Il Presidente del Partito Mario Tana.ssl e Matteo Matteotll La violenza e la dittatura pre. dka1a dall'uno diviene il pre,e. sto e la giustificazione della violenza e deHa dittatura in atto deU'altro. I lavoratori .italiani ammaestratidalledueesperien. ze del dopoguerra devono riu.. nirsi concordi contro il fascismo che opprime e contro l'insidia comunista,., La lettera co. si conclude: • Se non possono muoversi i partiti ufficialmente, i-socialisti dell'uno e dell'altro campo devono porre la questione e risolverla. Le cose non av. vengono da sè ma ad opera degli uomini. Il ritardo serve sol. !~~:~c~s~~fon~1r:'rn~~ii~ 1 :rr~ sciare quindi penetrare ne~li spiriti indeboliti i veleni ptù opposli. Le obiezioni sono facili e lo sento; ma bisogna superar. le ad ogni costo per agire rapidamente,., Qui è tutto Matteotti. Un rea. lista lucido, con una infinita fede nei lavoratori e nei valori della libertà e della giustizia, una volontà incrollabile di lottare contro il fascismo con in. transigenza assoluta. Il secondo punto importante del discorso di Maueotti a! Con- ~resso dell'Internazionale di Bruxe}les è l'appello alfa comprensione dei compagni stra. nieri. Noi esuli fummo accolti come dei fratelli, ma nessuno credei. te agli ammonimenti di MaL teotti sui pericoli che minaccia. vano di torbide reazioni anche altri Paesi. Ricordo la mia emo. zione quando pochi anni dopo a Vienna, accolto fraternamen. te, visitai un complesso di case ~,i;a~uf~rn~!:~n~ d~m~'. pagni stranieri di allora si ren. deva conto dei pericoli che li minacciavano. La mia amarezza maggiore fu al Congresso dell'Internaziona. le che si tenne a Bru;,.elles neL l'aprile 1928, congresso in cui Turati con un altissimo discorso denunciava i pericoli che il fa. scismo faceva correre all'Euro. pa e i germi della reazione che fermentavano nella vicina Ger. mania. Solo l'avvento di ·Hitler al potere nel 1933 doveva aprire gli occhi. Fin da quel momento la seconda guerra mon.. diale era già in potenza anche se non ancora in atto. lntanto la lotta continua in Italia con ferocia da parte dei fascisti, con coraggio da parte : ~~~~ eroismo da parte Matte6ttl· il S. maggio in un setti~scriveva:«IIPsu nega a <tueste, elezion,i alcun va. !ore dt consultazione della volontà• l)OJ)Olare•. E ag:Jiungeva: « Nessun ricorso sarà possibile contro qualsiasi violenza usata dai fa~sti nelle elezioni per. eh.! le corti di appello non sono che incaricate d1 raocogliere e sommare le cifre qua,li sono inviate dalle singole sez.ioni; !! l'U: nato ... I comizi eleuorali si svolgono senza comizi. Nessun partito di opposizione ha fino ad oggi tentato un pubblico comi. zio perché, specialmente in certe zone, ciò varrebbe ad espor• re ali ascoltatori e gli eleuori a sietrtevioleiue.Nellcsolecittà sono siate t4Jiute delle riunioni private e parecchie di queste sono state invase dalla violenza fascista. Perfino le formalità legali che in ciascuna delle quin. dici circoscrizioni italiane deb. bono precedere alla presentazio. ne deHe liste, in quasi metà di esse circoscrizioni furono turbate dalla violenza con invasioni di studi notarili, spari aL tomo alle case dei candidati, bandi, e percosse ai fim1atari •· Gli elettori chiamali alle urne furono circa undici milioni e novecentomila pari al 20 per cento degli abitanti e i votanti sette milioni seicentomila pari al 63.80 per cento. L'astensione provocata dal terrore fu quindi del 36,20 ,per cento. Come si prevedeva, il partita fascista ot. tenne quattro milioni seicento. cinquantamila voti ossia il 64,9 per cento e 374 deputati, ma ·la vittoria morale restò alle liste non governative che ottennero due milioni cinquecentomila voti. In testa venne il partito pope!are che ottenne il 9 per cento dei voti. In testa ai partiti di sinistra si trovava