Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1924

1~R.-\~DI AVVE~IME:ì\TI GlUDIZIA ..RI In Itali a c'era quale he l'Osa di pi_ù irn pressiouan te a11cora della impressionante tragedia. d1c cornmnoveva _: ed era la calma, l'ordine, la ~-ompos-tezza virile d-i cui davano esempio quaranta niilioni di citta.(hni che non sen1bravano più ne111111enodivisi. in partti, ma formavano un fronte 1111icocìi foxza rno1·ale. '\ , . ,·.•,I ::s.. E;.. l'on. S,ardi sottosegretarJo di:·stato. di cui tan~o ·si è parlato nelle polemi~he tra !'on.· Finzi f i giornali. J L' intervento del Re. Dopo la solenne affen11~zio11eexti·a parlamentare delle opposizioni, dopo la 111emorabi1e cl iscussionc politica avvenuta in Senato, dove.va verificarsi un altro importantissi1110 episodio politico e parlamentare. L'inte'rvento personale della· Corona nel dibattito tanto appassionato. Era evidente che lo sforzo continuato che ]a parte , pjù moderata de1 fascismo e speciahnente. lo sforzo ddla parte politi-ca fiancheggiatrice del fascismo, ... BibliotecaGino Bianco tendevano a puntel'lare la. situazione e a fare sì che il processo per l'assassinio dell'on. · ~,Jatteotti non diventasse 1 il processo del Gabinetto e 11011 lo travolgesse. ' Ora era una antica consuetudine che alle Con1111issioni del Senato e de11a Can1era che si recavano a portare gl'indirizzi di risposta al discorso del1a Corona, il Sovrano rispondesse con un discorso, che Egli leggeva alle Rappresentanze delle _.'..\.sse111biee, discorso che aveva carattere e contenuto di una notevole importanza politica. Fno a quando fu su 1 trono Un1berto I questa consuetudine fu n1antenuta. Nia salito al trono Vittorio Emanuele, Zanardelh, al1ora Presidente del Consiglio, fece sopprirnere questa seconda cerimonia e da a11ora il Re si limitava a ringraziare le Commissioni ed _a scarnbiare qua1che- parola -coi Parla1nentari presen.ti. Dopo il delitto l\1 atteotti invece l'antica consuetud~ne è stata ri presa. Udite le risposte <lel Parla1nento, il Sovrano lesse a sua volta· il docun1ento che era atteso ed a cui si attribuiva la più grande importanza politica. ,; La parola del Re doveva avere in quelle c1rtostanze un significato e una efficacia superiore a quelle· di qua.l~iasi uomo e di qualsiasi partito e da sola doveva sig:nificare la garanzia pi.ù a1ta e a·sso1uta. I Il messaggio del Re. La_ 111attf11adel 30 giugno, al Quirinale, il Re riceveva solennemente neHa sala del trono le deputa- ,.. zioni del Sena'to del Regno e della Carnera dei deputati, incaricate di presentargli gl'ind·irizzi di risposta al· dis_corso della Corona .. Erano presenti : il . . . . ·, .• . Presidente del Co11sjgho on. ·Mussolini; i ministri Federzoni, Ovig]jo, De Stefani, Di Giorgio, Taon di Revel, Gentile, Carnazza, Corbino, Ci~no, ed il sottosegretario alla Presidenza on. Aicerbo. La Deputazione del Senato giunta in berlina di ga1a era così co1nposta: Tittoni, Nielodia, Zuppelli~ Perna, lV[ariotti, Biscaretti di Ruffia, Sili, De Novellis, Rossi, Podestà, Berenini, Di Campe11o, ~/falvezzi, Borello e Schanzer. La deputazione de11a Camera arrivata in vethira di ga1a era cos,tituita da Rocco, Gasparotto, Bottai, \Ticini, Tosti di Vahninuta, Banelli, Greco, :Niadia, ?vfiari, De Cumani, Renda,- Buttafuochi, Gugliehni, Salandra, Romanin, Bennati, Bargelli1.ii, Pisenti, Farinacci~ De Cristoforis. L'on. Tittoni ha letto

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==