i_·.\ VVE. JnE DEL LAVOH,\'fORE ------------------- --------- ------------------------------.----------------- Canto del cigno? del magni.lii.co sviluppo dei giornali -.oppressi.. . Confronti comunisti francesi, fa il processo del partilo socialista francese sipecialmentc per ciò ahe riguarda il contegno di uno dei s~oi leuder : Paul Boncourt. Nelle critiche pos-siamo anche esi-;ere ,d'aooordo. Ma ciò giusHìca il contegno dei comunisti francesi? Giustifica il fallo di aver p-roYocalo la elezione di circa cinquo.nla deputali olerica1;, n:azionalisti e reaziona1·i al posto di socialisti·? Di cinqua11La deputati che voteranno: p·er la soppressione del -dliritto d'organi1.zazione. per l'aumento delle ~pese m;lilari. contro l'a.mni!'-lia ai detenuti 1>olitici. ,contro le leggi sociali. contro il diritto d'a·silo ai prof~hi stranieri. Sono ae<.:usalo da Ffllce e ,llarlello di Basilea d'aycr ,diello male di Ga- •·ibalcli. oYverossia di Lenin. A\Tci infalli, ed in perfella mala. fede, allribuilo al partilo comu11.isla delle teorie che esso non professa e ciò col proposito , di d;mo::.trare che i comunisti sono fuori del marxismo•. I:h quell'articolo, sczilto nel 1918. l'el'oina dei moli sr>arlachiani, ~i elcYa contro la concezione della ditlalurc1 di Lcrnr-. e: ,d,i Trotsky e for_ mula una leor:a della libertà che moslra a qttal punto il bolsce\·isnno ~i .,·a_ ~u questo punto, allonlanato da[ manismo. napuleoniche, ma bagnato d:al 101·0 sudore, senza urniliazwni, e dediz:o_ ni ad enti sindacali che essi non Y0gliono, ne ai quc1li sentiranno alcun allaocamento. La,-oro e libertà di organizzazione sono oggi i capisaldi e le as.piraz:oni della nostra gente. LaMostdrealla!tamplnataifstista Elenchi intertm-inabiLi di sequestri, e copie di decreti di sop.pressione. Autogra.Lie de.I duce ?Tclina,11lila p0r· secuzione di giornali e di giornalisti Documenti suggestivi e pie,t.osi quali le con,ispondenw da Rej!gio Emilia atrA-· var:Ji! the costa.vano la vii.a ad Antonio P1ccinini e quella da Firenze ohe determinarono il massacro di Guslalvo Cons0le. Confesso che 11efla mia piena ignoranza., non so di preciso che cosa sia_, e quel che signifiohi un carosello sul hpo di q'1.le!loohe si é svolto poco tempo fa a Torino per celebrare le glorie di casa Savoia; ho visto però le illustrazioni S'Ji giornali itaLlani, e questa mascherata fuor di carnevale, mi ha fatto l'impre:s s:one di una evocazione del tutto medioevale. Nella settimana prossim?. alla Camera francese si di~.culerà um propetto di leg~ per l'amnistia a ltLtti i <l\etenuti nolilici. presentato dal ~ru.ppo socialista. · I detenuti politid in Francia sono in gran parte or~anizzatori comtmL sii e sindacalisti colneYoli di antimilitarismo. TI progetto ,·errà quasi. certamente respinto con urn!fl ma,<.?. ~oranza di una cinquantina di voii. Saranno i cinquanta deputati reaidonari eletti per medto della taL titda comunista imposta ,diaMo&ea.. Falcr e Martello è ore.gaio di S/D'ÌP- ~are: l'alta sapiem.!\ èlei dirigenti di Mosca. Le bombdeiBuenAosyres La slétmpu [ascista -- con il Popolo d'Italia in testa - tenl_a un~ nuoua ;,peculazione p.er colpire glt avversari clel regime. Le bombe al consolalo italiano di Buenos Aires. glie ne forniscono il pretesto. Il Popolo iò'Italia lamenta che il fascismo non s'a abbastanza severo con i suoi avversari ed invoca l'e. sempio dei bolscevichi rus.'