Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1924

354 ORTTI~A .SOCIALE feren1A:c' he sono diventate col rra'Scismointollera1biH.·Noi non ci rivo1tia,mo solt~nto contro gli eccessi d-el fa,scismo, /i:nla, contro l'a;mbiente in cui il -fascismo ha notuto 00iscere ie svolgersi. Vogliamo una. legalità certa che non ,sia alla lmercè di .qualunque sedicente neoes-. sità di Stato. che il più spiesso non è che la (convenienza di un Governo o di 1mài maggiora,nZ'a.,PaiI'lamentare, ond'e una semplioe mutazione di ,Mini.stero d faccia passare dalle condizi-Oni-i,politiche di runa I"e\pubbU.cademocratica alle condizioni po•Htiche di. un impero ia,ssoluto e dispotico. L'allea,nza diei pa-rtiti a ciò cospiìra,nti, tra l'imperversare dei colpi e delle. minacce, sottoposta allte pJ.'love;p•iù dure, siantifi.cata da1 sangue ·del ,M,acrttre, na-f1ìriando ne1 &olore comune il senso del diriJtto c-01muI'lle oltraggfa,to, ci è arra diel raggiungim}ento det la _meta. Agendo per cotesta ,su,periore educazione sociale,' noi ·stessi oi educhiiamo alla li- •bertà'·con le rinunzie .che ,cO!Il1p,7rta _lo ,stesso ese;rdzio della libertà ,a,lt:rui... · . Ma i faciloni e gli dmpazi-enti che cil'OO,nda: no l'Aventino dei lor.iòaidescamen_ti rper una 1Più:ro,pidae comoda soJuzione della cril$i,·non hiatD.ni0 ta1e mente. Gli scrittori del Giornale d'Italia lo. dimÒstNLI10quain-do ripetono ogni dere twnti cittadini! Occorre dire e insegnare che il proprio delle istituzioni è qnello cli tu• telare tutti gli uomiini, e anche di garantirne l',esp-ressione d•el rpeillsi-eronell{\i _1propag1a,nda ol'!aJ.e,e scr:itta ,salvo ,per le eiSorbitanze che concretano li.l « rewto >)la punizione conforme alle leg.gj -penali e di rito? Coloro che « non accettano le istituzi.ood n ma oss-ervano le leggi ,sono i precursori delle .rinnovazioni nieces- ·-sarie delle i1stiituzioni, che· le -stesse istituzfoni presuppon~ono per adattarsi agM sviluppi diella vita sociale. La concezione del -giornale ((liberale)) non; è ld-berale affatto, e neppure ((_-costi-tuizionale >>. E' dìttaboria fin -se; ne1le .sue esplicazioni :può coipmre ugua1mente lo Stato-pa;rtito di Mussolini come la ((d!ttatu_ra· <lielp.roleta:i;-i.ato >> (o d1elliaN- :ep) dd Rikoff. La succeSIS!ioneo la ((normalizzazione >> che essa auspica non ci affidano per nulla. E'• seµ1pre · U[)J, regime, a,nzi un Governo, che· dice : Tu non avrai altro Dio fuori di me. Non crederai che a ciò che io vog1io. E tutti i tuoi èLirititi non. 1es:Ls·toncohe in ddpeniiienza di rqùesto oredo ,unico ·ed assoluto.· Teocrazia e dispotismo comunqne. travestiti, ~n ,s.ai~ idi domenica-no o in veste bor~hese ,ocon l'!elm<;a>chiodo,. La frar,ione socialista ·unitaria· che hia ,sem1pre,p~edfoato e pmrl:ica,todl"metodo -de'lla leg-aHtà protesta perentoriam-ente che non. ,si è ad:faCfu;per• suasa e non si pal'lsuaderà mrui <( che per 3/v-ere l'egidà delle iistituzfoni. :bi 1 sogna aooetta'rle >). La fra.ziione nnitarra sodaliista è... socialiRta. *** ·giorno, _l',eq·11azfontera i tul'lbamienti del periodo 1919-21 e i ·turbamenti del fascismo, quamd,0· confondono l'ili,civiltà di folle esasperate dai doloi;i .e -diane-delusiioni con 1'0:rgarnizzazio- :q.e ..segreta· ,e palese, a. mod'o militare, per la rep.