ANNO XXXJI. A. P ZUR[G{), .30 GJUGiNO 1928. Nam. 26. ------·------------------------------- ' Telefono :f.175 (Selnnu) - Ccnto-C/n;Q11es N. V/1/-3646 ~EITIMANALE DEL PARTITO SOCI-\USTA TTAI.T.-\NONELLA SVIZZERA --·-----------------------;------------------- Abbonamenti per la Svizzera per l'<mno 1928: REDAZIONE: PREZZI DELLE INSERZIONI: UI) anno lr. 6; se.i mesi fr. 3; Lre mesi fr. 1.50 Per /' estero: Un anno fr. 10; sei mesi fr. 5; tre mesi fr. 2,50 L"Av1Jenire del Lavoratore , Zurigo AMMlNlSTRAZlONL:.: c..,ommi~sione Esecutiva ciel P. S. I Zw·igo. Militarslrasse 31ì Pe:r nnea, o sphio di linea (larcba:za una colonna), 20 Ceat. Per réclame cont±nua.ta, prezzi da ooorvenirsi .La teori::~delle ., elites ,, ed . 1 suoi Oh! Oh! La lc~1 sull urnla sociall:.:la e l'arLicolo della Luxemb 1rg esumalo daL rAuww !, ha ri~vegliata in pieno la atl1\'ilà polemica dei comun1sl.J. Lo • 01alo CJJ;erwo s oc.cupa ampiamente delle nostre d.iscns:.10:1: sull' tm.1à. , 1•alcc e Manello • mi dcclica bc11 lre articoli. D'uno, in cui un opera:o comwli;,,la, che polrebbc indiltercntemcnle essere w1 _profe:.- sorc, mostra d1 prdcrirc l' ingiune alla discu~sione, non mc ne occttperò, come da cinque am1.i mi occu20 il meno possibile delle in.giurie comuniste, lasciarudo al tempo, gran galantuomo, l' incarico di (arne giu_ slizia. sviluppi nunc:iato (la un com1.uùsla. dal vrar.iarlc·i. q11:n 1d0 diceva a Bologna: Si parla 1i;,ilto <li clillalura del prolctarialo. s~ con quc-,la espressione f>i vuol òirc che la clas. e operaia dovrà in \":a lntn!.iloria. dopo confJUi$lalo il potere. usarr nw1..zi straordinari contro le Yelleità 1d,ircazi~- ne dei )1roprì nemici. si aITerma co- ~~ 1n:m:: 1 :-i mente Yera. ~fa ~e prr tlillalurn s1 ':olcsse inlrnderc èhc una piccda minoron;;;a rlouc<;sc scr_ uini di un prole tarialo ancura im_ ma/urc J-t'r imporgli C! qualunqu•' cnsfc, i propr1 "Sperim('nfi, ;illora s; cadrebbe in un ·utopia conti aria allo spirito CO.!'ì ,rofo11do drlla cl0tlrina 'ocialisla . Come ii. Hussia comr in frcrnrnGià moll'acqua è passala pei Ka- nir1 all'epoca dei pntchs. vigli - ahimè - e sollo i ponti deL Quando la dotlri11a n1nr,·s1a dila Senna, da quando i comunisti mi cc che l"elrmento insosliluibile d"I hanno proclamalo avycnturicro • mo,- nwnlo rnciali~t~ e~ la rlas-·" opcnni\cndolo , • mcc;licrantc • e pcraia, cc,a inlrndC' 11rtlamenle clipegg·o. ~tìnfUC'rc· il Partilo so~·alis 1a. il par_ t certo, anch·io ho coi· o la m,a lite dei lr.,oralori. ci~i par!ili ho•·- avvcntura: l'avveulura rl'wiu che ~licsi anc1,c pt>r ciò <'h "01'!'<'''11'' ·1 Yenulo al soci~lismo ii\ t~mp1 ~~trì e I ruolo e la funzion_" rstcriori: i:-1<'_ ~ che alla bandiera soc1alisla se sa- dC' render<' omaggio alla ~uper onl:l crato anima e corpo. E l'ha <life.,a e ,Jl']l~ clas~e 0pe;·aia -;n1JP allrn <'I) _ la difenderà, quella bandiera, co11 , ·. q1p•,r:orilit "o~i.._k <' ~1rn~rioril'Ì. una fede ed una passione che gli con- morule. sentono di scrollar le spalle e pas- [./1 cla.