«". • F.' m111 flM•lhUo - ,1 d11mn111-fn rii<! ra r.nr1ii1, :, Snuu, rtmlfnu1nn :a preJoml~ 11ar~un dnu Tull (wlul rhr ,1 r•N«cntò :, Nl\1nrlo ::<nur<• n~!fll 11ll1111i Lil,11111l.n 1h\'i<u di rnpl:,11111 nu~tnrinrn); un ,fnu Pn,- ltrn, Il ~alllle 11r-,.:n11i1.1nton• fl,,r rlt•rlcall ln,f'nt : 11n dollnN• n1111nr, nnt llnllnnn. mnlrn lnlhnl• 111 qm11 fnrnn•o dnn l)nklorlch 1>h1·clA t.ut,rnnn, n rorlndl inl"mtlt. fl'uti, muudn. In ~Ul IJn, p;-4., rim~., rnnlrr, 1111111•:.ll'fllll d In ~'1'111111• çontrn l'llallu di \hi-~ollul ,, tlnu Tornlt ••d nllrl Dlll'lll'II. htlli n,1t11rlnmn1I~nnlllnllonl 1 .\,.01u1nn11•11h• llll. •-~ ,;opro,-vhen.tn di un -,•mina rlu lt•nll>',rlen do\'~ In lln'!lla urtld1l1• no,1 ~ In lnl lnn. non rul> r;•N<' eC>mpr•"" e loll~rnlo nollB \"cnezin Clulio •· La • Ooiwl h1 dal •Po.POio,, in!ormn cl,o duo canonici, 1>roros~orl nl $Cmlnnrro di Gorizia, $ODO ,tnll <1,,rorlll olln ,nmml•- _,iON p~, i' onRno J>l'r prop1gnndl ,nU- !tu,d•L'l. J~, CJUNturaIl ha :ITJ'l>Sflll. J-:-.o: prdl!nd.• d bw11t tl'qUPllr11lo dei .JOl'urn,•n1 ti etio ('.(1/IIJ)romcttorebboro duo·a1tl prelrKI Biblioteca Gino Bianco Quando si poteva pr,etendere che ic cose andavano bene II merito era del f'ascit.mo; ora che si • obbllgatl di cont'easare che vanno male. la colpa è della crl•I mondiale L'"oppo,i•lo.oa dr.ltec0te, di cut pul.YamO nel numero ,cono, ilta 11rcttde.cdo 11 f11d11no all:a 101•. Il dltcorto cbo M11Uollnl ba pronu.nd••• ••h•to , un Indice d~ll• g~vl1il dtll• t0~ FJ, nlll &Il Inni alla rro,pcrlli. Flnhl i c:antl di trionfo. Se l'oratore è •empre inJO-ppona.bO· me:o1t pelulautc. le ,ae prc.-ftlon1 peri 1000 cllve:n1.ato nere. Si può dln che ~ol dhcono di aab110 i.I c.,po dd f.udtmo ha ,copcno li panora:m.a r.Ulmenuu:e dd 1uo coYttoo dl d.odld an.nl. Procediamo con ordlnt. Quello ohe li fascismo non farà Prc.maao un et.ODO tloric.o tulle c.oa,·enlonl (Il e dace > tn.lta la Caa1c.ra wme u.n a.Uo infanùle o dprcnde o dnq11.1.11t"oo.nJ Hl.on:uJ il me11iere di ped.11010 ■11tung,,ndo•I qui-Ile c-he chbma le e ln1en:t1podi.nJ leuerurfe >), Afa•toUnf ha prffO di pe.110 lt:J ,-oc.i da ontnlire. Pri• nu. &.mentita < 11ttca1orla C(I ■•JCJlat• • : ueu cl grl uowluatrvìal lld titoli puchò e la nomlruutvhi del 1holl olptlfica 11 fine dd lÌIAII •• Non è \"t":r-o, ma è bti.ne 1ron1J1 per m11tcherar• la 1uddlt~nu d.a.