NUMERO UNICO EDITO A CURA DELLA SEZIONE DI BUENOS AIRES DELLA CONCENTRAZIONE DI AZIONE ANTIFASCISTA IN COMMEMORAZIONE DEL VI ANNIVERSARIO DEL MARTIRIO BUENOS AIRES 1924 · GIUGNO · 1930 ALSINA 2832 FILIPPO TURATI PER GIACOMO MATTEOTTI [l]L giorno che il fra tel nostro migliore, G I A e o M o 1\I A TT E o T T I, fu codardamente assassinato dalla associazione a delinquere che ha nome '' Fascismo'' - sicario prezzolato della criminalità plutocratica, che il proprio folle sgomento pei privilegi minacciati tenta disperdere sfrenando il più efferato terrore fra gli uomini liber.i - quel giorno noi abbiamo giurato di rendere all'ombra del l\Iartire, non omaggio sonoro di parole, ma sustanzioso di opere; di proseguirne l'apostolato nello stesso spirito che Lui aveva animato nel diuturno travaglio, fino al sacrificio ultimo e consapevole della sua giovinezza, de' suoi affetti domestici, delle luminose soddisfazioni che la vita prometteva ..al suo alacre ingegno, al suo indomato .valore. E ogni anno - a questa data -- noi ci chiediamo, nel religioso raccoglimento della nostra coscienza, se tenemmo intero il giuramento; se fummo veramente degni di essere gli eredi del :Martire. Sì, il giuramento noi l'abbiamo tenuto. Nelle nostre file ignoto è il tradimento, sconosciuta la codardia. Da quell'ora la nostra fu lotta di ogni giorno, dapprima sul calunniato e pur glorioso Aventino parlamentare e nelle sempre più accerchiate ridotte della stampa e delle associazioni; e allora, e poi, e sempre, nella resistenza quotidiana agli assalti, alle minaccie, all'angheria continua, che ci seque.. straYa e boicottava nelle nostre case, fatte segno alle cosidette per sarcasmo "spedizioni puniti ve", che erano orgie di brigantaggio, di vandalismo, di beffa atroce, spesso di percosse e di morte. Giovani e anziani, illustri ed oscuri, deputati, giornalisti, operai, miti contadini, e le nostre donne accanto, sfidammo tutti il pericolo, sostenemmo l'oltraggio, senza ten tennare. Quando, nell'ignominioso 1926, promulgate le leggi eccezionali, istituiti il Tribunale di fazione e il domicilio coatto politico, soppressi i nostri giornali, fatti impossibili ogni raduno, ogni intesa, ogni parola che non fosse controllata e nettamente
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