<:c:roprrn,a lib<>ronclo.,:i. /i. sa.re ollrr davanti all' 111sullo volga- l1t·ro finlc-rfl 1/manità non ,;oqginna re ed irnpolcnte ! ncssimo. non ho necessità rli trusc' _ E Yeniamo al $Odo. cioè al contra '"l"rf' rl",,lr0 o ..; un r0r/('o ri, srhir//li slo fra marxi mo e leninismo sui e- di oppre."si. due punti• fondament:.tli del ruolo L~ riYoluzionr prolelaria è ro"edel partito e del concetto ~i clemo. r". collC'tliYa .,i ·li:> cl:i~sr non r;-.,,_ orazia. ~rov,-isazion~ o J"imposi:conr cli un'ì Coll'arb <li volerlo ncgan:, Fa/Ct minornn 7a. TI suo ~igillo di gloria è quindi la liberfa Nella de~ocrazia e Martello spiega - o lenta di spie- operaia non ci sono schiavi P non e" L'are - questo conlraslo e, spiegarlo i,.ono owressi. è implicitamente ammetterlo. Ecco il significalo dell'arlicolo di Il leninismo è - scri,·c - in Ro~·a Lu:,e111:)l1rg esaminalo dal!' Aconrtraslo col ma.xismo soltanto per uami !, a proposito del quale le tre tutti coloro che -come il segretario colon.ne polemiche di Falce <' .\lnr. del P. S. I. (gra::.ie, noli ho queSfo_ te/lo col signor ;:-.;P-nn•i non cl"con nore !) nou ha:mo capilo niente, o Il · I n_u a: pnmo pere 1è non di'-lruggono non hanno voluto capir niente, di I I I b arl.co o c 1c sare be di una importutti. gli aYvenimenli politici ctel pe- tanza capitale anche se la Lu,:cmriodo dell':mme-diato anteguerra, b_urg lo aYesse, e hon lo ha. ript:- dellat€uerra e dr·! clopo-g11crra. Que- d I l sti avYenimenti hanno dlimoslralo a ia o; S('COnc 0 · pcrchc sono appunto tli an-enimenti successiYi all:1 tra_ suffìcie11.7.,ache le classi (sic!) d·r~- gica fìnc della Luxr.mbur<1 (11li aL genti del socialismo. compreso quello ,·en:mf'nli russi e quelli di luila Eurivoluzionario, compo:.le di· elemen- ropa) che danno a quell'artico!fl un ti pro-venienti n<'lla loro ![ramie m~g- valore deci~·\·o r storico. ~ioran7a dai crli mcdi. (E dn dovP uengono i diriaenli comuni.<ii da ~ella mis,.ira in c11i il bolsccvi mo Bulwrin a Gram,·r,? ·' hanno trad;to si è po~lo sollo i piedi la libertà e la completamente il pro_!1r;•-Ti 'ma ri\'O- rlemo~.razia. esso ha p01 lato un coL hrzion.ario del rirolefa; iato. Carlo ru mortale alla ri,·')luz10ne prolelaMarx non avcv;-i r,reYi!'to que~to ..... .-·~ cd ha ~-ca_,·atoun ahi:,.so fra opei·at ed cp<'rn. al pu11Lc, clic (,·edere (Figurarsi!). Lenin Yi<;<;ulond P~- ii pl'Ogcl'ri c:i vo~ram,nn del!' lnlerriodo nel quale : capi ,ocialisti la- · 1 t· naz10n_ a <' .Olllll!li<;la) C'-iSO è Og_!~i ~iarono Yincere la reazione piutto- Il d - a a_ricerca i una g.iu~lifìcazionc di sto c],e guidare il proletariato ~l!a ordmc ,:cialc della ~cis. iolle. ~on t0nquisia d'el potere polilico ... capi ~oltanto - SC'con·dn le te-,: comuniche non tulio il proletariato aurebht> ste - '>larebbcro ùi fronte classr> irl'::.ialo la riuolu::.ione e l'aurebb(' horgh<'~" <' da-;:'"(' oprraia. ma nella r11[r.q, nel periodo ru.