_'_,N_: .~_'o_, _).:_·,_,<_X_! _..;.....___ .;_(A_._P..;..) ________________________ _..:::zulR.IGO1,7 SETfiE,MiBRE1927. Nr.im. 38. ' fBLEFONO 4475 - Conto-Clrèque.a N. VIII-3646. SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA: ------------------------------------- .--------~·-·-----··-~- .. ------- ------------------------------ 1 ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PIER L'ANNO 1920: ruIDAZIONE: I anno, fr. 6.-; 6 mesi, tr. 3,-; 3 mesi f:r. 1.50 , L'Avvenire dei Lavoratore • PER L'ESTERO: 1 anno, fr. 16; 6 mai fr. 8; 3 mesi, ir. 2.50. IL GIUDICE Mentre a Savona i piccoli giudici del regime. male avvolti nelle toghe che ricoprono l' ipocrisia della loro funzione. curvavano le te5te su denuncie e verbali per sottrarsi alla raffica del sereno coraggio di Carlo Roscl~i e di Parri. a Brnxelle~ Filippo Turali. il grande imputalo, s:iliva alla sbarra di una più alla tl'ibunn e pronunciava, nel nome di Giacomo Matteotti, la più forte e potente requisitoria al fascismo ed ai suoi misfatti. diverse vie e 5pesso ci fanno n:emici più che avversari: ma nell'anima me.. glio che nel pensiero di Filippo Tura ti ci riconosciamo tutti. Quell'anima che Matteotti fece sua e che ne ispirò l'ardore inestinguibile e l'audacia serena. · Ieri mentre i piccoli g:udicì di Savona torcendo gli sguardi dai visi se.. reni idi Rosselli, di Parri e di Albini, graffiavano le carte a stillar-e unla sentenza feroce quanto 5tupida. nel mondo risuonavano implacab~]i e ammonitrici le parole di Filippo Turati annuncianti il ritorno dello spirito di Matteotti i11 Italia. Zurigo mento a Malloetli, eroe della libertà, e caduto per essa. L'uditorio è commosso, &i vedorro fra uomini e signore fazzoletti sugli occhi e sguardi significativi e commos5i ! A questo punto intervengono due signorine, seg1.ùle poi da alt.re con fasci di fiori freschi che spargono ai. piedi del monumento. La cerimonia è finita. Tulli si alzano in piedi, mentre s.uonano le u:!- lime nole trisli del quartetto. Naturalmente non si app!aude. Ala'.imilo del Comitato organ.izzalore gl'invitati sfilallo davanti al monumento e la ~ala si sfolla. La sera. ancora riuscitissimo comizio alla Casa del Popolo, intercalato da concerto musicaile, ove parlarono Modigliani ed altri. AMMINISTRAZIONE: Commissione Esecutiva del P. S. I. Zurigo. Militarstr~ 36 PREZZI DELLE INSERZIONI:· Per bnea, o -.pezi'o di linea (~za una colonna), ~ Ceot Per réclame contimla.t.l, prezzi da CODftnini - - lasente,nezrla'espadtriFoIiipTpuorati ·Mainsomma è proprio la guercrhaevolete SAVONA, 15. - Il Tribunak di Sa- 9 9 von.a ha pronunciato iie.,i sera ,/a sen:ten- Lettera aperta al " Duee" . ~a nel pr-0cesso a carico di Filipp.o TurUJN -e degli organizwiori della sua fuga. AWppo Turali, l'avv. PerlJirri (latri.