>( c!1e {~- cero fucilare venti ex-uf fìcial1 zari. sii come vendetta per l'assassinio dell'ambasciatore soviettisla di Var_ savia. Ed il resto della stampa /asci_ sta si incarica di indicare più o me_ no aperlamenle le vittime che l'odio di Mussolini designa. Quanto ai fatti <liBuenos Aires. se la bomba è stata realmente posta nel consolalo da anti{ascisl:. il go_ verho di Roma non ha che da reci_ tare il rnea ~ulpa. Esso nou ha esi_ t11lo. qualche mese fa. ad inviare a Buenos Aires in q11alitti tli console. un individuo che in qllalunque altro paese si troverebbe da molto tempo o.I bagno penale. Vera l'accusa? Vediamolo. Su lre punii io ho ,;olloline.alo ( vedi lesi sul!' tmilà socialista) il dis. senS'o dei socialisti dai comunìsti: rnoìo del partilo, conc:ello ,a,i d'Llatura, concello di democrazia. Ed ho agg:unlo che r.u quesli tre punti (r:ion quindi in lin~a generale) il \e111nismo è in conlras1o col marxismo. ~on Yalc la pf'na di ins,i~lere sul 1 rimo punLo. Se. a di!Terenza di Marx, Lenin ed i 'illloi epigoni noo !tanno mai esitato. a prnmuo•:cre scissioni nel campo operaio, non è stato nè per cap1·icc.io. nè per sadismo. E' slalo in consegttenza ~el concello che e~si hanno <lel Partilo. Per Marx l'elemento in:-ostituibU.e del moYimenlo socialista è la c,ìa-<·e operaia, tutta la cfasse opei-aia. Per i comunisti CflLesto elemento è ral}- presenlalo da coloro che Lenin cl11a. :11~1\'a i p,rofcssion.isli •della rivo- (uzion-e •. Nel primo caso il Parl1,o è concepito come una grande p:-ilestra per l'adde.\trame'nlo della eia.-.,. ;,e operaia P la ma prepJrazìone al ruolo di c]a., .. c dirigente. Nel seco~- do caso il Partilo è conc-cpito come una spec,ie -d:i ordine monastico o mi. iitare. TI secondo f> il terzo punlo del d,s_ sidio fra sociali si i" r comu n isli ranno tutt'uno. '\lei concello comunista dillatura tJcl prolela,:afo è l'opoo~lo, è la sop. r-.r-r>s<;iondcella :d,emocrazia. • I socialisti 10 ho scrillo 110npossono lrasf ormare il concello marx;slo di dil'latura del proletaria. le - cioè. del proletariato che orqa_ n.iz::.a e di{<'nde la cc,nq11istadel po_ fere claaii a.<>salcfoi ntro rivo;,,:;iona. ri - con la d[tlal11rasisfemolica d· un partilo su1la classe op('raia. • Una tafe conce:;ione è radical. mente antidemocratica. inenlre il so. ciaTismo i> lotta per lrasf ormore la rtemocrCl'·10da (ìtti::iu - . rome e - in reale•. Ho dello falso? Un caso fortuito e felke lu, voluto .'h<' nPllo sle~so numero dell'Aucm. li! che pubhlicaYa ]::i lc,i mll'ur:il:'i.. fìmrrnc;se un articolo mai;fislra1,.. cli Roéa Lux·emhurg. Scri,·e,·a la Luxembourg: , La libcr/à r;servula rei.,oli parli. giani clrl governo, ai soli membri di w1 parliin - siano numerosi quanto si ucal;a - non è lo • libP.rlà •. l.,a libertà è sempre la libertà. di colui chP pe11sadiversamenl<>. E non per fel:cismo della • giusti:ia , ma per. eh,; tulio ci6 che c'è d' istncttivo. di salutare. di purf(ìcalore nP.l/alibertà pofitica ha questa conrli:ione. e la /iberici .. p<>rdela propria e(fìcacir1 quondo divi('ne 1111 pr'uileqio •. E più ollrf>: Sen:a ele:ioni qenerali e libere. tcl':o liber[à i/limitala di stampa. ~,·11.:a lfJ libera lolln delle opinioni. In ida muore in fu/[(' le i<.litu::ioni nubùliche. rliviene unn uiifl apoaren. te in cni la burocmzia é il solo ele. 1rw11/u eh(' resta atliuo, E coucludeYa: • Il nro/etarialo ho il dov0 re e l'ob. bl;qu cli d<>dicar,<allia r>ai{ìcazione del socialismo nel modo più energi. ro più inP.orobi/e. e quincfi di eser. cilare lri d;tlalura. ma dittatura di cla~sc. •1011 d'un partilo o d'una crirca. rfi/lalura di classe. e va/P a n,r,, nella pubblicità oiù larga. con lr1 niù ul/iua parlecipa:ione. senza ;,,,p{l(ci. rie/le masse popolari. :n u. l'Cl dPmorra:ia sen::,r·,limi/i' ..... • ...... P.' la mis~ion<>storica elle/ m ,)ielorialo cli crenre al po.