,. A.NiNOXXXiLI. A. P. ZURIGO, 9 GJUGNO 1928. Nwn. 23. TPle/ono .J475 (Selnau) - Ccnto-Chèoucs N. Vl/1-36./6 SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA Abbonamenti per la Svizzera per l'unno J92S: REDAZIONE: AMMINISTRAZIONE: PREZZI DELLE INSERZIONI~ Un aruio lr. 6; se.i mesi lr. 3; lrre mesi lr. 1,50 , l'Avvenire del Lavoratore , Zurigo Lommissione Esecutiva del P. S. I. ?t:1 r~.-:, o ,pazio di ~ (lar(be:.:za una colonna), ~o Cent P~r réd.ame continuata, prezZl da co-nvemrsi P.er l'Htero: Un anno f.r. 10; sei mesi lr. 5; t:re mesi lr. 2,50 Zurigo. Mililarstrasse 36 NeIlVanniversario deml artidriGioiacoMmaotteotti Barbusesde ilfascismo Hemy Banbwsse -- ~I gr,antde soritto,re f-rancese- C()IJtduodea un mese wn' ardente carrnpag,nacontro :ili Govenno f,aisoista Cìh' ,egli aoousa d'aiver ongiainizziaito1I',aitlte111lllaltto dli Mimo e dli ,imcmdrel~ire 00111tnio li detenuti p~JitiC'i. lii C~verno lfulsdiistal ha :rj~otsto prdi'ben<lo .la vendii~a €' ila ciroolazùone ùn bllallu,a dei t11lbni ru &u-1busse, dii R1 0tmaiim Roltland, d'il due 1giiornatli àJJ1gllios,i ( Mianchest,er Ouaulkui e DaiJy Herald) e dli q,ualfibro g,ilQnnaJli f r,ainlecsi (QuoDidien, Oe1wre, Volonté e Ere Nouvelle) (1). IT AL/ANI! Con l'ulitima /,egge di alto tradimento votata dalla Camera, approvaia dal Senato, sanzionata dal re, che non cOJDtapiù i suoi svergiuri, lo Stato costituzionale è morto in Italia. Il popolo itaJiaJW, dJchiarccto imbelle ed megno d,i eleggersi i propri rappresentanti, d'ora innanzi li ri'ceverà per imposi;done dell'alta congrega fasoista degU usunpatori costif,Ui/isi suoi f)(ldrroni. E' lo Stato assoluto che rinasce in scienza degli emaRcipati: Repu.bhlica, che le masse /Javoratrici agguerruanno come propugnacolo di Uber - tà non parugian.a e di giustizia non avara. La Repubbllioa sindacale approssima quanto approssima la rovina della menzogna sindacal,e del littorio. un torbido me<Uoevo paròigianesco, cupido di sangue e d,i preda, che mm lascia d,iritti agli avversari. E.. g/Ji avversari sono tir,tto il popolo, il lavoro, l'intelligenza, la virtù, ,il carattere, tiit-to ciò che non piega aJla tirannide, twbto ciò che nega la barbarie 1 e che di·sonora l'/taUa. Tra lo Stato assoluto dei partigia- . -- .. - ni e il popolo italiano ogni vincolo civile di obbedienza è rotto. Il popolo non obbédisce che alle leggi fa,t,te per lui dai suoi legfiWmi rappresen- , tanti. Il nuovo mostro a tre teste, la monarchia, il fascismo, la plldocrazia, che formano il nuovo Stato, non hanno alcuna legittimità. Il loro regno è soUanto di forza. Nelle anime che il manganello hicurva ma non doma, si viene lumeggiando il grande disegno del rinnovamento pòUtico, economico e morale degli italiani. La monarchia, il fascismo e la plutocrazia, in odi.o ai diritti del lavoro, si sono complottati per diroccare lo Stato cost~tuzionaJe. Essi hanno segato ll ramo dell'albero del privilegio su cui erano seduti. Ora, spezzata dalla monarchia, dal fascismo e dalla plutocrazia, la struttura dello Stato monarchico-rappresentanvo, il popolo recupera tutti i suoi dirittt. Nessuno potrà pensare a ricostruire ciò chi il tradimento e la uS1Irpazione hanno abbattuto. la storia non marcia