~."eguenle in1- 1 nicrlialo. ma bensi una sua minn e a!-se 0 l'"raia i ccli oppressi (/wn_ ran::a cosciente e rivoluzionaria . p('nprol('[arial) rnn-hhero in loti a E-! ecco balzare Yirn e palpilante coi celi priYilegiatì (operai qualificati), questi ultimi sotialisli P com- \::. t 0 oria delle éliles cl1e s1·potra· ga- ~ ' p-lici drll'imprriali·,rno. Tesi. anche bell~rc per arci-ri\·oluzionaria ma , ·t -,. .· t questa di netta iospirazione anli1.on CCI O pv. marx1s a. ruarxi~t ] I [, • I f.n,endiamori. Cn parlilo è ~<!mpre ' · a P e 1 ~ ci,~'\ men emeno. a un~ élil(' e s: può aggiungere che un portare la lot,a ((1 c,asse nrl <;eno · 1 . '!ella classe oper',1a partilo Ya e per quel che Yalgono 1 • " '· • S11ui-reii dirigenti (cioè la sua élite )-1 D<'l I est o. I_<' t~Jc:e,lrso1~a Yc<lerlC' ~fa in che senso nel socialismo n allo. Marx e1,1 u.1 pafs1011ale. un moderno il prole:ariato costituisce ~1omo profondarncntc l_egato:al!a ?1_c l'<'kmento insoslituibile? idee. eppure noll pe_nrn mn1 d1_dff~- In questo senso: che nel sociali- dere la classe o-pcr:~1a.Suo_ fu il gn- ~1!10 moderno la ri\'olur.ione non "- do:_ • ~.,auoratori d1 /111/0 il m~ndo inlesa come creazione artificiale un umtev, ». e Cfllcmclo. per r,on c1tarr 1,uro prodotto dell'idea, ma ~on- che un _caso,.h1 soc:;::i.ld~mocruzia leriu:~1~ di minoranze elclle; ma la rL de_sca ~1 trO'\Ò _(nel yenodo della e_ volur.ione si realizza e rh·iene man rn,grazione) !.Cls~a 1n due tronconi. niano che socialmente, politicame11- ~utla 1~ ~~-a ..iulorilà fu ,·olta a rin. lC'. inlelleltualmente il proletariato ·anda_ 1 e 1u~uo~e. . . acquista cosci"enza e maturità di _Aglioc~h1 d1 Nfasx. uno dei smtocla:;:se, man mano che per le leggi mi _d~lla mfrr;orità del moYimenlo ste~rn della evoluzione economica il socJahsla francese su quello tedesco, lavoro assurge a cla._<\Sc direttiva, era _ne! fallo_ che qui le ten.den7,e si coniro cui si accampano i privilegi costi_huYano _m pa!i._ili separali invedi una minoranza detentrice crei c~ <l~ ~momr.zars1_ 111 una superare nwni di produzione e dello Stato, d1sc1plma proletaria. organo politico della dominazione Nes~uno dirà mai qu,1le pr~oiudiborghese. zio enorme il bolsceYismo ha por_ Concepire· il partilo come una é_ tato_ a] rn?vimenlo operaio volgendo litr di rrofessionisti della ri-voluzio- la mvoluz1one contro la liherU\ e dine cornporta inevitabilmente un '(fi_ videndo il proletariato. slaeco fra partito e proletariato e Contro quesla ~itu.azione noi ingenera il pericolo che vide Rosa tendiamo riaffermare, dopo le falle Luxemhurp e che in Italia ht de- esperienze. il vecchio ooncetto che h BibliotecaGino Bianco cla=c opera.ia lron,1 :a sua maggiore f?r~a nell'unità e che il pa.r'.1to soe al1sta non può