. 206 I GRANDI AVVENIMENTI GIUDIZIARI tativo di vedersi buttati a mare dai 1nandanti che cercavano di salvarsi con ogni mezzo. Richiesto nell'interrogatorio dal presidente della Sezione d'accusa, ·il comm. Rossi ha poi, natura:- mente, negato l'esistenza della Ceka ed ha tentato di giustificare sotto un punto di vista politico· le violepze commesse contro vari uomini politici oppositod ·del Governo fascista. . Il comm. Rossi ha nominato suo difensore di fiducia l'avv. Giuseppe Romualdi. Il dilemma di Dumini : " Parlare o non. parlare.,, Oualche indiscrezione si cominciava ad avere an- ,....., :che sulla vita. che .conducevano· gli imputati detenuti a Regina Coeli. Ad eccezione dell'austro-russo •e del meccanico Maz.zuoli, .che vivevano in celle ordinarie, gli altri imputati avevano chiesto ed otte-: nuto di I avere ,celle a pagamento, le quali differiscono dalle ordinarie per un migliore arredamento. Dalle indiscrezioni che correvano s.i sap~va. che il Nald~, uomo scaltrissimo e padrone dei s'uoi nervi, conservava un contegno perfettamente tranquillo· e solo lamentava che la prolungata detenzione lo co- . stringesse a tras,curare i suoi molteplid affari. Fi- \ ' . . ,lippelli invece era abbattutissimo e cadeva spesso in crisi di piant10. Amerigo Du-inini si rivelava pensieroso é molto preoccupato. Aveva il contegnb della persona ancora incerta .che dibatte dentro di sè que"" sto .ass.illante dilemm.à : parlare o non parlare? Faceva l'impressiune _di un uomo che cer,casse disperatamente di capire, senza riuscirvii, se quel l~voro di istruttoria intorno a lui fosse una finzione destinata a dileguarsi e .a risolversi in nulla, o se fosse proprio e veramente giunta l'ora del redde rationem finale. Ancora ~on sapeva e non capiva. L.a sua fronte era sempre c_orrugata come per compri-. mere il tumulto interiore. Via della Lungara, intanto,. quei giorni, _era diventata meta di tanta gente, .soprattutto giornalisti e curiosi. Quest'ultimi si distinguevano a prima vista· dal modo col quale camminava.no a piccoli passi col naso all'aria osservando le varie entrate del carcere e ficcando lo, sguardo in ogni automobile che passava. L'attesa febbrile dei curiosi e dei giornalisti attorno al Carcere romano non doveva essere delusa. La_ 3:nàttina del· 24 difatti un'altra automobile si fermava dinanzi al portone del · triste edificio, e otto in.d;ividui, accompagnati da una buona s,corta di ca·rabinieri, comandata da un uffi.ciale ne discend~- . . vano. Si trattava prec;isamerite d5ll'ingresso in carcere di uno degli esecutori ·materiali de_ll'uccisci.one dell' on. Matteotti, e cioè appunto di -Albino Volpi, arrestato ·sùl Lago di Lecco. Gli altri sette erano, oltre al·. Dones, eh~ era_ stato atrestat~ ins.iemé col Volpi, sei uomjni su i quali gravava l'accusa di avere favorito i tentativi di fuga dei due arrestati. . Il Volpi appena giunto a Regina Coeli è stato subito, senza interrogatorio alcuno, internato ill una cella deI secondo braccio, che egE. ha chiesto fò,sse allestita. -come a pagamento. Sulla -porta è stato affisso il rituale "cartello : « Grande sor~eglianza, isolamento assoluto. >> . Nelle p11ime ore del pomeriggio dello stesso giorno il Volpi è stato sottop@.Stoad interrog~tbrio da parte dei magistrati della Sezione d'a,ccusa. Sembra che sia stato molto laconico nelle rispostè alle· interrogazioni riguardanti ci.I ,compimento del delitto e le c'ircostanze in cui era stato organizzato. ------•••------ • / Direttore responsabile : MARIO BUGGELLl STABILIMENTO GRAFICC REGGIANI · MILANO · VIA DELLA SIGNORA, 15. BibliotecaGino Bianco
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