Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1925-1974

__...__.__...__________________________ __...___... VI ANNIVERSARI O __..._..__... d) Nei giorni che seguirono il delitto, Finzi affermò che Mussolini durante il dibattito parlamentare sul discorso del trono, aveva ordinato ai capi della '' Ceka'' (Rossi e Marinelli) di sbarazzarlo clei leaàers del1 'opposizione, a cominciare cla Matteotti. Questa circostanza dimostra che sec011clo Finzi, Rossi e Marinelli ricevvettero l 'orcline cla Mussolini in persona, ma 110nrisulta dalle parole di Finzi se l 'orcline fu eseguito da Marinelli col concorso di Rossi o dà :Marinelli solo. f) Finzi, nella sua deposizion:) al giudice istruttore il 18 novembre 1924, e de Bono nel memoriale che comunicò alla commissio11e cl 'inchiesta clel Senato, all'inizio del 1925, affermarono che nella notte clel 12 giugno, due giorni dopo l'assassinio, un colloquio ebbe luogo fra Finzi, de Bono, Rossi ,e Marinclli, nel corso del quale, Rossi e Marinelli, fecero delle deposizioni importanti. De Bono ha dato nel suo memoriale la Ycrsione seguente: ''ROSSI: Allora voi avete veramente l 'intenzione di arrestare Dumini e gli altri~'' "DE BONO: Perchè nof" ''ROSSI: Benissimo, ma fatelo per sc.herzo, teneteli qualche giorno poi rilasciateli ". '' DE BONO: Perchè~'' , ''ROSSI: Perchè altrimenti essi parleranno e diranno che è lui che ha dato I 'idea''. '' DE BONO: Lui, chi~ '' "ROSSI e MARINELLI: Il Presidente". '' Finzi ecl io ( cle Bono) facemmo un balzo. Rossi insistette. Marinelli dichiarò che quando Rossi lo informò che Mussolinì aYeva l 'intenzion:i di sbarazzarsi cli Matteotti, era nm'<l :to stu.))efatto. Anelò ad ogni moclo da Mussolini il giovedì 5 giugno e gli domandò se credeva conveniente la formazione di una '' ceka'' sotto la direzione cli Dumini al fine di sorvegliare gli avversari e di tenerli in iscacco. Il Presidente del Consiglio, seco11clo 1-farinelli, accettò. "Davanti ad una simile affermazione io pensai che il meglio era cli non dire nulla. '' Più tardi telefonai al Presidente: -'' Si getta la responsabilità su cli te''. Mussolini. rispose con indignazione: '' Vogliono ricattarmi, vigliacchi''. Ecco ora la Ycrsione cli Finzi: '' Entrando negli uffici clel generale de Bono ci sedemmo ad un tavolo. Rossi disse con tono deciso e con calore, che ciò che era successo (l'agitazione e la confusione circ,1 la morte di Matteotti) era disastroso e ridicolo. L'ora era venuta cli parlare, Rra assurdo cli essere severi con coloro rhe si erano conformati, più o meno esatta111ente, alle direttin del presidente. L'arresto cli Dumini era uno scherzo cli eattivo genere; egli direbbe tutto e si saprebbe così che il Presidente era direttamente in causa. "Non nascosi il mio stupore e guardai il generale de Bono che sembrava anche lui sorpreso. Ma Marinelli cercò cli mettere fin0 alla mia evidente sorpresa dicendo che Rossi aveva ragione. Di:.Jci giorni prima, Marinelli e Rossi erano stati severamente richiamati all 'orcline dal Presidente, che aveva loro detto violentemente che il partito non comprendeva le necessità politiche; un partito che aveva fatto una rivoluzione e che era al potere, 11011 clove\-a lasciare i capi della opposizione andare e Yenire a loro piacime11to ed insultare il capo del governo; la libertà con la quale i capi delle opposizioni avevano aperte b ostilità alle prime sedute del}a Camera, mostrava che 'il partito fascista aveva perso il suo spirito combattirn; bisog11aya fare cessare questa recrudescenza cli oppo, sizioue. "In seguito a questi rimproveri cli Mussolini, Marinelli propose cli costituir~ una piccola organizzazione segreta, finanziata dal partito ed incaricata di compiere gli atti cli v:olenza necessari. E!;li propose di mettere Dumini alla testa cli questa associazione ed il Pr::!sidcnte accettò. '' Rossi aggiunse allora, che qualche giorno più tardi il Presidente, a Palazzo Chigi, si era arrabbiato contro il vigoroso discorso cli opposizione pronunciato da ~fatteotti alla Camera e aveYa detto che i giornali della opposizione annuncia,-ano un nuovo attacco del medesimo deputato contro il governo ed il partito per i giorni srguenti. Marinclli aggiunse - ho dimenticate le parole ~satte - che gli ultimi rimproveri del Presidente gli rivelarono, a lui ecl a Rossi, il desiderio evidente di Mussolini cli rendere la vita difficile a Matteotti ed a qualche altro. '' Allora il generale dc Bono disse con molto ramlllarico ch:i quel clie era sn<'cesso era l'epilogo trag:co, ma incdtabile, cli una situazione che aveva collclannato e di un lamentevole sistema politico al quale si era opposto in diverse occasioni. Facendo allusione al Presidente, aggiunse che qu?l mal~cletto uomo non l'aveva mai ascoltato. Lui, dc Bono, gli aveva sovente detto ch0 poiché era al potere 11011doveva impiegare che i mezzi legali di repressione''. Queste rh-elazioni confermano la dichiarazione fatta da Pinzi nel giugno, ag~iungono la testimonianza cli Finzi a quella di de Bono e ci mostrano Rossi, che non soltanto assiste alle esplosioni cli collera di Mussolini, ma ne informa Marinelli e conclude con lui che vuol essere sbarazzato di Matteotti. Ma neppure queste c1eposfaioni sono sufficenti a determinare con precisione se; e fino a qual punto, Cesare Rossi l1a partecipato al delitto. Non è impossibile che il suo ruolo si sia limitato a commentare con 1vfarinelli le esnlosioni di collera cli Mussolini ·ed a concludere che il ''duce'' voleva essere sbarazzato cli Matteotti. In fondo, l 'argomcnto più grave contro Rossi è dato dal Rossi stesso. Durante l 'i-

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