Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1925-1974

--------------------------:--------::__L'~A~VV!_EIN~LRE~~DJEL LAV_O_RA_T_ORE _ _______________________________ _ Cretini Questi sono i ,oomplìmenli che possiamo fare ai fascisti. Non tanto per quell'odio che ognuno di noi deve portare verso quelle canaglie che hanno assassinalo l'Italia, quanlo per il loro canagliesco ,procedere in riguardo agli stranieri. Come ognuno sa in quesla stagione, nei tempi passati, sia nell'anle guerra, c-,ome nelrimmedialo dopo gue_rra vi era una vera e propria inV'aS!One di forestieri in Italia, tanto clie tale invasione, disciplinala e bene incanalala, aveva preso il nome di industria del forestiero. Industria ohe portava dei vantaggi non indif. ferenti all'economia nazionale. Senza per questo essere slati mai troppo entus:asti di questa pseudo industria, non potevano per debito di cortesia e di ospitalità. essere contrari. Liberi gli americani, gli inglesi, te. deschi, francesi ccc., di porlarsi in Ttalia e divertirsi. Padroni di spendere i loro denari come meglio vole• ,·ano. Quello che noi deploravamo era il fallo penoso che in alcune cit. tà, come Firenze, si speculava indc. gnameote su questi stranieri, fmo a prostituire della industria ad un vergognoso servilismo. AHemmo voluto che gli ospilanli fossero meno pultani. Semplicemen. Le. Mai abbiamo sognalo di tratlat male gli ospiti, deriderli, o insultarli. A queslo ha pensato come al soli. to il fa~cismo. Sono di ieri gli arti• .:!oli vergognosi e 1·ed.icoli insieme pubbficati da Lutla la stampa fasci• sta contro i forestieri, per ordine di Mussolini. L' Italia fa da sè, non ha bisogno di elemosina, era il ritornello cantalo a quattro, ollo voci dal giornali. ~mo prezzolato. Di fronte a questa levata di soudi 1 eome hanno risposto gli stranieri? in una forma abbastanza semplice: disertando le spjaggie. i luoghi di cura e di villeggiatura italiani. Le notizie che ,giungono a questo proposito dall'Italia sono desolanti. Dei forestieri neanche l'idea, nè le prenotazioni la.sciano sperare in meglio_ Benone. Una volta tan.lo il mon. do estero ha risposto come si meritava il fascismo. Giusto, umano e logico. Ed i fascisti ora piangono Lagrime .1rnare. E' di questi giorni la campagna intrapresa dal Corriere della Sera per sviscerare le cause della e idioti crisi dell'industria del forestiero. Come al ~olito però, lo scriba viaggiante del giornale non ha vo• [ulo porre il dilo s1ùla piaga cancrenosa. Ce lo meltiamo noi. · Le cause non riguardano i difelli di organizzazione. Vi è ben altro. Vi sono le ragioni di ordine politico. Il fa:scismo è odiato in tutto il mondo, da lutti .. in quanto all'estero si conosce ,·ita, miserie, delilli di questa masnada di ladri. Si ha oggi all'esler0 un giustificalo e sacro terrore del band ilismo fascista, che ha ripo1·LaLa l'Italia indielro di mollissimi anni. La mancanza e~: liber-Là, l'oppressione più nera esercitala dal fascismo ha impressionato 1gliuomini dei paes: liberi. Ma ollre a queste considerazioni. d'ordine politico Ye ne sono altre d"ordine pratico: il divieto di introduz:one di centinaia e centinaia di periodici esleri, in Italia e la pos, ~ibil1tà di critica ai sistemi vigenti. Voi immaginale quanto siano preoccupanti certi falli, pe1· chi, per la sua educazione polil:ca essendo alle- \·alo e cresciuto in regime di libertà, ,·oglia portarsi in flalia. Quando essi pensano che il solo fatto di di. scutere il fascismo e quindi criticar-- lo.. e l'altro di entrare in quel paes•; con qualche giornale e rivista proibita, sono materia sufficiente per es• sere arrestali, e denunciiali al Tribunaìe Speciale, nonoslanle gli inter• venli <liconsi,glieri o ambasoialori