a ribroso. Le cosoienze si temprano al sacrificio come i muscoli si irrobustiscono nell' eseroizio. La rivoluzione non è un'improvvisazione. E' il gesto ultimo dell'ascensione di iin popolo deciso a voler vivere senza vatlroni e senza tiranni. Bisogna prepararci ogni giorno, ed ogni giorno affrettare i fatti. Dalle carceri e dalle isole, dove sì umilia, si impfligiona e si tortura la fulgida giovinezza d'Italia, vengono camicie ne.re, i nostni morti invendicati ispirano le suggesvivni eroiohe. Il quarto anniversario del sacriticio cU GJacomo Matteotti, suprema simesi del martrirologio della nuova /tcrlia, schiacci-ala dal fascismo, dalla monarchi.a e c/Jallaplu.tocrazia, ci grula che la loffa non ristcì un'ora. Essa non conosce nè eQuivoci nè patteggiamenti possibili. L'odio arde di tutto l'<1more uml'liafo ed offeso. IT AL/ANI! Tu,tto il mondo civile guarda a n-0i. La gran<le stampa borghese si cliiede ogni giorno con sarcasmo se gli italiani c:;onodegni del fascismo o della libertà, e secondo la risposta si ,concedono o si negano al littorio i prest:ti che il popolo redento non riconoscerò giammai perchè Fatti per la sua oppressione. Le acou-sc idi Batnbus-sc deU Cornfit,aito di dilfooa. de~Je vi.ttiime de~ fascismo, s0110 a>reaiisc e circo,sta'Tlziia!te. on baislia rtii<Siponderecon idCl!fle proibiizionii.L' O/ji.'111ione pubbb mom:liiruJ,c es::ige dethlc @uislt/'lll1caztoo,i a1]1breWt:aJJ1,lO Ma il proletcrr:a.fo internazionale, t TJCN'titdi i democrazia sincera e gene- ooaiutc de:111e acouse. rosa, glrf initellethuùi presaghi di av- Ba.rbusse accusa il s,.igmor Riaicollvenire in ifutti i paesi del mondo so- z.a, seg111efarnro ded Ooolisdlialto i ra11ia·110 no con noi, isolcmdo il fascismo e rin- d,i Lugiarno, e Nudi, 1h$petto11àeii polinovando ogni giorno nel culto di iia, d'aver ,on_giainlizziato !'~tltenta1to d1: Ma,tteotti il rito della solidarietà in- Mitlamo. E pr<x::ti 5a: MJd1ale Bia!nchi, ternazionale. sofitosegrella•nio dcgilti 1111.terni, era ali ITALIANI! Ciò impegna e ciò incoraggia. Su, rtaNa.ni, bisogna levarsi in alto, più in alto che la montagrra dei delltti del fascismo, degli spergiw·i della Corona. delle ladrerie degli appalfatori del liNorio. In alto per la volontà, per le opere. In alto per la àignifl2 conume. In alto verso gli obbietti,vi unificati nella battagNa emcmcipafrice, per la Repubblica democrafica dei lavoratori italiani. Abbasso il fascismo, la monarchia e la r;lufocrazia! Vtva l'Italia libera, redenta nella giustizia, nella libertà e nel lavoro! Il ComitatdoellaConcentrazioAnentifasc:sta. corroote del! CarrJi)JLotto; eg'Li 91:esso ha dalto 1fedùrcttbve a1i giuudiidi Idei Tniibun-a:le fasùiist,a pe,r soifuoaire og,nq ilnclt~slla sùl1ia sulll' atJtervtialto. BaJ11busse oocwsa i .sigrnOirli Piia~etnza ,e Nudli d"iaiver011g,am1izvato Ja « Ceka » e dii servirsi di talle organuzzaz~one, odi favare idelJl.la puibblliloasicuriezz.a ufifjcia/le, per oorti.nr.aire li dete111ubi anfflasci 1 s,ti. Eg1j ri1Vcl_a i nomi dei l!ortbLunaiti ed li parrirhooR~i più orrnJ:iU,i sui 91.lpp:J,izi pm.bùoatl!i nelllc oairceri di M,blai,ro, dii Tartimo, 1d:iGenova, di Pe~ rugiia. DI Oave.nno maisctsta ,_oodo COll1 le vie dell' avvenire si spala11ca110 davanti alla volontà di libertà e di giustizia clel popolo. Uno Stato nuovo, necessario, si disegna alla co- gli auspici. Dai cimiteri vigila( i dalle , Parigi,, 10 giugno 1928. dekt'.:' prai!b6eJiarii.... 