«mti), i prof. Pani e Rnsselli, nrga11izzafori della i~da, e l'induslrkil'f! Da Bove fur-0'1lO cWtda.wwfi a drieci mes.i di carcere eiascuno~ Ualo Oxilia fu condannaJ,o ad w, anr:-0 e ve.nli gior.ni d.i detenzione. Il TribUJJ1•ale ha assolto il sig:-:or AU,:- r..i, l'ex-critico katrale del/'Av:vniti!, perchè il Fatto di aver concesso ospitaiiià a Tura.ti non costituisce recxo. Ha pure as- &oJf-0 l'industriale Sp.iirito, fl moJO'T'i&ta Ameglio e G'kwomo Ox.Nia per insufficienza di pr<>w. Simbolica coincidenza che tutto il mondo ha avvertita e che fa meditare l'anima torbida del tiranno d'Italia suU'inanità dena propria persecuzione e sui limiti angusti della propria dittatura. Come colpi di 5ferza salutari e benefici le dichiarazioni <.liedi ue gi~vani . eroi che a Savona rivendicano la dignità e l'onore di nostra gente, sono giunte agli animi degli italiani per ridesla:rli dall'ignavia e dal torpore che li umiliano_ - • Egli ritornerà e: si metterà alla nostra testa; ed 1U1a folla di morti lo seguirà: ed tm~ folJa di vivi e di semi-vivi ritroverà la propria anima e la propria vita. Egli si dirigerà verso il Campidoglio oggi insozzato e disonorato, verso il Campòd'og1io ridivenuto luminoso, con il suo passo deciso di fierezza e di giovineu,,a, con la bandiera rossa in pugno. come ai bei tempi. Egli sarà il capitano perchè è stato la vittima. La rottura dei rapporti Non so neanche come indirizzarmi a Lei. Devo chiamarla Eccelilenza? E' troppo poco; è roba da tempi pas: sati. Ella non è un semplice capo d, governo. Verrebbe voglia di chia~arÌa • Maestà•. Ma forse - se un gwrno Ella si deciderà a eliminare un Re che oramai conta pochino - Ella preferirà una repubblica. _Repubblica dittatoriale; ma re1't.ibbltca.E non dubiti: troverà dei repubblicani che t:e ne accontenteranno e ridiverranno di Lei amici come lo erano prima delia mru·cià su Roma. quandlo Ella scriveva ancora re con l'r minuscola e dichiarava che il fascismo era ten, denzialmente repubblicano. Noi, che siamo anche repubblicani, non ci accontenteremmo di una semplice ditta messa sul portone di casa, se dentro la casa non si provuede a cambiare sistema di vita. è un giurista acuto. Come. tale ha la maniera di· girare gli scogli con tutta la necessaria abilità dialettica. Egli ha qetto, in sostanza, che l'Italia non vuole nessuna affermazione fa- {orevole alla liquidazione pacific.a dei conflitti fra Stato e Stato ... perchè a ciò bastano le tavole fondamentali della SocieUt delle Nazioni. li •perchè» avrebbe un valore se es- !JO volesse significare una interpretazione larga dei principi su: cui la Societa delle Nazioni è stata fondata. Ma no. ché a togliere ogni il-lu.sionea chi avesse voglia di cre;arsene, vien~ la stampa italiana. La quale, nelle corrispondenze da Ginevra. sottolinea con manifesta gioia tutti i dissensi e tutte le possibilità di dissensi fra delegazione e delegazione, e fa capire - o dichiara aperta11}en:tes, econdo i giornali - che la Soc.ietà d. Nazioni è una istituzione me$$a in piedi da gente che rappresentava un vecchio mondo oramai • trapa.ssato; una istituzione e~ si annega nel lattemiele dolciato dalla rettorièa pacifista. L' Italia, unicti, guarderebbe le cose con senso di realtà. ecc. ecc. Il popolo, i lavoratori italiani, nella condizione attuale di miseria morale e materiale, attendevano parole ferme di riscossa. Il fascismo ha forni.lo il modo e l'OOCia.Sioneu: n'aula <lù tribunale trasformata in pa!estra di educazione e di propaganda, una lontana Casa del Popdo - nostalgia e rimpianto ai