PENSIERO E VOLON'fA ogni ta,nto, per ogni cento v.iolenze fasciste· se· ne produre una anti_fa,scista. Oiò eh'essi voglio~ no è un'altra cosa,: essi vogliono sopr3;tutto sopprimere la cronaca quotidiana, in cui son costritti a vedere riflessa con in uno specchio · la loro bruttezza morale. Questo specchio li esaspera, essi lo odiano e vogiliono spezzar- - lo, come la scinnnia della favola ~pina. Ma la soppressiqne di ogni stamp-a d'opposizione, eh' essi agognan~, allevierebbe le lo.ro smanie solo per un primo istante; e d'altra p . .d'te non farebbe che aum,entaire e diffondere anche fra g!i spiriti più restii, quell'eccitamento aJ~ l'odio, alla vendett'F.I,, allo sfogo violento che ora dicono di volere evi~are. La. stampa,, tanto · per chi scrive coma· peN chi legge, è assai più un lenimento, una valvola.,- che un eceitamento. Esporre le proprie idee, -esprFmere i propri do lori e sentimenti, ed anche i propri r_iseintimenti; legg1erne la espr-essione, vedere o,;sentìre interpetrato il proprio pensiero od un forte moto dell'animo CQn parole che da sè stessi non si. saprebbero trovar,e, è un grande co_nf orto ma è anche un forte :fattore dj equHibrio o di moderazione. Noi fa cci amo con ciò la semplice costattazione. d?un fatto, senza badare se questo giovi o no ai nostri fini rivoluzionari. Ma il fatto è . , innegabile; Un uomo addolorato o irritato, che pi.ange, grida, impreca, difficilmente diventa viGlénto se non ·si tenta tappargli la bocca. To.gliet'e ad ~n popolo o ad· una p~rte di esso, che soffre e si. sente oppresso', il conforto .di poter con la stampa protesta1re e far valere almeno a pa;role le proprie ragioni è una: crudeltà, ma. è anche una grande imprudenza, eome quella di voler impedì.re ad ogni costo l'uooita. a-1 vapore di una caldaia in eb1:1-llizione. Se avvengono· degli scoppi quando vi sono delle. valvole fliperte, non son .queste. ehe li producono, ma il fatto che ,esse so~ poohe o troppo poco aperte;· chiudere anche quelle si- .gnificherebbe ,pro~orare scoppi p1ù gravi e pii1 ripetuti. ' Ma non spetta ::t noi ~ I compito di dar consigli_ ai ,dominatoti. Facciano essi quello che cr-edono; e forse quel loro voler impedire if cor~ i!),eluttabìle deHe cose, se moltiplica i lutti, se renqe più doloroso -ed aspro il travaiglio può affrettare ancor più la loro fine .. ' ' Del resto, ripetjamo, il problema della stampa, e quell~ della sua influenza determinante s.Jli fatti è. in quegto mon,ento il meno assillante: esso è solo una picoola part,e del grande t\ complesso pr'oblema della liber;tà. L'offesa, • lo strazio della libertà sotto tutti gli aspetti, compreso quello del dirit,to all'i.nteg:rità della per-sòna. _: ecco in che consiste la maggiore , e più efficace e corrosiva ·-~istigazione. a· delinquere n •. Ciò che .di_<!emmoper. Matteotti lo ripetiamo u, proposito di Casalini: -si aprano gli occhi non per le violenze sole di cui son vittin1e degli_ uo:rp.ini noti o dei deputati. o de capi, e non si badj a queste violenze_ solta,nto quan_du sono -troppo gravi e lascian dei cadaveri- die-. tro di s0.. Le altre, che soglio:nsi tli~e « mino..- Ti », _e per il numero ormai infinito, e per l'uso generalizzato :fin ne' più remoti casolari e per le gcr-avi ferite che arrecano al senso di dignità umana, gene:rano anche più odio, ec citano assai più delle prime - lo sdegno per le quali trova almeno uno sfogo nella cond3!nna, generale che suscitano. L'oppressione polì.tica e la cr1s1 econòn1ica sarebbero già di per sè incubatrici di fatali reazioni individuali e collettive, di rivolte cosci~nti e d: inconsci scatti in1pulsi vi. Ma il fascismo non -fa che gettare olio sul fuoco. Le sue violenze cosidette illegali. che t_olgono qualsiasi sicurezza ·del vivere, cancellando ogni confine tra il. leci_to-,e ]·'illecito per SP e per gli · altri, sì che l'uno può impunemente uccidere e r altro può esser punito di~ morte sol p,er ·un grjdo o per un canto, questo orribile uso del bastone divenuto quasi normale, le violazioni domiciliari che feriscono gli affetti più sacri e la vita più intima dell'individuo, · l'intimidazione continua - ecco cio ehe aggiunge mar_ le a m~lanno, che più arroventa l'ambiente, che perpetua la catena di violenza e di sangue.· Perdurando questo intollerabile stato di cose, ognuno vede che nnlla è sicuro, tutto è possi1,ile. Le vittime possonc ad ogni istante esser~ trascinate ad atti ai cieca. es~sperazione che nP- peggiorino la situazione e ne ritardino la liberazione; come pure i ~artori_at0ri possono passa.re il segno e r.on un colpo troppo forte . déterminare salutari reazioni. Altri anelli allungheranno così la càtEma dolorosa ! Ma è del tutto i~utile -dep,recare.· degli eventi, che le pa-- ·role sarebbero t.ant0 impotenti ad evitare quanto a suscitare. La società ~ta.liana continua a camminar-e COJile sonn;aml?ula sull'orlo dell'abisso; u.n suo atto d·i cosciente voJont~ potrebbe ritrarn:eJa, ma il P.iù piccolo inci-- dente potrebbe precj pitarvela. · · In una tale situa.-zione non -v'è per tutti qu~nti sono restati fedeli :illa, causa ·della, li- - . t:ertà f della giui::-.tizia che seguitarè inflessibilI . ' ..J ....
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