Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1924

I GRANDI AVVENIMENTI GIUDIZIARI ?-J -.:) lJindirizzo del Senato e lJon. I{occo, Presidente della I Camera, ha letto l'indirizzo della Camera. I1 Rè a11e rappresentanze del Parlamento, ha ri- ""4,. sposto co1:i.questo discorso : « Signori Senatori. Signori Deputati. 11 messaggio e< che Voi aveté recato da parte dei due rami del Par-- e< lamento, dimostra 1a consonanza di spirito e <li << pr@positi con -cu,i le due Camere hanno accolto i1 « compito da me indicato al loro lavoro. Perciò espri- « Ìno all'uno e alraltro il mio compiacin1ento e rin- « grazian1ento, lieto che il Senato del Regno e la Ca- « n1era dei Deputati abbiano voluto con tanta schie:- « tezza di pensiero ed .armonia di senÙ1nenti, riaffer- « mare nei fattori tutti della vittoria l'incroliabne « garanzia del sicuro avvenire della nostra Patria. « Sono certo che, ispirandosi alla n1emoria dei fra- << telli caduti, la concordia di tùtti gl'italiani dar~! cc al sacrificio degli eroi la gloria di non essersi i111·- « molati invano per la grandezza e la prosperità dcJ << Paese degno d~i .maggiori e migliori destini. « Questa parola di concordia da me pronunciata « esprin1e l'aspirazione unanime della coscienza _po- « polare:· Oggi, che un efferato delitto ha suscitato cc l'eseci·azione inia, del mio Governo, dei dut rami cc del Pàrlamento del Paese, è più che mai necessa- <c rio che le Camere .diano all?- Nazione esempio ii. cc saggezza e. di conciliazione. cc Il popolo italiano anel;a alla valorizzazione delle << sue- grandi energie, alla serenità nel fecondo lavo- « ro, alla sempre n1aggior perfezione del suo senticc 1nento ùnitario, al ra_fforzamento della disciplina (~ cc della cornpagine dello Stato nella normalità çlt=>i1a « vita nazionale. Le due Camere sapranno, per se~1- « no, per attività ed alto senso di responsabiìjtà, coo-· e< perare al_completo raggiungin1ento di queste aspi- . . . cc raz1on1 comuni >>. Il rimpasto. Subito dopo la cerimonia il Re a.ccettava le. dimissioni rassegnate dai Nlinistri on. Gentile, Carnazza e Corbino. L'annuncio delle dimissioni veniva dato assieme ·con la notizia del rimpasto già avvenuto del G-abinetto con le persone dell'on. Di Scalea Deputato, Nlinistro delle Colonie, del sen. Alessandro Casati, Niinistro della Pubblica Istruzione, dell'onoreYole Sarrocchi, Deputato, Ministro dei Lavori Pubblici e dall'on. Nava, senatore del Regno, Ministro BiblioteeaGino Bianco dell'Economia Nazionale. Questi a\'venin1enti politici destarono 1nolto ru1nore per nulla o quasi pet nulla. Il discorso del Re doveva costituire la sanatoria ad una difficile situazione politica, e il ritnpasto ministeriale doveva apparire come un rafforzamento definitivo della situazione ministeriale. Orbene, il Il capitano Padovani - l'ardimentoso capo dei fascisti dissidenti del napoletano. Rt aveva parlato e tre vecchi n1inistri avevano ceduto il posto a tre nuovi; ma non si poteva dire che akun che di .n1utato inteivenisse nel rapporto fra Governo e Paese, come non si poteva dire che alcun che di diverso interv·enisse nelle relazioni fra il Governo e i due rami del Parlan1ento. Non vi era persona che non approvasse la parola del- Re, secondo la quale la concordia era l'aspirazione della co"scienza popolare. Tutta l'intonazione cì.e1 discorso sovrano incontrava l'app·rovazione dell'opinione pnbb1ica. NI?, in concreto che cosa s.ign1- ,,

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==