~todella 'Ì('111 '•crnzia brirqlle~<' ,mn democra. :ia .vwir1l,stae 11011 d; distruggere o. q1:i <i,,m<,c.ra:;ia . ÌPrmin moci qui. Ro~a Luxembour~ attribuiva anr·h'1·s~« a, comLmi~li leorir che non kinnc mai profe3\S3to? \llora, leniamori ai falli. in ,d'ifello dc11" J-corif' conlroYerse. Ed i falli e rProno che là do,·c sono al polerc. i comunisti hanno c:ompiulo l'cr. 1 ore ( r vi pcrsisbno '\ di eserci'lare h dìlfatura rlella loro frazione prorrin c·,,nlro i moYimenli d~ caralle. rr· Of)"rniri rla; uu:=tli a,Tebbero ao. ,·l'to <· r;otuto [!tfinr,:f're for7c P.cl eiementì per rostruire il socjalismo. 1; ;mnrioioname11to Pd il bando ,;<"i <-nrinli<:[: J'p<-ilio di Troli:k_v inPWTRO ~TE :,,ì. -oSi tratta del f amigeralu Capanni, uno dei cap; del fa.«rts1Tw fiorentino. nutore e responsabile de, più effera. ti delitti èhe hanno msanyui.Jwto la To.c-conain questi ultimi sei anni. r:apanni. Perrone.Cnmpagni ,, Du. mini, il trinomio in:,c111dibiledi lutti qli orrori del fasc:·smu tc,scano. L'elemosina del Duce · Come console Capanni ha intro. rlotfo a Buenos Aires i metodi delle camicie nere di Firr'•t=e:persecu::io_ ni e minaccie i11diPidualiagli cmver. sari del reqime opern costante ·di provocazio.ne. Principale ·obb;ettiPo <lella sua criminale overa erano In vedova ,, rorfano del nostro indi_ menticabile Pila.ti. il deputalo soria_ listo di Firenze nllltilalo ·di emerra. orribilmente lrnc:rlalo nell' otlobr<> de? '2.5. ll rfoe[ill~cli Buenos AirPs. anchP se c:vero cT, afllif(/<cisti. è dunque il prodotto cl· una situazione locale ben determinata lo rlli 1·r>sponsaòi[i. là ricade sullo pro11oca:ione fflsrisla. Lo speculazione che M11."'solini tenta di fann pe,- colpire o far col. pire deqli individui che hann~ il so. lo torto di esserali avversnn rn.p. presenta un trucco ignobile che va smascherato. U due, ,aggio li duce ha pronunciato un discorso s,.~-io, al Senaito. Pairlando di p01litica estera ha detto ch'egli vuole la pace e che Lavora p!!!r la [Paice. Che l'i.m.peni.allismo ita.Liano é una tunpe cahrnnia dei fuorusciti aintinélzn,onali. Che non si é mai sognaito di niven<LiicareNizza, Savoia, la Cor,sica, La Dallmazia, la Twlisia, l' Ana;to,lia, Corfù, ~ ecc. ecc. Che la storiella delranno napoleonico fu u~o s,cherzo. Che le sue sp,araite sulla ,data ci·uciale del 1935 sono state maJe -irnterpr~te. Che egli a,ma la Franci,a, la Yugoslavia, J'AustrJa, la Ger,mania, la Russi-a e tutto il mondo. E che se il'Italia si airma vert~ginosamente e si prepara alla guerra é p0r pure giuooo e passaiempo. Tulbto cio' ha detto il Duce, ed altro anoo!l"a... Chs succede in Italia e nel mondo perché li Duce aibbia sentito il bisogno di abbandonare il tono bellicoso di qualche mese fa e di aisswiiere così pacifici rproposit~? E' la situazione interna o quelh esle~ ra che ve lo spin1!ono? Oµpure tinge pr1opositi pacilici per ,negl,io pre,pa.rare il tu:ra,e diseg,no pe,nseguito da a,nni: Lt ~ll-ll'rl"JI,? . Cavriglia, giugno. s;amo alle soliie. La 5;luazione dei nos,tn minatori di questo bacino della