,. / I GRANDI AVVENIMENTI GIUDIZIARI cerche, o farisei d'::ogni stirpe? A che gli idrovolanti sul lago, a -che ·il ·_perlustra.re la macchia, il frugare nei forni? '• L'avello ci ·ha reso la salma. Il morto si leva. \ " La :miaidea fl()D muore,, '.·E patl~. E ridice l_eparole sante, strozzategli nella gola, -che furono da uno dei sicari tran1andate aìle genti, ,che son Sue quand'anche non le· avesse prop·unciaté, che son vere s~ anche non fossero realtà, perçhè sono l' anim1a Sua; le parole che si inciderann·o nel bonzo sulla targa che mureren10 qui o sul monumento che rizzeremo sullà. piazza a n1ònito dei futuri: « Uccidete me, ina l-'idea che è in 1ne non la ucciderete niai ... La mia idea hon muore ... I niiei ba1nbini s1,glorieranno del loro padre ... I lav_oratori bene- . diranno il mio cadavere ... Viva il Socialismo! >>. E' qui trasfigurato _ocolleghi. E di ,c~Ò il mio egoismo si duole, il n1io piccolò egoismo di individuo, di fratello maggiore, di anziano, di padre·: che Egli ·non è più soltanto ·il mio figliolo prediletto. L'uomo di parte, l' assèrtore nobile ed alto di un'idea nobilissima,. quegli che_ fu, per noi socialisti, tutto in una volta, il filosofo, il finanziere, l'oratore, l'organizzatore, il commesso viaggiatore, l'ani1natore sovratutto, il pensiero insomn1a e l'azione congiunti - anche l'_azione più umile che altri sdegnava - l'unico, l'insostituibile; -colui che, -come già Leonida Bissolati pel 1Cremonese, travolto dalla sublime {ollia dell' amore dei suoi -contadini, del suo proletariato polesano, per esso ayeva rinunziato indifferente agli agi e alla tranquillità della vita, alla seduzione degli studii cari in -cui più e-ccelleva, e di sè e della sua giovinezza poteva dire col poeta della Versilia : e tutto ciò che facile allor prometton' gli anni, io 'I diedi per un impeto la-crimoso di affanni, per un amplesso aereo in faccia a l'avvenir; , e per questa sua passione divora.nte, gelosa, era l' esule in patria, il bandito dalla sua terra, il maledetto dai paras$iti della sua terra, il profugo eterno, sem- , pre presente soltanto dove l'ora del periglio battesse la diana; quest'uomo, questa figura così staccata e viva su ìo sfondo verde e bigio di questo singolare pa:esaggio politico, non sparis-ce, no, non scolora m_asi riaffaccia oggi in troppo più ampia -cornice. BibliotecaGino Bianco Il simbolo ·e la Nemesi. 'Quello,' -che er:a ,cosa nostra, è divenuto anche la cosa vostra, l'uomo di tutti, l'uomo .dell:§1s-toria. E, ingrandito ,così, quasi è tolto a noi, ·-comealla famiglia -~olorante, per,chè è divenuto un sinibolo. Il simbolo di un oltraggio che riassume ed eterna cento e cento niila altri oltraggi, tutti ·gli oltraggi fatti ad un popolo·; la figura che con1pendia tutti gli ·altri trucidati e percossi per lo stesso fine, ·da· Di Vagno a Pi-ccinini, agli infiniti altri oscuri'; il simbolo di una stirpe che si riscuote; il simbolo di un passato che s·i redime, di ·un presente che si ridesta,· ·di un avv~enire che si annunzia ; deUa immortale de.: mocrazia, della ·indefettibile 'giustizia socia.le, che s·i rimettono in cammino; dell'Italia che, dopo una parentesi di spaventoso Medio Evo, risale nella luce ·a:ell'età moderna, rientra 'trra le genti -civili. Il sin1bolo -e la Nemesi : la Nemesi augusta, o signori, che è della storia. Cerchi il Magistrato le ,colp!ee le ferocie secondarie e minori; incalzi gli esecutori codardi e i mandanti immediati; mòmpito a·nche ·questo altanie-nte rispettabile e necess·arìo. Frughi e tenti di sventare la congiura degli intrighi, <li snodare il groviglio dei silenzi con1prati o ricattati, , le mendicate omertà, e il tagliaborse. -che si a·nnida ' nell'assassino. Tutta questa è la cronaca. L N _. 1 ., 1 a ~ en1es1 vo a p1u a to. Essa addita . il grande mandato; il ma·ndato che erompe da più anni di violenze volute, di violenze inanellate alla frode, di consenso cercato ed irriso; dal sarcasmo di una pacificazione, proclamata a parole e impedita e violentata nei fatti; dall'incitamento pere11ne alla. soppressione del pensiero libe~o e di chiunque lo incarni, la quale è soppressione della .._ vita, della Patria, della civiltà .. A.ddita il mandato ,che sces~ dall'istrionismo bifronte, che adesca insieme e minaccia, -che offre il ramo d'olivo ed affida · nell'ombra i pugnali. Addita il mandato che salì dalle viltà incommensurabili, q.alle fughe abbiette, dagli obliqui fiancheggiamenti, dai silenzi complici, dalla corruzione demagogica eser,citata su .anime semplici, talvolta generose ed eroiche, persino di combattenti ins~gni od oscuri, i qµali in buona fede hanno creduto ,che uh regime di minaccia e di· prepotenza potesse essere ricostruttore, -che la più immonda curée potesse gern1ogliare la rigenerazione del Paese, che gli errori e le colpe fug3Jci di una massa illusa ( e non ,cerchiamo illusa da chi; e non domandiamoci se veramente esistano le colpe di un popolo) dovessero espiarsi, non col richiamo severo
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