2 LA DIFESA DIELL• LAVOIIATIIICI usso ini! I Giudeniegaronf orsea Maria il corpodi Cristo 1 Restituitlecadavedrei Matteotti . a suamamma! Esplosidoinsidsgn7o Giacomo Matteotti ha confermato il de- J stino di Roma. . COMMEMORARE Su proposta di Sassenbach, i due punti sono trattali insieme. La relatrice ufficiale, Edith Mac Donald. r:rppresenlanle dei sindacati inglesi, spera che la Conferenza farà proposte positive per svolgere una campagna a favore del riavvicinamento internazionale e dello Siamo in un grande paese. Paese divenuto più grande in seguito all'ultima guer- . ra. Il « gran paese >> è deliziOsamente governato dal Partito più umanitarista e disinteressato del mondo. Capo di tal Governo un emerito, incomparabile saltimbanco. Per lodevoli « fini nazionali», dopo averlo rapito, i magnifici collaboratori del Governo hanno ammazzato un d·eputato che impediva la ricostruzione ... del petrolio, aelle bische, dei residuati di guerra e simile bella roba. Il popolo, che non comprende mai gli sforzi della ricostruzione ed il disi~teres: samento dei · diversi sottosegretari, capi dell'Ufficio stampa governativo, giornalisti del foraggio e tant'altra compagnia ... brutta, vuol « commemorare n l'ucciso. Siamo infatti al giotno e ora della commemorazione. Ore 10 del mattino. Nella · piazza principale e più centrale della << ca-. pitale morale » del paese in parola. . . In codesta piazza tutto il ritmo di attività si è già arrestato., Così era prestabilito per l'ora della mesta cerimonia che Una luce s'irradia dal suo sacrificio e vince ie tenebre scese a,d oscurare la vita d'un popolo. Fuggiranno, oh fuggiranno, inabissan~ dosi fatalmente, ad uno, ad uno, .i· rapinatori, mentre Egli, sperduti anche i miseri resti della carne strazi.ata, vivrà, spirito purissimo, nell'Idea immortale. LINA MERLIN. · ·« Tutte le grandi cause della ci• viltà hanno dovuto avere prima le loro vittime, i loro martiri, gli eroi, . che hanno aperto gli occhi e la stra• da degli altri ». GIACOMO MATTEOTTI, (Da un suo recente scritto) Un'-altrmo artire ha luogo altrove. · Le tramvie elettriche Un umile lavoratore: Attilio Oldani. cittadine, alle quali da qualche anno il Un compagno. E' caduto oome un'eroe e nuovo partito ha fatto perdere l'« abitu- le sue ultime parole furono per sua figlia .'dine >; dello sciopero, si sono pure arre- e per il Partito. Anche in questo episodio state. gli assassini furono degli ufficiali e dei Giunge in piazza un « brumista n. Ha militi del Corpo armato fascista. con sè una signora, ma egli si ferma e Dei soldati che uccidono non in leale si soopre. La sig·nora scende dalla carroz- combattimento, ma nell'imboscata della za, ma al vetturino si avvicinano due strada o col pugnale· o col bastone· in die- « .eroi». ci, in cento, contro uno. - Perchè vi fermate;, Avanti, avanti Come i briganti! Come i bravi! 'per lo vo,' trada - impongono al mal- I dirigenti han promesso, vediencfo l'acapitato. E completano l'ingiunzione man- bisso, di porvi rimedi. tando in vettura e alzando minacciosi i . Ma .non potranno, Perchè o, sono combastoni. . plici materiali essi stessi, o lo sono moralUn urlo tutt'altro che di buon augurio mente, facendo· parte diel Partito che ne parte dalla folla che era stata a vedere. I inspira le _azioni. due si guardano atterriti. Cambiano ·di Il fascismo non cambierà! Non ~trà pensiero e... di