Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1924

368 LA CRITICA POLITICA del Parlamento tutta la gravità del problema dell'indipendenza della magistratura è venuta nuovamente a porsi davanti la pubblica opinione. Ed il delitto Matteotti, colla sua manifesta apparenza di delitto politico, ha subito destato le più vive preoccupazioni per una possibile inframmettenza del potere esecutivo nell'andamento del processo e nell'accerta1nento delle eventuali responsabilità di uomini politici: un'eco se n'ebbe persino all'estero tanto da provocare I' immediata protesta del Presidente della Cassazione che rivendicò la indipendenza della magistratura, superiore ad ogni sospetto. Ma per quanto nessun dubbio possa esservi circa la grande onestà e capacità e indipendenza dei magistrati che attendono ali' istruzione del processo, rimane tuttavia la questione di principio·. La magistratura, per l'alta funzione cui è destinata, deve esser come la moglie di Cesare (ci si perdoni l'abusato ma efficace paragone), e cioè _ posta al disopra di qualsiasi sospetto : per raggiungere tale scopo nessun mezzo deve essere risparmiato, così che si possa veramente ritenere giustificato anche da noi il motto che vale per l' Inghilterra e che cioè la flotta, l'esercito e la pubblica amministrazione devono servire ad assicurare l'indipendenza dei giudici. L'on. Amendola nel suo ultimo grande discorso elettorale di Napoli poneva rettamente e limpidamente il problema nei termini seguenti: < Al potere giudiziario, garanzia fondamentale della vita civile, va assicurata una reale indipendenza, che lo collochi fuori portata del potere esecutivo, sia come reclutamento di magistrati, sia come disponibilità dei mezzi di polizia necessari alle indagini, sia come possibilità di difesa della funzione giudiziaria : senza di che la sentenza del primo presidente della Cassazione resterà alla mercè di un commissario di P. S. o di un console della Milizia Nazionale. Il potere , giudiziario dovrà avere di fronte al potere esecutivo quella medesima indipendenza che è assicurata alla Chiesa di fronte allo Stato. Profonde e radicali modificazioni vanno studiate per tutto ciò che si riferisca al diritto di grazia e di amnistia. Ma sopratutto, dovrà essere studiata la creazione di un supremo organo giudiziario al quale spetti di pronunziar.si per iniziativa propria resa necessaria dalla sua costituzione e indipende~temente da ogni richiamo del Parlamento sulla costituzionalità o meno degli atti del Governo : onde ne risulti una norma sicura per i cittadini e per i funzionari. Oggi accade spesso di vedere funzionari dello Stato che si rendono autori o strumenti di arbitrt che ledono profondamente il diritto : nè lo Stato offre alcuna pratica sanzione contro di essi>. Come si vede il problerna è risoluto dall 'on. Amendola con una vera e propria riforma istituzionale, la quale non potrebbe, però, che trovare consenziente ogni categoria di cittadini, giacchè essa è perfettamente nello spirito della costituzione e le citazioni innanzi riferite, da Minghetti a Zanardelli, stanno a dimostrare come sia stato ~ sempre a cuore dei nostri statisti, almeno in teoria, la reale indipendenza della magistratura, anche se in pratica nessun governo abbia mai voluto rinunBiblioteca Gino Bianco

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