. LJ\ CRITICf\.PO-LITICI\ ANNO IV. .,, .;I, IllVIST A MENSILE ottobre 1924 · Còntro lo spirito del passato F ASC. 10. È quasi pacifico che le opposizioni debbano dimostrarsi più realiste del re. <Sull'Aventino - ha dichiarato l'on. De Gasperi in un recente discorso - non si discute, non si delibera, non si combatte per la costituzione dello Stato-avvenire >. C'è un accordo tacito in tal senso. Quel che maggiormente preme oggi è mettere in liquidazione il fascismo. Dei problemi del-poi resta tempo a discutere. E finchè con ciò si vuol dire che occorre evitare, in un blocco di forze molto dissimili come quello delle opposizioni, ogni motivo di dissenso e di contrasto; si può riconoscere che è buona tattica. Tattica, non programma. Quando la tattica diviene programma finisce col non servire nè come tattica nè come programma. E precisiamo. Il fervore costituzionale di cui sembrano pervasi gli organi più autorevoli dell'opposizione è, per lo meno, eccessivo. Chi tenga conto delle caratteristiche politiche dei partiti che sono all'opposizione ha ogni ragione di ritenerlo sospetto e di diffidarne. Anche se cos} non fosse è un imperdonabile errore lasciar credere che le opposizioni si siano solidalmente impegnate sul passato. Si giustifica l'accusa che esse si preoccupino di riconquistare le posizioni perdute, piuttosto che di un rinnovamento della vita pubblica italiana. La tattica - buona nelle intenzioni - è, insomma, pessimamente applicata. E sarebbe addirittura disastrosa se - come sta avvenendo - ogni partito dovesse applicarla nei propri riguardi. Evitare divisioni sui problemi sui quali c' è tempo a decidere non deve voler dire ignorare quei problemi, come se su essi non avesse a decidersi mai. Il fascismo li ha posti e liquidato il fascismo - che sarà cosa relativamente rapida - resteranno. Si dovrà pure affrontarli e risolverli. I partiti hanno perciò il dovere di non ignorarli. La loro immobili~à programmatica costituisce un ostacolo, un punto morto che bisogna superare. C'è una revisione da fare, profonda, di metodi d' idee di programmi. Per tutti. La realtà politica (c'è, forse, chi ne dubita?) ha sub)to un profondo rivolgimento. È in prima linea ciò che ieri era second_ario ed è senza importanza ciò che pareva capitale. E appaiono illogiche ed arbitrarie certe divisioni e suddivisioni ~he già trovarono nei fatti la loro giustificazione. Si deve arrivare ad una · sintesi. Ma per arrivarvi tutte le porte debbono essere aperte alla discussione, senza limiti e senza pregiudiziali . • Biblioteca Gino Bianco .,
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