colore; ridiscendono e... cambiare! eroicamente se la dànno. · Gli industriali che dal fascismo ne trasL'episodio è stato l'inizio di una non sero benefici e nell'interno dello stabilitroppo... governativa manifestazione. Si mento colla comprensione degli interessi giunge -· inaudito delitto_ - a gridar.e gli operai e fuori delfo stàbiÌimento negli apabbasso persino al « df!Ce n che. tanto e- palti e nelle nuove protezioni statali e dosemplarmente sta al sommo di tutto. E lo ganali; gli agrari che spezzano tutti i patscandalo dura circa mezz'ora; proprio co- ti colonici facendo ritornare i contadini me ai tempi « bolscevichi>>. da uomini a servi; tutti quei professio- , Ci siamo domandato se tutto qu,anto più nisti che dalla nullità dei loro ingegni sasopra narriamo è s·tata la esplosione d'uno lironò a fama immeritata; tutti coloro che sdegno forse troppo a lungo represso. dalla povertà. salirono alla ricchezza; tutti A quanto pare, sì. Per una ragione sem-. i viofonti per natura o per interesse ch'e plicissima: che la piazza centrale. e prin- nel fascismo trovarono sempre l'impunità, cipale della « Capitale morale » del Gran non dis_armeranno. Paese, ove il fatto mostruoso, assoluta- Tutti costoro non impareranno nulla damente nuovo e forse primo, cioè l'inizio gli avvenimenti di questi giorni e dall'imdi tutta una serie consimile, nella storia mensa com·mozione · che ha preso tutti· gli qei benamati « ricostruttori », è avvenuto, sarebbe _ per chi non lo sa - la piazza del Duomo di Milano, già altra volta di proprietà... privatissima dei nostri amabili reggitori. T. MERONI. L'EROE ..... di frodi la codarda rabbiapasce Roma nefanda il suo bordello. CARDUCCI. Dietro ai colli che ,coronano l'Urbe vagolano dunque ancora tragiche ombre di Consol,i, di Cesari, e d!i papi? Per le plebi, il cristiano che credette nel regno dei beati, il filosofo che invocò libero il pensiero, salgono dalle brume del passato incontro al Martire. L'eterno spirito degli uomini rinnova le vergogne e le glorie. Tutta s'assommò la foroce viltà degli antichi nei moderni despoti che il malco- ~tume politiio menò in Campidoglio, come l'ardimento del tribuno, la fedle del cristi.ano, la sapienza del filosofo s 'armonizzavano meravigliosamente in Lui. animi. Giacomo Matteotti, signore di alto ingegno, deputato, ricco, che cade dicendo: Uccidete me, ma l'idea -che è in me non la uccide,rete m,ai! Attilio Oldani, umile, modesto, un tramviere, che prima di morire dice ai suoi assassini : Sono .un' socialista. Se volete ucci<lermi fatelo subito, solo non spaventate mia fig-lia! Due manifestazioni incommensurabili di fede, che dovrebbero far pensare a tutti coloro che hanno un'anima che freme, un cuore che pulsa; che nessuna violenza, nessun omicidio può annientare una grande visione di vita e di speranze qua'le il Socialismo! , Dovrebbero ... Ma non .lo farànno. E' la lotta di classe, inesorabile che impera nella sua forma, più aspra e più brutale. I ricchi contro i poveri. I prÌmi coi loro sicari e coi loro sgherri, contro i secondi colla loro fede e col loro sogno. Fino a quando. Non inaffiando di Iagrime ~onvenzionali . le urne dei nostri morti, non versando fiumi di convenzionale rettorica sulla loro mem0ria. Ricordando la vita intemerata, attiva, le opere buone, benefiche. Ricordando in silenzio, in disparte. Per dovere e per orgoglio, per .gratitudine e per es-empio. Perchè Mazzini ci lasciò scritto: · Le madri italiane ne trasmetteranno la vita, come insegnamento, ai fanciulli italiani. * * * Ricorrono in questi giorni gli anniversari de!La nascit.a e della morte di Giuseppe Garibaldi, il soldato, che offrì sponlan~amente e disinteressatamente il pro~ ·prio sangue e dii proprio valore non soltanto alla sua patria, ma alla rivendicazione di lutti i popoli oppressi; è di questi giorni l'anniversario del decreto con cui Carlo Alberto condannava il più grande artefice dell'unità d'Italia ad esser fucilato nella schiena come ribelle e disertore; è di questi giorni l'anniver.sario del saluto di Garibaldi alla « Plebe », periodico democratico del 1868: « dalJ.a feu- « dalità dei baroni a quella dei monarchi, « dai « bravi >) di quell'epoca ai nostri « bravi moderni, la Plebe è sempre stata « oppressa -ed oltraggiala. Propugn,ando- « ne i diritti; vi_siete assunta una respon- « sabililà grave. Ma voi vincerete, avendo cc da parte vostra la vera forza e la .giu- « slizi.a >). E in questi giorni, in cui una forza bruta, una forza che non è « la vera », combatte con armi disoneste e vili ogni qua. lunque idea di giustizia, di libertà, di civiltà. .. : l'ombra sua torna ch'era dipartita. Torna Colui, çhe dal generale Ricci, ministro della guerra del re di Piemonte, fu chiamato austriaco e corsaro, che Cavour battezzò allutinato.e avenluriero; torna Colui, che assieme alle rosse camicie, dovette affrontare ad Aspromonte la mitraglia di Vittorio Emanuele II, e rimane ferito dal piombo della Patria; torna il ·prigioniero, che il Governo d'Italia tenne rinchiuso nella fortezza di Alessandria 'e nel forte di Varignano; torna il solitario esiliato agricoltore di Caprera. Torna e ripete ai popoli oppressi: libertà ad ogni popolo. · Torna e ripete alle classi lavoratrici vittime della cupidigia e dell ',ingordigia insaziabili del capitalismo: l'internazionale è il sole dell'avvenire. Torna e ripete ai proletari di tutti i' paesi, percossi a sangue dallo scudiscio reazionario di una classe parassiLa, che per istinto di cònservazione ,e per sete di dominio terrorizza le contrade del mondo: a voi appartiene affrettare la venuta di quel giorno in cui la voce àel tiranno e del · falso levit,a troverà arido il cuore della moltitudine, ma serbato fecondo per il seme della fratellanza umana; il g.iorno in cui sparirà l'antagonismo delle razze per far 'luogo la concordia dei popoli. Torna e ripete alle donne del popolo: è compito vostro il guidare sulla retta via la gioventù animosa falsam.e.ntè sollecitata dalle melate· parole con cui si abbella ipocritamente il dispotismo: patria, fedeltà, gloria militare, che fanno commettere all'uomo atti da cannibale contro. il suo similè. Torna e ripete ai novelli ,apostoli di un 'idea che vuole imporsi con i petardi e con il manganello: che bombe! che corazze! Vanghe e inacchine da falciare. Ed i miliardi sprecati in apparati di distruzione vengano impiegali ,a fomentare le industrie ed a · diminuire le miserie umane. E nella terra che gli fu patria e matrigna le sue parole tornano ad essere incitamento, mònito e profezia. Ma nel rievocare l'eroica figura del Grande Nizzardo non si può fare a meno di scorgere accanto a Lui un 'altra figura forse non meno grande, certo non meno eroica: Anita. Anita Riber.as di Merinos, che