i! partito di Matteotti con circa il 6 per cento dei voti e 22 deputati, poi i massimalisti con il 5 per cento e infine i comunisti con il 3,7 ner cento. I ,liberali ebbero il -~.3 per cento, i repubblicani il 2 per cento e il resto andò a liste minori. In alcuni centri del 1Piemonte e della Lombardia i voti della opPOsizione sfioravano quelli del listone fascista. H più mas. siccio apporto di voti al fascismo era venuto dall'Italia me. ridionale che molto meno delle altre regioni d'Italia aveva conosciuto il carattere terroristico di quel movimento. Il fascismo fu in sostanza un fenomeno di schiavismo agrario della Valle Padana, complice la borghesia bancaria e industriale del Nord, la monarchia e tutte le forze dello Stato. li partito socialista unitario, che aveva appena un anno e mezzo di vita, « è lieto - scrive Matteotti - di essere stato il oiù forte dei partiti di classe e di avere eletto tutti i suoi uomini migliori•. Una tremenda requisitoria l•l 30 maggio il .Presidente deL la Camera fascista, Alfredo Rocco, mene ai voti la relazione della giunta delle elezioni per la convalkia in blocco di tutti !{li eletti dcli, maggioranza. AlI ordine del giorno della seduta tale argomento. non era indicato. Il ,primo a protestare. fu Modigliani che mise in chiaro come con un voto di sorpresa si ~rebbero -liquidate tulle le pos. s1biltà di contestazione. Nessun altro deputalo del gruppc è preparato tranne naturalmente Matteotti che affronta la situa. zione con un discorso che è una tremenda requisitoria del modo come si sono svolte le elezioni. Matteotti prende la parola. • Noi abbiamo avuto da parte della. Giunta delle elezioni la pro~b. di convalida di numerosi coUe~-. Nessuno certa- ,nente, de · appartenenti a que. sta Assem , all'infuori credo dei componenli la Giunta delle elezioni, 5aJ!i:ebbe ridire l'elen. Biblioteca Gino Bianco co dei nomi letti per la convalida; nessuno. né della Camera né delle tribune della stampa ... In questo momento non esiste da parte dell'Assemblea una conoscen:za esatta dell'oggetto sul quale si delibera. Soltanto per quei pochissimi nomi che abbiamo potuto afferrare alla lettura, possiamo immaginare che essi rappresentino una parte della maggioranza. Or contro la loro convalida noi presentiamo questa pura e semplice eccezione: cioè, che la ~ista di mag. gioranza governativa, .Ja quale nominalmente ha ottenuto una votazione di quattro milioni e 1anti voti ... non li ha ottenuti, di fatto e liberamente, ed è dubitabile quindi se essa abbia f~~~~u;~e 1u~~s~~~i~\se:;in: ~~~~1:i~f::\~~~/far ;i~t~~if!~ ge, i due terzi dei posti ·ohe le sono stati attribuiti•· li discorso continua tra urli, interruzioni e minacce. Musso. ]ini ascolta torvo e silenzioso. • ...Vi è una milizia armata, composta di cittadini di un solo Partito, fa quale ha il compito dichiarato di sostenere un determinato Governo con la for. za, anche se adesso il consenso mancasse ... •.· Nel momento in cui MatteoL ti afferma che i candidati era. no nell'impossibilità di circolare nelle loro circoscrizioni un fascista urla: « Avevano paura•- Turati allora ribatte: « •Paura! sl, paura! come nella Sila, quan. do c'erano i briganti, avevamo paura!•· Un altro fascista rivolgendosi a Turati dice: • Lei ha tenuto il contraddittorio con me ed è stato rispettato!