•nrntl • Sua MutlÌI Il C.plta),., Ahra co.. rho Il la><irmo non lari Cpu ono) li u.n prcuho ed ò un1 tau■ ,ulle wlolc. e Bi, JOIWI - dlte n f■p(t dd sovuno - ,uu.re dell'olio oullo ocquc ■JllrJe ,. Se.,u.e un bononc di m~••ona ,ulla d.imlm1• alone del prc,.l. Allo '1JIU'11cbe u fa dire qui ,bo •I vuole, onchc che I pr<ui 1000 di.menati Jal 1926 al 1.934, Pu appoubro le no t111inicbe i1 e duce • hA fauo •~no della •01 uperlcnn di capo di cau ed ba Fouo rl!u11u• di commotione i deputtilì rattòut:aodo came: qa.1111• m,catc I.al. O duce. ha mand1:uo UD ■nnlguo a eompn.re u..o chilo di p:m~ a,1 1.,10 ed on chilo di <amo da brodo da 4 liro od ha aunihl10 q11el pano e q,,el brodo DllllJtado l'uluno. ($ie11ro, 11nr:beJ'ulttta è ''t'UUta in 1ttm). E ,1._ li vero prohlClllll, da Muuollni pa ... to '4lllO •lltlUlo, l, di .. puo .. gli opmri lu,tto 1,30 J),r li P••• e I lire 1,c:r lo urne da brodo. Or,i rl•crn !011& oullc ru1li1icbc ducet<be, ru!lbuuo ~t1ntcst.a f• t111<c.~d•e1 p:rual. Qut'.1111 df•tt111 è, prima di 1ano uo de.nomtno unt• ore-tult1 •• tCttnl" lua rlroUHduto l'11n1l1;tre~., pt1 è. urua t'Onu1urnu ,Jtllu ,ni~r.i-.4 Nc.U::i Roma• 5n-;a, un lvopo opu1rnte. Mu••olini puU rom• prue c.011 quuro u~ ncu\ uu dallo J.i cam:1cd1 ma un pollo. 'l:a le mau.,if,- oon hanno le qu:c• tro Ure. La riduzioni degll stipendi i\on Ja. Junno per v111 di qudb lllle polil.&C".:a Jr.lb ru!U&iom• dc1,h aUJ~tull d1r M11.a1uhuJ ha «tCAlo da 11u.tlbraro come llU::t neceu,hl, A.Dt cbc rn quetla parto 1lel ._uo d.i..cor•o l"ora1,luro J e 1rralJ.a1ta14 1tct uubr0Jli11re le e.o.e e tJuqlro • quo.ili uum•mla : • 4atar10 reo.le è in aw»w10 o e fo duum.Wonc "f U capo dtt &Ci"t:rDO ",aul far crcJcre du1 e t1J11don.111dEo.• &ili i..l~lo Jimo,. atra10 clae è lD\"U.e In Jlmfnu.dooc, da! ~ al !d t>er ttJUU. La IWI umdu.lone è che 1·m. ttenc:i del lunt.1011:arf C e abL.itauu tnwqWlla ci d.ccort>A•· Come eurHW.mo que.lJ'&.bbklanu nlo un Perù. Aucb" in quettA JJUlCI del Jl•C'Otao llUùOllul ha .. Uctlai1a la corda dei patctlci .i,d c.111,.1oiu,tJ1ndò dtò c•a un.a l~uera in d.ua 22 uo,cwbro 192U e con lo qnalc li Capo del Cou•rna ba rluuuch11v • tuui i t11oi ewulu• mcnll •· S.n10 ll<oilo d•I C.rnid.i1aw ....W l I carabinieri non si 'Loocano No1llmo cho a qualcuno U quafca a.,eu oiJI• nno ché tom tuluc ridurre U .uum.cro Je.l ura• LJnicri. il e duce > ha rhpoHo u.o lM.I no. I toraltlnlcrl noo li IOt<llDO, Souo 4}.000 e cifra dJ re1ime > e rJmarnnm;, 45.000. A qa,.,o pun10 aor>o &buall fuori si.I obblct, !lvi : ralluar, li p:oroulo del hrlucio t1&ule. non lndt.biuaral v,u. Coulea.,,looe a.aura : e Ad. im ttrtu punto l'acqua arr{co olla 10Ut e allora pf'r a,:.,.r , oluto e.cluue le ltmptillrt IJt«Jitll'it mÌ.JMrt, ,,.i tr4)~Uttd 11ella HeceuuA Ji prendvn, di droc,mlon• •• Ahro •qu•rtlo .