legnite, è- sempre più graYe cd il disagio economico e conseguentemente la fame più ne1·a si fanno scnl;re ollre ogni im1naginazionc. Come abbiamo già accennalo. l'escavo ed il consumo della lignite· si fanno sernp,rc p:ù lenti ·odi i lw·ni di la,·oro sono appena di 10 giorni al mese per i 24 mila minalo~-i addell_i, con la paga di 18 lire al g1:irno; d_imodochè mensilmente ogm operaio arriYa a guadagna.re non più d~ 180 lire ... ; da ciò il disagio e la fame clhe l1a1mo ridollo queste popolazioni alla disperazione. Di questo ne sono lulli imprcs. sionali e non si può negare che da parte dei filibustieri ,d1 el fascismo,. si lasci akunchè di intentalo per lenire la d;soccupazione: cioè si teni.a di far qualcosa. ma vi sono ragioni che ostacolane, ogni buon proposito particolarmente quando i mezzi sono escogilali dal fascismo. Qucslo partilo di arru!Toni dloj)O a,·er a!Tamalo questa nostra plaga. ten'la di risollevarla, ma ognJ sforzo è pressochè inutile. Già altra \'Olla dalle colo11ne del ,·ostro giornale. aYcle dimostralo come il fa&cismo anche se promctle non può mantenere. Nessuno ormai, neppure gli industr:ali che sarebbero interessali nel consumo della l'<tnitc. p(end'ono sul scrio le n . minacci e di ·Beli uzzo e compagrna brulla. Gli echi di questa siluaz;one sono arrivati a Roma ed il putlanis5imo ha proYveduto; in qual modo? Nella forma più um;lianle che ~i pos!'-.a immaginare: facendo rclemo. :na d1 i poche lire a ciascun •ninalore. Avrete lello a questo propos1to i\ comunicato divulg::i.lo dalla Slefam (altra puttana al scn-izio dell'altro!). L'uomo più nefasto d'IlaEa ha rimesso al prefetto dj .\rezzo la somma di 100.000 lire. Oltre al fallo che mentre s.i lenla !dli gabellare queste an.liLLmane gesla come personale co!1tr~buto del onltanis$imo. I.al.i de. 1otecaGino 18 CO nari , ono quelli che lui rnha a man salva dalle ca se dello Stato, e rappì·esentano la forma più degradante e umiliante che Yi i:,ia. Di fronl<' alle necessità dei nostri minatori, la sc'.nma rim,..,, a rapprrf'cnla un;i gocc·a d:aqua cad!tla nel· mare. e distribuendo equamente r imporlo. -·i YC'1-rebhr a ~.lnbilirc che lo sl:·0111bazzalo aiuto del GoYcrno, ammonta a sole 4 lire per ogni operaio. Onesto disonesto. moralmente P polilicamcnlc. tenta di gah·anizzarv l'opinione itali.ana con i suoi ge,-li int1lili. sflrutlando rr.gnoranza dei lavoratori delle altre regioni chr non cono~cono le ,orti di questi minatori. e non sarà cliTfkilP che a qualcuno. non <-ap'.'ndo come stanno le cose. potrà far colpo il gesto ~-uin. di calo. Frallanlo noi che ,:1namo diuturnamcnle a conlallo <'On que. L noslri fratelli, resi prigionieri delle <·orporazioni fasciste, poss·amo con_ testare e smentire le notizie falle rircolarr, quelle parlicolannenle :n rui si dice che la notizia apncna comunicata. ha solleYato ii· p.ù schiello compiacimerilo e la più ,·i. \·a ricono:;ccn7,a per lui e per il pre, fello che alliYamcnte si -aÒ1 opera per la ri:..oluzione della crisi (la cenlcsi_ ma fra le lanle!) deir industr;a della lcgnitc . Come si scn le dallr sle~.sc pa rolc, que, le hanno un sapore di men,zo_ gna. lontano mille migl;a: posc;:amo per lui afTennare che l'elemosina falla dal Duce di Predappio, non ha fatto nè caldo nè freddo a questi lìlinatori: am~i qualcuno sdegnalo. ha eroicamcnle rilìulalo ogni soc. r'orso. preferendo la farne o r~ìt..lo di un boccone d1: pane di qualche <·onladino