interessali, uon Yl~nc certo la voglia a quella gente ùi \'illeggiare in Italia. Queste le principali ragioni della diserzione del forestiero. Le allre pa~;san0 in seconda linea. Questo dovrebbe ~criYere quell' imbecille di giornalista ohe sta sudando sette camicie per ricercare le cause della cl'isi. Un po' più di on('slà egregi.o sNibacchino prezzolato ! Oltre tulle le altre crisi che intisichiscano l'Italia, vi è anche questa, conseguenza logica della situazione politica. Come r:1nediare? "Cn mezzo solo vi è: abbattere lo Stato fascisl~ in. carcerare e fucilare tu lti i fascisti responsabili di ,questo abbominevole slat 0 di cose, rendere la libertà al popolo italiano e tutto sarà timediato. .\llrimenti è inutile p:angere sulla sorte economica della nazione, o coocodrilli che non siete altro I Sistemi polemici Dal prof. Schiavetti abbiamo rice. vuta la seguente lettera: Li, 17 giugno 1929. Speltab~le Direzione dell'Avvenire del Lavoratore. Voi avete pubblicato a mio riguaordo, nell'ultimo numero del vostro giornale, alaune a.llermaz.ioni che ritengo ingiuste e inesatte. Vi prego perciò di voler aocogliere la presente. Non so anziLulto che cosa Yi aulorizzi a ritenere che io lema, comG YOi dite, l'unità sooialisla. La _cosa è tanto poco ve1·a ohe è proprio la casa editrice di cui io faccio parte, rE. S. I. L., quel1a che, per mia pePsonale iniziai iua, pubblicherà alla fìne del prossimo luglio il volume , Marxismo e democrazia , in cui Un0 dei Yoslri amici, Spei-lia, lenlerà di gettare le basi dottrinali dell'un i_ Là sociafo,ta. Basta questo accenno per di mostrare l'arbit rarielà della vostra affermazione e del modo con cui cercale di convalidarla alludendo alla pretesa mancanza in mc di una' concezione classista della lolla antifascista. E' sempre questa sup,postztone della cui infondatezza oonftdo di a• veni dato or ora la pro,·a - quella che Vi fa parlare in termini del li1llo inadeguati del noslrn fugace ac.cenno ai famosi docurnenli su l'unilà socialista. La forma impersonale del nostro riferimento («documenti a.n, che ~ù chiari dell'articolo dell'Auant1 ! saranno prodotti a momento opportuno •) e le polemiahe da ~Uri prima di noi sollevale sul medes1m? argomento dimostrano a luce men• diana quanto sia <grottesco f~r lant? chiasso intorno a una semphce reg1slraiioné. Rilevo infme la vostra afTerma. zione che su • Difesa Repubblicana • è stalo falsalo completamente e oon. sapeYolmente il resoconto della re. la.zione di Nenni al Congresso della Concentrazione. Respingo nettamente_ per me e per gli altri amici di Di. fesa. l'accusa. Quel resoconto _è e. sattissimo. In parle esso è la riprorluzione testuale e virgolettala del resoconlo de La Libertà; per il resto domandale a Nenni i motivi per cui egli. sollevitato a smentire l'eue saltezza del nostro resoconto, ha sentito il dovere di mantenere il silenzio. Vi r:.ngrazio della pubblicazione e Yi prego di gradire i miei cordiali saluti. Fernando Schiavetti. La lettera del prof. Schiavetti non distrugge i motivi del nostro tra(ì. /elio. Il resoconto della relazioni' Nenni al Congresso della Concen. tra:;·one, p11bblicato su Difesa Repubblicana, cli{Teriscesostanzia/men. te da quello di Libertà ed appare al. teralo appunto con l'intenzione cli f or:::areil pensiero di .\'enni a con- {orio della lesi anliconcentra:joni- .,ta dello Schiavelli e ciel suo gruppo. E' C'Satloche •in pai-te , il resoconto di Difesa è la riprodu:::ione virgolellata cli quello di L:bcrlà. ma solo in parte . L':nconvC'niente è nel rC'sio! Ed il resoconto cli Libertà cleVC'rilenC'rsi lrt più autentica inler_ prC'la:::ionedel pensiero ciel compa gno .Yenni. poichè è stato redailo da Senni .<·tesso. 