Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1924

270 LA CRITICA POLITICA assoggettato ad una severa disciplina, destinato ad un compito penoso e di fatica, con scarso salario e niuna soddisfazione - quando mai potrà l'operaio godere, con piena consapevolezza e in condizioni di rela- · tiva libertà, la gioia del lavoro, cioè uno dei beni supremi della vita? Ohimè, queste ultime pagine dell'Einaudi dubita forte che una nobile ebrezza poetica abbia preso la mano alla fredda compostezza dell'eco1110mista puro. · CESARE SPELLANZON IL MITO E IL FETICCIO Ora che molti studenti universitari stanno cercando un tema per la tesi di laurea da discutere a ottobre, ci permettiamo di suggerirne uno : il ·mito e il feticcio. La concezione di Sorel sui miti è oggi di gran moda: tutti ne parlano, tutti credono di averla intesa e superata, ma ci sembra che moltissimi confon'- dano il mito colf eticismo di una formula, di una persona, di una frase o di una serie di frasi retoriche. Il mito ha una potenza suggestiva che spinge all'azione e alla creazione feconda : è una passione fervida, che .ammette le discussioni e che nel contatto con la realtà si adegua ad essa senza lasciarsi sommergere. Il feticcio è arido fanatismo, che astrae dalla realtà e nega la discussione:' è il dogma con la sua rigidità. Il mito ti dà le grandi figure mistiche, il feticcio ti dà la beghina. Il mito ha nel suo grembo l'avvenire: il feticcio è un fossile. C'è un giovane studioso di storia o di filosofia cui piace il nostro suggerimento ? Egli farebbe opera meritoria, rendendo alla concezione di Qiorgio Sorel la sua interiore bellezza contro le deformazioni del giornalismo ignorante. DUE REAZIONI -------- La tragica soppressione dell'on. Matteotti ha determinato tra i fascisti due diversi stati d'animo. Una parte - certo la più colta e la più fine per sentimenti e per educazione - ha sentito l'offesa sanguinosa alla sua humanitas ed è rimasta sbigottita di fronte al delitto, repugnando alla sua coscienza sia il modo sia il fatto del delitto : è stata umana nel senso più nobile: al di sopra della fazione, della parte ha visto l' umanità, e con Dino Grandi ha detto alla Camera dei Deputati il suo dolore, affermando che per giungere ad amare la Patria occorre passare attraverso l'amore dell'umanità. Homo sum et nihil humanum alienum mihi. Una parte, la più turbolenta, ha considerato l'orribile fatto da un punto di vista politico; ha pensato per prima cosa al vantaggio che gli avversarii politici fatalmente avrebbero tratto dal delitto ed è partita in guerra contro le opposizioni: quanto più queste apparivano circondate dall'adesione solidale dell'opinione pubblica nella protesta e nel dolore, tanto più ha perduto la padronanza di se stessa e ha pensato a seconde ondate, a punizioni contro gli speculatori, a rappresaglie. Questa diversa reazione sentimentale segna una demarcazione netta tra i fascisti, e chi vuole l'epurazione del movimento deve tenerne conto. Identico fenomeno si è verificato nelle file degli oppositori, tra chi sotto il rude colpo ha pianto le sue lacrime dal profondo del cuore e chi si è abbandonato al gioco dialettico per servirsi del delitto atroce come di 1in'arma insidiosa contro tutti i nemici e tutti gli avversarii, e anche di questa diversa reazione sentimentale occorre tenere conto per ogni effetto. È tempo che al calcolo partigiano si sovrapponga un senso di profonda solidarietà umana, capace d'imporre un limite in ogni lotta. Il senso del li1nite è indispensabile a chiunque voglia occuparsi di questioni politiche o sociali: chi lo soffoca in se stesso e chi non lo ha è fuori· della umanità e non può /ar parte della polis. . Biblioteca Gino ·Bianco

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