1 &.isog,n,a comaruderc che die acouse sono fondalte. I frutti del sacrificio Fu inutile il sacriftcio di Giacomo l\faltcolli ? E' il caso di <loman·darselo ow. a distanza di quallro anni dalle giornate di rivolta moral·e dli lullo il popolo italiano che seguirono il marlirio del giornnc cd eroico depulalo socialisla. Quattro anni che han visto ogni giorno consumarsi una nuoYa infamia de] regime, ogni giorno il declinare ed il morire cli qualche residua libertà d·el nostro paese. Sembrò allora - nel g'ugno 1921! - g'unto il momento della liberazione cd i tiranni slcs.,i ne tremarono: la figura del nuoYi~c.imo }farlire sembrava ergersi sul c_ic-10dfltalia. mònilo e sprone ai grandi, dccii.iYi nrdimenfi. la for7,a Yins" ancora la protesta ciYilc ma inerme. Ed oggi, quattro anni dopo, in qu"s't1 giornata d'ann\·errnr;o, f.iamo noi, grupp; di p,ofu!Zhi per il monr,o che continuiamo pLrbblicamenlc il cullo del ~fartirio. In ftalia se ne fieslemmia v.fflcfalmentc il nome e se ne w•rsegt:ilano i fedeli. Fu dunque YUno il sacrificio? • Tl c.acrificio non è mai ,-ano per i frutti di redenzione che lentamente matura nella storia. Lo sp;rito di :'.\Iatteolli noa co-nt;nua forse in qm·llo delle migliaia .di giodnclli, pallidi asceti del sacrificio, che sorr:den ti afTrontano la rabbia del regime dinanzi. ai carnefici del Tribunale speciale ed/ ai torluratori delle qucc;turc fascii::le? Sozzi non è degno continualore di Malleolli? Quallro anni or !iOno sotto lo sdefno e la ri,·olta prorncale dal delitto Malleotli, con l'Aventino e con la sec·cssione parlamentare, fu spez_ 7.ato il comj)romesso cne si organìzzarn nell'ombra dietro il paravenlo di ttna equivoca normalizzazione. T pratici, gli allualisl i. i C05idldeLLirealizzatori ci accu~ono allora Id/i avere, per settarismo e per incomprensione, ribadite Intorno ai '!10Stri polsi le catene del sen-ag~o. Ciò che essi chiamarono settar'isrno non era che la fedeltà alla bandiera, alle idee, agli in le ressi 'Cl°elprole lari alo. L'jnsegnamenlo di Giacomo l\Ialleolti, in una parola. Cib ché chiamarono incom1>rcnsio11c fu la fierezza di eh i non piega nè per \'iolenza nè per allcltamcnlo. Smarrili nei piccoli intrighi. essi non YCdO'l10 la linea storica degli a\'vcnimenli. Yi rnno periodi nella Yila di un popolo in cui non c'è allro modo per Yinccre e riscattare l'onta delle drcliz-ioni che afYroniare in pieno la lolla, nei cuoi t<::rmim esh emi, senz::t compromessi e senza palleggia- ;,ir•n t". Jn quc!-.t" 0Priocli coloro che ,'~,,ne alla fbest.