1 iellori cliligenl; non hanno che da con{ronlare i due lesti per avC're la proua della esailC':;zadel nostro rilievo. Jla ciò che maggiormente ci ha mossi a sdegno negli articoli di Difesa Repubblicana è l'accenno ai , domumenti (sull'unità socialista) anche più chiari dell'articolo dello AV,\1'-.T'rI! che saranno prodotti a momento oppo1·Luno •. Ora, /'articolo dell'Avanti! par_ lava di documenti sull'opera d:, cfi. sgregamenlo o di assorbimento che i dirigenti del partilo unitario perseguirebbero, a me::::::doei propri uom ·ni di fiducia, in seno al noscro partito. Noi che non siamo • uom ni di fi· ducia , di nessuno. abbiamc chiesto, sia all'AYanli ! che allo Schiavetti, che s: producano questi documenti. Da anni combattiamo la ballaalia per l'unità socialista, lealmente ·• ed entusiasticamente, perchè nell'imilà socialista, vediamo la condi;;ione della ripresa proletaria nel nostro paese. Noi non vogliamo fusioni o assorbimenti: non perseguiamo il fi· ne di indebolire una sella per raffor. :::arneun'allra; chiediamo che il no. str0 partilo ridivenga il partito di I o ,anca tutta la classl' operaia del nostro paese. Ci si insinua invece che 111 altri campi si intende sf rullare la nostra opera ed il nostro entusiasmo ai fini detlla propria ... bollega. E si asserisce di possederne i documenti. - • Fuori i documenti ! noi ab. biamo gridato. E' una pretesa assur clu la nostra, o non piuttosto un sa, cz:osanlo diritto? E finchè il professor Schiavell1 non lira fuori questi documenti, la sua affermazione rl'Sta una insinuaz:one. Dal Bel~io Bruxelles. giugno 1929. e ,0:\1.\lE:\IOH..\.ZIQ);E M.\TTEOTII \"enerdi 13 giugno, alla Casa del Popolo, è slalo commemoralo il 5.o nnnivcn,ar:o del martirio di Giaco. mo :\falleotLi. La commemorazione ha aYulo luogo nella sala che porla il su0 nome e contiene il monumento che allende di essere trasportalo nd Paese che gii diede i natali. ;~umerosi compagni belgi e tutti gE anLifascisli italiani vi sono inlen·enuti. Pre<:iedeva il senatore Volckacrt. grande amico e prolellore dei pro. fughi iLaliani. .\perla la seduta, Barro salula e ringrazia i compagni belgi per la loro assistenza e particolarmente i compap:ni senatore Volckaer~. deputato Fischer, e \'andervecken, vicesegretario del P. O. B. L'oratore ufficiale, deputalo Ficher, ha rievocalo la vita del grande martire e l'ambiente in cui si svolse il deliU o, con una serrala e commovente argomen1 azione, suscitando in lulli i p1·esenti e particolarmente nei compagni italiani un'intensa commozione. Il senatore Volckaerl, prima d1 chiudere la manifestazione, riafTerma ai compagn.i italiani la solidarielà degli operai belgi, e l'a~oggio morale e materiale del Par-lito Operaio Belga. Il popolo belga non dlrnenliohcrà che se durante la guerra, le deportazioni subirono un rallenlamen lo, questo si dovelte in parte all'azione delle masse italiane. La manifeslazion°e, indella a cura del Circolo di Educaizone socialista, non poteva riuscire migliore, e que .. sto si deYe alla fraterna ed amorevole assistenza dei compagni belgi, che non trascurano nessuna occasione per dimostrare la loro disinteres. sata soliclar;età ,·crso i compagni italiani che lottano contro il fascismo. r::--; E\IPORT..\~-TE O.. D. G.. \PPRO\'.\TO D.\LL.\ SEZIO"'.'\E. JJI BRCXELLES. Dop•:) la manifestazione i\lal,eolt;. si è riunita l'assemblea della Sezione per continuare la discussione sulla iduazione inlerna del partito. L'occasione non polern essere p-iù propizia: •il ricordo YiYo del grande martire non pole,·a non far riflellerc seriamente i compagni sui do,·eri che incombono a tulli noi nella alluale tragica s,iluazionc italiana; infatti. a d;fTerenza della pruccdenlc riunione la discussione si è svolta nella massima serenità e cordialità nonostante la passionalità dell'a1worncnlo. Il solito gruppello (lre più uno sono due) non ha mancalo di presentare un ordine del giorno chi!'