essere vitale che se c,osliluito sulla base della libera espressione delle lendcn.ze nei Limiti d1 tm.a comune dottrina e d•1;1lacLisciplina wl'azionc. PlETRO :'-JENr ì. -ol?avan Noi siamo nati per non conoscere le ctll1zi{!, le anu,rezze e le responsab1/i.ta del gwrato. Possiamo tran- <1u111wne11taeire che se lo iossww, saremmo dei giudici pericolosi in quanto dift1c1lmente noi non troveremmo una scusa e una aiteuuame per qumswsi genere di reato. -------------· Peggicohela Palisse La SquiW!a, tessa più che mai, pubblica iJ resoconto stenografi,co del discorso pronunci.afa da S. E. Bottai all'inaugurazione del campo sportivo del dopolavoro gùuwrùw. Fra qu.anto ha detto il sotto-segretario alle corporazioni, questa perla è veramente degna .... di venire infilata: « VEDO, DINANZI A ME, UN PICCOLO MANIPOLO D'ITALIANI. FORSE, SE TUTTI FOSSERO PR.t.- St.NTI SAREBBE PIU' GRAN DE ». E se il nwnipO'lo fosse stato più grande, forse non era più un manJpolo; ma un battaglione, o un reggi· mento, oppure .... tutta la colonia Quel forse vale un Perù. · Ma che bestie, che bestie 'sii fast1sti! matita rossa. - . __ ..,._ -- ---- Sarà forse per questo che non riu- . . scwmo _alfwtv a comprendere come Arreseti condanne 1 giurati ai Losanna abbiano pe>tulO negare la quaatica di « _uolaico » a1, , La reprcssiollc cominua i.mplacabireatv c/ii<1rt1111<:11te « poUtico » com- I'~ e sc11z~ tregua .. messo da Alvise Pavcm. La sct1m1ana scorsa sono stati ar- /l .• • , . • . resta-ti Pilo Allbertelli, fig,Jrio dC'lfex .. ... giorno ::,tes::,o che il uostro ar- deputato sooiafsta di Pa. . ·1 ~'tWlO ::,u f-'av~m vedeva_ la luce, il pug110 LanLlau~, ex-:;e• /(;~;;.~~ ~~fi1,~ ,,ivvune_ rcp1!bo11cw10veniva conctau- Camera dol Lavoro chl y d · ''.(J(o. P0tche La estrad1z10,ze conces- t.'01l1J)ag-nil3oniantii.inj cd Aardeasc,_ e 1 :,{l e una conclcmna . , . 'm1, 1 m- . pu rati d I aver ten taro iJa cos tli'ttLZionc I gwrati 110nhanno vvl.utv ricono- d~la Fodcrazione Oieivat-Glc Soojail<;- scere riato lo strazio di un'anima, ~ta u,; '01vara. Il~/~ hCllfllO tenuto conto d1 unu ter- Conte;mpora11ea.me11tevenivamo arnbrle 1flu,z10ne morule, non hanno rest.1Li i ccunun~sti prof. G. Li <::ausi, o~wto o voluto r1coT1oscere la triste E. D'Uinofrio e-C. Amoretti. Situazione che ha provocato il fatto. LI Tnibunailc speo}allc ne.I frattemJJO Ad un uomo elle ha. nel suo pas- contiJrtua Ila sua feroce iunzio91c: setsalo tutta una storia pollttca dotoro- te giiova-rnistudenti cd operai ociaJosissima, fatta di coraggio e di priva- sili e comunisti d,i P1no Tjcinese, conziorrJ; elle ha 11el suo passato pro::,- da11 1 naiti a pene da•i sci ai due a1J1J1ti simo una fermezza veramente eroi- di real 1siooe per aivcr id.istribujto ma· ca e si tiene con,fo della sua inferio- nifesti11j ed argarn1izz.aitc-rJ1ur.rio111i lim rifà fisica che ha amnentato il elisa· occasiont:. dd Primo