-a, come coloro che considiano la prudenza, ono alleali del nemico. La resislcnza morale e polilica al fn,ci.,ino dd proletariato e dei partili che da e~"o deri\'ano, in quesli ullimi anni è ~tata lulla impronlata ck!lo "pirito eroico cli G. :\fallcolli. \ Lal punto da obbligare ;1 regime rilb e tremc deci,,ioni, alle ultime ahbiez.:oni. Tn que.,;li giorni si con- ~um~ infalli la soppressione legale dello Statuto del regno. Di fronte alla ostilità sempre piì1 dichiarata e crcscenlc del popolo, il regime è slato coslretlo alla restaurazione legale dello Stato aulocralico. Sanzionando la lcgp;c elaborala dal Gran Consiglio fa~cisla, la monarchia elci SaYoia ha spezzato per sempre i rapporti di diritto fra pac- ~c e poleri dello Slato. S\:aniscc così l'illusione che neUlralizzò lante energie in ore che aYrebhero poluto essere risolutive, di ,·edere la monarchia rip,renderc, contro l'usurpazione delle camicie l!ere, la tutela dei dirilli statu Lari cd appare incontestabile che la libertà in Italia avrà a sua garanzia le islL tuzioni repubblicane affidale alla classe operRia, o non sarà. Cosi quatlro anni dopo il Ma.rlirio, la battaglia polilica in Italia appare di una chiarezza estrema, che non tollera ombre di intrighi, di comprome5Si, ò!i transazioni. Da una parte fascismo, monarchia. plutocrazia, asserragliali entro la fortezza BibliotecaGino Bianco dello Stalo aulocralico Iorli degli slrnmeuli delle lirann.i'e piu lonlanc: milizia di parte. lribunaJe lei-roristico, corporazioni coallc, soffo_ camcnto del penS'iero, tortura. Dall'altra il prolclariato - f~llo audace e consapevole alla ~cuola del sacrificio - alla tesla dii tutlo w1 popolo per la conquisla del propr;o Stato; la Repubblica democralica dei la,·oratori, che . assicuri la liberlà nella giustizia sociale. Sono questi i lermini della ballagl:a quali furono preconizzali da Giacomo :\lallcolli. Ad aITrellarne ra \TCnlo a facilitarne la villoria, :\Iatteolli fece {l.ono de1la propria giornne esistenza. lì suo esempio è staio raccolto da tutta una generazione di gioYam operai cd inlelleL luali. E la Repubblica democratica dei 1:1\'oralori italiani. discesa dai cieli -r1e 111i ideali lontani è crià realtà nei ' h nostri cuor-i. Don1ani lo sarà nei falli e nella storia. Il sacrificio di Giacomo :ifalleollì non è stalo vano. I mirt colidelduce ln un recente numero di un tiornale Serjo e fascistissiimo d,i Roma s1 può leggere la seguenfe lettera accompagnata da una firma e da un irtdirizzo: - « Comunico che sabato 28 aprile mia moglie ha partorito Ire bambine. Questo parlo trigemino che in aUri tempi sarebbe sfato più unico che raro, comincia ad essere frequente, grazie alle esortazioni del duce. Se poi si aggiunge che ciò mi accad-e do,po •aver avuto olio ~jgfi, ma uno alla volta, si deve convenire che io sono fa.scisfa ,non solamente nell'aniima ma anche nel sangue "· Le esontaziorti ,d,e/ Duce che agiscono sugli utelb. i.n !unti<me dti pillole fecondative! Per la soUta mancanza di svazw siamo oostr8'ti a rif1UNld(ll'e ai ,prossimi nuTMriaJ,cuni articoli. ( 1) 01 tre ai giornali citati, ~l governo fasoi,sta proibisce la -vendila. e la circolazione cli altri 4 giornali in~lesi, di 28 austriaci, di 47 germa.Jl:!ci, cLi96 francesi. Ci manoaino i daiti p:rechsi per la Svizzera e gli altr.i! paesi. ------- : D~plo'attentadtioMilano LL CASO DELL'ACCUSATO VACCHI.ER1L . Uno dei sei denunciati al 'faibunale Specia<le i.n seguito all'attentato di Milan(), è Ettore Vacclrieri, idi 26 aJillnli,, criato a Perosa Argentina ed operaio a Torino. Vacchieri venne aTrestato il 15 a,prile, tre giorni dOfPO l'attenit.ato. (Subilo tnterrogato egli pote' provaTe che qualche giorno prima ed anche il giorno stesso dello scoppio della bomba, si trovava lontano da Jvlilano. Fu perqui• i;ilo minuTiosamentc, ma nulla cli com· promettente fu trovato su di lui. All'interrogator:io poi, il giudice istruttore gl,i mostrò una ca1ta su.Ila quale erano &critt~ que.ste parole: « Domani alle nove e mezz.a tutto s1rà fatto secondo 1 tuoi ordini .., e gli <:h:-a.