•- E Turati di rimando: « Ho avuto la vostra protezione a mia ver. go{~!! ;li urli dell'Assemblea il Presidente fascista Rocco. rivoL gendosi a Matteotti, dice: « Onorevole Matteotti, se Ella vuol parlare, ha facoltà di continuare, ma prudentemente 10. E Mat. teotti di rimando: « Io chiedo di parlare non prudentemente, né imprudentemente ma parla. mentarmente! •· Il discorso con. tinua ed è tutto una requisitoria implacabile. ·In questo suo su• premo alto politico Matteotti raccoglie tuUa la forza dell'intelletto, _tutta la ,passione del suo cuore e le sue parole sono un seguito di colpi m"ortali inferti al fascismo che moralmen. te non si risolleverà più. Le lacrime delle cose, per dir. la con una immagine barocca ma potenle, si levano in piedi. Mai forse dalla tribuna parlamenlare si è levata come in quella occasione per la bocca di un uomo la voce vendicatrice di un popolo umiliato ed of. feso. Rileggiamo la conclusione del suo discorso: • Voi diohiarate ogni giorno di voler ristabilire l'autorità dello Staio e della legge. Fatelo, se siele ancora in tempo; altrimenti voi, sl, ve. ramente rovinate quella che è ::!?~id!u~~~ifo~:. ~~n~or::tinuate pili oltre a tenere lanaz.ione divisa in padroni e sudditi, poiché questo sistema cer. tamente provoca fa licenza e la rivolta. Se invece la libertà è data, ci possono essere errori, =s~~aJi~~~=· or;i ~11':: ha dimostrato di saperseli corTimoriper la democrazia li compagno Pittermann, presidente dell'Internazionale Socialista ha detto: • Celebriamo il ricordo di qiacomo Matteotti, il ~ocialista trucidato, con profondo rispetto per un martire del socialismo, ma anche con qualche timore per la democra• zid alla cui causa egli ha dovuto sacrificare la propria vita. Mani assassine sono tuttora tese per atten1are alla vira ed alla libertà di cittadini pacifici non solo nella patria di Matteotti, la Repubblica italiana. Specie nell'America !atina dittatori multicapitalistici hanno tolto ai popoli I~ l1ber1à di vivere ~ loro modo per assicurarsi invect: la l1~ertà di sfruttare illimitatamente il proletariato a loro umco pro- ~!'~r{:~fs;::f:f{f:f!:if ~!~t'.~!ii t~iti_assecondata perfino Non solo i partiti socialisti democratici, ma anche tutte li forz.e_democratiche _debbono rendersi oggi conto del pericolo _di una resurrezione del~e dit~ature in .El!ro~ e devono msieme collaborare per impedire una sinnie ricaduta. J partiti democra1ici. non•socialisti prendano come esempio ed ammonimento viventi la sorte dei democristi_a· ni cilerii che dopo aver salutato /'avven10 di una brutale di/• tatura mii/tare, che ha conquista/o il potere co11il sangue, si trovano ora condanriati alla s1essa impote11w. politica dei parliti della coalizione d( unità popolare. E' dovere dei partiti democratici europei aiutare moralmeµte e materialme11te la r_ecuper_atade~ocrazia iri ~o_r• rogai/o come è pure dovere di 1/llli t partiti democratici m Europa di p~estare aiuto a quegli eurorei che tu!lora sono costretli a vivere sotto regimi tirannici. La coesistenza pacifica degli s1a1i europei no11sarà assicurat_a fino a che non sarà stata completa_ta da/I~ coesistenz~ pa_c,fica delle opinioni e dalla libera circolaz1or1e di run, g/1 europei nel loro coutinente. Giaco~o Mat1eotti fu ucciso per av~r_combaltutto p~r la sopravv1venz~ della liberi~ e per /'ed1/lcazio11e de_/ socia. /ismo democratico. Que( c~1mine no11 spezzò /'~ne/I/o alla libe~tà del prol~tariato italiano ma ralforz.~ a,m la sua OJr pos1ziorie alla 11ra11niafasc~sla. li suo sacrificio deve essere un esempi~ per le generaz1o~i nuove rese così consapevoli che la real1zw.zione del socialismo merita qualsiasi sacrificio. Nel cinquantesimo anniversario della morie di Matteot• ti i socialisti di tutto il mondo rinriovano il loro impegno di combattere per la libertà dei lavoratori da ogrii sfrul/a• mento o dispotismo fino alla conquista dei dirilli dell'uomo per tu/ti». reJY;td:;1i~:~gei~~~~ che si voglia dimostrare che solo il nostro popolo nel mondo non sa reggersi da sè e deve essere govemato con la fon.a. Molto danno avevano fatto le dominazioni straniere, ma ìl nostro po. polo stava risollevandosi ed :~~a~dosi, anche con !'opera Voi volete ricacciarci indietro. Noi difendiamo la libera sovranità del popolo italiano al fu~~!~ i;r~f!