lavoratori italiani scacciali dalle proprie Case del Popolo! - in cui echegg:ano delle parole atle5e. - « E' mia la responsabilità dell'evasione di Filippo Turati! Eg.1i non doveva ref-tarc in Italia l'ostaggio delle camicie nere, ma doYeva raggiungere il mon<.Loper continuarvi la battaglia iu favore deb1a civiltà contro il fascismo. Considero il mio .gesto come il più grande onore della m:a ,ila. Le conseguenze mi sono indifferenti poichè sono com·inlo che la gioventù ilaliana deYe educar::;1 ai'la scuola ciel sacrificio per combattere e ,incere la lolla contro il fasci- ~mo! • - -oSono le parole di Car'o Rossclli. quecJq fioYanc r·cco cli coltlira e di agi.ale7..za,che abbandona b propria cla~--•~ e nel momento del pcrico 10 e del dolore fa causa cornt!nc con !a cla!:se dei discr<"dati. E che ai r1i11dici fa~'Ci:li eslcrcfalli di lai1ta at.! 1lac~a ricorda come sessant'anni or ~0:10 :a sua casa di Pisa abhia ospitalo un altro italiano profugo in palri:1: ri:1seppe Mazzini. Il pugnale del sicario che I rnfi:i..<,'.; il cuore di Giacomo ì\lalleotli, non ne uccise l'anima se es!::arh·i,·e nd'.o i.pirito di questi giovani e se la nuova generazione italiana si appresta - suJJa scorta di tali esempi - a fa:fo. sua per i migliori cle$lini della patria e dell'umanjlà. * * * L'appassionala, commovenl\.'. cioquenza di Filippo Turali a- Bruxelles è la più grande riabiJ1laz:one del nc,- slro popolo diffamalo ed wnilia.lo dinanzi al mondo da cinque a,m1 cri attività e di regime fascista. Se }11;~- solini 5imboleggia tulle le la1·e. Lulk le deficienze, tutte le colpe della nostra razza, Turali ieri a Brnxel!cr, ha rilevalo al mondo le infinite risorse di idea!ismo, di c;ostanza. di civiltà del nostro popolo. Il mondo de,·c sapere che il fascismo non è l'llalia, e nel rnor~do de- ,·c es<:e;r clissipata la Lr·i~lel~genJa che Mu~solini sia .il simbo~o della noslra razza. Esso è una brulla, odiosa parentesi nella vita d'un popolo lormenlalo da funeste eredità del pas;;ato, dominato da una classe; dirigente; che tali ereidilà tulle incarna e riproduce. Ma c'è un'ilalia nuova. l'Italia dei la \'Oratori. figlia di retta del Risorgimento nazionale, come la horghe~ia italiana è Pepigon.e u.!limo dcll'[lalia feudaJe. rrazionaria e c~1Llolica dei secoli scorsi. Malteolti è il simbolo dell' Ilalia nuorn, de11' Tlalia dell'an-e1lire. Questo è il senso dell'appassiònata oraz:one di Filirpo Turali a ·nruxelle~. E nessuno m.eglio di Filippo Turali pote\·a cspr'mere qucslr idee e quesli sentimenti. li rncialismo italiano è diviso anch'esso come il o:;ocialismo internazionale. Metodi e tendenze disparate ci indiriu;ano StJ ca tra le Trade- Unions inglesi ed i sindacati russi • Quel giorno, allorchè !a sacra falange riprenderà la p.ropria marcia ed i propri diritti, sarà l'Italia nuova -- respinta per t,n momento nelle tenebre di un rjpl¾:,ana~1tcMedio-Evo - che riprenderà il suo posto a1 sole della storia; sarà tutto un popolo che ritroverete al vostro fianco nella lotta per la giustizi.a soci~e ! •· L'inaugurazione daml our.menatGo iacomo Malhottl Bruxelles, 11 settembre 1927. Quale preliminare della bella manife5tazion.e di oggi, ieri sera abbiamo an1lo a!!a grande • Maison du Pcup'.c • un numeroso .comizio socialisla, ove parlarono applaudilissimi Ti·e,·cs ed altri oratori francesi e be!gl1i. Slamane 1l cielo è ~curo e pio,·oso. La c·uà sembra ti·i~lf' dc.I ricordo della scomparsa di ~fatteolli, alJa cui memoria oggi sono riYolli molte e molle migliaia di c-illadini di ambo : ~c,,-s: e di ogni angolo le.."