~edelle spiegazioni, affermando che 11.le cauta gli era stata trovata indosso du,rante la pcrqu:,sizione. Inutilmente Vacchieri protestò d;.chiarando di n-cn .:ivere mai visto il bLglietto, ne di averlo avuto su di ~e; le sue proteste ed i suoi d;n:cghi non scrvi.rono a.d ailtro che a forlo col!}ire con 'j)iù ferocia che gl~ a!Lni arrestali. Non essendo II}Oss-ibile id-i incolpairlo di avere partecipalo direlta:menle all'attentato, Ja polizia cerca di accusarlo come «istigatore:. e si sforza di montare contro d,i lui una mostruosa maicchinazlone, il che non e ditficile, data l'alluale situazione ital:ana. A Milano ~i dice che si vuol chiudere l'istrutto-r'la rap:vJamente! Nell'il'TlJJOSsibilitù di trova-re i «veri» autori dell'attenlal!o, e pokhe' invece clii =umwlaire le prove che sJ trat:ia di llJJ1 atto cLi provocazione, i giudici del T ribun.a,Je Specia.le vo,gliono conoLudere con degli attii .di ,giustizia scxmmar.ia, e colp.j,ranno degli i,nnocenti, aiutali da false prove e ,da:lle macchinaz,ioni della polizaia. Bisogna inte.rveniire prontamente per ~J,vare la vifa d1 Vacx:hierl e degli aJtri ~nnocenti. La paura Notizie recenlissime giunte dall'l. lalia ci annunciano l' arresi o di nu. merosi scrittori appartenenti all' élile del pensiero politico e filosofico della giovane generu:.ione ila[i(JJJla. C'era da a/tender. elo. Il fascismo teme la cultura. I cervelli r.he pen_ sano sono i peggiori nemici di il/w·_ solini: studiare, giudicare con la propria lesta idee e f alti. costitu.sce delitto di leso_fascismo. L'odio dei pancnus della marcia $U Roma contro il movimento ,n_ telietluale italiano, contro i .<-uoiuo. mini. le sue riviste, i suoi libri, .çi manifestò subilo in forma sorniona dopprima, e. dopo il delillo Malleot. li sen::a pudori e sen:.rt riguardi. L'Italia da una Pl'nii!la d'anni, ma soprattutto dopo 1a gur>rra, erri in pieno splendore di studi (ìloso{ìci, politici, sociali e relig_io.~. Vbri notevoli apparvr>ro n<.>lbrev<.> spazio dal 1918 al 1925. anno della -~Ppre.'"sione e{fel/iva di ogni libertà di stampa_ Nwneros<-' r.'visle esprime_ vano ed attestavano le correnti d1 vensier<J dPlla gioventu .-:lwliosa d/ f_ talia. Lf1 9io11an<g-'enerazione degli scriL tori italiani ha dolo pochi romarc_ :.ieri e poeti, ma molli storici, filo_ rn[ì. indagatori de: problemi sociaii r> religiosi. Una ricerca costante dei uolori spirituali, ima revisione crL tica delle f ormuie e àelle tra<.Piz;on; cu,vicinovano <-'clrvvicinano le m1. qliori giovani intelligen:e cl'llalia. Il marxismo veniva r:studiato e ripc11salo con serietà cl'indagìne e di pro. positi certamente maggiori di quella rl,elln generazione precedente. Riviste come « Rivol11::i011<-'Vbe. ralr> • d.iretta da P. Gobetfi: « Coi'< ;cn Lia • do P. Ganga/e; • T1 Quai_ to Slalo > da Rosselli - per dire ,f,.lle p;ll note - furono le palestre tJi ouesto rinnovamento intellettuu_ i<-' della gioventù studiosa italiana. Che fu - e POn poteva non essere - decisamente ed audacemente an. tifascista. ll fascismo se ne vendicò ucciden_ do Gobetti ed Amendola. ,;opprimen_ do le riviste che riunivano questi qiovani spiriti, verseauitando ed in_ sulfando fra qli seri/lori della vec_ e hia generazione quelli che avevuno emulo magaiore in[lllenza sulla nuo. 1Ja:Croce in primo Tuoqo_ Ponzio di S. Sebastiano. Bauer. Porri. Rosselli ea altri ancora sono da tempo in prigione o a11eisole: e non parliamo d1 coloro rhe con ['p_ -~ilio hanno sotfrrrtl" ;,, +,..,,'>n In Propria attivita ìntellettuale al sof _ focomenlo fa$cista. • Ora e la volta ai due scrittori che .. r1e1>onolentato in qualche modo <li r011tinuare se non la propoganaia L delle idee deale, almeno i loro studi storici e letterari: Mario Vinciguerra e San tino Caramella. Mario Vinciguerra deve la sua ri n_omanza all'estero soprattutto al libro: « Un quarto di secolo (1900 25) » che rappresenta unft notevole sintesi criti<.:a della evoluzione delle idee in Italia dal principio del seoo lo. 1yap_oielanc, appartLene al grup p_o~'eg~1amici_ e dei discepoli piu in l1m1 d1 Beneaetto Croce. E sembra che egli non sia il solo arrestato d Nopoli_tra questo grup(JO. Santrno Car~mella, mollo più gio vane -- egli non ha che ventidue anni ed è già professore d'Universi là - è stato uno dei co:taborator ecl il cor.linualore d!ell'opera di Pie ro rrobetfi. Collaborò anche assi cluamenle alla rivista • Il Quarto Stato > di Rosse/li e di Nénni. Sop pressa la « Rivoluzione Liberale > dedj cava la propria attività ad una rivista . lorica letteraria. il • Baret ti > che i f ascisli. pur odiandola non erano r~usciif a_sopprimere per mancanza d1 pret<:szi decenti. Tra,pli arresta(i dello stesso grup po d mtellelluali sono anche i no stri_ giovC!ni 0ompagni pr-ofessor Leho Basso di Milano ed E. Bortelli ni cli Trieste, che noi lutti ricordia mo assid11i collaboratori del['_\ Yan I i ! <> del , Qua1~to Sia lo , . Il prelesw degli arresti è la sco perla di un'associazione clandes{inn anlifascista intitolala ~ La Gìonne Halia ~ .. che avrebbe fatto capo ad una rw1sta lefteraria di stmli e d cullm a ( • Pietre •) edita a Genova. Assetali di libertà <\ di verità. do lati ~i 1~na,cultura vasta e prof ondn e qf1md1 cl, un severo .~piriìo critico. essi sono antifascisti pe,. motivi di m<?ratità e di probìtà intellettuale pr,ma che per ragfon• politiche. _ l_l fascismo li temeva. e li Jw ,col p1t1 nella.forma. vile chP gli e con .<:11efCp1r:wandol1 della lorc. libertà personale. E non lascerlt le prede che quando gli verranno strappate. Un par~icolare pietoso. ll Man ch_este_r Guardian. l'autorevole fo ~lto h~eral<-' inglese pubblica dei aettaql_, commoventi sull'arre~o di Vario Vinci_querra. Questo. vedovo da poco tempo. viveva col ~uo te nero b?mbino. Non si è avuto seni oolo d1 arrestarlo in presenza dellrr r~•eof(lNt._ rhe lanciava grida slra zwnt1 dinanzi allo spettacolo d' m. n u · . h .. I uo 1 1 ca IVL c e zncatenavano il suo wbbo e lo strappavano alle sue ca rez=e per _trascinarlo lontano. verso una ~estmazfone a lut ìgnota ma