delle vicine C'ampagne. Lo sanpiano i fascisli: anche i mi. ,wtori del \'aldarno - i quali ormai mantengono integra nel loro animo la coscienza classisla, data dalle or- !Janizzazioni operaie negli anni 1d'el. la libertà :-indacalc -- al pari di lutti cr]i altri 1lavoralori italiani. reclamà'no il diritto alla vita che scaLm·;_ sce dalle loro fatiche cd un tozzo di pa11.e n"ri. -~so amarn dalle offerte a eolonla li 10 giugno - anniversario del martirio -di G-ia.como MaLliotli - &i é inaugu:-ata ufiioialm-,ite a Colonia. la Mos{ra della Stampa anlifascist.a italiana. I tentati,vi più criminosi messi in open dal gov:,rno fascista per impedire che la rassegna della slraziio con.~ul'aato dal reg:.me in danno dell.a ILbera stampa del nostro paese, avesse luogo, s1 sono ir;;ranti nella tenacia degli amici profu- @hi del I· Associazi.one GiornalisL1 Giovanni Amendola. Dalle proteste diplo• matiohe ver,se le 'l'Utoritii tedesche, allo acca.pa-rramento degli slam.d.sentro l·aMostra lnrernazionak, dalle intimazioni e maniccie fir.o al furto di una parle del materiale, tutto É; stato adoperato dal governo fascista per :mp~dire la nostra Mo$lra. La quale, ad onta di tutto, si i ina:ugurala il dieci corrente. 'E milioai di visit,'ltori da 01,s-ni parte del mondo constatarono de visu cio· ohe fu la libera sta,mca italiana, di quali persecuzioni fu r;ggetto, a quali violenze resistet· te, a che cosa é o~gi ridotta. F otogra.tfie di ti.pograJie devastale, di giornalisti ucci~i, insieme alle prove del Un'inlera parete dc-dicala al m..1gnilicv ed erc-ico sforzo di stampa dande• stina espresso da,! nostro popolo. Ed intorno i cartelloni di diecine di quotidiiani e di centinaia -:I.i seUirP.anali so,pp-rt:S&l. Tutto il marhio di 8 anmi del popolo itali.ano, attravef\So il mairlirio dell~ si:a libera stampa E, ipre.sente in ogn, rn:ir.:festa~ione liberticida, la mano del giornalista Benito Mussolini. Il ifascismo ha caipito I ·1!1TlipOrtanza della Mostr.a che la ~Giovanni Amendo, la» ha prepa,rafo. Ma é staJto impotente ad ,impedirla. Uoa prova in anticipo dell'efficacia ài essa ti: for.se contenuta nel telegramma giunto da poche ore dl3. New-York a,lla Concentra.ziione Antifasc:.sla di Parigi. Il tel~gramma dice: L'Assoc!azior.e dei Giornalisti americani ha respinto all'unanimita la d1Jmanda d·ammissione a socio di Benito Mussolini, presentata d.-:;,,ff'ambasciatore italian!J a Washingthon.» E' la prvma vendetta della stam.pa i:L1- \ia.na r.oHocata umiliata, imbavaigtiata. Mia. la Mostra di Colonia ne offrirli del- !.? alt1·e e pili importanti! Fatti e chiacchiere La polit.ica e la diplomazia del gon•rno Russo di fr.on,te a quello di M'\.ISsc,lini iascia s◊rtire di tanto in tanto certe s, umatu1 e antipartiche e si poco internazionali nel .sensc- nostro della pz.ro!a che non si puo' fare a meno di r~marcarle ed ele.n::arle al passivo suo. Ultimamente a Mi.lano una ventma di corr.unisli delreseculivo vengono c:on· è.a.nn:1-tia pene te1oci, mostruose per il solo delittQ di a.vere Qbbedito agli ordéni di Jvl.