ìacqueo. La città è tappezzala di manifcsli col programma dell';naugurazione. Fin da11c prime ore cominciano ad a!T'.tùe ara Cal'"acl<'!Popolo cittadini di lu'.tc l<'·ch..~s·. e rappresentanti di di,·cr,n naziona 1ità; Lulli Ya.J1TI0a r·nr·'.<a cl"i biali<'lli pH entrare nella , ,.._.,.,_11·anen n\ 1 po'11C,.:ggio clell'inau- '·ur:1z·onc d.c' monumento, ma i biglietti sono esau1·iti, e ~:irlevono ('..Ontenlare cl; re3!a rP nelle al lre sale a ~·en!irc. i cli:corsi con l'aJtopar'.antc. Tnfalii al'.e ore Vi 1a :..ala è al con1plctç.: un centinaio di forttmati ~eduli, e circa duecento in piedi, e 'la 1~1anifc." taz· one s· ini7ja col suono commo,·cnte dell'.\dagio du qualuor, che Yiene eseguito con maesli-ia da 1m ,·alenlc quarLC'llo. Indi fra un cornmc,·enle !'.ilcnzio ,·iene scoperto il monumento, pregeyo]e basso1·ilieY0 simboleggianle la libertà., per cui cadd!e il commemoralo, il cui busto è ben scoipito alla base dello stesso, con la cl;citura: ~Iallcolli - 19241927•. Parla per il primo Arlur Hcnder- ~on, presidente dcli' [nlernaziona!C' <)peraia socia'is_la. E~i parla~ lungo. e mollo I iform:sLa, 111 lingua mglese, çhe poi Yiene tradollo in francese cla Loui!'> Piérarcl. Poscia ancora mus11.:afunebre del quartetto, seguita dal secondo oratore, Joseph Yan Roo,broeck, segr~- lario generale del Pnrtito operaio lJe!ga in rrancc~c. e~! in ultimo, semprè i~lcrca!alo dal r1uar1dlo che con le sue note piangenti del Yiolino commuoYc _l'uditorio, parla l'on. Turali. .\nch'<':-so parla in francese, sicanrlendo le parole, quasi per farsi capir<' da un uditorio d'ita!iani che conoscono poco la lingua. Egli fa una felice ciis~crlazione dei f~cismo e delle I risi i condizioni cui allraversa i! popolo italiano :,ollo il peso <l'ella feroce dillalura fascista, augurando alrilalia una prossima era di libertà, chiudendo il ~uo eloquente e commovente di~corso ringraziando il popolo, il partilo operaio ed i socialisti bclghi che hanno con fiera volontà rnluto per i primi ospitare il monuD0u>o iii! Ccmgres.;J d1 Pall'iig~cL:illla F2dcrazio.ne Smda..caile ln~~'l'l.zi.yna•le d~ Arnsterd:mt., ne:i prct'.et3.ri,afo inte.nna~- nale s-iivis.s4?ro ~i<>rni .d"=i;..ià nei ~ua,rd,: del:l'a.Hc~~airn~Lo ohe Il csimdaca1ti ing.lesi ta,we,b.b,-,Jl'o ir,r<\20 nell loro vr~16":.iimc. co~~esso ,n.az:i'onalle, g:ià :/11 iprecendetnza convo:::ato a E1diihnburigo. L'ainsietà ven.irva ud =*ore g,,u,sjli.\fiic-.ata ,d-OQ)O quélil1'.o erct su<-.cClS'soa,! Ce,rugo:~so ,d1 P~i pu cd~pèa d~ .Puree! e Brow1n1 an>gl.esi 1it:Ui e '.clue, e ~l p.r.i!mo!prEis;ldenile e,<d iil1 .s€'.ocmr.ku>no d~i i.eigretasri deLla F. S. ,I. R.:lfare qui tubta '.a !Stca-.iia deil Jic,.ro la.vciri<o€Id ,:l!tti:1~.f,a,mooto m ,seno aili1a. F. S. I. saoreihhe co~a di c~to trop_p,o •lunga e &i d-clVir'ci>be11uba-re :rnppOI ~,o ail ,gio.maJ!e. Sarà suffioien- \e iL :d:,re ohe q,u~tt2 due 'CCIIIl\Pafgi n •t~re - si. nei~ane,nlre oc,priiwmo neLla F.S.t tdiu~ de.ii fl)Lù iimporlairrli, !PW'l<Ìnella dii,rez.iclile, la voira'VaJ1-o e forni'Vano di . sento mano appqg~i e noti T.i.e a;lla 1ln:t2:I1naz.i 1:1:loal1'e sit.