ribellatasi ai desideri del padre, il quale la destinava ,a nozze pacifiche, .abbandonò il vecchio· fidanzato per dividere con GariN ella vita del Partito si incontrano tre baldi le gioie ed i dolori della sua vita categorie di compagni: aventurosa di esul,e e di combaUente. I. Quelli che si sacrificano con contri- E Garigaldi stesso lasciò scritto d.i Lei, deva per infondere coraggio ai tìmidi, per confortare, percorrere, medi.care i · feriti . Nella battaglia di Corilibani venne fatta prigioniera. · sviluppo sindacale dell'organizzazione Nel 1848 viene in Italia. femminile. Da una istituzione deliberatiNel 1849 è con Garibaldi a Rom.a e con va permanente dovranno venire gli imLui divide gli stenti, le angoscie, le fa- pulsi stimolatori nel movimento delle latiche di una lotta titanica a Villa Corsini, ·voratrici dei diversi Paesi, e l'oratrice a San Pancrazio, a Villa Spada. si dichiara contraria a qualsiasi forma seE quando, riuscita vana ogni resiS t enza, paralista di organizzazione. giudioando inutile ogni ulteriore spargi- Dopo una profonda discussione, si apmento di sangue, Roma decise la resa prova la seguente risoluzione: e Garibaldi con poche centinaia di valo- « La conferenza dell,a Federazione in. rosi riuscì ad uscire dalla città, mentre ternazionale delle lavoratrici composta quattro eserciti tentavano di farlo prigio- di rappresentanti delle Centrali sindacali niero, Anita lo seguì ancora 3-lla volta di nazionali e della Federazione internazioVenezia, attraverso· il Lazio, l'Umbria e nale delle lavoratrici, riunita a Vienna il le Marche, tra una serie infinità di pe11i- 31 maggio 1924, ha preso conoscenza delperizie e di privazioni. · la dichiarazione fatta dall'Ufficio della Inseguiti dagli a'.u.stri~ci si gettàr?no Federazione sindacale internazionale il in mare e a nuo~o rrns~1ro_no a raggrnn- quale si dichiara disposto: gere la .t-er_ranei pressi d_1~agn_avacca: l) di convocare, se occorre, una ConMa le fati_che e• le _pr1vaz10rn, gli st e~ti .ferenza delle operaie prima del Congrese le angosc1e sofferti durante quella _riti- so biennale della Federazione sindacale rata, .avevano f~tte della fo~te b_ras1hana · iinternazionale; un corpo _agomzzan!,e .. G?ribaldi, _racco- 2) di esaminare _la creazione di un comandato a1 co~pag'1i di dispe rd ersi, pre~ mit.ato di operaie che collaborerà con la s~ s~~le_ braccia la svenuta moglie e si Federazione sindacalè internazionale ed' rifug10 .m una cap,anna. abl)a nd onata, do- a stabilire le direttive che detto comitato ve depone I.a po~er~ Arnta, _arsa dalla_ feb- dovrà seguire; .. b.re. Nel pome~ig~w _cambi~rono asilo e 3) a prendere in considerazione l'ulri~araruno nell ab1taz10ne d1 certo Rava- teriore costituzione di un segretariato gha; l,a morente venne st esa sopra u_n femminiJ.è che dovrà syolgere la propac como?o letto e P?Co dop?, ne~e brace\~ ganda presso le operaie. del disperato marito, mori, co e un so Le delegate alla Conferenza dell,e lavo- .dato sul campo della pugn_a,_come un apo- ratrici prendono visione delle relazioni slolo_ sulla. croce. del ~artirw. , presentate per i diversi Paesi e si impePrima d1 morire chiese un -~orso d ac- gnano di comunicarle alle loro organizqua e con le .arse labbra g1a scolorite . , I ·11 .