Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1925-1974

2 deputalo : ·« Oggi, le cose sono giunte a tal punto che si discuti.e da organi ufficiosi del Vaticano la possibilità e si deli11eano P.erflno i termmi concreti dell'ac- <:ordo. li quale implica la soluziono di due quesUoni distinte : quella. della. situazione giuridica della Santa. Sedo e quella della situazione della Ohiesa cattolica e del clero oatlolico in HaUa. Sul vrimo punto le pretese deUa ·santa Sede si riducono ormai al ,·iconosciincmtò 'della sovranità temtoriale mi palazzi vontifici. In reallià ciò che si vuole dal Vaticano ò il riconoscimento del pontefice come sovrano, cioè come soggello di dirilt.o internazionale. E soltanto per il « pr~concetto " che non possa esservi sovranità e quindi personalità di diritlo internazional<i s~nza dominio terri• toriale anohe minuscolo, si richiede Il riconoscimento di un dominio territoriale sui palazzi va.ticap.i. Ma il p1•esuvposto è assai disc1~tiùile." E non vi è bisogno di testi più ortodossi per dimostrare come la quesLione della sovranità territoriale sarebbe stata risolta dal tempo, senza sacrificio alcuno per l'ILalia, anche in linea di principio, contro la tesi vaiticana : sl che il torto e l'errore del fascismo appaiono tanto più gravi, quando si consideri ohe la Ohiesa ha negoziato i limili del suo dominio territoriale - al cui preteso diriLlo sà4>0va di dovere un giorno fatalmente rinunciare - col precipuo scopo di strappare al governo italiano un concordalo che sanziona la fino dello stato laico. La capitolazione dello Stato laico Perchè lo frasi di ,triviale ironia di Musso! in i non valgono a modificare la. realtà rappresentata dalle disposizioni del Concordato, che danno alla vita nazionale un orientamento anche formale in senso cattolico. I suoi cardini poggiano infatti non soltanto sui privilegi concessi in ogni campo - dal militare al giudiziario ~ al cle 7 1·0 e agli edifici del culto cattohc?, s~gh impegni assunti dallo S~tç per 1; r_ico-: noscimento delle feste religiose, dei t1loh nobiliari e cavalleresohi pontificii, del cn1·nttere speciale di Roma quale sede d~l Parpato, sull'obbligo di 1;1on. ~ssum~r~ m 1mbblici impieghi eccles1ast1c1 colp1h da censura o sacerdoti che non abbiano ~ttenuto il permesso ,del Vesco".o, ma ~~1~n'? altresl, e sopratutto, sugli amp11 dmtt1 garantiti alla Santa Sede per ~anto co~- cerne la capacità giOridica e la libera attività deHe congregazioni religiose, l'esecutorietà delle sentenze dei tribunali e~c)esiastiei ad opera della magistratur9: or':'1le, l'istruzione rligiosa nelle sc~ol.e-.e 11nconoséimento delle lauree rilasciate daHa Universil,à cattolica, che dipenderà. e_sclusivamente dalla Santa Sede, senza mgeTenza alcuna delle au,toriUl. scolastiche del 1·egno. . d' , . t· -La semplice enunciaz_1one 1_qu~S•!pun 1 _ su I?arecchi dei quali, e tra I più l!!!P?rlarrti 11sesquipedale discorso mussoliniano n'on si è neppure soffermato - basta a dimostrare, mess~ n confr«?nto della oontroparti~a (riconosc1mento d1 un falt«? sto: rico, la costituzione del regno d Itaha, ~1 cui il patto l~r:an~nse non può, .se mai, che umiliare il s1gn1flcato), C?me 1,Inuovo equilibrio creato dagli accordi dell_:11febbraio si risolva a tutto va_ntagg1~ della Ohiesa - ohe ottenuto il riconosc1mento <!ella sua sO~Tanibà temporale ~0'!10necessario all'esercizio della sua m1ss1on~ aipo• stolica. o. garantita la su~ premmenza 11èll'ori:line spirituale ed _mter:no dello Stato italiano, il quale da la1_cos1 tramuta in confessionale, attua cosl m gran parte il suo programma di dominio, non sol~anto spirituale, ma anche politico, sull:rtah'.1· Nel suo recente libro : « Le _S~int-Siège, /.'église catholiq1ie et la '(',Olit1q,uemon- 'diale ,, Maurice Pernoi, eh è tutt altro che un antfrascista, ha buon diritto di afre1:'m'.11·e : « Il concordato del Later~no cos~1LU1sce per la Chiesa cattolica m Itaha. un trionfo incontestabile. Il governo fasc1stl!- l1a accettato quello che .~on_ h_anno mai ammesso dei paesi catt.ohc1ssim1_ ,C01;UCla Spagna e la Baviera : l_a_messa m _vigore, 1mra e semplice, del dmtto ca_noU1c.o. Le senterire della Chiesa,. sono !1conoscmto ·esecutorie e, almeno m teoria, _lo stulo ilaliano s'impemo. o. farle eseguire. _Cosl il si.,.nor Mussolini riconosce alla. Chiesa, nel s'ècolo veni.esimo, u.n~ prerogativa eh~, nel :medio-evo, San Lu1g! le aveva energ17 camenLe rifiutata. » E ciò valga !3-nc;11de1 rispo!;ìla 1l1ill arbitrarie oonclus10U1 , cb{l :11u·ssolisi ha desunte dall'e~ame CO!IlPa: 1·atjvo degli altri concordati : . alcuni ~e! quali samioaano tradizioni e Q9,µsuetudim di ~unga data, come quello ftrml\ii? daU~, Baviera, la patria del cen~ro l?attohco g~rmanico, ove, tra parentesi, es1~tono, a d1!- 1·erenza <lell'Italia, tutte le hbe~t~ pohtiche, il cui esercizio rendo poss1b1!~ O}?- porro all'azione dell'elemento eccles_iast.1co un'uguale azione dell'elemento laico. L'illusionemusoliniana ,Raggiunt:à una delfe fi[!a:lilzà per cui' a,·eva accettato la cap1tolaz1one -:- r1c~n~- scimenro morale del regime e d~1 ~uo.1sistemi da parte del capo della cr1st1aU1tà e milit.an·t,e .appoggfo del clero e de_lle_or- "anizzazioni catt,oliehe nel "pleb1sc1t«?" ~ Mussolini s'illudeva di poter consegmre l'altro scopo, aperta~ent,e yr?clamalo ~al.