- denle il rinvio della discussione; la maggioranza non si è lasciala intimi_ dire dalle minacce c... ha c0ntinualo .. \ conclusione è slalo appro,·alo il seguenle ordine del giorno: "L'assemblea riun ilasj il 2 e il 14 giugno, per l'esame della sil(iazlonc interna; Udita l' c:-,posizione dei compagni Roncoroni e Confalonieri, sui moLi,rj delle loro di1nissioni dal Comitato fc_ derale; C:onslato che delle dimissioni sono state dale, come alto di proleslacontro il velo poslo dalla Direzione del Partito al Comilalo federale, di riunirsi e pronunciarsi in merito al cai-o della Federazione S,·izzera. Approva pienamente l' attcg.giamen lo dei due compagni e protesla contro il Lenlalivo della DireZJione di sofTocarc la discussione su di un caso inYcrtenlc itnporlanza vilale per il partito stesso .. In merito al recente comunicato a firma il Comitato Federale, la Ser,ionc constata: a) che il rimaneggiamento delle cariche federali è stalo fallo ad opera di una minoranza (tre su selle): b) che della minoranza non è l'e- •;pressione della maggioranza degli inscrilli nella Federaz;one del Belgio-Lussemburgo. Riconfermando quanto ha già deliberato in una precedente riunione, inYila i membri del comitato esecuti,·o in carica a co1wocare immediatamente il Comilalo Federale al e,omplelo - inclusi i due membri dei quali non sono state accettale le dimissioni. E ritiene indispensabile, nell'inleressc del noslro moYimenlo uel Belgio, la convocazione di un col1\·egno fed.erale. Delibera che il presente o. d. g. sia data. pubblicità a mezzo <.!ella stampa del parlilo •. Con quesl'ordinc del giorno i cQn1... pagni della Sezione non 1111.endono nè porsi contro alla Direzione del Partito nè soHapporsi al ComitaLo Federale, ma rivendicano il loro diritto, che è un do,·cre, di ricbiama,·c gli organi superiori ali' osservanza delle norme elementari che regolano il funzionamento degli organismi del partilo. RELLI. Da Mulhouse Sabato sera vi è stata la preannunciala commemorazione di Giacomo Matteotti indetta dalla loca,le Sezione socialista. catore ~n t~ua tedesca, sig. ,Mersch, il quale parla lun~ament.e trovando modo di illusLnre la necessità. della organizzazione politica e sindaca.le. !Riallaccia .il movimento socialista a quello del-la emancipazione operaia illuslran<lo l'opera svolta dal Martire in lesa tra elementi locali e italiani, fralecna intesa ohe si può vermente chiamare profonda amicizia iranco-italiana. Cerney questo ca.riwo. Mercè l'interessamento del segreta.rio Viva.mente appia.udito alla sua fin.e, è della locale Sezione della ,Lega e quello stato se_guit.odaJU'amico Macchi di Mul- de! se~etario federale -Macchi, oo!J.a hou.se il quale ha brevemente parla-lo in rnatli.nata di domenica scorsa vi è sta't.a francese rinigrazia:ndo particolarmente il la commemorazione del !Martire Gia.coSinda.co della città venuto a portare con mo Matteotti. la sua presnza la simpatia della Munici Un se-rvi:z,iodi camion.s servi a lrasporpalilà socia,lista. lare nella ,località dei compagni di paeHa infine parlai.o in italiano J'amic,ì setti vicini dando cosi modo agli amici Mario di Stefano il quale si è trattenul-0 lontani di esse-re ,presenti. strettamente all'angom.ento della comme Mario di Stefano prima e Ru.aJto Memorazione del M.artire e ha rievocato lz lauri dopo, lfievocarono, spessissimo i.nsplendida figura del Grande Scomparso tecrolti da applausi, il martirio di Matche rimane, fitu,Ta degnissima, ad arnmo- teotli. rnrre perennemente gli assassini suoi e Anche in questa occasione il Di Stedel proletariato italiano. I fano si limitò