-orito tui LlLinrl a.tttlth~ ~ -.ad e J)rc.e.nli.. Qualtro ml1111rdl di doffclt 77 mlllardl di nuovi debiti Occu11l1111a<i del ddirh Pl'<IM'Dto: ò di qu,t, tro miliardi. e Clb tlcnifica rbo abbWOa arulo Lùo1no di faro 4 mlli.ar1U di dr.bili >. E roi dcbhl •I tla malo. e 011 19U od oasi, ,I ooru> l■tti 71 mlll•rdl di dr~lll •• Cli e da« > ttl• ,.,i. ,u •1uelll che ,t tono !aut dal 19':2 In poi). Conie rimedino ■I au1.lo. t lo to,no il primo • prod4mur~ eh., ln pr~Jione /IM:a.le ;, pwua al iuo timi,., eur~mo e che bl.Ao,noIOJ1Clu• pa un po' di t,:mpo ouol.utd,tu•ntt lfOAQuillo U cton.- lrlbu,-n.t1t lut/u,nn : «t •e NrA 110,-1lblle bUoperA a11~,,,rirl.o (t.iimPD"Cl-"•lloO prrcllè non l'e lo t.roolamo ,chlncclnto e dr/unto ~Otff) il pe,anlt ltrrd,llo •· Dit<>,na quindi !are delle «onomlo. lli qoali ! La oataail'ofe della bll11ncla commol'Clalo Altro punto r,erluJm(» t 111 bila11d1 comm.er• ti.a.li"..Le lmrort1iior1i tono t:adutl! d:a 2~ t11I• liardl a 7 nel 1933, Le u1>0r1nlonl d, 15 .. ~ Hudl nel '29 • 6 nel '33. .Aru·ht" '{Uf1.1°111nno t:ono dolorl. e- S. ,:I L'G omnti di quoto paJ.Jo uol Gt're-mo~ a.Uo //ne ,klftmno, wt dlMt-01,zo tteUo blltrnda «1mm,;r, c/41• di tro m/1/ardl •· Come conc-lu•ione di emetto capitolo ON"r,oJo• lo1ica , e Non lt«lllmocl d•ll• lllu,tonl tull• •utarchln >. lllu1ionf, mal non c-r1 ne 1i1mo t•llc noi. ma •r ne t' f111e, e nt. h11 f11110n.:i•c~re. Il falri•mo. Operai, aerrnlevl 111 olntota Cbi non ti !ari dello lllu1ionl uno 111 openL EJ•I ,.ono•un~ Il df'tdno rbt l'itt':r'VII loro Jl ru,i,mo. Dopo lo 1olh• babtoUca ,onfu,lone ...,.U,1ira Il < dure > hA ,ltu.o : '""'' ,,,,~,,o IDl!rl/fdo purl,è qu~t.o M.rm,ttrrà di 40,t• """ lo b«ttn,tla ~ul 111trfl0ti in111rn11;.iomill. Jlrrà rl/forirtt. I. nodr, "-'POrttnlanl, dud lacore cani tinuot/cq o roi e n qurUI che 110n tn hanno ,. Qui il 1lmtU11010 f11 •ed~rc b HHca dd WNO, Esli non ò cbt, il •en o di un «-o1pi1JJl.•mo 10"am1ton-, di un arhalhmo dii prtd111r da (Il rh• /fon I,) di Introdurre In ltolio il opllo• /umo d, S1a10 o ,I UJdalluno di Sklo eh• i Il rol.'t'Xto d,lln m.Nla1llo. lo 01.