- la. stampa fascista, d1 serv1r_s1della. Chiesa come di un'arma di penetraz11:1oee. ~1~ostegno per l'attuazione dei suoi _p1~~11mpeTialistici. Errore ~rossol~o d1 v1s1on~ P?- litica e di valutazione storica ; la cosc1enz~ del quale aveva, fra l'~l•tr_o,p!lrSU!3SOgh uomini del liiberalismo 1tnhano d_ellopp~rtunità di non cedere a certe per1_colose 1)- lusioni della politica concordataria. iNel i905 Alessandro Fortis, allor~ presidente del' Consiglio, aveva detto, sp1e!\'an- -do a un giornalista straniero la quesL!one i•omana : « V'è una vooe, che si fa ascoltar~ cd obbedire da un capo all'1:Lltrodel m~ndo. è 'la voce del Papa. E' prezioso per noi c~e questa voce sia italiana. 111aa._una condizione. Bisogna che i! m_ondo s1~ persu~so che il Papa, l!Jenchè 1iahano,. è .1~ternaz~onale indipendente da quals1as1 .mfluenza. Il ,g/oino in cui questa persuas1o~e fos~e ,~calfita dal dubbio, il _papi:itonon 01 serv!• rebbe più a nulla. D~ qq1 }a nostra politica. Bisogna. che noi rest1~mo male O?l 11a-pa: non tanto ch'egli faccia le sue valigie e lasci l'Italia, ma quanl? occorre per confermar -l'impressione che 11Papa~o ~Qn ha nulla a ohe veder~ col_g'?V~;l'DO1tahano. ,, In contrasto coi prmc1i;>1~e oon la praUca del liberalismo, Mussohm ha voluto confondere fascismo _e papaito, pr?ponendosi jl duplice fine d1 rmsa(d~re I _oppressione politica con la com~h_c1tà d1 qu~l)a spirituale e di IDf:lt~e_re fa Gh1_osa ~ serv!z10 -degl'interessi l)Ol!tio1_del naz!onahsmo italiano anohe d1 là dn1 confim. . - iI fatti non hanno tardato a svelargli la. ingenua fallacia del calcolo. Le parole rl• volte alla Francia dal _P~pa, p~r la boc~a del cardinal legato Lep1c1er, gll hanno d1mostral,o come la O)Jiesa tenga a rìaffermare la sua indipendenza nel campo Internazionale, tanto più ora ohe ò necessario fugare i dubbi sol-levati,, dopo il pallo lateranens!l, dalla stampa mondiale; e gli artfooli dei giornali cattolici gli hanno fatto intendere come il Vaticano sia fermo nel proposito di non rinunciare a nessuno dei benefiic.ii ohe il concordato garantisce alla sua sovranità. politioa e s_pirituale. Di qui, le infelici battute ~olem1che del discorso alla Camera, con 1affermazione dell'11intrattabilità» del fascismo per quanto riguarda l'educazione dei giovani (educazione alla conquista) : di qui, la r.eplica, pacata nello stile, ma fustigatrice nella sostanza, di Pio XI, che rivendica a!Ia Chi~- sa il diritto « inderogwbile e insurroga'b1le » dì provvedere in modo « in~ranslg.ente » a. quella educazione (contro la conquista) ; che oppone ancora una volta alla concezione stafolatra del fascismo i diritti inalienabili dell'individuo ; .e che, a cinica spiegazione della sua alleanza col capo della banda, che assassinò, fra tanti, don Minzoni e devastò le cooperative cattoliche della Brianza, adotta la woria del fllle giusLifìcatore dei mezzi, per cui si dichiara disposto a trattare, come infatti ba trattato, « col diavolo in ,persona ». E' quella che noi definimmo la lotta fra l'uomo e la belva, nel sacco dell'omicida. E intanto, a commentare le vicende dell'oscuro duello, i giornalisti, del litA.orio e quelli del {'astorale intrecciano i motivi deUa. più bizzarra polemica, chiamando a testimoni e padrini Machiavelli, Treitschke e perfino Benedetto Croce ! La stampa cattolica fa derivare alla Chiesa dalla rivelazione e dall'investitura divine il diritto d'impartire l'educazione: la stampa fascista assegna, invece, alla mitica mfallibilità. del -partilo, ch'essa chiama Stato, e del suo capo, la funzione di plasmare sull'assolutismo incontrollabile delle sue presunte dottrine la coscienza delle nuove generazioni. E' un dogma che si leva contro un altro; un'intransigenza ohe ,teme e respinge l'intransigenza con"orrente. Ed assistiamo cosi alle manifestazioni -più inattese di aberrazione polemica. C'è, •per esempio, Ciccio Coppola, - il disertore della trincea, che non avendo dato alla guerra, come tragedia vissuta, il braccio e il sangue, dà per compenso alla guerra, Com!l parola.il G. minuscolo, - che, rispondendo aH'Osservatore Romano, protesta contro la possibiiiL'à che il consenso dato alla conciliazione venga interpretato dai fogli cattolici come « una qualsiasi eventuale connessa rinuncia. degl'italiani a. rpensare con la propria. tosta, a comprendere con la propria intelli~enza e a giudicar.o col loro proprio giudizio anche senza il placet dell'Osservatore Romano». -E dimentica, il giallastro imboscato, che _proprio la Trib1ina, alle cui colonne egh affida 1a sua ,prosa, stampò su sei colonne, . a sintesi della filosofia poi iLica fascista, il W,oJo : « L'antifascismo è delitto di lesa na:bione » ; che, nello stesso giorno, l'Impei•o, riaffermava, con IDrulalo enl,usiasmo, la tesi. scrivendo testualmenw : « E' ora "di finirla con la vecchia fola democratica, ohe ciascuno ba il diritto di pensare con la propria ,t,estR » ; e che il fascismo considera e punisce la Jiibertà di opinione come un delitto contro la sicurezza dello Stato. - Tra i due contendenti, non v'è dubbio elle, in linea logica, la posizione di vantaggio polemico spetta