alla commemorazione in1L'oratore fu hmgamente e vivamente trattenendosi specialmente sui particola applaudito al1a fine della sua calda e ri di sua pe:rsonaJe conoscenza. sentita oraZlione. Il MeJ.a.uri trovò occasione di disser Oltre al Sindaco di Mulhouse - sig.r ~re sulle necessità di onganinazione e Wichy - notammo il sig. Bottkard, pre. di lotta. sidente della Federazione francese della La lbella irilnion.e finì aJ dopopranzo r L'ampia sala era letteralmente gremi- Lega dei Diritti dell'Uomo, unita.mente n lasciò in tutti gli intervenuti un senso è· la; l'elemento italiano era numerosissi- niolti allri consi!?lie:ri comunali socialist· eoddisfazione, mentre è da tutti rit.e:nut, mo. della c:itlà. necessario il ripel.ersi d1 gid di propali Presidante della Sezione sociali.sta L'assemble.:i. si sciolse confermand' ganda in quella z◊nà molto battuta da' apre 1l'assemblea dando Ja parola all'o- ancora una volta lo spiilo di fraterna in fascismo consolare. Il postodelle cose Sembra impossibile, ma è proprio cosi; queli che avendo la scatola cranica completamente vuota, si adattano con voluttuosa compiacenza ad essere uomini plasmati e fabbricati a serie come le automobili Ford, le macchine da C'Ucire C! i fonografi, si sono Ficcati"nella spaventosa vacuità dei loro canii l'unica idea che iv poteva capire, questa: tLe cose a posi.o! .Ben tirouata perdinci! Ci stiamo anche noi! Soltanto ... Si, ci dispiace, ma ci pa. re che il posto adatto per mettere le cc, se di Falce e Ma.ntelJo sia la Russia. Perchè è là che risiede la matrice con la quale si plasmano i cervellucci dutfi. li e malleabili degli omuncoli fabàricatl a serie, come la forza che li muove ha come rublo, ma, emigrato in Europa, può anche chiamarsi dollaro. Dunque non ci occuperemo di D'Aragona, ,Maglione, Rigola ed altri, per non dar dispiaceri a Borbacci, Graziadel, Gerivoda e mille altri, che, poveretti, non sono passali al fascismo perchè mal lo probabilmente, non ne avevano di bisogno di passare: c'erano già dal 1918. Ci occuperemo invece del generale Baranoff, ir.caricato di difendere per le vie dell'aria lo Stato proletaioo russo che a il primo Stato proletario del mondo. archi di trionfo, preparati i banclwtti, mosa la s.quadra e squillati gli inni. O.rio V.egani, da buon fascista, spillerò tutto: come l'emozione era grande, come cordi.al erano le accoglienze, come calorosi gli applausi e come commoventi i discorsi. Il compaigno Baronoq elogiò persino Terruzzi che è,cosi ha deto, capo della rljilizia, di quella milizia che prima tortura i comunisi e poi li con.segna al tribunale speciale pe i rispett'ivi anni di galera. E disse eh.! egli si aspetta grandi cose à.al Fascismo iialiano. Non disse che si aspèttaua che faccia un bel giorno fucilare in blocco tutti i comur.isti o sediceni tali, ma tutto nduce a credere che, se non lo disse, il com. pa,gno Baranof! l'ha pensato. E Balbo - che è quello che inventò , stile per le lxutonafure da darsi al comunisti - rispose ring-Oziando ed a1.r vertendo che era tulta opera del duce. A queste parole la banda ataccò l'«lnternazonale» prima e poi la marcia reale. Allora per le gote del/'assassino di don Minzoni scesero le lacrime e con voce strozzata dall'emozione salutò in russo: Pasdo-var! ..., Ar.che Terracini, Bordig<i, Maffi e compagni, dal profondo del carcere dove si trovano, grideranno commossi: PasdovaT!. ... ,Dur:que il evmpa.g.no Baranoff ha avu- Ma lo tradurranno in italiano cosi: to di questi giorni un gran da fare. Per BRUTTE PUTTANE! la r~ve1Luz.ionepr{)]eta.ria. Col caldo che fa anche a Odessa * * * 60pratlutlo a Odessa - il povero com- • in ohe cosa fa cons:;tere il suo marprugno generale ha dovuto sudar dio sa xismo l'illustre Claudio