MaigJo delilo gio e la disperazione della già ama- corso a1J11110. rissima vii-a d'esilio; ad un uomo eh.e lrl C()JTIIJ)a 1 gino F~amme.nghii conda1111011 contava ormai più i pasti saita- nalo a oi,nque ainni di ,recilll.lSioncper ti e che ha avuto modo di riconosce- propaganda ainifiitfaisoi,sta. re come e su la sua miseria e su la E dalY!e gailere gi:1unge l'eco di sua disperazione si specula,va e su ta 1tuove sevizie: detem.11tlsiottOIJ)osti alsua generosità si costruiva da ww la 'tontuina al~lo scemo ct, strappar ,Jomas1wda di ignobili essere esecra- ro confe.s_:oni ad ammissiton:i: impubili e ripudiati da tutti gli onesti, la tat1 che da 'liii ainno JJ1el ph'.1coo1,plcc;ua rovina definitiva, che compi.e un t-O :1 ola.mento dailtl(; .loro fam1g,lie, a-tatto di rivendicazione 1,'ersonale e di tv.,11<.lo·mlao beffa chi u11processo. personale giustizi-a, il reato di que- ""'-========--·-====:!=,,.. sto uomo non è « po/ritico "· Eviden- , temente la spia che voleva rovùumlo l lstrottopreiarl'attentato di Milano r,on era una spia fascista. Ed egli non era tm cornbcJ.ttente dell'antifascismo. Se la cùute di Alvise Pctvan non ci destasse delle seri.e preoccupazioni, potremmo trovare 11ella sua concessa e.<:lradi::.ione m<1/Pria di ral/e. gramento. Il processo Pavan, unitamente a (fuello Di Modugno, sarà un proce·so intentato contro il fascismo. n,1 <1uec;ti verranno fuori delle C{)- c;ett" cosi grazifJse che vi era veramente da dec;iderare che il processo si fflrec;se. Dec::fderavamo che Pavan fo se re<,o libero solo per lo stato di sua salute vn;chè la libertà e il benpc::c::1>drei un fiero antifascisto è per noi ben più f!rande cosa che la soddisfazion" di 1111 nrocesso contro un sistema immorido vavido di viJdiacch;.c;c;imemacchinazioni che rrmdono niù odi.osa - c;e ciò fosse poc;sibile - la mwlifica di «spia"· Il "duce « In !svizzera partecipa.i a delle riunioni poUPiche e presi ,anche la parola. L'in.temperianza dei miei discorc;i mi resero tnclesiderabile alle autorità svizzere, eh.e mi espulsero dai Cantoni di Ginevra e Losanna». MUSSOU I (C an.di.dR, 24 mat_g,g,i:o Ma vi.e). Le proteste delJ,Ja classe operaia iinternazionatlc e <legil! c;J)'i,nhJtibeni di tutt0 il mondo, sembra che abbiano !)t:r irl momento trattenuto i,I bracdo dei boi:a fasdsta: i sei innoce11,ti ii11cci!ipa,~di eiWattentato di MUan10,oi sì a5s:cwra. S()lno ruon·i di periccth immcdia1o. Oiò ?10!1 deve pe,rò fatr d◊Sliste-re Jc1: 1.l"agi taz?orne: 1ri rasoi, mo nel s~Jen, Z!c1 dc,Ir OJ)i1hio11p<u:b. bti,ca è caip,ace d; dare csc:uzionc ai suo·i cniimi,na:lidfi- !