aHa Chiesa. Questa non può accettare limiti alla sua influenza nella vita della nazione, se non in quanto lo Stato, laico cd agnostico, ve la costringa. Ma allorcbè i reggitori del governo aJrermano - come ha fatto Mussolini, nella sua relazione al patto lateranense - che, essendo il cattolicismo gloria e tradizione antiobissima italiana, « Io SI.alo ohe della nazione italiana è l'organizzazione giuridica, rappresentante del suo spirito ed erede delle sue tradizioni, non è e non può essere che cattolico » la Chiesa acquista. il diritto ohe lo Stato si conformi ,perfettamente ed interamente al suo insegnamento o pertanto si faccia subordinato e obbediente alle dottrine che da essa emanano anche in materia politica o socia:Ie. La contesa potrà rallentare od affrettare attenuare od esasperare i suoi tempi e i suoi sviluppi ; aver soste e riprese. Non importa. Le cause o'he l'hanno determinata sono insopprimibili ; ed hanno la loro radice nelle disposizioni del Concoroato, nelle mentalità e nelle finalità, transitoriamente convergenti ma sostanzialmente e <lefmitivamentc divllrgenti, che hanno inspirato i sottoscrittori del patto. Dall'urto ohe si prepara in fondo al sacco · dell'omicida, vengono all'antifascismo nuove ragioni d'incitamento e di fede. Le forze dell'intolleranza religiosa o politica si contendono il dominio materiale o morale del popolo italiano. Pur guidate da tendenze diverse e da diversi interessi, esse attuano un comune programma di reazione e di sopraffazione ai danni del paese, cui l'alleanza medievale del trono e dell'altare, sotto il segno sanguigno del littorio, nega ogni libertà di pensiero e di coscienza. Riscattare l'Italia dal duplice obbrobrioso servaggio significa risolvere, di contro al fascismo criminale, alla monarchia spergiura ed alla Ohiesa simoniaca, il pro- 'blema integrale della nostra vita, nazionale ed internazionale. A, C. -·-············-········-·······-············--·-·········--·-·· I documenti del ptehiscitissimo Una cireolare mandata dai_ fas~ist! agli elettori deHa Spezia.: " Parti~o li azionale Fascista - Fascio di combatt~niento de_lla Spezia - Ore iO - l\1algrado 11nostr? 1(!- vilo v. S. non ha ancora vo~aito. Chi diserta le urne è da noi. considerato come un traditore della Patria. " Un altro iì1a1Iifestino della « Federazione Provinciale Fas.cista Lunense : « Plebiscito fascista. del 24 marzo i929 -VtII-. , Eg1·egio ConeHtadino, domenica 2~ marzo tutto il Popolo Italiano sarà cl!,iam~to a consacrate con il suo voto la rrnasc1ta operosa delal Nazione, dopo un decenmo <li Fascismo. l\Ia il Popolo Italiano )1a. già. risposto, stringendosi ogni giorno più mtorno al suo Capo. testimoniandogli ~on o_gm mezzo _la sua devozione, la ma 1llummata flduc1a, ia sua cer~ezza nell'avvenire della Patria rinnovata. L'litaLia vittoriosa dei nemici .e di se stessa. volgendosi a, contemplare 11 trav~- 5lio qfferLo ,ilhi guerrll- o nç,1dopo guerra. riconosce in Benito Mussolini l'artefice mirabile e il precursore veggente della sua nuoYa grandezza. Domenica 24 ogni cittadino, conformerà il mondo attonito ohe ci guarda e ci invidia, che l'Italia è fascista e che il fascismo è l'Italia. Recatevi a!Je urne ! Nessuno manchi all'appellò! Ricordatevi che la lista ha per noi un solo nome, perchè ha un solo significato: Mussolini. Finalmente oggi il Popolo Italiano lla i I suo Capo e lo adora : perchè egli è la espressione più bella e possente delle sue grandi virtù e del suo ardore, perchè dentro di lui battono tutte le sue speranze .e si assommano tute le sue glorie. 11 plebiscito di domenica 24 non è che una Cappa della marcia gloriosa, un'affermazione del passato, una promessa per lo avvenire. La Spezia e la sua provincia daranno, io ne sono certo, la prova del loro patriol,ti~ smo e della fede o.elle nostre fortune d1 domani. Colo1'oche aise,·tano le umc saranno "da noi considerati come fl'aditori della l'atl'ia, ;La Spezia, -li 20 marzo 1929. Il segreta,•io feaerale 1 lTALO FOSCH!, 11, LA LIBERTA Il Vaticanaovevadomandaltlo'un.Orlando di trattareperla « Conciliazione >> e nonparlavda'indenniètà di privilegi Un w·ticolo dell'on. Orlando scritto per la Saturday Evening Post, accenna alle trattative corse nel 1919, pc1•iniziativa del Vaticano col governo italiano per la « solu.:;ione della questione romana ». Dopo l'intervento dell'on. NiUi, il quale ha affermato che. mentre egli era a capo del governo il Vaticano gli doma:ndava molto meno di quanto Mussolini ha dato, ecco ora l'on. Orlando che afferma la stcs• sa cosa. Dopo avll.rfatta la storia delle trattative illiziate mentre l'on. Orlando era a Parigi, l'ex presidente del Consiglio narra che monsignor Ceretti gli presentò uno schema, fii-mato dal cardinal Gasva1·1·ic, he si 1•ife1•ivaai pw1ti p1·incipali dell'accordo. « li suo significato corrispondeva a quello dell'accordo concluso ora, nel fobbraio 1929, e cioè conferiva il carat:Lere di Stato con sovranità e indipendenza internazionale al recinto del Vaticano, con una certa tendenza, però, ad imporre una limitazione di confine. Devo aggiungere che nessuna allusione era fatta in quel documento e nell'fatervista ad una. contribuzione finanzia1•ia dQ. parte dell'Italia, nè