I GRANDI AVVENIMENTI GIUDIZIARI r23 - Lei che è un eroe faccia ritrovare il cadavere. Ce lo resti~uiscano ! Un fremito di commozione serpeggiava nella folla, Tutti gli occhi erano bagnati di lagrime . ... · L'arresto di Filippo Naldi. Correva voce che· Filippo Naldi dopo avere lasciato Filippelli a Borgo San Donnino ed essersi trattenuto· un giorno a Bologna, avesse fatto ritorno a Roma. C'era chi ass1 icurava di averlo veduto' scorrazzare tranquillamente e senza la minima preoccupazi~ne per le vie di Roma. A c-0noscenza di queste voci il nuovo questore, comm. Angelucci, incaricava dell'arresto immediato il commissario Gerghi che cercò il Naldi per le vie di Tr~stevere dove era solito passare con la sua automobile e poi a casa sua. Il villino di Naldi sorge a ridosso della collina di Monfeverde. E' composto di tre piani ed è arredato signorilmente. Il commissario .accompagnato da un maresciallo e da un brigadiere dei carabinieri si recò in automobile al villino. Malgrado le riluttanze del portiere che evidentemente aveva l'ordine di non far passare nessuno, raggiunse l'anticamera. Ad un d9mestico, declinando la sua qualità, chiese urgenteme·nte -del Naldi. Fu ricevuto dalla signora Naldi che gli chiese quale fosse il preciso oggetto della sua visita. Vedendola turbata il commissario 1'assicurò che non si trattava che di chiarimenti. Poco dopo il Gerghi veniva introdotto in una sala dove· si ·trova'\Ta il Naldi assieme con alcuni amici e I col fratello Bertrando. Il Na.ldi alzatosi ed .appartatosi si abboccò col commissario. , . - Avrà capito, commendatore - disse il funzionario - perchè sono venuto. Credo che dopo tutto non si tratti che di chiarimenti ... - I-Io capit-0 beiliss,in10 e mi metto nelle mani della legge perchè -così vuole ; ma io sono sicuro di non aver ·nulla da temere. Io non ho a vedere neppure lontanamente col terribile .fattacc-io Matteotti e crimini connessi, e perciò vengo tranquillo con lei. Voglia soltanto permettermi di ,salutare la mia signora ed i miei amici. - A propos·ito degli amici, replicò il commissario, permetta che sia~o a· mia✓ disposizione. I--Iobisogno di sapere chi sono. Il ·Naldi salutò la moglie ed il fratello : - State tranquilli - disse loro. - Non ho nulla da temere BibliotecaGino Bi.anca ---------------·----- Roma : Via dell'Arancio, 66, abitazione di Cesare Rossi. • o che mi faccia tremare. E' una faccenda che si chiarirà ... Ass1em.e con gli amici ~he erano con lui il Naldi fu condotto al Commissariato di Trastevere, dove le persone che lo 3:c_compagnavano veniva.no rilasciate. Più tardi il Naldi veniva interrogato personalmente dal; questore., nei' suo gabinetto. La mattina d·opo, l'intraprendente giornalista, che aveva assi·curato la famiglia che sarebbe sta~o su~ito rilasciato - veniva tradotto alle carceri· di Regina ,Coeli, dove, come gli altri, prendeva una camera a pagamento. L'imputazione che s,i faceva a: Naldi era di favoreggiamento a tenore dell'art. 225 del Codice penale, il quale stabilisce per chi aiuta taluno ad -assicurarsi il frutto di un delitto od· eludere le investigazioni dell' autqrità, ovvero a sottrarsi alle ricerche della medesima o alla esecuzione della condanna e per chiunque sopprime od in qualsiasi modo disperde o altera le tracce o g.E indizi di un delitto, la rec1usioné o la detenzione fino a cinque anni, non superiore in durata aH.a metà de11a pena stabilita pel delitto medesimo. ,,. L
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