-osca: di mantenere in vita 1! pa1 Lito malgra-:io :I decreto di sciogh1~,ent◊ da.to dal regime fascista. Credete voi che il governo russo abbia protestato che abbia fallo ,>assi dlplo• matici che puhblicamente come governo di stato operaio abbia fabto sentire il suo peso contro queste inique sentenze? iente ru&atto. Non solo, ma qui s1 1iipete il caso s:mile dopo rassassinio d1 Matteotti. Ricordate lavor.iiori, set4: giorni dopo che il martire venne assassinato, quando il mon:io unanime di ogni 11azza e classe imprecava contro il man<lanrte, mentre i diplomati stessi con sede a Roma evitavam.o ogni contatto col governo assassmo, l'ambasciatore russo, e comun1sla puro, l:r:tnchellava con Mussolini, e:i in1,endlamoci: ncn che Mussolini ave~ invitailo a banchetto l'amLascialore, m'l fu l'amba.sciatore che invito· il Duce dei fascisti. Ebbene ?roprio mentre a Mik:no s1 fucinava la senttnz.a certamente giu dettai.a da Roma, mentre si condannava alla ,gaiera e per qualcuno );i morte a l re\·e d~stam.a, una venlina di çoJ,d,al1 ubb1d1::mt1 a Mosca, il governo Russo stiva ~acendc, e conducendo a termine con spese non c01JTiuniun piano di salYalaggio di chi? -:lei generale Nobil~. ·oi non desider:=o b morte di Nobil<: e compagr.i, ma quando un nemico sta per minacciare i nostri soldati, per- -:iio prima di ,-alvare i suoi dobbiamo pabtc1g,giàre assieme, e cosi dovrebbe essere a fine di logica. Tutti al l'opposto. Contro il regime fascista l'esacrai;io• ne mondiale del proletariato ed anche della borghesia. pur evol,uta si accanisce con lutli i modi, con tutti i mezzi; qui e!.plosioni di odio conho i consolaL1 e diplomati, 16 proteste violenti nei pairla· ment;, da altre parti lotte individuali contro i cimiciati. L'unico paes;: dove i cimioiali e loro rappresentanti s0no ris,petlati c01 guanti é in R•ussia. U!tLma.mer.te a Berlmo i comunisti ebbero odint: di rompere i vetri all"am· basC:.ala italiana in segno di prol~;La per le co11cl:inr.e,e lo fec~ro e bene. Ma percl-e ncn si fa cosi anthe in Russia do,·e r L:re esisitono ambasciate e consoli ecc ccc.? . oi ricc,rdiamo ancor'l un fatto che iadlmento non si .puo· dimentic1rc. Quando cadde la re;3Ubclica dei soviet in Un6h-eria e e he subentro' il terrore bianco~ chi dei commissa1 i del popolo r.c n riuscì a svign:1-rsela all'es,tuo com~ fc.ce Bela Kum fu arresiato e minacciaLo ài fucibzicne. Il governo Russo allora ncn fe::e che sempEcemente arrestar~ allret!anlt ufficiali nobili dello eserc>ito Ungherese prigionieri m Russia, e pose al gonrno di Horty questo di·· lcmma: O libera'le i nostri compa~ni e le loro famiglie e li lasciate venire in Russia o fuciliarr.o i vostri uficia li. Il governo U!l•gherese dovette cedere ed i comunisti furono liberati. Ora se a proposito delle condanne di Milano inv::-::e di da·r dei braditorri a destra e a sinistra ~li stipendiati dri Mosca ponessero ai loro padroni questa domanda non sarebbe Logica? Ma la critica in ca.sa d'altd e· faoi:le, in casa propria non si vuol fare. Il fatto é che in t:ut1.i i partiti vi é Lra i dirigenti chi sbaglia e chi tradisce, m;,, negli stessi vi sono anche i gregari che reagi-scono e toccano il male; roenlre invee.e a Mosca si puo' fare qualunque errore di tait-o di diretr\.iva, si puo' anche fare del reaz.ionaris:nc invece che dell'int.ernazionaLismo, si possono ricev0re i regnanti pranzl!'e con loro, far loro regali -coi soldti del popolo, ma nessuno puo· iparlare. Gia; gli operai s1 i:;arlano e ,protestano ma gli attolocat.i non vogLiono perché, e lo stipendio che coni.a_ Così che mandare a fare a111mazzare dei compagni é u.., conto, e sal:vare é m, altro. Così e;he ordinare la rivoluzione alla distanza di 1.000 kilometri nnn diventa cl.ili cile. E iutto questo e' coerenza, rivoluzionaria.. Andate in chiesa ! e