CLAUDIOTRE ES DIPINTO DA SE STESSO: IL CASO DI GUIDO DA VERONA UIDO da Verona è un letterato il cui nome ha traversato l 'oceauo, affidato ad una collezione di romanzi, dove l 'avYentura e l'erotismo, pimentato cli fiori di cantaride, contribuiscono a mantenere Yi,·a una azione affascinante per giovanetti liceali un po' ,iziati e per fanciulle un poco borghesemente emancipate. on manca di un certo talento, di una certa foga, di un certo colore. , a integrarsi di ciò che gli manca, rubando a mansalva dai francesi, maestri anche di siffatta letteratura, episodi, scene, particolari. I suoi libri si Yendono a migliaia e migliaia di copie. Guido da Verona si è arricchito, se anche ha rodnato qualche editore, perchè la sua clientela fcdeb è quella delle bancherelle e dsi librai girovaghi. Per lungo tempo i letterati ufficiali, i critici che si rispettano, 11011si curarono di lui, affettando di tenerlo un mercante fortunato della letteratura. Ciò non impedh·a a Mimì Blilette, al Cavaliere del mio sogno errante, alle Le·tterc alle sartine d'Italia cli conoscere le alte tirature e le numeroso edizioni ad anche le molteplici traduzioni. Come uomo, Guido da Verona esiste un po' meno ch:i come letterato. Un cinico elegante e spendaccione, frequentatore delle corse, delle bisch~ e dei grandi hotels - studio cli imitazione di vita d 'annunziaua da strapazzo. Cortigiano nell'anima, ha sfarfallato intorno a tutti quelli che salivano, uomini politici e partiti. Codardo come un ult:mo rampollo cicli' .Aretino, dh-entò per paura camicia nerci quall(lO il fascismo venne al potere. Ma fra il suo sangue e quello del fascismo c'era una disformità so tanz"ìale, incorreggibile di cui il bel Guido non si dava conto. Egli reca certe impronta fisiche e intellettuali della sua origine semitica che il fasci mo, essenzialmente ant:semita, 11011 potern sopportare. Egli ha fondato la sua bottega romantica sopra una spregiudicatezza crotic:o - sentimentale che 1·ipugna al bigottismo cattolico • 1iaziona I istico del __fascismo. Più egli si pro ternm·a al fa ·cismo, più il fascismo lo schifarn. No! Guido da Vcrona non potc,·a, checchè facesse, inquadrare la sua materia prima letteraria nel regime dell'impostura Yiolenta ortodossa e n•l:gio o -patriottarda del fa,cismo. La sua volontà di prostituzione 11011potcYa salvarlo cfallc insiclic insite in quel cinismo spirituale, che è tutto il suo talento di scrittore. Lo si attende,·a al Yarco per ammazzarlo. E il bel Guido da Verona ci cascò come un allocco. Un bel giorno si annunzia I promessi sposi di LI.. Mcinzoni e cli Guido da Verona. Che mai sarà~ Un tra,·estimento~ Un rifacimento~ Una caricatura parodistica del celebr( romallzo di .A. ~fanzon i~ Il libro esce. Capperi I E' tutto ciò e dcll 'altro ancora E' una stroncatura solenne del grande' autore lombardo, al quale Guido da Verona, in unà specie cli pr::-fazione, nega ogni qualitr1 di scrittore, riconoscendogli soltanto il genio della creazione dei caratteri. Ma questi caratteri si possono trasformare cd adattare DEVASTAZIO ir FASCISTE TORINO. - A. G. O. Centralino telefonico. alla moderna. I promcsi;i sposi di Guido da Ver011a re tano nel 600, ma \'anno in automobile, giuoc:rno alla borsa e fanno tutte le stupidaggini deIl 'era nostra. Renzo è un ganimede che approfitta, Lucia una midinette bene avviata. Sua madre tiene una casa cli educazione per signorine ultra emancipate. Padre Cristoforo dà commissioni in borsa. Don Rodrigo resta lui come resta Don Abbondio. La storiella si sviluppa sulla riee11da del celebre romanzo, ma dislocata in una modernità o in un modernismo da rigagnolo. Gli ecclesiastici .sono forse i peggio conciati in alsa che non ha nulla ò.i comune col concordato del Laterano ... ImmaginateYi cosa succede! li libro co-
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==