che gli faceva spavento , Il fascismo - oltre il resto _ ha r,a!zato il culto della famiglia in 1 lalra. Un minuto di silenzio ... ! I giornali france.si recano che quando al Congl'esso -dei 1Social~democrat.i:ci franoasi lesté tenutosi a Tolosa, si alzò a par Lare !'on. T reve;s delega:tovi a rappresentare l'Inlernazionalle di Zurigo, tuti i i congressiisti ballza.rono m p:.ed1 per un m;nuto di assoluto silenzio dc:- dica.Lo alla memor:a dP.l Martire. Deve essere stat.o una solenne manifestazione di venerazione per Giacomo .Matteotti, di soLida..rietà per i profughi del fascismo. Però per quanto spontanea espressione di sentimen!ii verso i Compagni torturali dal co:nume nemico, questa man-:deslazi.one ha un altro valore, un altra p.oi,tata a:ncom, Non v'é dubbio che c001 questa main;1festazù.one,eloquente quanto muta, i socialis,li francesi od aJ!meno un,a pa,rLe di essi - voLlero <limostnare la loro ri,provazione per ii,] loro oom;pa~no di !Partilo Thoma.s che non s1 é '.Peribato di solidarizzarsi cogli aissa.ssmi di Matteotti. Eppure quanto più efficace, più coraggioso, più fratemo san-ebbe staito un atto di pubblica sconfessione .del rinnegato ... Quanto più solenm.em.erube ~ente sairebbe sl-aLo commemorato Giacomo Mia.tteotti se i ~oclal.isti francesi aivess.ero dichi.airalo di non voler ipiù sbnin,gere I.a m~no a•\ Caino già foateLlo idi airmi, loro e di Mlartteobti. Qua/le .silgmficato può aivere qu.e1ta maniJestaz.i.one più o meno intima che poahi.ssiaru, verranno a c,ono.scere e ohe cerilo non i.-rna>edirà i ,giorna'li fascisti italiani nonché la s<t.am.p•areazio- ~ dlel anooldo d!nlero idiJ esulltaa-e iper la solenne werzione del Diireltore del l'U:dicio Inte-rnazion.lle del! Lavoro ne! la fil!e dei protaigonl.sti delle sp?dizion punitive contro ili. p1oletaTiato? Per ora né i socialdemocrati.ci l.irancesi né quel li de~ altri paesi hanno senti.lo -sai ,·o pochissimi gruippi " il dovere e il co raggio di rerugirc conLro l'infame tradi mento. Da notansi poi che nessun giornale socialista [rancese - ed é quello i,! par !:-to più interessato e tenuto a scindere l-a propr:1a re~oosabilità da atti t:om piuti d,a un membro del proprio pariri.lo r.: é sognato di r:,produn-e la ltiltera d1 Federico Adler. QuE.;;io fatto di una grav~tù cosi eccezionale é un sintomo eloquente ddlo ~p,irito o.ìe domina qu$i pa,rbi.ti. Lo &pirtto cLisoli!da-nietà, la coe remza sono soffocati da miLle com-pro messi, riguaaidi, consider.azioni diiplo marti:oh{'. -Ciò é causa e conseguenz,a dei metod,i prevailenti per cui il fi1I1eri voluzionam.io viene con -tanta frequenza subor<liimato ad interessi contiingenrt:i da fa.rio com,pleta.mente sparit'e dagli atti, dall,~ sbe-.<\9a oos~enza cli coloro che pur ~ontmuano a dir.si soo1allti.sti.Non parharrno neanche del'la doverosa sohdatrietà verso il prolebairia.to ihailiiano ohe scoruta o.!5g,i il suo isolamento durante la ,gu011ra, il fatto cioé che m suo con" tegoo soci-a~ta.. iinteirnazionalista non ha ~a·ovaJto imitatori dii: !Pl'oleta:rJ -degli al1lbni (Plale.s$, paa-llà~ qllli ~~ ,della sa<n.gu:inosa oliesa, ~1l'insulilo cinico recato da Thoma1S a tutti co.l-o.ro
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