ad alcun emendamento al suo sistema legislativo capace di csericitare un'influenza sulla legge comune. Vi era soltanto un accenno generale ad una convenzione ohe avrebbe dovuto successivamente i-egolare i ra'l)porti con la legge ecclesiastica. Io dichiarai di accettare questo schema, nel principio, « cioè come base di disoussione », e di limitare le mie immediate riserve al suo contenuto, rilevando l'inconveniente di domandare una ulteriore estensione del territorio attualmente occupato dal Vaticano. Feci osservare che l'aggiunta di poohe migliaia di mel.ri quadrati non avrebbe in alcun modo mutato le cose, ma avrebbe potuto far sorgere delle difficoltà. i'lli ricordo che mi servii di un esempio che monsignor Cerretti ricono)>be essere ~otto significativo. Dissi che la questione impor tante el'a di s tabilirc se dovesse o no esistere lo Stato vaticano e che le sue dimensioni, più o meno grandi, erano di piccola importanza « così, come nel éampo della giologia, im microbo ha _il diritto di essere chiamato organismo vivente quanto un elefante». Monsignor Oerretti riconobbe la validità dei miei argomenti per il rinvio di una conclusione, o ci accordammo che il problema sarebbe ~'iato di nuovo riesaminato. Il 10 giugno lasciai Parigi per non ritornarvi più. II 19 del mese m1 presentai poi alla Camera dei deputati, e, nello stesso giorno, provocai il volo che, mettendo il inio Ga.binetto in minoranza, determinò le mie dimissioni e la fine del mio governo. » E due, L'on. Oralndo, dopo l'@. Nitti, dimosti-a come il Vaticano non avesse osato neppure doma11dareqiwnto ha preteso poi dal « duce » imperiale. E' di oggi, del resto, l'intervista concessa dall'arcivescovo di Galilea, minsignor Hajjar : " Il Concordato è tin ve,·o trionfo per la Chiesa. S. S. il Papa ha preso quanto ha domandato " e ha « rif i1itato un territorio di 15-20 mila abitanti offe1·- togli ». lt "duce » vuò fare il Napoleoncino per le sue 400 co1nparse, può far stampare in libro il suo discorso, ma la verità innegabile della resa a discrezio11e dinanzi agli svizzeri del papa resta eterna e inesorabile. ·····--·········--··-------------------------------------------· « Là più compinta felicità>) <(LSOBILANCCIOMMERCIALE)> ________ ,_..,, ______ Dodici miliardi? I bollettini fascisti non nascondono più Ja preoccupazione pel continuo peggioramento della ibilancia commerciale. La Tribuna in un articolo dice che « le male linff,UO posson star tranquille : a fine 1929 11 -deficit della biiancia commerciale non sarà di dodici miliardi. (Ma si parl,a, dunq1te, di 12 miliardi 1) Bisogna far per tempo e subito giustizia di alcune false argomentazioni che si ripetono qua e là e che trovano in part!l anohe l'onore della sta~- pa. Farne giustizia perohè nel lo_r~ ottimismo facilone sono addormontatr1c1, tendono a far sLagnare le cose sul punto tn cui si trovano e inducono la grande op17 nion~ ptlJ?bl_ic~in errori di apprezzamenti perlllCIOSISSlml ». . . Gli errori di apprezzamenti sono : d1 credere che rimanga più roba a disposizione del mercato interno e a basso prezzo (Se qualche genere è ribassato di prezzo, d~uque 1a causa è tutt'altra che dovuta ad mterventi o benessere, ma a fenomeno momllntanco della crisi che 110n può durare. •Inoltre : illudersi sul deficit pensando al deficit cronico defla bi!Qncia commerciai~ italiana. Primo : il deficit non è stato mai di• queste soaventose proporzioni. " Secondo: altri si trastullano, nella co- ,moda teoria delle forze di compens~ion_e. Ammettono il danno d'avere una b1lanc1a commerciale perpetuamente in deficit, ma ,pensano che in fondo questa è la situazione da decenni e decenni e che essa è stata sanata totalmente ,anno per anno dalle rimesse degli emigranti, dai noli, dal movimento dei forestieri, eccetera. Il che se è vero pel' il passato, può esser meno vero oggi. E può nell'avvenire divenire, P~!' cori• dizioni generali di cose, sempre znu difficae. . E poi a. questa seconda categoria d1 ottimisti c'è da far riflettere, è strano come molti siano in ritardo sugli avvenimen1.i : 1) che il movimento emigratorio italiano ò sceso dal mezzo milione di avanti guerra a meno di centomila ogni anno ; 2) che a mano che gli anni passano e cho quei primi emigranti si sentono più distaccati dalla patrja, se noi:i per a!11mo~Imeno per int!lr,css1, prefer1~cono mvest1re i loro risparm'i là dove. vivono. ; _3) _olio dalla guerra in poi per Cl? che si riferisce ai noli c'è un elemento niente affatto trascurabile che ent_ra in gioco e_elle si o_hiam~ marina mercantile !I da carico degli Stati Uniti, la quale prima non ~sistev\l- ~ or~ ,porta la bandiera stellata. m t,utt1 1 mari del mondo.» Lo scrit,t,ore fascista non dice che le rimesse degli emigranti non vanno più in GLAI FFAVRAINNBOENIENITALIA Le seguenti società. riducono il loro caipitaie : . Banca Commerciale Triestina, Trieste, da iO0 milioni a 80 milioni. Istituto chimico Sanitario, Torino, da 1.620.000 a 1.040.000. s. A. Spiaggia di Lignano, Udine, da 600.000 a 300.000. S. A. Fab:brica litaliana Articoli J\letall ici Verona, da 1.000.QOO a 50.000. ';r,a riduzione del -capiLale della b_an~a Triestina è particolarmente grave e md1cativo. Nell'ass!lmblea furono