-ida-::~re a;~;.sa, favor0ndc cosi ~I suo ~uoc-,, ccn:ro La !F. S. I. d.:i. essi direltla. 11 ~uo.co idhe -dura<va da alllitUJ 'Ve\OJle 5.coperto, ai! Co,n,g<rd3so di Pa,ri ~t ip.-erbecca e 1 per ccP.ipa de~li ,s,liessi P,urcel e 13H,wn. •H prJI110 i:,ronunoiò il .disconso ,di apeirtura ..::r:1mi:J]le!tl'!lente c-~ntrairi-:> a q,wan 10 ~a iill pems-.:.eoroe lo 1 sp1ll"iilode~l'uHido :JJ ,preùien.za, cli>s.ccn;o c:he h~ soib!~ato una v.rolenia ,re,p!r..ca d•i Jc,uh_a,ux, m=- br:-. cielù'nfEcio -i-i ,pr~S.:1d,e11za; ili sec()tl)do, oreden.do ,cli fa,r c~!~po sul co:JJ~r.!-sso, a,d 11n idal!v m,unc.nto levò ,di tru:K:a una lettera, che €1~1:i ,eQn pc-ca cnrre;tlczz;i e senso di r.si:-crnEail:~lità a•.reva t-ratfu~aloJI d.ua fati.i imveoe cl.i faire co!,pc ~n senso fa,yorC'\'">fo •j:,<'1 L ,due proi.a,gon:,;ti, .ne.i congreissw!ii, foc,e:ro co1,po cclm;pleita:menle c,c1ntrar.>0, lè.nlo che a,1la T:'ll:11.ovazio.ne d-:,I Cc-ns~g!io di:re!:tivo e della Pres1i!d~- ,;a Purc{?ll si t?;bbe u.n solo volo. Peiroiò !u esclt1so e da:lla ;:,resi1den2;a e <la,i Cons,~l6o direlLliVo. Brow,n fu i,nvitafo a dMe I,~ d:,mi.ss-ioni da s,egretamio. La Jezione, cc,mc veidia:mo, h1 e,lromamen,te dura, ma, ".liciamoio fr.anca•m.zn'.e, fu alllche necessa.r4!, pe.rohè qui llO'll ci !rovava,mo più d21Va.nbi aid u(-.mJmiche con cnestà g'.usLaJmeink d'!fend~o il loro p€'I!S;ero, ma ad uomi:n; c:he usaivaino d'ogr.i mezzo, anc11c il meno lba,le, J::'llr di i•:>.~a.z-;a,r.;:.!ie s,'.,l!'i:;a,trie deg;lu · a"VVersari d~11a Intcrnaz;i,oa1>aJ:e d:i Annsterdam. Dc-1.::'l; 11 Ca:igresso di Paa-igi, giusfo un mese fa, sorse suhi~o in tubi.i 1'ainsietà d, sa,pere quaile slra:da avrebbero ne~1a'menle ,µeso ile or,ganizza.z:on.i silr.idaca,Ji inglesi, s,e quel la di Mosca o que:Oa di Amstei,dam. La ,nis,posla 'Ci venne dala in questi giorru da1 Congr~sso .naz.io.,ale dclle Tradc UP,ÌOin!5 1enwtc-si :iail 5 s~~tembre e g:cnri ,seog;uenli 1a Edilmburgo. ,111 Com;~li.o generaile aveva presentato a~ Coo.gresso 'llllla circC111,sla,nzialta re!azror.e, 1a qua.le concludeva nol chiedere al Cor.gresso ia compdeta rei tura ddle relazic,ni coi Siooél,{'.,ati russi e ,perciò colila hi.tenna.2;iiona11esmdacale rO!Ss.a con ,ede a Ma:;ca. Nella relazic,ne er::t. det~o ccme l'espe1ù:na ab.b:ia chiairairr.~r.·te d:.mcslrato il'es- &• .re ~mpcGs~b:ile :.i r: •:<S'JUng<:reun accordo q,ualoiasi ira le o;·g°an,izzaz;,c,nj in.~)esi e guei~le rn.ss~, e che !a ragl:,ne di dò va i L~rca'.a ne:2:a cc:ncezicn-e ciiffere.n.le che han;r.o gli 111,gle:sida.i russi rei ri~uarcli al n,<'IV·men!o •,ind:icade. Essi dicono che mentre •fl'l.iinglesi hamno u;1a ccncezione d€,1r.0teraLioa, que 1.~a ntss.a è assoh ..Lisla, cio-è idrt:atcride, e c-1,e,r,-e.·ciò hanno potuto ocuislata1·e ch2 Mo,-.,,e,avucle ave.re' e..;sa •sola i' esci usi vo d ~ri/tlo ;di <lrurP. or<lilll.i ,_ d',riltilve, menlrc le alt,re organizzazioni d~bbono ciecamente ctbbediirc. Aggiur.