>egini. l11tanto iii Duce si mostra soonterit0 dei rislll-tartli deikl' 1 i,sbJ:1Uttoriape, r attentato. Ne ~ um 'Slirntomol'aJ!lont,ma,mcnto del Prefetto di Mi!looo, comrn. Pemiicoih. C-he iii suo uocessore abbia J' ornuairiico di trovare i rosponsal1itli aid og,rri oos~o. ma1g-ai11i1i nnoceniti. icame 1 sei di!Sg-rav'ati ohe tutt'ora ~em()IJ10 ;,n carcere? ,, mente Al Crain Cornsh~11ii'o dli 01ncwa, ne.1la ,edutia ddlfl' 11 malg-giio 1904 viienc chsous J. 11' \111tcnpe'ìla111dze.'al dewurtatn ·ociar~;ta Wy s -sulll' espuJsiane di M.ussolltini.Riiisponde aill' liinterpetI!a]1rt'e il •srginor Odtier, ConsigiJiiere di Stato. « .... e allora Mussolini si è deciso a presentane un passaporto, che a prima vista se1nbrava regolare. Portava la data del 31 dicembre 1905; ma era visibile che e'era una modificazione e che si trattava di un tre trasformato in cinqu.e » (1). Mussoii111~\lli'~e arrestato 111e111trc si •reca per rrlilbirarreIle oarte crederndo di averla falla franca. Tnlerro- !'(a.ito rr.ìsponde: • Riconosco clte la data del 1908 e st<da falsifiw(Ja in 1905; ma ,wn sono io l'autore del falso. Riiconosco però di averne fatto uso sapendo che era un passaporto falsificato» (1). ( 1 ) Dai IJ>rooels'S:Ì tverihaJlal ~ Gran Gonrer 1 de Oerreve. Al Ma•tlre dell' IntePnazlonale L'inaugurazionè de"lMatteottihof,, inVienna Le manifestazioni dei p1·olet.arjato , icnnc~e assumono sempre un alto ca1 altere cli ~randiosilà. ln questa . ca, e cillà, g:·ande come una me11opoli e deliziosamente provinciale, il prolela1·ialo dom,na lulla la vita cittadina colla propria ombra gigantesca. i\la, a Yolcr e:.sere sinceri sino allo scrupolo, non aveYo polulo impedire a mc stesso· di pensare - .9a.. rà slalo queslo un segno della malallia d'esilio? - che Yi era persino l1oppa festività in queste manifestazioni spettacolose, nelle quali non mancano mai nè le danze, nè i fìori, nè le allegre mu.sichctle <li pifTcri e Yiolini. Certo il tanto celebrato • \Vicncr Ilerz . il cuor d'oro di questi simpatici buonlcrnponi, cresciuti fra le allegrie spensieralc del Prater e dc lk mun,·rose oslcrir che Yendono il , incito insipido clclh tollina c·rcostante, que8lo cuor<' che freme alla p:ù lieYe musica, sa però esser<' i11trC'pido nei momenti del pericolo. e •i,1nclo un' id a in.fìa1nma la menle ! , "ando la Yoce <le] dovere ri,uona. .\fa non mai come in questa diomcr·ira. che vede inaugurata nel nome del noslro ~Iartire, una delle più colossali co::,lruzioni clic 1! ~ocialismo , icn11ei·e aJ,bia inalzato a tulcla ad 1111 lcmr<, C'd a fortilizio della classe (•rrr:, ia, non ma; come in questa 10, .. a·a. che mi h,, ,cramentc fatto srnr<lare rcsilio, io mi sono sentilo una c·o.a sola coll'anima socialista. di Qllr!'lo grande p'rolclariato. Le note solenni <lell'Inno dei LaYoratori - mislico, qua!