Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1925-1974

-----------------------...-.-.-.. Vl ANNlVERSARIO -------- graucle ministero nazionale, trattatfre apparentement:i fallite per u11a questione di port:lfogli, in realtà mandate all'aria cla Mussolini che aveva interesse a compromettere i vecchi '' filo11i'' parlamentari, ma che non valeva compromettersi. Da Napoli, Mussolini aveva lanciato il grido: - Ton ci vogliono dare il pot2re, aneliamo a prenderlo calando su Roma. * * * I telegrammi che la notte del 27 ottobre arriva,·a,no dalle province non erano eccessivamente allarmanti. Tutto era calmo a Roma. Solo a Cremona si scg11alava un ronflitto cruento. Per contro i fascisti, eseguendo gli ordini <lcl quadriumvirato, avernno occupato i locali pubblici e le stazioni a Bologna ed in 'l'oscana. Le squadre fasciste si concentravano a Perugia clave era il quartirre gcnrrale fascista. Quanto al governo, sorpreso dagli avvenimenti rivoluzionari, siedcva a Palazzo Viminale. Nelle grancli città operaie clel Nord, il concentramento fascista si faceva quasi di nascosto. Nessun tentativo di occupare le vie, nessuna agitazione apparente. Il mattino del 28 ottobre sorgeva freddo e livido, quando sortii dall 'A,vantU per rendermi conto di quel che succedeva in città. Già la prime edizioni dei giornali avevano diffuso le notizie della notte. Il Corriere della Sera, que per clue anni aveva sostenuti i fascisti, si elevava contro il colpo di ,stato che si prepar:n·a e che fra l'altro rompeva le uova 11elpa11iere dell'uomo del cuore del moderati lomLardi, il Salandra. Dei gruppi di operai si formavano ··danmti alle officine. Attorno alla stazione, occurata militarmente, stavano in ~ggùato gruppi di camice nere, le sole in circolazione. La polizia aveva steso un co{·done attorno al qua~tiere San Marco, dove era lo .Stato Maggiore fascista ed attorno al Popolo d 'I: talia dove Mussolini stava J?ronto per pren: dere il treno per Roma o l'automobile per la Svizzera. . Verso le dieci del mattino gli attacchini affissero il manifesto del Governo. Era redatto in termini energici. Esso diceva: '' Manifestazioni sediziose avvengono in ' ' alcune province del regno coordinate al '' fine di ostacolare il normale funziona- '' mento dei poteri dello Stato e tali da get- '' tare il paese nel più grave turbamento. '' Il go,,erno fino a quando era possibile, '' ha cercato tutte le vie della co11ci1iazione '' con la spera11za cli ricoJ1clurrc la co11cor- '' dia negli animi e cli assicurar:i la tran- '' quilla soluzione della crisi. '' Di fronte ai tentativi insurrezionali, '' esso, dimissionario, ha il dovere di man- '' tenere con tutti i mezzi, cd a qualunque '' costo, l 'orcline pubblico e questo dovere '' compirà per intero, a ~alvaguanlia elci DEVASTAZIONI FASCISTE TORINO. • Associazione Generale Or,erai Segreteria. '' cittadini e delle libere istituzioni costi- '' tuzio11ali. '' Intanto i cittadi11i conservino la calma '' ccl abbiano fiducia nelle misure cli sicu- " rezza che sono state adottat::!. Viva l 'Ita- " lia ! Viva il re! ''Firmato: Facta, Schanzer, À'men- '' dola, Taààei, Alessio, Bertone, " Soleri, àe Vito, Anile, Riccio, '' Bertini., Rossi, dello Sbarba, Fttl- '' ci, Luciani. '' Nel pomeriggio un comunicato ufficiale conf2rmava i propositi di resiste11za del Gaverno. "Il consiglio dei ministri - diceva questo comunicato - ha preso la decisione cli proclamare lo stato d'assedio in tutte le provincie clel regno a partire dal mezzogiorno di oggi 28 ottobre''.

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