·rcl ol,P I, tondt. ;.,on, nf'C4Nlll"l~. 1ul/icl,nti • abblt:uh.~ JH,t /or• lo 1o. So 1fuuolinl < ro.,. .-.,o • di rare Il IOCillitm.o di Sc:110, 1.ro,é.'rtbbe .ulla ,u■ 1.1.rada l r■nabfntui dr.I re r.hr 1ll 101,11tte.bbcro l• e YI• ,bni..i > di rare n mauo più dJ q~nto DOD lo sia e eh" lo ro11rinscr~Lbrro il rware nel limt• 11 ln.tu(W:nbili dd •ao ft()tuc. Lcgoale agli ope, ral quanto ,uol,. Sch,ni col caph,lt, puo1L L'ev1111lono eroica della gul!M'a MhcriA • ram,. F'.<co li la•d•mo. e Lo con• chutone pou-tttb, ~ttt.re quefla : dte .da.mo aul /on.io da quJJft:hf:t~mpo, Più 1i'i, 1'011 andr,mo. Cli, tnr,bb, lor., diflkll(o. (SI rtd,_ •trdt). J tOJl ""'' poua,ro e-vr.r4t rhe du.t-:. o rlmorr.mo lu•i,,m,ni, lmnl ml fondo, appurr. 11.,Jo • prrdo. rlcomlnt:"ttrtmo fJ riN'l"e >. Ma la pro~pui11. col rhrlml). ,li itAl.iani non l; ,,.J.r11nno più. • Noi ond'4mo ra,o un ,wn'od..o di umottili lfrtllot11 ,apro ,,,. t.in.nu più ,,...., , A qt1t"4hl UU1J1nitl lml>t•tlolita. Mu~,oll.n.l af. Ire ,om.,. ••.nrr.m• f"''ll•ion,i la aarrr&. < La 1u.-rr• WI oJruomo ,.on..., J,, mnl"n,'1;, idio Jo,.. .,. ,. F.tl rrra concr,tlmr,1 l'i11c.afe Jt , it.a dd " X..,i auJium11 utr,u "''- p,·, i(JJQ th unwnitu li1•1·/la/u SCl/11'11 uu flmo,c )liti 1,a,so •· (~lllli•Olinl.) r1e.:a.uurhe Ili! mauaaando IJ J>,tte ptr .,.J. ,ace i auoi profiul. Se, Oio n,ol• MufOllol d bo rl,parml.na l'cltnto del pf1<la1ol tl,o tono W1 !art. And, In IIW!lttla dJ l.lnorl Jiubbtfd è 11ato pluU.Oalo rbu·• vaio. Per doquc ioni uon tono io protpdth-a lffDdi COK'. I.I e duoc > n«ollUl.Oda al t:iuadfaf di e non <»ere uiacn1I ,. Si torna 11 11iede J, ,. ... Lo spese mlllwt sono sacre A qutt10 pun10 •PP••ndluno cho le •reae cuJUtari auomm.2no 1 4 mlllorcll 86~ mHioui e cb~ &ODO Mtrc. E 1p1,.rcndJ.1n10 anche che la Còa.unh.tJone 1upre.wa d.J drtCP ti è po,ro ed ll rfi.oho I• quhllonr : cowe rholnre iJ problema de.1 firuin1lamcn1c, de!l• aut.rra. < .Nou vol,l)o dlm come •· Può •• ti 11010co1110 del pcu.o 1ul con1rlbueme boccht•sI•1.1te r ,e- ,i lltn(I roulo della l)("rOnt1-ione •W tome •I finartki.'9 la aa("rf• (pree.ahl o ••ue. " Il • duce > MC.lo, d• I prct1itl) aUoro .. 1.. •ali ortbl 11.u., drllo 1:an1e ronlnJdlrlonJ 11W1tare clri dlH'or,I do• •<Khl. rn,omnu al 60.,11.Jcrli la c,torr1 "'" le lJlke td allora Il borthr11l1ntc tonlrll,urnte m<>r5crl1i lp111._ So Mu11ollnl foan vago ... l\lu.,.olint 1ffron1■ poi Il 1ema dei • .. ha• ••1sl •· rloè d•i mlllonl e mllfardl proln-1 p,r ,odaliu•r• lo J><rdl'-", Du•sn.