- c..;Q g e pure La Teùa.71;;1•ne che i:1. e c:nsig~oò. ig-er: e,ral,e <le!lh TTade Uni-:lll!; ion1gili:t-s.i è sl.'.l,:o f:mo aJd era .di 'll.11aeslrei1na lu-lleranza, mia ohe oca croo-e g:'lln'lo, ili momento di ;:,rc.po,rire la rottura, ,defiini't.ilva. [I C004iresso dO'po u,n.;i serra.la di5cll6sic,n.: -ha votato .nel se;,.toote m-0do: Volli ifwvoreivo1liaiH-a .rolttura idei, •raippvrli can Mos,ca 2.500.000. V OJti COllltt'at·i altla rc-m:i:ra <lei :ra•;:q>crli ccn ,Mosca 620.000. La relazi-elllc del! CO'llsi/gli'J gen~!l'a,Je c'he .proiponeva la rottura dei ra.p,porli. ha a,vuto qualsi 2 m1lic.n,i v.l~ voti di. maggioramza. !L'unica .F ooeiraziOlll.e ohe ha vv:ta.to cc,mpa;ta oc1JJ.t,ro 1a ro•ttura è sJta~a quella dci tf.E'!rrciw·ori. La F.z,deri!JZiÌone ,dej milllate<ri, ohe ~i per.l'av,a c:he saor-ebbe ~lata m tesla nel vol:are ccmtro ila reilaaicme del Cons,'1gH:::, ge:n€,ra,le, <Si è m.vece a!S'te.nu11la. Con questo voto a.nohe gli i1 ng,1esi, ult:ma o!'lgamzaziic111e· veramente a ca,raitlere naz.i'C.n.rule:ed ooh~, si' ritiira da Mosca. 1La staim,pa mssa •di quèsli g:ior.nà 'È: molllo c,uitrar.ialla· del risuHaito d~ CCtngireisso ,d,i Bdtlm.huii,go. Essa. si, •a.spetta<va 1 <ii cer.'.o q,uamc:hecosa idi diiveiiso. La Pravda c.rd:le a111-001ra. ohe Qa. ma•g,g:oranz.a iohe ha vota1o ,aJd.E<li:mhur,go ,la riisoiliu:Diicine del Cciru;iiguo ,geaierale lllo.Il raip,preisen.Li, Ja IT'.a~giciraJnza i!!t sen.o ai isiinrgcYSlr1unidaca·ti. e sp€,ra aat1CC1rcahe .cOllltr-0il! tirad ;,mento (>;cÙ!to modo <l,i e.."fPl'ùmersi) si maauife1$1erà ,i::,r.esto una forte cl)ii:,o•sizti•ome tim seno a•i s1ruda.oati. SC<no queste <Slp0ranze un.a ~omna matl Nla( a ,peir CO)Pr.ire ,la raibbi,a d'una beir!fibile soc,nlitt:a subi.La. iMla i russi dov.rebbero armali raIVMlkien.i e caJJ)Ìre che la Jio.ro .taottilca. non :può idaire, fooa-j ,ckllila Rru,ssia,, che soollllilbte &u soonf.i:tit.e. Co,n que.!1lo diJsLaicco del'Jle org.anizmz.1C<ni.sin:daJCalliwngLeisi, da Mosca, mucrre d'una morte poco onoa-at'.a il Com.iialo an,gilo-ru.,,so che Lamie sip.erainze a<veva or~to 1neilile ma•sse, ll1.0IIl ultiuna quella di un prossimo aMVicinam-anto se,gu.it!Jo po:i ciar,la un.ione, de~ia Iartemazioara~e S1JJ'!!dacab Ro~:ba con la Fed.erazioooc <Siin!da;caile hl!le:r.n.az.ionaile dr1 Amstem<la1m. Qu~la Sl;·era,nza ora sl fa mc I lo più fontama; i I Cnmi~ab ~mg,lo-11usso è moxfo. Gi!i .:,rlef:ci di tam L:>cli.saisbro 110n iposse<no essere ri:cer-oart.ic'he iin Purwl e Brown per mertifo 1 d'e,IJ!a lo-ro ~bailllaota iaitt.ica, e nella liit.ernaizicmalle Sirndacale RC1ssa, per iii! suo sistema ,di diit:.atUJra e la ,prc~sa che gl:i ailbri -aibbiamo aid 'llbbid:T1~,e oi'0"..a.m00.!le. Con la sua talttiica ha òafo buon. giuoco all.J'aùa destra della F. S. I. che semi:,re ,i::iù va ra.ffcrza.n<los.i a tullo da,nno deHa corre.n!e di simstra. B. Il matto diPredappio Mussolini In on manicomio, anche trattato coa tatti i riguardi, non costerebbe che 20 o 30 lire al giorno; lasciato In libertà costa miliardi e prepara rovine. (Dal " Becco Giallo ,,) Il deputartomunlsMta