purila X. Panceattivo e caro· Nel 1925 ebbe fine ~ulle mcn~e del popolo italiano il pane bianco. Un decreto venuto nell·escal,e di quell'anno or<linava il ritorno al pane ~i:ro d. infausta memoria del period-0 bellico. L·abburatameto delle farine venne così portale dal 75 per cento allora in vigt-re, alla media dell'85 per cento. Furono così 10 kg. di crusca e tndello, cascami usati per il nutrimento ctei maiali che sono passa.ti al nutrin,ento del popolo. I medici ad un tanto al soldo, s1 sono impegnati a propagandare suLl·a stampa, eh~ i! pane nero é miigliore, più s:.lubre, digestivo e nutriente del pane bianco. Questi barbugi, pro~anatcri per una manciata di danaro, della scienza., sapevano di dire e sostenere il falso, ma lo loro parte la dovevano pure svolgere e sos!cn<-re anche s,e i,I popolo protesta va e gli rideva sul grugno. Furon0 ccsì tante le proteste del peipolo che nel 1926 "il decreto venne modificato, ,portando l'abb~alarnc-nto dalr85 &l!o 82 ,per cento, resti1uenJdo così 3 kg. ,Li cascami agli abitatori dei porcili. Ma se queso d-::cret◊ é rimasto iu v1•· gore, é pero' pur vero che d ie1ro le non supile proteste e l.aimen!,0le del popol•J, i mugnai ed i panificalor: si sono essi stessi impegnali a modiiicare il tasso d'abburatamento, ri-:lucendolo a poco per volta, in barba al decreto ancora in vigore, all'80 e perfino al 78 per cento. Ma la finanza e l'e~onomia italiana che non accenna a migliorare, anzi in 111esli due ullimi anni é fortemente pegtiiorata in b.rba a tuUc le slromba,zza. te l::attaglie da qu,~lla del grano a quella dei cappelli di ~,agli.a, ha deciso ril• luminato gov<~rno <l'Italia di imporr.:!, nella speranza con cio' di avere trovato il rim<'d'o alle finanze ital ian,~, che s1 ritorn.i r:.gidarnenle al rane nero. Così colla seconda quinuicina de! M.a-~gio passalq, in Italia a ricomincioato a fare la comparsa sulle mens~ del popolo, il pane nero, e nei po11cih a sc,\rsertfare il nutrimento agli al::itatori. E perché l'atroce bella fosse com,pleLa si <? provveduto :id aumentare il prezzo di costo. Nell'Italia fascisrla, meni-re il peipoilo e mal nutrilo, viene derubalo dal suo magro guadagno. Ma il fasci.smo continuero a drire che la sua polLlica i nvolla esclusivamente alla elevazione ed al benessere delle classi lavoratrici, e qualche imbecille dalla zucca quadrata riprenderti ad applaudire. L!OTI • Il che significa a parer mio che: coi p:edi bc-n rasenti terra, nel felice impero fascista, si cammina a ritroso colla stessa velocità con cui gli altri popoli vanno a'Vanti nel progresso. Può darsi IJ)t"rò ohe anche questo sia un sintomo. Basta riferirci a.t.traverso la sto:ria, agli anni che iprecedeltero in Francia il 1789. Anche là, se non i caroselli, in quell'~poca si correvano gioslre e si ammanivano fostini. Sfolgorava di luce e di suoni il «Tria.non,. a Parigi e, con in testa Maria Antonietta, la aristocrazia, ed il clero, ed i feudatari, organizz.a'Vano cavalcate, caccie, han• chetti, mentre il popolo lavoratore basiva nella fa 11·.e, le caJsse del tesoro vuotate dalle orgie ,diurne e notturne imponevano nuovi, asipri balzelli. e la borghesia mail si acconciaiva aLl'and.azzo. Risultato? La rivoluzione delr89. Re e Regina vennero ghigliottinaiti per volontà di popolo, e dalle macerie di tanta rovina, nacque la Repubblica francese e vennero fi<SSatele legg~ dei Diritti dell'Uomo; leggi sacrosante che anche oggi fan