Treves, quando quanle camicie per preparare archi di afferma ·c<he il fasCl~mo non si vede a trionfo, bande musicali, illuminazione e Londra ed a_ ew-York? - chiede Falbancheti. E la squadra r~voluzionaria ce e Ma:rlello. compocsta di molte navi da guerra, incrociatori, corazzate e roba simile, si è pure leSlevolmenle mossa allonianando· si dal porto di Odessa per andare incontro .... a chi ? A Gramsci, Terracini, Bordiga, Haufmeier, Azzario t?d altri, che Falce e ,Marlello, stampando i loro Permetta anche a noi una domanda il giornale deg/1 uomini a serie: In che cosa fa corsislere Falce e 1\.1.artcllo il suo marxismo? Forse r.c/ fatto che il Fam:ismo che non si vede a Londra ed a New York si vede a... Odessa? nomi pncedu/i da un bell'e~"Viva, è riu- "' " * scifo a strappare dalle cwceri italiane E quando Cla:.d O Tr.?\'es afferma dove il fascismo li aveva gettati perchè che in Ital;a il fascismo non può essere avevano proclama/a la stessa flosofia identificato con tullo I capitalismo, ma della quale è nato il primo Sfato prole- solo co, quello che si chiama comu.nelario. mente plutocr1z::a, vuol forse dire che Per i martiri della rea=ione italiana, il nei p:i.esi cosidetti democrati::i la plulocompa,gno Barano!! faceva innalzare gli crazia è meno forte ':lhe in llalia, che il archi di trionfo, s!.lonar gli inni di ri- proce~so dell'accentramento capilalisli· fcossa proletaria e muovere festosa men- co è più a.nretrato a . ew-Y c.rk che :1 Ro te la squadra dal porto di Odessa- mam - chiede Falce e ,Mart~llo. Per gil eroi che, non avendo abiurala I Ma no, bestia! Claudio Treves non 1Jafede, sopportaono il marliio e fuono vuol sostenere simili sciocchezze perchè sottoposti a tulle le sevizie disumane, non ha mica il ce1·vello a serie, lui! La per essi si innalzavano gli archi di frion 'utocrazla 'laliana. appunio permè no11 lo, la giustizia trionfava e gli assassini è far.lo sviluppa/a quanlo quzlla dei paerano costretti a gettarsi poni al suolo esi dove il capitalismo ha raggiunto la e a mordere la polvere.... sua maggiore potenza, è ricorsa al vicaBavo comp:1gno Baranolfl rio fascista. Negli altri paesi non ne a- . veva bisogno e forse (anzi senza forse) Anche noi abbiamo esultato di fronte a questo fatto e ci venne di correre in redazione di F.ailce e Martello per pregare qualcuno di quei grandi uomini di insegnarci come si fa per isciverci il più presto possbile al partito comunista che ottiene cosi meravigliosi successi. r:on poteva farlo pe; t:hè si trovava di fror:te ad un apparato statale non sufficientemente corrotto come quello italiano e a una popolazione ( piccola borghesia inclusa) politicamente più evoluta. 0-apisce ora Falce e Martello? No, non capSce. Se riuscisse a capire .... addio cervello a s?rie: resi.;; in panna per sempre. pur esendo alfora morto di fresco, non aveva bisogno di pr~iere. Le prethiert! venivano dal vivo che voleva salvarsi, E il camerata ambasciatore dello Stato proletario tel11gralò subito a Mosca la preghiera. Anche la risposta arrivò a Roma per telegrafo. E fu allora che i comunisti - i cui cervelli essendo a serie lavoravano come ordinava la matrice moscovita - abbandonarono /'Aventino e rientrarono alla Camera a farsi deridere ed insolentire dai fascisti. I camerati di Mosca avevano sflluato il compagno di Roma: l'.Aiventino - una volta spezzata l'unità - diveniava una farsa. Mussolini trionfava. E la colpa era fuHa di quei porci che non volevano ascoltare ·i comunisti ed andare alla Ca.mera come comandava Mosca su preghiera di Roma .... Traditori infami... gli avenliniani! ... • • • La nostra prosa, dunque, la schifo e pietà. Sarà cosi ... Però noi, modestamente, riteniamo clie -7uel/'altra prosa, quella che