•. forlo - pr,.. Lt:ode Il QPO del governo - l't'.t eviUtre un di• M.ltro pii\ Jravt4 A Mu,.u11nl ranno ridere qu,.111 thC" parlano ddJ'cN>nomia. Jibenlle. < I uy 1fU4.r• ti d1lfeco11nmlo i1a:U,mn indu,trùsl" l'fl apicoltt. --- 11111, hM~a d<l/oStaio. 11 ., In Jow ~, .. lat<l•ni• : uu po1,alu di 1<bta, ~ un popolo dJ affa.mllli. un pGpolo di told.111, La mucrla <omo rulli quo1ldlaoa • la 1oc,n come 1puaou.. e Piò L.a.. o di co.i uou ti p(ite"• c■dtte >- I PROVVEDIMENTI COlffROL~VASIONEOfil CAPITALI '1u•-olinl hn c.-rcuto ,Il r ... ,leurar;i Il p- •ulln èlnorragio dell'oro. F..,gllpret,•1"11, cb<iIl rmworto ooll'oro eun i Llgllelu In circolu:loun • dlii ri~.uo [lt'r centu. And111 10 ,1ucslo ~llW la cOJlt!duro oro galoppa ,.,r.o li 4lllntmo e1bc ~ Il IO ~r cento n ilO. oasi pocbl gior.ni dllpu il dil!èùt..o di ll11mt, ~Sl'll de,u C....-<lr1~1lloruo • \O. LIL lira lufalli .cmpN più dlfftcH, a ~o,ten,•rt, ~ ìl go,crno 11011" l'lc-eo eh~ 11 forza di u,rlncl o tol co11aor110d~lla Bouca di J,'r;111de,..Ecco In ~flil\'!llliooo dl!lla 1r11neolllt• ,b,• rbpuntu In llallo). G.'l'morragl• dcll'oi:o •aN>bbe dovulb Jlì!l' nu ttno • • certi ,Ignori, mls.irnbiH tanto 1•ii1quanto ,lllD0 •Ignori. I quali, In questi ull imi tc111pl, hrumo ratt11 w1 1r11rncodi bl~l!,•U I di blUICIcIhe noi dobbiamo ricom1,r•N.' •Ullll plui,i, ~•lel't' •• P~r riml'dlnre n quNlo lt•rtlco, ho 1,re- "' dur d1't'rrll rol qunll -1 ~labttll!M cho IIC•!!lln(l llp('rnziOr,,, di con"1bio di 1lh t,e flOlril ,._,,,n.· 1••••~ulh1 -,j' nnn rl•(JOflMn re~I llt>ro-silh J~n·1ndu-trln, ,h•l romm,•rdo " nl billl>l!nl di chi ,·ln;ml11 llll'eslcro. F.' ,·le1:il:i l'<'•portul11n1• di lllnll ,·•IPrf ,~1 1111llanl ffl!IMI all'r~lt•m. A<:11 eJTelll ~I dl\·fetn ,H tui tapni, J,,,,, e•.,.rr fnlla d•uunclB •l~i llloll ilnlinnl Nnc«I nll'e•teto rho 51 tro\'lnn nl'I rr,,,,"llsoprnwisll di bollo allo 1lntn d1•I 27 ~lo. Qnl"'II pro,·,Mt!mi'nfl nz:m,,,ornnnP Il mnrft<m, tlrgll nl1'11rl i> •I lmma::iu,Q il •11111r1n1o•ln1n•i ahu•I 'Wmnnn ~l>O<:O, - -·- Ma nlfestazldoindl isoccupati) Intuttalapenisola f.-<' rnrinifP<lndnni di di,0t•~11p111rih11 ,;lnm,u·dann • tlrl la,·nn, r drl pn,111• ,; mnlllplicano in lutln In Mttl~ln. In molli cosi II que~e mnnlfestaziooi si a•-odnM lutli I ln\'l>tn!ori per prolo,ta- ~-..:;:-...