>i dolente ma non priYo d1 forza - s'alzano l~nle n~lla corlé enonne, pavesata G;1bandiere e di fiori; e come in tma Yiiionc, mi riappare il \·iso del Ma..J·_ Lirc quale lo Yidi quella sera del maggio 1921 in Roma, quando, lacerante, gli era giunta la notizia che i fascisti gli aYeYano inYaso la casa ed inswtato la madre. Kon ho Yisto mai un viso d'uomo , ·so che possPdcsse quella S'eren~ fermezza. Egli è ora q~i presente. oon noi, cogli esuli del Circolo che porla il suo nome e la ~ua immagine è la. stessa d'allora falla anche pit'.1severa e più farle dalla superba gloria che c,rconda la ~ua memoria. La manifestazione è riuscita un 1;uperbo alto .cl~ fede. Il comune <li Vienna - il più rieco comune d'Europa - ha costruHo negli ultimi lre anni. nella localilà ~~argarclengùrlcl, E-insiedlergasse, S:ebcnbrumenstrassc_ un grande in1sieme di edifici comprenàcnli, in lutlo 935 abitazioni. Il più grande di questi ediflci, quello architettonicamente più bello, e slalo dedicato a Giacomo Matteolli per ~~01:1.a:1eavolontà espress<a degli mqmhn1 della ca.sa (opera degli ar. chitclli Enrico Schrnid ed Ermanno Aichinger. Lo stile è quello solito di tutte le numero e _case operaie di Vienna, tendente cioè al Li,po ultimo dell'ar _ chilelluia Ledesca ed arieggiante quella dei gral tacieli americani. Potrà, sinceramenle. anche non piacere. ma non gli si può negare. fC non la ignorililà. almeno l'imprnnta del grandioso. E' un poco, m omma, il « kolossal • tedesco •con tulti i suoi pregi e difelli. Ma tulle quesle sono Yeramenlc quisquilie. Quello che è vivo in questa cosl.n,- zione, quello che veramente la domina e l'abbellisce, è l'anima ·de.I proletariato che l'abita e viviftca queste pietre grigie e queste faccial<' glabre. Il boi-gomastro Seitz vi è entralo come. un trionfatore. Queste opere grandiose sono infatti il trionfo di una ~olitica saggia, tenace, socialista nel più vero senso della parola. Esse sono i pilasl1i formidabili delle future socializzazionj TI suo discorso - ·oratore eccellente, Ymranie, quale la oratorùa tedesica non ci aveva abituato ad udire -- e sla_to naturalmente improntato alle es1genze dell'alta carica che l'esimio uomo ricopre. Ma quegli che, con sentimento più vivo e con parola più calda, espresse la fede deJl'a.nima noslra, fu il compagno onoreYo)e G-ugliclmo Eilenbogen. Diamo qui il suo discorso stenogral'ato: Illustre sig. Borgomaslro ! La idfrez.ione del Partito .Socialista dei Lavoratori Italiani che, atlual11,ente in esjlio, ha la sua ~edc jn Parigi, mi diede r incarico di comunica~·e il proprio ringraziamenLo sent1~0,_aLe1 ed alla magg:oranza del Cons1gl10 Comw1ale di Vienna, per la decisione di dcclicare questa casa alia memoria di G·iacomo :MaLteoLLi, che fu socio di r:rueslo Parlilo. . I l?'"?r~L<;>r:_italiani e, soprallullo, 1 8o_c1_al1sL1tJa.liani vedono in questa tl_cc1s1oneun atto di fralerna S'olidarietà. , ~Ia e~s~vedono ancora più, in que- ,·,a dec1~1011e,un allo di omaggio al nome d1 quel grande Martire, che ft\ ad m_1 1 _lef;IPO_anche uno dei fìgli p1u nob111 d Italw. Essi Yedono un allo di simpat:a. della no:.ira intima api;asi;·~>nala parlecipazionc al dolore dei la,·oratori italiani ~s:;i ,·c1ono. a\'anli tutlo, in pri- ;m~s1~:-a lm_ea, m:i a_llo di s!ima per .0 .pu ito di sacr;fìc10, per la fresca r,rnnlczza cli lntti i !'Orialisli italiani <'he_come ~falleoltì in. morte, sono <,f'!t . 