Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1924

IL PROCESSO MATTEOTTI E L'INDIPENDENZA DELLA MAGISTRATURA 369 ziare ad esercitare su di essa il proprio controllo. I consensi di uomini politici di ogni partito valgono perciò a provare come nulla vi sia nella costituzione che possa ostacolare una riforma di tal genere, se non l'interesse del potere esecutivo a tenere in soggezione quello giudiziario. Il quale dovrebbe saper· disporre di mezzi propri adeguati e di personale addatto agli accertamenti per la istruzione dei processi e per la esecuzione dei propri ordini, senza dover ricorrere a quel personale di pubblica sicurezza che è alla dipendenza del Ministro dell' Interno. L'esempio di quanto si è verificato in occasione del delitto di cui è rimasto vittima l' on. Matteotti, è più che istruttivo e non sembra sia il caso di dilungarsi in una· più ampia dimostrazione. Meno opportuna, perchè più lontana dallo spirito della nostra costituzione è l'altra proposta dell'on. Airendola a riguardo del sindacato permanente da esercitarsi dal potere giudiziario sulla costituzionalità degli atti del Governo, giacchè ciò porterebbe ad Ùna vera preminenza del. potere giudiziario su quello legistativo ed esecutivo. È evidente, del resto, che una volta posto il potere giudiziario in con-· dizioni di effettiva indipendenza dal potere esecutivo, la possibilità di arbitri da parte di quest'ultimo sarebbe definitivamente eliminata, giacchè il magistrato non mancherebbe ogni volta, di negare applicazione alla legge o meglio ai decreti del Governo che ritenesse incostituzionali. È stato già detto, e fu ricordato anche recentemente a proposito della polemica sulla costituzionalità dei decreti-legge, che è ben colpa della magistratura se questo illegale sistema di legiferazione è divenuto così facile presso di noi, giacchè essa avrebbe sempre dovuto 'dichiarare la - incostituzionalità. L'appunto ha un fondo di verità; ma d'altra parte bisogna pur considerare che la magistratura nella condizione in cui si trovava e si trova non solo non poteva avere l'energia di contrapporsi al potere esecutivo, ma ha dovuto finire col riconoscere la necessità dei decreti per tutto il lungo periodo di guerra durante il quale l'attività del Parlamento rimase necessariamente paralizzata. In qual modo dovrebbe essére assicurata l'indipendenza della magistratura? Noi crediamo che solo un vero e proprio autogoverno della magistratura potrebbe far raggiungere interamente lo scopo : ogni altro sistema,. anche quello di assommare gran parte dei poteri per le nomine, per le promozioni, per i trasferimenti dei magistrati nei capi delle Corti lascerebbe sempre un gran potere nelle mani del Ministro, la cui influenza attraverso i capi della magistratura, che sarebbero sempre da lui dipendenti, diventerebbe meno appariscente ma forse perciò più formidabile. Ma, si dice, l'autogoverno costituirebbe la magistratura in casta chiusa, e trasferirebbe tutti i poteri in una oligarchia di capi incensurabili. L'obbiezione che sembra inattacabile, a prima vista, cade quando si consideri che la magistratura, come ogni altro potere dello Stato, troverebbe i propri limiti non solo nelle leggi ma negli altri poteri medeBiblioteca Gino Bianco ..

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