• t t tò I zaz1on1. e_ con e pupi •e ~ia spen e _en· un u- Esse dichiarano che il loro dovere è di timo forzato sorriso, con cm volle dire d d. - d t t Il 1 · t al compagno' che lasdava per sempre: _e icars! a~ en emen e ne •e oro rispe - · · · · t I d 1- hve naz10n1, alla propaganda fra le ope- 1O spiro m pace e u, per a pace eg 1 . l . h 1 . 1 . ra 1 e ». uomm1, con mua anc e so o 1 cammmo. · L · 8 h k I t · fi • • • a comi:,agna osc e cons a a m me Anita Riberas Garibaldi è diventata un sublime esempio di eroismo e di fede. E quanto più il tempo allontana da noi la sua serena immagine tanto più noi dobbiamo sentire il dovere di ricordarLa. · Ricordarla per trarre dalla sua vita di moglie e di maqre, di inf.ermiera e di compagna d'armi, insegnamenti di eroismo e di fede. RicordarLa, non accendendo inutili ceri dinnanzi alla sua effige di tela o di carta, ma ternfodo sempre viva nei vostri cuori la fiamma dell'Ideale purissimo per cui arich'Ella ha combattuto e a cui si è eroicamente immolata: l'affratellamento dei popoli, la libertà .agli schiavi. RicordarLa imitandola. Per dovere e gratitudine. Perchè Mazzini ci lasciò scritto: Le madri italiane ne trasmetteranno la vita, corne insegnamento, ai fanciulli italiani. ELLECCI. " E' mej!lio che non mi secchino con « questi lunghi interrogatori. Io non so « noli.a : ma se . anche sapessi qualche « cosa non direi nulla. Tutte le mie a• " zioni sono state improntate a fine na• " zionale. Mai ho agito di mia iniziativa.· " Avverti (e qui un nome notissimo) che " io non posso sopportare una lunga de• « tenzione. Altrimenti· parlo e farò il San• « sone. Che i filistei stiano attenti »· DUMINI. ConfsrsniznatsrnazionalB dallaF1d1srl.ndi1Ci11B dBIIlBavaratrlcl Sabato 31· maggio si è riunita a Vienna la Conferenza Internazionale delle Lavoratrici, convocata dalla Federazione Sindac.ale. Internazionale. Erano· presenti le Centrali nazionali di tutte le ,principali Nazioni d'Europa meno I 'Itali,a. Sassenbach presi-ede in qualità di rappresentante della Federazione sindacale internazionale. La compagna Anna Boschek viene nominata presidente.· L'ordine del giorno porta i seguenti accap1: l) Qual'è il miglior modo di attirare le lavoratr.ici nei Sindacati? 2) Atteggiamento delle Centrali sindacali nei riguardi della Federazione internazionale delle lavoratrici. con soddisfazione come siano stati dissipati alcuni malintesi e come tutte le congressiste si siano pronunciale in linea di principio a favore di una organizzazione unica dei d1,1.esessi. Sulla principale questione che ha occupato la. Conferenza, i paesi stessi si pronunceranno per lo spirito della risoluzione. Sassenbach promette l'appoggio della Federazione sindacale inlernazionale-~.epro!)oste che sono state avanzate. ( Dunque 1 Lodovico D'Aragona, dopo di essersi fatto d~legare a rappresentare le lavoratrici italiane .al Congresso internazionale femminile ·di Vienna, ha creduto più serio il prendere la risoluzione più comoda ed elegante: il non nemmsno p-resentarsi. Cosicchè mentre Ìe operaie di tutte . le àltre Nazioni avevano inviate le loro rappres,entanti a prendere parte attiva al dibattito, le operaie italiane, più percosse delle altre· per reazione padrona.le e. fasciste, non erano presenti. Una cosa umiliante! Il cantodell'operal Prega e lavora, ti ,dice la gente. Su prega, presto, poichè il tempo è moneta .. Balte _la miseria alla. porta, su prega, poichc il tempo è pane. - E lavori e tu 'lavori e tu semini e dai