~ lA rtJllaliura~i.o11« !li clMse alla ,~111\icra (IUcis/.11,, on•ro 1r n111wr diminu:lnni di •n l~rl. nq:11"" .,-u in m~--n -11nn,tnti hU' rirenze. Pado,·a. Fd~n•·· TOl'lno, nrlle llom~,,.nc ••ù !lnclwn l,iltori11., Sca11111oll Un saggio f omma..o Masary·k ;. ,tazo clcll<> per la ter-..a colta prcsideMc della repubblica ~OIJOCca, Qwc•1to""&liardo più elio ollanumne, imp,.'r,onJJica rn>n llOIJant-0 un popolo ma lo sagge:.:a, Il pr~ideru,, M,waryk u na10 in lloracill nel 1850. Suo padre ero <JOcclr1ere., •uo mad,.., c.amerìl'ra. E&li fu manùc4'ca. Ma uno dd iuo maestri di scuola ch<J L'in• co111rò "" &iorno menlrl' ,i rt'COL'G al duro lavoro, ortc1111edallo madre dl far• ne un ,or•-e4liantt! di una ,col;:ua ,,,_ condana. i aprirono cosi dava11ti al gio- ""''" Hasarrk le porte di ,m mio.o man• do. Apprc.e il la1i110,frequentò il liet"o, fu olle Unit:lf!rsiià di Vienna e di LiPJ•a uno 1tudffl.tc di ccce:ionc, diu.:nn~ pro. /Nsore. Fra il 19H e 18 fu Caposlolo e ror4ani=atori, ddl'i,idipl.'ndem:q, na;ion,J.,_ Il M altobr~ 1918 e&li prlX'lamaca, dnlr<!- silio di W a.s/1ins1on, fo repubblica cecollo•"O«a e/re fu ricMosdma dal lrollalo di JleuailleJ. La suo Sa≥zn ~ l',Jpnmo rudll" iiu1• più alte qualità d1•lruom<1 : la ,emplic,'rò.e l'11111anità.Quanrfc&li dice : < f. t.'rei amato res-toro maniJcolco. ,\/io ma• dro e lo Jaralità hanno dcd11> dit'<•r•a• 11u•ntc. La riJa no11 /,a per ucopo lo ,;. aerrt1 dello felicità, ntn di /ar11 ,/ proprio doix-re, là dou 1/ è posti ,., ~ ,ente che non po,a. Quando l,a un co11sisU11 da dere 11i fÌOllalÙ d!'l ,;uo {J0/'/14.', .\lasary 1: dice : • Il miglior modo rii,• coi ot1i'le di lawrnre per ,1 i:o.tro pr,<.'. c è di prt•parGl'fli coscicn:iOS{tmflnU• alla costrn pro- /cssione. J\on 1tillateci il ~n:cllo {H'r sa, pere q11al11atto uoico potc,tc compirre per la pazrlo. Per chi ,rud,a m<'dicina, l'eroi,mo consiste m,lrcu,,re u11 li11on 1111•- dico : p,,r chi /,rr M!<!lto futru..-ionc pubbrico, consiJtc nel diccntare U11 broro r cosci-m.t..a mnPstro, e cosl di lt'6UÌIO ,. Lo Stla dcmocra:in bnsasi zuUa Jt'Jd,, n•·I pn/t>-:fonamcnta umano, In /l'de chr ,:I, rlò e In u,/,r,n 11~•ò.l<JrÙIprr -ol, n,, il ,.,,, c,,11,pito ,r.n::n l'IXl'S'1Ì di t>trim• mo o tli ~uimi,mn •• La 1,UamoriUf'. •i tradutt nt'ila formula srt,u,·nt,• : • Il ;;ron• dc peccalo dclruo,no è rfeW!rc indi/• ferente o pas,ivo >- Un "'Ufo. Un ~apo. Un uomo. DetrJU d1 g11rlbaldl.ui.:.wo C/rn Caribald, d/vcn1assa il Copù ,lrl/a rfro/u.;ione rw.