~essiòne ·mediante inoendi ed · ass~ssinii premeèLitati e rappresaglie collettive, e neppur si ··dìòìm~ndamo·p1ereh,èdn ·paesi di ·,saldar costi- Anche « i oom.1baitternti >> trova;no dura l;li.n- , tuziQ:ne legaLe le--stes·seefifervesoenze del do,po transigenza dell'Aventino. Perchè le Opposi-, guerra, ·1a stessa ondata di scioperi, la s-tessa zfoni non s,e;endon,onell'anta a ,preparare con ·va,que de pwresse non fiurono giudicate da :rie- sia,vie IDJanovre·UJDa1soluziìone.pos,sibilista? è primel'lsi fuo:rii dell'azione dello Stato e chi lo chiaro c:hie coloro 'Ch.-,esi arrogano di ess&e <d àvesse· propo•sto sarebbe parso un perduelle u- 0omibattenti )) e non 1sono'che rappresentanti . -surpatore dell'autor,ità dello ,Stato, Cie.n,fu -mi-, di asso'èi.azfoni apolitiche, di assistenza, p81S1'~ ·volt.e più perico-lo,so ,e colpevole di, quelli. sate idlal 1919 al 1924 per -nu.tte le atmo-s:fere, sui qUla.li_prete:µdevadi esercitare la. sua._o_pe- daH'ultria,-democrati,ca all'ultra--mussoliniana, ra d,t alta ie bassa guustiiia... , rd.tr3iggono dalle circostanze onde divenn.:eifo Di_recente il Giiornale <i/Italia ·scruveviaan- deputati, ,per· la -ooelta diretta del capo d1el cora: « la frazione socia-lista unit1airi·a·1semhra. • Governo iin oontrasto con la essenziale ddffl ess.eTsi ,finalimenlt,epersurusa che 1per meritarsi del oont~ollo parlamentare·, e per 'ii ·modi ne•. la UJbertà •bisogna sruperla anche ri1 spe;ttare, . fandi ·della elezione del 6 aprHe, .uno iSltato · chte ;p·eir-riaver-e la tute1a della legge bliso.gna di .spirito, il quale, se è ,già pronto per la .s1u:cin, o,gni caso i:ri1s.pettare la 1e~g-e, e che per avere 0essione d,el Gov:erno, non è· pronto ancora .ad te.qida delle istituz1oni bisogna aooettarle )). afiferr,a,re l'antitesi assoluta che le ,Opposiiio- . Ma coone? non -basta al cittadino rispettare ni affermano - 00me un ipvincipiio morale - l'e foggi ,è ,se Le vio1a esserne punito nei .modi tra la libertà e la, cosidetta nO!Y"'YJW,lizzazione. e nelle forme di legge; « per av-ere.l'egidJa del- Matteotti non è morto -soltanto perchè non le i:stituzioni btsogna anche aocettarle ))?Ecco· si· uocid,essero alt~i deputati deUa Opposi.zio-· la mente « fascista >> dd qll'esti « Hberali )). Chi ne~ ma :perchè il popolo d.taH.ano roouperasse no-n accetta l,e iiistibuzio,ni è fuori dell'egida tutta lia !forza, tutta la digm.d.tà,-tutta l:a ,si- - delle i,stituzioni. Il r•epubblicano; il socialista, curez,za dì essel'le il· pJ:lidrone del •prOIJ)-ridoeil paipista non hanno diritti. Possoilo rispet- stino. E.gli puntava sul proletà.riato, il mar- , taire tutte le 1eggi, pagare· le t3JRSe,prestare tirizzato di tutte le reazioni, ma pensava éhel'obbliigo mtl.litare, ma non perciò sono imeno tutte le àJtrte claissi sarebbero. ,c.adute ru.ellai destituiti -della protezione delle 1eggi. Sono servitù e nella vergogna, suroe.ssivamentè do• come il «bandito>> dell'antico diritto germa- .po la caiduta del proletariato se nò.n ,sì 'la)ssi- _nico qui gerit caput lu,pi1'11um e su cui ognuno_ d-e:va;su basi definitive 'incroll~bili il diritto co·- 1poteva fare tutto quello ehe volev3J. E' ben mune. I combattenti, cfoè. no quei combattenquesta la mente ondH Sii potè incendiare e de- ti hanno, avuto wppena un ba,~lume di Siensodi molire con un as~lto 1 ~otturno la 'Fed~azio- tale veri!à dl 4 novemh:oo, quando, anche loro, ne d~lle Ooopera~1v_e id1 ~avenna, ~u~ ~~ra,co- oome · ,prnma i .proletari, a Roma, a, Mil~·QJ• lo d1 operosità c1v1le. E ben questo 11 pen• malgrado i foro titoli di ibeniecrnerenzaverso la siero per cui si 'Poterono impunemente nccii- patria- e (ahimè) ver.so il fascismo, venivano Biblio1ecd \,;lino u1dnço · •

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