rty prigioniero politico Parigi, 13 - ,Dqpo le vivaci prolute degli -elemen,Li dei 1part~l,i dii sinrMn1 il d~pu:ato comi.:n.ista u½arty, che si t!.r0,v,a im prilgione ,per ave-r in.ciiato ,Lrnppe a rufiuta.re obbeidie.nza e che era .sLait-0 soittoposto aJ rngime dei de!li:n.quen,ti comuni, è stato riammesso 1 dail. Coll?itgLio dei mJni..slri ali re.gitme Sjpeciale per i deten'll~i po!J,tici. Ma non è di questo che Le voglio scrivere. Le scrivo per pregarla - se la preghiera è lecita - di dare ordini alla sua stampa, vale a dire a tutta la stampa iraliana, di essere più chiara b di far capire al povero pubblico a che <'lJSadiavolo mira il governo italiano in seno alla Società delle Nazioni. La Società delle Nazioni è quel che è, e io non starò qui a esaTI)inarne le funzioni e l'efficacia per giudicare se è roba che meriti di essere messa da parte come organismo dannoso o frusto; o se debba essere accolta co. me istituzione che va bene cosi come va; o se se si debba {ar credilo nella speranza che gli Stati, grandi e piccoli, per paura della guerra, finiscano per farla funzionare secondo i veri (lnì della pace. Ma, insomma, quando si entra e si resta nella Società delle -Nazioni in qualità di soci, lo si fa perchè si sono accettati e si accettano i principi per cui l'istituzione trova la sua ragion d'essere. E cioè. che i popoli devono adottare dei mezzi pacifici per risolvere Te loro eventuali controversie, e non più la guerra che costa tanto e ha così gravi ripercussioni. Ora, quando ·si tratta delritalia - o meglio del governo italiano - una domanda è necessaria: possiamo sapere, noi poveri cittadini, come diavolo la pensi il suo governo a proposito della Lega delle Nazioni? Che i[ r ascismo sia un regime pa,cifico. Ella non ha proprio l'aria di affermarlo. Ci sono i suoi discorsi piuttosto inf ocat, che attestano in Lei un cervello il quale pensa alla guerra come ad una cosa possibilissima. se non proprio sicura; e anche a breve scadenza. Discorsi che non -sono iroppo originali sia nella forma che nella sostan;;a; Guglielmo II il quale - checché se ne dica - valeva qualche cosa più di Lei, ne faceva di uguali: e tanto disse che un bel giorno non potè più tenersi dal dare i! comando dell'attacco. Come andò a finire, Ella lo sa. Ci pensi, intanto che è in tempo_ Anche perchè, per noi. sarebbe un ben magro conforto coi pesi cli una nuova guerra sulle spalle, quello di sapere lei esule in una qualche villetta della Svizzera. · Che nel campo fascista non spiri aria di pace, ce lo dicono anche i giornali italiani, numerosi si, ma «fatti tutti a sembianza d(un solo•. .'lfonotoni quindi. I diversi giornali italiani irridono alla Società delle Nazioni col tono di chi si sente superiore a mezzucci di questa fatta. B_riand.tu~Lii rappresentanti dei paesi che assisletlero neutri all'ultima gl!