annunciate le dimissioni del consigliere comm. dottor Erminio Brunner ... per motivi personali si tratta del suo gravissimo dissesto ohe 'avrebbe un passivo di quasi mezzo miliardo I Un altro impressionante disappunto, chiamiamolo cosi, è qu.ella della Banca IJ!.alo-Britannica,. della quale fu arrestato il p!lrsona,lc di direzi_one ~ Roma. La stampa in Ita:lla ebbe ordme d1 tacere. Pare che il trust bancario londinese di cui la banca era filiazione sia intervenuto a riparare la marachella italiana. La grave crisi dell'industria dello spettacolo Jn una riunione tenuta a noma - riferisce il Con·ierc della Sera (iO maggio) - " tutti i detegati dei diversi gruppi (lirica, drammatica, operetta. oincmatografo e atoni) sono stati concordi nel riconoscere la qravlttz. della crlst elle oggi attraversa l'industria dello spettaoolo In ltalia ed hanno prospettato la necessità urgente di ottenere sgravi /\scali, riduzioni ferroviario e dell'energia elettrica, nonchè altre provvidenze particolari •, Ma a fronteggiare la grave crisi dell'industria dello Sl_)etlacolocl vuol ben altro che qualche riduzione del pesi fiscali e delle tariffe .ferroviario, giiLdel resto dl!Ooili ad ottenersi... Con gll affari che vanno a rotoli, con gli stipendi e i salari mlserabill d'oggi, ben pochi sono gli ilaliani che posson spender soldi per i diverumentl. E percio', fln che non cesserà di spirare ratualc vento fascista... di miseria, lo sale dogi! spct\atori resleranno quasi mote. « La più compiuta felicità » : 856 fallimenti nel 1920 e UNDICIMILAnel 1928. Italia da quando il fascis·mo e al potere, perchè l'ital-iano e1nigrato non ha fiducia nel fascismo dilapidatore e perchè i dieci milioni di italiani all'estero, che vivono in liberl.à, possono QJanifestare il loro antifascismo. E se - per i noli - vi è la marina mercantile da carico degli Stati Uniti si domanda perchè il governo fascista ha consegnato al capitalo americano - cioè alla marina degli Stati Uniti - le compagnia di navigazione italiane, vendendole - corno le altre industrie - per avere dollari e S?sle~ere una l?azzesca politica di prestigio d1 un par1!.1toche sta uccidendo una nazione. Lo scrittore fascista della T,·ibuna poi si rivolge a coloro ohe si consolano col deficit della bolancia commerciale della Francia e dell'Inghilterra, facendo notare che l'Ing,hilterra trova il suo compenso in un impero e la. Francia nei suoi invesUmenti, perchè_ « h!I-ricostruito_ la sua posizione bancaria r1meUendola m potente efficienza espansiva e ristabilendo in gran parte la. sua situazione di banehiera d'Europa; le investi'zioni di capitali franc!lsi all'estero in questi anni sono state rilernntissime ». èomc si paga, In Italia, questo sbilancio che aumenta in modo terribile ? « II ministro de'llc finanze, ·nel suo discorso di Palermo ha denunciato il fatto che si è costretU, per saldare il deficit 1928 a ricorrere alle riserve di monete pregiale. Si è dovuto insomma intaccare i çapitali. " Queste monete pregiate sono l'orl) proveniente dai ,prestiti fatti per assicurare il tasso delal lira ... E il ricavato dei de- _biti affonda nel deficit ... Naturalmente Jo scrittore fascista parla a frasi mozze e, in ultimo ,fa la sua sparata: osare. Osare ohe cosa ? « Osm·e la i·ico11q1dsta di quel che si è perso i11 questi anni, osare la conquista di nuovi e più difficili mercati, osare anohe nei primi tempi di lavorare in perdita abbandonando la mentalità dei subiti guadagni. E quesla deve precedere it.utte le altre. Le più perieLl.e soluzioni tecniche rischiano a!Lrimnti di restar vane. » . Osare col « credito, trasporti, organizzaz10ne portuale » - ma non aveva risolto tutto ciò il fascismo, migliorandolo ? - pe,· rico11quistare q,ieUo che si è perso. Ecco Io... conquiste fasciste. Oh I non c'è ohe il popolo italiano che ha il dovere e il diritto di osai·e. Osare perli-berarsi dai suoi traditori e dalla sua. rovina, morale c materiale. Fascìsti previdenti che fJogliono mettersi al sicuro in caso di cambiamento del regime Sono stati arrestati e mandaii a domicilio coatto alcuni fascisti di Noceto i quali, in un coni.ratto d'affitto stipulato col principe Carrega avevano domandato la insenione di una clausola, secondo la quale il contrn,Uo sarebbe stato garantito ... in caso di eventuale cambiamento di forma di governo l Raga33ieraga33esen3aIauoro Da una sl.:ltisLicadel libretLI di !aYOro,rilascial-1per l'ammissione dei ragazzi e delle donne minorenni nelle fabbriche. pubblicata nel Dollettillo del Lavo1·0 e della Previdenza Socia,. le, risulta oho « i llmlti di eJ,\ di occupazione al laYoro della maestranza minorile fendono praticamente ad clevursipcr modo che in qua.si tutte lo regioni l'età media di assunzione nelle fabbriche è per i fanciulli e le fanciullo dal i4 ai 15 anni ", meni-re la legge stabilisce solo l'et.'l.minima di i2 anni. So questo fosse segno di più elevate condizioni socaili noi no saremmo lieti. Ma non è cosi', purtroppo. L'elevazione pratica del limite d'olà di occupazione dei ragazzi e delle ragazzo - due o tre anni oltre a limite legale - dimostra quanto sia diventata scar;a in Italia la rlchiesla di mano d'opera. Negli anni decorsi, infatt.i, nelle zone Industriale