I • . ' ... I • . ' i 2 PENSIERO E VOLONTA • LA CRI. S.I Non alludiamo a nessun fatto determinato e recente, ·quando p-ardiamo di una crisi del fc1scismo; il fascismo· è in crisi permanente. Si può ripetere per lui, a proposito degli . scandali e fattacci che giorno per giorno ne mettono in ·luce l'intima essenza, il notissin10 adagio: e. mentr.e ,spunta l'un, l'altro matura! Avviene, del resto, per il fascismo che è un mov;i~iento r,ea,zionar~o, ciò che noi sempre abbia,1110 predet.to e telnuto per il movimento nvol.uzionario. Il giorno dal suo arrivo al pQtere segnò il principio della sua decaden-- za. La parabola discendente cominciava. Noi non ci facciamo illusioni e non vo- , gliamo ispira.rne ad .altri. Senza escluder~ l'imprevisto, di una ·caduta repentina che potrebbe fra l'altro essere provocata d_a quàlche pazzo colpo di testa di chi sta al potere, il processo di decomposizione e di sfacelò può anche durare non ·poco. La mala bestia ha la freccia nel fianco ed è condannata. a morirne; ma la sua agonia può essere lunga. Ogni giorno, però, segna una nuova sua sconfitta, che per. essere sul terreno morale e non su qu-ello della forza fisica, .non è per questo• meno grave. Mentre tutte le· opposizioni, anche le meno pure in origine, man ma,no si riaffinano e si purificano, e nel crogiuolo della persecuzione j partiti rivoluzionari si elevano, il partito don1inante non fa che abbassarsi. di fronte alla, coscienza universale. Più fa sentire la sua forza materiale, e più si· scredita. Il suo linguaggio, inoltre, così gr-ossolano. e triviale in qualsia.si occasione - pur quando s'accosti,.· profanandola, all'urn~ de,i .grandi, be,stemnùnn". do i• nomi dì Dante, di Oàrducì, di Pà.scoli -_ dimostra che anche la sua f,orza materiale ò incerta e transitoria. . . V'~, naturalmente, anche nel fascisn10 c_omç in ogni movimento. collettivo, U:na teng.enza tt oercare· la stabilità, a normalizzarsi; ~a è ter1·· <lenza troppo· timida e··debole, in mezzo alle tU-· multuose e contraddittorie co~ren.ti convulsive, disordina~, violente ed amorali .. Cci5ì, ad ogni speranza di assestamento rispond~ un· traoollo. V'er-a chi sperava sulla fine del 1922 che andRto al potere, il fascismo avr~bbe. alrrie~o ristabilito l'ordine esteriore (non noi, s'intende. , - per cui quell'ordine lì s~rebbe equivalso al peg-. gior disordine); ma le stragi di To'.ino ,e dj Spezi~ sm,entir_on subito e.· quelle faJlaci s~& .-ranze e le stesse. promesse fatte dal nuovo goBibliotecaGinoBianco·. ---------·. / FASCISMO ven10 a_l suo sorgere. Gli sciocchi pensarono in aprile del 1924 che,. fabbricatasi con la violenza ~ la frode una maggioranza pad.a1nentar,e, il fascsmo ormai si sairebbe valso di questa per difendere il suo .dominio, e non avrebbe più· avuto .bisogno del ma.nganello; ma allo indoJD,a.nì stes1 s0 delle elezioni, le violenze e deva.s,tiaiZioni in Brianza, in Lti.guria e un po' dovunque dimostrarono tutto il contrario. Pòco dopo il capo del governo, faceva · un . . ' viaggio politico nel l\tieridionale e in Sicilia; ed una sapient~ organizzazione aveva resa pos sibile la illusione di un qonsénso insperato; • ma intanto a Ron1a scoppiav~n le più scandalose polemiche nel campo fascista, mette:n,do a. nudo un tal marciume, da minacciare u_n crollo ì1nprovviso e I c()lstr1ngere il p_residente., dei ministri ad interrompere il suo _giro di . · trionfi ammaestrati per rientrare precipitosarnente in sede. L'a,ssesta1mento fa,scista pare\ra a portata ~i mano ai primi di giugno; tutti 'ricordano l'abile discorso di Mussolini alla Camera -- forse !''unico discorso abile da lui tenuto, be1;1chè di _µna -abilità più giolittiana che mussoliniana - e come già più d'un merlo stesse per cadere nella pania. Ma ecco" che l' a.ssassinio di Matteotti risospirig-eva la barca. in alto mare e quasi ne determinava il naufragio definitivo. Per q.ue mesi fu tempesta pel ,fascismo, finehè' le revolverate che uccisero Oasa,lini determinarono un allentamento della irritazione pubblica~ sia pure superficiale è. pwsseggero. ~'attenzione degli estranei alle lotte politiche, e sono i più,, fu per un -istante deviata dal fatto Matteotti; ma il fascismo non fece . 8, tempo · a p~ofittare .di quell'istante, · che scoppiava lo scandalo Rega,zzi di Molinella. Lo scandalo poteva essei:e evitato, se il Go-_ venio avesse voluto. Era già qualche mese che _q"uesto scandalo d'un imputato d'assassinio, inseguito da mandato di éattura, eppure 1ibero di oontinuare le sue gesta e di frequ.enta,re la prefettura ed il t~atro, la questura e il caffè, nonchè di sed~re tranquillamente in Consiglio provinciale, ·veniva denunciato dai giornali sqcialisti. L'arresto del reo appèna quindici giorni prima avrebbe evitato ogni chias- · so_; anzi tI" govern~ l'avreb~ potuto :sfruttare, a suo vantaggio ...Null~ ! esso ha aspe~tato che lo scandalo si gonfiasse e ·che .scoppiasse nella indignazioné univ~rsale, per prendere · ~ su_oi provvedimenti, il minimo possibile dei prov-
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