~~oi rfi!n~I~~~~ la dignità, domandando il rinvio delle elezioni inficiate dalla violenza alla Giunta delle elezioni•. ''Preparate il mio elogio funebre" Ai compagni che gli si affollano intorno, commossi dice: « Ed ora preparate il mio elo. gio funebre! • Il primo giugno « Il Popolo d'Italia,. cosl commenta il di. scorso: • L'Onorevole Matteotti ha tenuto un discorso ignobilmente provocatorio, che avrebbe meritato qualcosa di pili tan. gibile che l'epi1etQ· « masnadie. ro » lanciato dall 'onorevole Giunta•. Mussolini nella sua risposta ai vari oratori è di una ipocri. sia sconcertante e si presenta coocilianle ndla <f'onna e nella sostanza, mentre la vendetta cova nel suo animo contro il più implacabile dei suoi accusatori. « E' nella natura degli Uomini di odiare coloro ai qua. li hanno recato offesa •- Ouesle ~~tdi:1rn~az~~if:' af!n~ee s~ ~~o~em~o~~~ia~\ee~m~r~~~ cono al ditta1ore fascista che non poteva non odiare Maueot- . li la cui anima nobile era'. stata da lui ignobilmente offesa nei sentimenti di libertà, di giustizia, di amore verso i deboli, di disprezzo per la violenza, nel culto della verità. « éi!:e~a ~if~isti~r~:r:~ non sapete difendere il vostro capo dagli insulti dei suoi avversari •- E ancora: • QueU'uo. mo, dopo quel discorso, non dovrebbe più circolare! •· 115 giugno Matteotti scrive il suo ultimo articolo. «Noi siamo per il 1Parlamento; e ne difendiamo la funzione legislativa e di controllo. La maggioranza sembra poco disposta a consen.. tirlo; orianl estranei all'assem. bica aggiungono minacce all'op. posizione che esercita o riven. dica il suo diritto; il Capo del governo parta di • ultimo espe. rimento parlamentare• che es. so permette, come se la Costituz10ne fosse mutata, e non più il Ministero uscisse o dipendes. se dalla Camera, ma l'esistenza del Parlamento fosse la conces. slone graziosa e condizionata del Governo. Gli italiani guar. dano esterrefatti a tale contrasto fondamentale, di cui larisoluzione sembra affidata all'ar. bitrio di un uomo o di un Partito, che solo dispone di fon.a armata_ al proprio servizio !· Un giornale fascista milanese a cui collabora uno dei sicari della banda del Viminale, il 31 maggio, dopo il discorso di Matteotti, scrive tra l'altro: «Mat. teotti. Resia ~'ignominia di MaL .teotti ... Matteotti è una molecola di questa masnada che presto l'ultima ventata di buon senso e una mossa energica del Duce penserà a spauare ». Era una condanna a morte. Nel pomeriggio di martedì 10 giugno, in questo stesso foo~o, non lontano dalla sua abitaz10ne, Matteotti viene ghermito da alcuni sicari della banda del Vi. minale. Cacciato in una automobile si dibatte; è ferocemente percosso; cerca di difendersi: sfonda un vetro dell'automobile e riesce a gettare dal finestrino la sua tessera ferroviaria di deputato. Uno dei manigoldi lo finisce. Pare che uno dei sL cari abbia attribuito poi a Matteotti il grido: « Uccidete me, ma l'idea che è in me non .Ja ucciderete -mai! La mia idea non muore. I miei bambini si glorieranno del loro padre. I lavoratori benediranno il mio cadavere. Viva il socialismo! •. • L'Unità » pubblica queste parole il 16 giugno senza citàrne la fonte. Sono autentiche o sono inven.. tate? E' un atto di resipiscenza di un sicario che dice la verità o si tratta di parole che lo spirito ,popolare ha immaginato nel suo intuito e nel suo amore per il martire? Discussioni inu. liii. Anche qui ci sorregge la saggezza di un uomo di genio che di fronte alla critica storica ~aagira!~~mj!\V:n"tic1 ro:::: negando a quegli eroi le parole loro attribuite e a cui il mondo credeva e se ne esaltava e ad esse sì ispirava, diceva: «che cosa dobbiamo farcene di una cosi povera verità? Se i romani (Coritinua a pag. ll) umanità~
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