con la vanga; e tu cuci e fili e dai col mart<)lo; di', o popolo, quanto guadagni? Giorno e notte tu lavori a bottega, ti consumi nelle cave e nelle miniere; tu riempi il corno dell'abbondanza e fino ai bordi lo colmi di vino e di grano. · ·- Afa. dov'è h tuo banche_tto?. dov'è l'abito a festa? dov'è il caldo focolare? la spada tagliente? Tutto il opera tua, tutto; ma tu, nulla hai per te. Unico tuo bene e la cateria, che per te stesso fucini. La catena che vincola il corpo che spezza l'ala del pensiero, .che già tintinna al piede del tuo fanciullo. Ecco,· o popolo, la ricompensa tua. Ciò che produci è tesoro per l'ozioso: ciò che tu ·tessi diverrà, ahimè, la colorita stoffa pel soldato. Il palazzo che tu costruisci non ha tetto che ti ricopra; per te non v'ha asilo. Coloro che tu uesti e calzi, marciano sprezzanti, su di te. Svegliati, lavoratore, .~vegliali . conscio della tua forza. (dal tedesco). GIORGIO HERWGH. Le pietre secolari di Roma che videro sicari affondare il pugnale nel ,cuore di Gracco, e videro belve dilaniare i credenti nèl Cristo, e videro i bagliori del rogo, mai sazie, vollero il sangu,e del nuovo Ab.uto di lavoro e di finanza; che fu sempre donna forte e generosa, 2. Queil i ch e fanno semplicem en te quan- ehe imparò presto a man eggiare il fuci Ie, ~.,_.,_.,_.,_.,_.,_.,_.,_.,_.,_.,_.,_,w..,_.,_.,_.,_.,_.,_.,_.,_.,_.,_.,_.,_.,_.,_.,,.,_.,_J to loro spetta per dovere di disciplina; a montare a cavallo, ad adoperare le. vele, -Ì t .postolo. .. . Perchè? si domanda frem•ente la nostra umanità offesa. Perchè? piange la Madre e invoca la Donna e singhiozzano i bimbi, nati · dlll · suo amore. 3. Quelli che non fanno nulla e cioè per potergli essere ognora vicina, com- l Abbonamento straordinario alla U DFI Es AH t che non portano al partito nemmeno un padgn 1 a 1 infdividuale nel!e. ore del periglio l .1" ~fz~~~o~oiff: ~~:~::ac:ts:":t:~o n~;tr~r~;: ~ei egi~r~rt~~f~ ~!~n1~~:~i della gloria' e Il na nr.r.1 AIUJJO Il 11 n1[~MnR~ 1 l1 L 250 t galnip;:::im:;io ut :~~~:eriti del proleta- po~! e~~:~~:!~~el:t 0 mi~ias:rt~am~:!:~ina I Ì U uuu U L L . l 4 • , . t * * * riato e nei non lontani giorni di nostra ~ell'insurrezione contro la tirannide di l · t Roma diede pane e leggi ai popoli e resurrezione saranno in prima linea. battè accanitamente e v,alorosam•enle- ac- oJ Inviare vaglia od importo in francobolli ~ bandì la parola dell'amore fraterno tra gli I secondi sono i tiepidi de[ socialismo, I c;:mto allo sposo; circondali da venti le- ~ r uomini e diffuse la sapienza nel mondo. costituenti la massa fedele ma grigia del gni brasiliani, piuttosto di arrendersi, in- -r all'Amministrazione in: E nostro movimente. cendiarono la propria nave. · l r Le verghe dei consoli, 10 scett ro dei Ce- Gli ultimi sono gli inetti, gli inutili de- Nell'aspra battaglia di Santa Vittoria, ,t Via Silvio Pellico N. 8 t sari, il pastorale dei papi la sommerge- s~inati a rima~ere la inceppante retroguar- compariva a cavallo, in mezz? al_ grandi- l M I L A N O • vano nel fango, ma il sangue delle vittime dia dell'esercito proletarw e sono anche... nar delle palle e con la carabma m mano -t t eri batteslÒ te ca G in oritici. i an CO ora sparava contro gli imperiali ora scen- :,l.,..,..,..,..,..,..,..,..,..,..,..,..,..,..,..,..,..,..,..,..,..,..,..,..,.'i'.,..,..,..,..,
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