I • '\ I GR1\NDI AVVENIMENTI GIUDIZIARI bile e sa.ero insieme, nQ_nsolo per il delitto che lì era stato iniziato, ma perchè lì era stata violata la ... sua anima, e lì la violazione di quell'anima veniva,. per così dire, ogni giorno perfezionata da coloro che cercavano di mutilarne il ricordo negli uomini li- )eri in cui essa riviveva. Il pensiero non si ferma va che a. quel momento La materialità de1la strada stupiva con un senso che era orrore per la sua quotidiana uniforme apparenza, quasi che in essa si nascondesse una complicità; e insieme l'aspetto di tranquilla vita nrbana stupiva con1e una testimonianza de11a atroce inumanità del delitto. • Ed era nit:raviglioso che proprio lì si iniziasse un Le ricerche net pressi di Monterotondo: una battuta dei carabinieri. in cui l'enorme delitto aveva avuto pqnc1p10; non si riviveva che quel momento, ogni altra materialità concreta di quel luogo era scotnparsa e s'era annullat~ nel ricordo di quel momento di cui la coercizione della pietà dava testimonianza e continuazione ·concreta. Lì dove era stata violata un'anima, erano ' ' violate ogni giorno molte anin1e. Ogni atteggiamento,· ogni parola, ogni' gesto, di colui che era• stato colpito per primo veniva rivissuto da quelli che sostavano nel luogo orn1ai. sacro, tutto quello che era stato suo in quegli ultimi momenti gravava come un incubo,su quel tratto di Lungotevere. culto che era già religione, quando l'anima di ogni uomo, davanti a quella croce dipinta si unificava nel pensiero nel ricordo di un momento unico, e ogni divisione ·incolmabjle di individualità scompa~ riva fra gli uomini liberi affrate1latj da1l'orrore e dalla pietà. Che ,cosa importavano coloro che avevano ucciso o fatto uccidere? Nel gesto del carabiniere che eseguendo un ordine gettava i fiori nel T·evere, nella realtà presente a tutti della salma ancora insepolta, in tutto ciò si rivelava il delitto nuovo e il principio di un culto nascente • Biblioteca.GinoBianco '
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