NOTE E COMMENTI 275 tissimo) che io non posso sopportare una lunga detenzione. Altrimenti parlo e farò il Sansone. Che i filistei stiano attenti n• L'alto ufficiale della Milizia sarebbe - a quanto ci risulta - il Colonnello Candeloro >. Undici omicidi per mandato ! Ecco quanto riferisce l'Avanti I del 17: " Si apprende che sabato sera a Milano, in una nota birreria, erano seduti a un tavolo gli on. Dugoni, Garibotti, il signor Violante e altri, allorquando pass·arono gli on. Lan- .franconi, l'ex-segretario della Federazione provinciale fasci sta, Amedeo Giurin e il figlio dell'ammiraglio Corsi. L'on. Dugoni, alzatosi e salutato il Giurin, lo pregò di ripetere quanto aveva avuto occasione di riferirgli quindici giorni fa. Il Giurin aderl di buon grado e dichiarò: " Trovandomi circa un mese fa a Roma ebbi occasioni di avvicinare il Dumini, parlando col quale dissi ch'era per lui conveniente cessare dall'attività di violenza da lui svolta. Egli mi rispose quasi testualmente cosl: " Ho sulla mia coscienza undici o dodici omicidi per mandato. Sono vincolato in pieno potere d~ coloro per i quali io ho agito. Null'altro mi rimane a fare oggi che continuare per la mia strada. Se mi rifiutassi, non avrei altra alternativa che essere affamato o essere soppresso »· Tale dichiarazione è stata verbalizzata». Le responsabilità politiche. Sono quelle di cui meno si desidera che si parli. Anzi si pretendere~- be addirittura che non se ne parlits• se, quas·i che il delitto potesse mai essere separato dalle sue cause. Biblioteca Gino Bianco L'on. Paolo Uappa, deputato popolare, ha nel Popolo del 17 corr. detto molto chiaramente in che tali responsabilità consisterebbero: "Ora è evidente che la responsabilità politica di questa " soppressione " è incontestabilmente tutta ed intera dell'attuale Governo e lo colpisce in pieno, non solo in quanto esso è, come tutti i governi, responsabile della pubblica sicurezza, ma ancora e ben ·più perchè esso ha cryata l'atmosfera arroventata di intolleranza e di violenza, contro gli avversari, in cui un gruppo di esaltati ha potuto pensare l'orribile scempio. La distinzione dei cittadini in nazionali ed antinazionali ; l' indicazione di ogni dissidente all'odio dei " patrioti " ; l'esasperata esaltazione della forza e la minaccia del piombo; l' impunità assicurata con le amnistie o con sistemi più anarchici e spicciativi a tutti i colpevoli di delitti o di aggressioni contro i non fascisti; l'avere insomma creato nei gregari la bastarda convinzione che avverso gli oppositori era lecito e più sicuro il trattamento di guerra contro il nemico in armi: ecco la colpa fondamentale del Fascismo arrivato al Governo. " Un senso di meraviglia e quasi di sgomento ci prende poi al constatare di quale trista masnada di gente il G~verno si fosse circondato. Il Dumiui, il Volpi, il Viola, tutta gente con tali precedenti che qualunque galantuomo avrebbe dovuto abbottonarsi bene la giacca se gli si fossero avvicinati. Invece essi ci .....1 appariscono in intimità di vita e di azione con dei maggiori esponenti del . regime »· Del resto quando alla Camera venne comunicata la notizia della scomparsa dell'on. Matteotti, l'on. Eugenio Chiesa precisò in uno scatto, contro il quale inutilmente la Maggioranza
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