d'Italia, apllena raggiunta la età lei[ale i giovanetti e le giovanetto richiedevano 1I loro libretto di lavoro e trovavano occupazione ; spesso bisognava anzi, che I munioipl, organizzazioni proletarie, lspettorat i del lavoro usassero la massima energi:1.per impedire l'entrata nelle fabbriche in frode, prima dei i2 anni. Ora invece, lo Industrie avendo ridotta la loro produzione tanto da esser costrette a lasciar disoccunati migliaia e migliaia di operai anziani, la nécessltà ed il numero degli apprendisti diminuiscono notevolmente o i ragazzi o le ragazzo trovano occupazione solo con molta di!Ocoltà e assai tardi. Ed ecco che alla s!atislic.a ufJlciale dei disoccupati - degli operai cioè che già lavorano e che sono rimasti senza lavoro - devono cosi' aggiungersi le migliaia di ragazzi e di ragazze, In età legale cli lavoro, ohe di lavoro non ne trovano. E poicllè, nell'Italia lmperial-fascista, le scuole popolari non vanno nella maggior pa1·tcdei comuni oltre la quaria classe elemeniare o mancano gli isiiLnti postscolaslioi di ricovero o di oducaz10no prnfcssionale, do,·c stanno lutti questi figli di proletari dai 10 ai :Il, o ai i5 anni ? Oziando per le stt·ade e per le piazze.., E' lo spettacolo umiliante che oll"ronoora i villaggi ccl i borghi italiani. C'è sempre gente in giro come ai di' di festa ... ~:laò gente lacera e triste, miserabile e scontenta. llU!ND~ IL BITHUT~ DIMfITE~fTI i~~MPARIHA' DUTltlN~ 1 (Una scena al confine) Un collaboratore, ohe non è neppure un politicante, scrive su Libera Stampa di Lugano un articolo sulla situazione falla ai ticinesi che hanno da faro con la frontiera italiana. Sembra che questa non potrebbe essere più molesta per 'l'insolenza del vicino fascista, rodomonte e spaccamontagne, dall'aria di conquistatore e che tratta come se già avesse conquistalo con le armi il Canton Ticino e l'avesse annesso alla terra del Littorio. Dal detto ar:t.icolo, stralciamo questa caratteristica scenetta di genere, cbe non potrebbe essere più viva, più suggestiva nella sua evidentissima realtà : La scena avviene in un piccolo villaggio ticinese di fronLiera. Davanti ad una osteria si ferma un'auto; ne scendono alcuni signori, entrano nel locale e comandano una bottiglia. Ma uno di essi fissa il suo sguardo, indignalo, sopra un ritratto di Matt-eot:Liappeso alla parete. Fa l'atto di straipparlo, ma si Lrattiene e chi~de, in tono padronale, all'oste : « Non avete vergogna di tenere nel vostro locale quel ritratto ? Toglietelo e datelo a me. » Meraviglia dell'oste (non è neppur sooialista) che risponde : « Il ritratto rosta dov'è. » Replica dei signori : « Datecelo e vi facciamo un regalo " e fanno l'atto di prbndere del denaro dal taschino. L'oste tiene duro e dice che nel suo locale è libero di fare come gli pare e piaoo. I signori si allontanano ma ritornano poco dopo iiìsistendo. Inva~o. Prima di lasciare definitivamente il locale uno esclama : « Quando verremo noi Italiani e saremo frntelli ed un popolo solo non si vedranno più di tali ritratti'» ; e si allontanano. Fra quei signori c'era un funzionario della polizia italiana. II collaboratore della Libera Stampa si limita ad annotare : « S~ l'oste o qualche cittadino presente avessé· reagito _gettando fuori del _loc~Ie quei provoca.ton ne sarebbe nato ... m mcidente diplomatico e si sar.ebbe dato torto a noi Ticinesi. » QuesLa è la giustizia di questo mondo ... fascista. Un emigrato politico italiano ferito a Modane e con•egnato alla polizia lasci.la Il Petit Dauphinois, l'(Euvre, il Quotiè d·ien, la Volonté hanno pubblicato la seguente notizia : « Il i5 maggio l'ita:liano Giacomo Aria.udo che lavorava come meccanico a llfarsiglia era stato trovato nella stazione di Modan.e, sotio un treno, ool braccio destro schiacciato. Egli era in possesso di un passaporto scaduto e dichiarò che era stato costretLo a recarsi in Italia, e non avendo potuto ottenere )a rinnovazione del passaporto aveva fatto il viaggio aggrappaio sotto un vagone. Per la stessa ragione era ritornato in Francia con lo stesso mezzo e, arrivando a llfodane era stato ferito al braccio per l'urto violento di un vagone. Essendo lo stato del ferito grave e l'amputazione necessaria le autorità francesi d'accordo coi funz.ionarii italiani, dopo la medicazione a Modane, hanno fatto partire 1H Giacomo Aria.udo per Torino col direttissimo Bordeaux-Milano. Questa notizia ha prodotto una viva emozione negli ambienti degli emigrati antifascisti italiani j quali si domandano come è stato consegnato a.Ile autorità fasciste, nelle condizioni in cui si trova, questo disgraziato emigrato politico. La Lega dei Diritti dell'Uomo si occupa dell'incidente. » La spese del plebliscito ---- In data 13 marzo 1929 (anno VII ...) il Direttorio della Federazione Provinciale Fascista dei Commercianti di Milano (sede in Via Rugabella n• 9) inviava a tutti i propri soci la segu!lnte circolare : « Egregio Collega, D'ordine del Presidente della Federazione Provinciale Fascista dei Commercianti di Milano, comm. Bonomi, tutti gli iscritti al Sindacato debbono versare un oontri 1 buto per il Plebiscito del 24 marzo 1929. La quota minima fissaita per i Signori Commercianti ... (segue