testo. Avanti -dunque coi caroselli; uno per città e vengano spesso, aaiche se all'erarjo costano milioni a palate, costano cioé il pane e gli alimenti ohe potrebbero servire a Tendere un po· mirgliore, aippena un po·, la vita, a chi ,suda e fatica lavorando; a'Vanli coi caroselli, coi pennacchi, colile medaglie, col/la vita larga e comoda, colla cocaina, colle 1)a.rak militari e della milizia, coi contratti d~ compera di ville sontuose e di palazzi ecc. ecc. avanti avanti; noi anzi che ddlercene, cz ne rallegriamo. Tante più son· le maschere e le ma~ scheraite foor di cairnovale; ta.uto più il poipollo italiano stringe la cinghia e soffre, pena, ringhia, quanto più sia.m certi che si aipprossima 1'89. E quel che soffrono di miseria morale e materiale i lavoratori in Italia, lo dice una lettera p€rven'1.lta ad un com~ p«gno nostro in data 3. 6. 28 dalla qua~ le stralciamo l'ultimo brano: « .... ora lavo1·0 a Milano ma bisogna stringere la cinghia, la paga é ~ficenle e bisona sgobbare come negri per tenere il por.lo, tamti sono i disoc<cupati; aggiungo che siamo tornati al bel ,pan nero come m tempo di guerra. !Siamo arrivali ad un punto che ,i sacrifici ratti in tcm.po di guerra sono nulla nzi confronti di quelli dell'altra ~ponci.a, la maggior iparte imboscati, tanto che rifletkndo penso che sarebbe stato me - glio assai o disertare o morire in guerra ....,. EccoLl i caroselli della povera gente! Oh Italia, ltdia! Fin a quando? Cresciano, il dì del Martirio di Matkotti. IV Anniversario. UN MURATORE. Figure del regime Il Grande UHiciale AriuTo Bocchini, ilirelitore ,genera,le della PubbUca Sicure2.za. Anche la funzione del ,poliziotto, mai gnadevole, puo' essere a,de.mpiuta con quailche d-ignito. .Ma il gramde u:lficiale Bowhini iriesce a rendere riipugnante quello ohe potrebbe essere soltanto anti'j>él)hico.Questo miserabile frodatore elerotorale a Bologna - ricordate il sistema Bocchini denunciato da Matt.eotti alla Caimera? - fa itl pol-iziotto con gio:a, ha il gusto dello spionaggio, la volut-t:a della forlura. Come altri nasce per essie.re artista o scie.nziaito, egl'i é nalto sbir.ro. In compenso, olltre jJ lautio53imo stipendio, ha a sua disposizione diecine e diecme di nulioni pt:r paigare le canaglie come lui. Le spie, gLl agenti provocatori, a,i su0i ondini, si lannentano della sua avarizia. Egli é aivaro per il suo profitto. 1;:: s'é fotta una posizione: é cLivenuto milicm-ario. *** Nudi alla meta. L'oa. Volpi ha guudagnalo 22 mii-ioni soltanto con i ,.;ocre-ti sulle case; ron. F edcrzoni intasca. r<·golarm:;nte i fondi sc-grebi messi a sua disposizione... per co!·romp<?Te gli arabi; l'on. Michelino P.iar.chi, pidocchio caJabrese 6fatno, h,'l i pro~ri agenli i.. borsa; l'on. Rossoni, ;x,chi anni 01· sono poverissLmo, ,pos-sicde ogii due lussucse automobili ed un pailazzo; l'cn. Giunta, che inizio' la propria carriera fascista estorcendo due mi. !ioni agli annatori triestini, ha una po- ~.izione economica di prim'ordine; l'o!l. Galbo che nel 1921 mendicava uno stipendio mensile, oggi ia volare nelle sue ta.sche i fondi per l"aviazione. Ecc. ecc. * * "' L'on. Deicroix nel 1924 laceva il frondista e fu proprio lui a divulgare il memoriaile di Go1·golini corul.ro S. E. De Vecchi. Adesso la di nuovo il f.a.scist.:i.. Bisogna compati.nlo. Si puo' vi.vere sen2'~ vederç,, ma non si vive senza mangiare.
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