=i<>naliataliana, fu gw, lol.lO un CCrlO aspetto, una ICÌOSUIO : fu la pra,·a d .. Uo immaturità ritJOlu:ionario del pa-. L'opport.unùmo in b11ona /edo di Garibaldi, free il gioca dd.la monarchia di Saooia, a,,cJw ,e co111rlb11i polentPmemc ad att:derarc i tM1pi del Runrginwnro. Lonrio.uc la p,rrola rl'orditte : e Italia c J'iuorio Emorn,de ,, oppure vidoue : e L'lntcrna..-io110Jc, t! il ,aie delrolNf!nlro > Caribald, 11bbidica ad imp11lai disnrdinati. S"1l:a ntOluntà di dm&na, ~ COM.an.:a di propo&it1. Ma IL garil,aldWsmo con Garihaldi fu., malgrado tutio, una co,o 4crio ,. gran• dr ; i di/PIii ddruomo, il fUO aruu/abrtùmo politico, il suo opporru11i1mo, trot:erono competuo nel ra/orc tkl condollicro, nel ,uQN!Uo dl'IIC irw:iOliL'C, ,u,Ua nobilti, e nell.o «cnuosità di euratier■ del ni:=rdo, Dopo la 111or1ctklf Eroe, il saribaldini,mo scm,, Garibaldi. /11 una ,ptc,tlo, :ione. un.o a-concio~uno MUUUlol.o, ,;ù gi.ù fino a Peppino e Ricàotti Carib11ldi, fino a qurl tale E:io Garibaldi { e Cc11rra/f' > anch(I lui) cl,e la ,corsa scUimana è llato r0spito dr/ gon,rno franCl'I•' I' della m11nicit>oll1à pnripn<L .Von ~ ,fusgilo o nessuno cl,~ i dctriù dt'l faribaldinismo copron11 lo camif:ia roua co11 la camicia 11cra e Il/ la rl.'110rica ll/ficiale ho cercalo di gc,uarc "" pudico to;!lo su q11es10 .conaio, lo /~- ho a11t'<'rtitoperò. e cknuncialo, quei cii• tntlini cl,.,, fui corteo garibaMino hanno fridato : • Abbaaso il fascismo >. E q11csti ~ano nati i ,oli e italofili > dellr ~ornate e italo-francesi ,. di Pari,;. L'elmo di clplo Ci sono i dannu=iani del /turi1mo (o .sono il 99 i, me::::o per """'" ,lrllP cnn11• cii" n1•r11) ; ci 0no anc/r(I i dnnnun:;iani d<'ll'antl/a;ci1mo l}"'r /nrtune non umo molti), Ciò r.111l'i di11inµii., dal comu/141 dri mci,..tali, è chi' nllll •i appai;ano di Jnr" nrno,tamr.nt;, il loro ,loccrc, ma rhe linnno ,rmprc 11 pori.ala di ma.no rrlrno 1/, xif'io. La loro molattin ,i chiamn r••loriett. l.n loro carn.llrri.lti,:a ;. la fl(ran• diloqut•n:;o., E' p<'nsondo a loro che Trri,•J ,<C'l'i1•r<'O: « La 4/oria 1ociolista dd/'alJIJ('rÙ.N" $11• ra proprio lo uoria del formicaio : Upria sen:a lancia nè lorica ni coturno >. AL PROSSIMOIIUIWERO : Uno atudlo ili OUo Bauer sulla àrat.egla della loU.a di olasso.
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