l'indica:io11edel ramo di commercio) è di lire :LOO ed il v.ersamenl o deve essere effettuato entro vener-dl 15 corrente al Presidente del Gruppo ... (segtte il nome d-(!lPresidente) il quale rilasoier'<1. reg_olare ricevuta. . . Dob"niamo mformarla che per d1spos1zionc ricevuta saranno trasmessi alle Superiori Gerarchie i nominativi di coloro c,he non adempiranno al loro dovere. Saluti fascisti. IL DIRETTORIO, n La cuccagna L'ex amministratore della Banca di Credito di Cuneo, cavaliere G. B. Silvestro, è stato mandato al confino 9.er tre anni, per aver ritiralo i suoi depositi prima del fallimento della banca e per aYer rifiutato <li contribuiEe per « attenuare la perdila derivante ai risparmiatori dal dissesto » e di garantire il concordato. Tre anni di confino .ai bancarottieri. Un tempo si andava in galera. Vedete, dunque, che la nuova legge fascista ha diminuiLo, in qualche campo, isuoi rigori ... Appello ai Giovani In vista della costituzione di un aggruppamento giovanile (artistico, sportivo, rièreativo) per Parigi e vicina banlicue, a inizio di una azione estesa agli nitri centri d'èmigrazione in Francia, i compagni ed amici che hanno figli d'ambo i sessi ed avessero conoscenze fra la gioventù italiana della· regione, ed i giovani amici lettori deJ:Ja Libertà, sono invitati ad inviare nomi ed indirizzi djlrgenza a : G. Gambini, che;; Concent'ration Antifasciste, 103, 11ic du Fauùourg Saint-Denis - Paris. Indicare l'el,à e le particolari predisposizioni (Canto, Mnsica, Ilecitazio11e,Sport, eco.). Prossimamente sarà convocata in Parigi una apposita riunione. Amici antifascisti, giovani emigrati, che intendete lottare prci(icamente contro la in[iltrazi,me {04.cista all'estqro, rispondete al 'apvello. % $ %%%\S\' e%o%$ \$% ,%5 NONDIMENTICATE LA SOTTOSCRIZIONE PER « LALIBERIA'>) 26 MAGGIO1929 + Ecco un hel branco di • giornalisti • littori messo In a~ilazione dall'arietta primaverile e concordataria ; cornate furibonde. I signori ca• merall del clerlco-!ascismo e del fasclo-clericallsmo polemizzano. Anzi fanno finta di polemizzare, percbè i pastori stanno bene attenti a mettere - se le cornate cominciano a far ma. lo - l'ordine nel branco mandando i canl. Cominciamo dal più grossi. Don Ciccio Cop~ pola, Il gran Ciccio del nazionalismo ltaJloo, Don Ct scrive al caro Forges, direttore dell'ex Idea Naz!onale inserita Inesorabilmente nell'e:,;: Tribu1111, lamentandosi perchè l'Ossen:alorc Ro. mano " con lnsollta vivacità polemica » - eh l la 8rlmavera: maggio che scuote I cuori... - cri ica un brano del suo articolo La Oroce c. VAquUa. Chtstc sf/ cos' 'e pazze : Intatti anche noi siamo esterrefatti : l'Osservatore Romano legge gli articoli di Don Ci ? Ad ogni modo rndiamo cosa vuole li Ciccio : ef\"li,come al solito, rivendica la paternità spir,tualo - la maternità è di Rocco : il fascismo è figlio di pochi, ma borbonici genitori - di quanto il fascismo ha fatto da dieci anni. Poi dico che egli, Don ci, non fa « confusione. tra la politica estera di un paese e la missione spirituale della Chiesa cattolica nel mondo • con• fusione che condanna... nella politica francese, Ma dove Don Ct diventa grande e spassoso come il pq:zarieUo è quando mostra i denti al· l'Osservatore : questo " si pone da un punto di vista dogmatico, io - io, Don Ct - da un punto di Ylsta storico (All'anema d/ 'a paJ.tq, Don Cl... ) [,,'Osscravtorc - ohe per vocazione o per destinazione deve parlare da teologo - non puo' evidentemente ammettere altra tes~ da quella della assoluta. originarla Identità tra cristianesimo e cattollcesimo e della assoluta Indipendenza del cattolicesimo - appunto perchè verità rivelata - dal gènlo romano e latino"· Non solo, ma l'Osservatore • mostra dj confondere ra:;lonalismo e ragione » e !a • con, fusione tra li caldo unanime, convinto consenso dato dal popolo Italiano alla Conclllazlonee una ~alslasl eventuale connessa rinuncia degli lta• han! a pensare col loro proprio giudizio anche sen1.a !I placet dell'Osservatore». Una simile confusione farebbe • !at.almente risorgere l'an, tlolericallsmo ». Don Ct è bello ! Non solo risorge l'antlclerl• -0allsmo, ma aumenterà l'antifascismo, caro il gran Ciccio, appunto perchè li popolo italiano non rinuncia a pensare col suo giudizio, ànche senza 11 puu;ct di... Mussolini, oltre che dell'Osservatore. Ad ogni modo son cornate tra I castrati del gregge. + Ecco il fiero Momento che, a cornata, cor~ nata e mezzo. Se la prende con la Tribuna, coI Tevere, col Popol.o di Roma e con la Stampa : « E' un bel pezzo, diciamo con !tanohezza, che non si narlava plù un linlfua.ggio cosi' espllcl• la.mente protestatario, cosi sostanzialmente an◄ tlcattolico. Le poche volte in cui l'antica formu• letta dello " stato etico » cara al parentado di Croce e onoratamente accolta nella società ldealistioa più o meno assoluta, s'era proposta di affacciarsi alla ribalta del tempi nuovi, l'aveva tentato per vie diciamo cosi' accademiche • o aveva passato « Il contrabbando con mezzi mo• desii e timidi • soLto il naso dei • doganieri generosi». !Ifa ora è l'ora di finirla, impone il illomcntc;; perchè « lo Stato etico per so stesso non puo' esistere » porchè " sorge da i ceppo della Riforma e del