-errae ne sentirono tuttavia le gravi conseguenze; iulti i rappresentanti dei p_aesidi recente organizzazione. i quali non domandano che di lavorare in pace per consolidare le proprie fondamenta: [o stesso Chamberlain. pur essendo preoccupalo a non riconoscere troppo apertamente uno stato di cose creato a Versailles con. lro il suo paese: lulti costoro pensa. no _sul serfo a .cer~are una via p,er arr,vare a~ LLn regime di pace e di roll~borazione fra i vari paesi, in cu, ogni querela possa essere risolta con · mezzi pacifici. L'Italia invece ... Ho voluto legge. re altenlamenle. sui giornali, il dì- \C9rso del suo delegato. l'on. SciaToza.per sapere che cosa vuole l' Italia nel consesso di (;inevra. Scialoia Dunque niente PQliiica di pace: niente tentativi per arrivare ad una politica di pace! Per i più, per quanti si occupano all'estero di politica iniernazionale. il patto di mutua assistenza del '24 è ancora là, se anche non ratificato: indicazione della via. llnica. per 1aquale presto o tardi bi.: sognerà avviarsi si .!e vuole che la guerra non sia più. Per il giornali~ sm9 italiano - fedele interprete, el pow· cause, del di Lei governo - quel patto è morto e non) deve più risorgere. Ma perchè? Quando si mira alla pace, si potrà dire che quel patto era prematuro; ma non si può, non ~·i deve dire che esso è da condannare. Chi lo deride considerandolo morto, e s'inalbera contro ogni possibilità di risurrezione, deve - per ogni responsabilità - arrivare alla estrema conseguenza di questo s'Uo alteggiamento, e dire: « L' 1talia non vuol saperne di pace: essa prepara e vuole ]a guerra •· Ma allora, non si va in casa altrut col coltello in tasca, in attesa del momento di agire. Al.lora si dice: «Sigryorsenatore Scialoia, grazie dei vostri abili giri di parole; ma abbiamo deciso di farne a meno. A Ginevra non si va più. E chi c'è, dei nos'tri, -:ene verrà via •. Sarebbe un po' brutale, se vogliamo. Ma sarebbe loqico. Dal momento che la Società delle Nazioni ~ quella ridicola cosa che i giornalisti ci presentano .... Ossequi•. UN ITALIANO. .e . - ·- l'octillOH de,l, [l·[IDIlBtaIlIf aoal Pari li Il vice-console d'Italia. C'onte Carlo Nardini venne ucciso il 12 corr. da un italiano nel suo ufficio nelr Avenue de Villars. con due colpi di rivoltella. L'ucc~ore venne percosso tanto brutailmente dagli impiegati del con- ~olato che all:cora un giorno dopo 11_ suo arresto era impos&ibiU~lo a nspondel'e alle doman<le del giudice inquirente. Il medico chlama.to a visitarlo ha constatato i sin.tomi di commozione cerebrale. {!n s~on<l 1 0 tentativo di interrogat<;>no riuscì assai penoso; il disgraziato nella impOSSiibilità di ri!>pondere fece cenno che poteva scrivere· venne ~nfa~ti al degente conseguati ' un foglio d1 carta ed una matita., ma dopo segnate le sue generalità cadde in letargo. · · . L'uccis<;>re è Lale Ser{~edi Madugno eh_25 anni, nalo a Ceirv1gI110lod. i mestiere cementatore. con; moglie e fi. gli che risiedx:mo in Italia. · Un primo comunicato dell'agen,- z!a_ Havas fa _risa:lire precisamente al rifiuto del. vice-console di vidjmare la d~manda ~er il passaporto ana rnoghe: allo imano che in un momento di esasperazione faceva del Serge_ un'omicida. JJa speculazione della, slamna fascista sul fatto, raggiunge il irrotte,.. sco. Nella perquisizione falla nella stanza dove abitava il Serge non venr~e trovala che .. una cop.ia de da Libertà,, che conteneva nientedimeno •
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==