ijURbBHE RìBtoROG La Direzione del P.S.I. aveva indetto a Modena, nel periodo più -tumultuoso del dopo-gueua, un Conve_gno segreto dei suoi fiduciari per avere un'"'idea precisa deUa situazione e per prenderne consiglio. Invitato, mi affret• 'lai ad intervenirvi. L'ora- era grave, colma di speranze quanto pesante d'incognite, "Jlla sopranutto turbata dalla mancanza di un programma d'azione rivolu~ionaria e ai una volontà decisiva per parte dei dirigenti il nostro moc vimento, errori ed incertez~e che permettevano àlla c1lasse dirigente, dapprima sorpresa e sgomenta, di riorgan'izzarsi e di riprendere fiducia nelle proprie forze, e, come fece qualche mese appresso, di contrattaccare vittoriosamente. La discussione fu vivace e, talvolta, drammatica, poichè la maggioranza degli intervenuti credeva sinceramente alla possibilità del cambiamento di regime in Italia e deplorava con forza il ritardo nell'azione. La Direzione, accusata di debolezza e di non sapere afferrare una delle molte occasioni che si presentavano con tanta frequenza si difendeva con vigore e prometteva molto, prometteva troppo, per il domani. Ahimè!, il domani ci ha portato non soltanto le guardie regie dì Nini, ma il fascismo di Giolitti e di Bonomi1
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