1~1:onl1 a marciare per la loro COll\'JllZlOne I larnral~ri italiani. signor Borgomastro, le a;,sicurano che essi non ~~ord~ranno mai questo nobile allo di ~ohdarieta <' che esso rimarrà eler1_;a111enlccustodi!o nel più intimo '-Cr gno del loro cuore. Le belle parole del :1ostro illustre comp~gn_o fiu-ono coronate da_ una c~nlu.siast1ca ma.nife$lazione. P1ima cli lt_u _aYe,? p1-eso la :r,arola, a nome degli mqmlmi della casa il compagno Rusc:hizka. ' . Dalle fine~lre aperte delle gaie 1·nd ~' fìorenli case s'aJfacciano platL rl~nL,, C':)m_mcssi gruppi di fanciulle, ?1 madn, l ampio corlile è gremito di ! olla, una fanfara di Lrombe lancia ;I ;~10 squillante saluto. ~ n~ Sp<!ranz,a, certo un fralerno auguno. , I noslri cuori, proYaLi, ma forti, 1 h~o i-accollo e veramente ,rin.... chrnso • nel p:ù intirrio soigno •. A domani fral_clli ! oggi l'esilio ci ~embra una pedana di ~lancio. ===="""'==·F=R -=A-~O=C=LE=RI=C==I=. Per vergognad'Italia «.LI fascismo é for2la dominante nel m-0ndo»: ecco La for.mula nruov.i.ssima che va strombazzando la tnbù deg,Lii scemi tn~lora~- ~e si dan arie di ~ran dotton P_cilit:i.01 e che soli han om dirirlto d1 scn'Vere e dli pairlaire in Irta.ha. N-O'll s1 trova invece uno soritlore, un oratore non .iJtatla,amo,f:ra quel!Li che si se-no - e si sa iJ perché - assunto iù compiilo dli a.ppa,o;va!l'e ìl fascismo e la sua p~lilhi.ca., ~ qua•le non abbia gralll cw<1 di. aivverlu-e ben chiaro che però il fascismo é un silsteana. buono esdlusirvaruemie per la poiveira ltwlia e che ~ non saxebbe né accetl1aibile né accettato ueI loro n.sipe,Llivo paese. «Ll fascismo é I\Ula formula essenzialmente ita.kana ohe non può trovare la sua a,ppliicazione durevole, ohe daill'a.I~ ~o versarne del!le AJ!pi, in raigione eh cJJT~s~ assoLutaimente parLico•l<III'i» à SCIMito il Temps e ripetono a P~i come a Lon.cLra come a New York i pubbH · · anch · . · ' . c..s,ti e reazionniru r-he scrivono m. lode dcl Duce Mlunilfri.co. «S-taito Joa,te e poPolo liibero e poipollO (Jlppresso e JSita:\Jo debole: non vii é ailtiia ~lternatilva in regime cli opinione, cioé 1J_1 una nazione istruita. Percli.é ~i di.men- ~ . troppo che le diittaroure naite nei gt-0~. n~ si aa>;pi.looanaodelle popolizJz10m. m parte i/letterato tale é la co~L=:on~ di « ~ semplril::m per r frao-- ces1», I uLti!mo libro di Luoien Romier ,p_o~igiraiio che gQde O?'a dei gra.nrle a-u~ r.ità e CO!Ils<iiderazrlione nel Ulll1liJX> borghese. . l!I I~oismo é dunque un ~o di à~feriorità per l 'I tari~ <: per gli I taJ.iia.- m, che vemlgOJto considerati mcaipaoi d: g~v~si da. sé, inidlegni di ogrri libertà OJMllle•, perohé ilgnorami. Questa é la rea:Ltà. Rea.Wb di venit<>,gna.
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