eccita gli operai a !arsi massacra. re per scopi ... reclamistici, desti nausea e ribrezzo. Se gli s::ribivendoli di Falce e .MaTtello non avessero da occuparsi della .... miseria morale degli altri, ma potessero per un solo momento misurare il profondo abisso della propria, se non ci fosse insomma quella brulla faccenda del cervello a serie, forse riescirebbero a capire da per loro tutta l'abbiezione a cui son giunti elaborando coscienziosamente un piano brigantesco eh.! supera di gran lunga i de/il/i del famigerato Noske. Cosi - accidenti ai cervelli a serie! - dobbiamo venir noi con la nostra prosa che fa schifo e pie/::, ad illuminarli un poco. Ei:J eccoci qua: il nostro Avo nel suo articolo sui latti del Primo Maggio a Ber/ir..o. non fa.ceva sua (e quindi nostra) il pensiero del direttore di polizia di Berlir·o, ma semp/i,:emente, d ilronfe agli attacchi comunisti, egli riteneva giusto far conoscere ai lettori ANCHE il pensiero del direttore di polizia Zoergiebel: Col quale noi -ci dispace tanto per i.... cameT'ati di Italo Balbo e del generale Baranoff - non possiamo essere d"accordo. Le ragioni son molte e lo spazio non ci consente di enumerarle tutte; diremo una sola che vale per tutte. noi non siamo idolatri dello Stato perchd non amiamo la soverchia comodità clw offrono le dittature anche quando si dicor..o proletarie soltanto perchè gli scroccor:i e i ·pa,rvenus della rivoluzione proletaria vi ingrassano su; e non essendo idolatri dc/Jo Stato, ce ne inlischiamo sonorissimamente del cosidetfo prestigio de/e auaorità statali quando questo prestigio, in luogo di servre a quella libertà dei ciltadini che le autorità son c,hiamaJe a difendere e tutelare, serve per conculcarla. La proibizione dei corf,,i al Primo _Maggio, in una Repubblica che ha, per giunta, un governo quasi socialdemocratico, noi ci permelfirunc di trovarla un anacronisnw e una provocazione che si doveva assolutamente ·evitare per non Ma, vedete fatalità! Per informarci dov'è la redazione del giornale, fummo costretti di comperare una copia ed a. prendolo vi leggemmo ,con nostra somma sorpresa che M alfi, Terracini, Bordi. ga, Ho!meier, Azzario e compagni, erano ancora in galera! * * * rare .... il giuochetto dei camerali comu1Per chi a/ora aveva faticato tanlo il compagno Barano!/? Ce lo spiegò Orio Vergani dalle colonne del Cor.r.i.ere della sera: non Terracini, Rordiga, Malli, e compagni erano andati in Russia, ma Italo Balbo seguito da una masnada di loschi barabba del suo stampo, era arriµato ad Odessa e per essi - Italo Balbo e gli altri fascisti, non p:lr Tl!rracini e compagni - erano stati innalzali gli L'Aivenlino diventa un pezzo lor/e pe1 nisti in allegra combutta coi compagni falce e .Martello. Quel Pietero Nenni, (rucisti. Perchè tutti e due Partiti - coche cativo soggetto! ... Ha un"mpudenza munista e fascista - tiravano allo stescosi grande come ... la nostra memoria. so secopo: denigrare a qualunque costo La quale ci suggerisce che proprio alfe- la democrazia a favore della dittatura, poca dell'Aventino, quando cioè l'azio. imporla poco se rossa o nera, chè, tanto, ne aventiniana sfavq per produrre i suol non è che questione d'etichetta. efletti, comparve l"ambasciatore dello J.a3eiamo da parte i fascisti che da Stato prolebario che oggi innalza gli ar- questi torbidi non hanno che da guada. chi di triorJo al compagno Balbo ed n- gnare (e perciò li cercano e li provocavi.fa a un bar.chela il compagno Musso- no) come hanno •realmente guadagnalo a lini. Berlino; lasciamo/i là e parliamo un po' Abbracci, sciampagna, discorsi e.. pre- sul serio - ma è possibile? - coi coghiere. Non per i defunti. chè Maleo/ti, munisti.

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