libero esame •. Tremate, ma è cosi', Allora, dice 11 Momento « vorremmo dunque ohe ci si decidesse una volla per tutte a rinunciare allo Stato cUco per uno Stato di nome più sano e più sacro e oioò Stato cattolico. I dialettici (ma non si tratta di un solo ?) ci han capito a memviglla ». Qui fa cornata ci sembra diritta. Il Momento dice che lo SI.alo principi morali non ne puo' avere. E per quanto riguarda lo Stato fascista ha ragione da vendere. E sog~unge che lo Stato puo' « riverberare • principi morali • o promuoverne la pratica". Cioè quelli cat.lolici. I fàsolsU1 insomma, non awvano compreso il Conconraato. @rcJ. <i'giornali clericali lo vanno spiegando ai • dlalcttici • ovvero • ma non si tratta di un solo ? », 81 solo 'dlaletl-fooche fornisce I disohl al grammofono ·vaae d,t/L pw,, dronc del littorio. E son senza creanza, questi preti. L'Avvenire d.'Italia sghignazza : • I melanconici dello • Sia• to etico». A questi melanconici fessi i padri gestùt! stanno tirando le orecchie. Che cornate, signori miei, nel gregge llttorio 1 + Poi cl sono anche gll arcivescovi sguinzagliati all'estero, incaricati di concedere Interviste sul trattato vaticanesco-fasoista o di far sapere perentorianiente {lhe il papa ha messo nel sacco il formidabile "duce•· Monsignori dio lo perdoni, Hajjar, arcivescovo di Galilea ha voluto dire ad un giornalista ohe il Concorda to è e w1 rloco trionlo per la Chiesa.Sua Santità il Papa Ila preso quanto ha domandato. Gli avevano offerto una circoscrizione di 15 a 20 mila abitanll, dove Sua Santità. poteva esercitare Il potere temporale, ma l'Ila rifiutata., perchè, quanto desidera è la libertà della Chiesa di comunicare con tutte le nazioni. Voi non ignorate che il S.'S. Bcnecletto -:.."V di santa memoria s'era lagnato durante la grande guerra che la sua corrispondenza era aperta dalle autorità. civili. Era veramente prigioniero. Mentro ora In Città papale è indipendente dal territorio Italiano. Il Vaticano Mn è 71!ù h1 Italia. li Vaticano è padrone in casa sua. Il Concordalo è un vero trionfo... li trattato del Laterano comporta Il riconosciruent-0de I codice ecclesiastico da parte dei I ribunali dello Stato Italiano... » Altro ohe ,, Sta1o etico • o "nulla al fuori dello Stato " l Poi c'è l'alfare dello lettore durante la gt1er• rn. Ah I perchè non l'hanno fatto prima, l'accordo ? Monsignor Gerlaeh sarebbe stato felicissimo. + Entra in lizza anche la Stamva. Cornata fuori ordinanza : pat·la bene perfino di Cavour,• o hssicura che lo Stato - sarà auello « etico " stavolta - non ha neppure • immaginato che potesse rinunciare sollanto a qualohe apparenza di sovranità ". PoYerello ; non lo lmmaginaya. E badiamo bene : "Non si puo', infatti concepire uno Stato sorlo da una rivoluzione, e cho vuol essere totalitario, oho viva, corno di rivcrbet·o e di riflesso o di accattonaggio morale, prendendo a prestito da altri isiitull le idee cho riguardano la moralità, la ragione della Yita civile, il dovere, il fine dell'uomo su questa terra, ecc., ecc. " El « il Concordato va attuato con giustizia o con equità o senza nessuna cli quello illusioni funeste cho pensano a situazioni spente por sempre nella coscienza moderna •. Bum l E allora questo stato tot.alllario perohè ha dato mezza Roma, due mlliardi, ha fatto del diritto canonico la legge dello Stato, eco., ccc. ? La parola al ft!omcnto, per dlo ! Queste cornate tra castrati ci d!Yertono un mondo. L'aria di maggio e la Yocedei due pastori, quello col pastorale e quello col manganello, li eooita. ~fa - state bene sicuri - sl tratta di una polemica fatta con l'c:i:equatur bisogna far vedere, agli italiani obo son rimasti allibiti dinanzi al vergognoso mercato - che i fascisti non mollano dinanzi alle pretese olcrioall. Ma hanno mollato tutto, tutto, pederaslicamonte. + I-I signor Luigi Vlllari nella Nuova Antologia mostra Il fiero pentimento fascista per la campagna condotta tempo fa dal Popol-0 d'Italia e aHri Imperi contro I tw'lstt. La verità era la morale della favola dell'uva « acerba • della ,·olpe. Visto, tuttavia che con le cattive i turisti non si commuovevano, ora si teni.a il mezzo opposto, e il signor Vlllari ra la guida di alber• go. Per lo sviluppo delle Industrie iiallane è augurabile, dice il Vlllaro, ohe gli st.rnnlorlvengano in Italia e ne ammirino I progressi. « Atffraro e trattenere I turtstl è, qufndl, una forma di pntrloLlismo," i\la il Villaro nota olle anche nei grandi alberghi ~I mangia male - è vero ; dovo si mangia bené è sollanto nel !asci - o " l'esagerazione dei prezzi nel 1926-27 u spaYento' i forestieri. Ma ora snrcbbc tutto modificato, assicura Il Villaro, e gli stranie1•i possono andare in Itaiia. Tanto per salvare la dignità. imperlai~. il Villaro propone questo compromesso : • Bisogna cho lo straniero abbia l'impressione che, senza avere bisol!no assolutamente di lui, noi lo accoglimo cord1almentecol desiderio cho conservi un buon ricordo del s.uo soggiorno"· Locali uso industriale, 240 metri guadrati nonchò locali per uso ufficio ad affittare a partire dal primo Giugno p, v, Indirizzarsi al signor Salvi, 16, Rue de la Tour d'Anvergnc Paris (IX),

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