CRITICA SOCIALE 247alto un ·r,istr-etto mSJnli,polo .dt -aletti, ea.cci-ando tn basso la ,grossa caterva dei reprobi, è un metodo che non eoova ·fa dignità ,dm cittadini, ma la deprime, peir.chè non eccita ,in €&Si lo sforzo di autogov,erno, il senso di res-poru;;aJb:iHtà,senza cui ,nessuno può addeistramt -e ,p,reip,a.rarsi ad a;ssumer-e, un uffi.cio sempre più alto nella vita sociale. · Solo se il fascismo sia cap.aoe_.di assicurare a tutti le Hbe:rtà iessen~iali, nei 1imiti e neHe forme in cui ciascuno ipci.ssa far valere il pr'O,p,rio pensiero e .il proprio -diritto, so1o allora noi .po.tremo pr,ender sul serio le sue promesse di riforma rivoluzionaria de.Mai costituzione. Ma finchè eiò no,ru•sia, noi rimarrrono a qif.e.nd,ere :la costituzione, anche se questa sia pe·r o•ra una funzione e un atteggiamelil.to .d:ico,nserva:to,ri, per.chè so-lo da questa difesa ,e t0otI1Bè'l'_vazi-oned lle garanzie larghe settantacinque anni a/idietr.o, naisoe la p,c&sibihtà di ,quegli uilterio,ri -sV:hl.u1Pp&, che dovra,nno far trio,nfare e sa.nei-re i diritti del L.avoro. 0BSERVER. Il" consenso"che si disperde E' senza duibbio difficile discerne.re, .ff se-paPare, 11eil rivolgimento a,vven;urt..oin questi ,due mesi! nello, spirito de:gH Italiani, ,ciò che Srira. e:1emenito assolu.tarne.n.ite nuovo, ,e oiò che, fosse. e,lemento antec~dentemente pr,erp,ara.tosi ,e len,tamente :maturato in s,ilenzto, a cui H •tragico even.to del 10 giugno aJbbta dato, dall'esteirno, il colpo .detfinttivo ,pe,rcM si roim.pe1Seel'inv:o,l,u-cr-o e oJa realtà v.en.i.sse a.Ila lu.cei. · · Per una pa.rta dei cittadini l'assassinio ·d.i Giacomo Mat.tootti :fu la rivelazione di: una s.ituà.z.iono che, €tSSi noo a,v-evano mai veduta e -ooimpresa; pe,r un'.atltra -parte, .esso fu l·a spi,n,ta .che lii d~iis;ei a •tramutar~ im. bi8.1S.imoe in aperta co-nda.nina dieil. regime quello che !fino aHo-r_à ie1ra.i;;.tato vago, ma1ko,nteinto e dubbioso disagio. -Certo è che quel martirio f.e.condo del nostro .Compaioono- 'la cui alteraa -d'ani:mo ,e la cons~pevole p-re:pa.razi,o,ne e volo<ntà del s:a,c.rii:fido 13'1.lpremo vem,g,ono in ·li1.1oe1gloriooa per moiltepHci ,e sempr-e nuovi ,documenti dopo la mo-rte - .seJ non sc.o.sse v.ìsibilmente la fOO'zamateriale ,de1 re,gimei, se anzi stimolò -e o,bbligò questo a ir:rigi,d.irsi p1iù torvo in ,essa, gli tolse quel tanto di forza moiral-ei, o consenso, ohe è ·indispensabilie: peir vi!ver,e( a ,qiualun,que, Stgno,ria, • pe!I' -quanto armata. Per-ch:è non iè veu·o .che H faiscifSl!llO no,n avesse a,nc:hel del consenso -oltre, che ·della forza. Ne ave.va assaiii meinio,.d,i,quel ,che vanta.va, nei momenti in ,cui ~l'i gio,va:va fare il logali>tario, e di quetl•lo che ·l,eie1e~ion.i, oonza ,cabina, del 6 ap-ril-e, fins~1X> di dimostra.re; ne era andato, :I)!fogre:ssiva-. mente peir;dendo dal 1922 ,e 1923, al 1924, p,e.r -il molteplice f.al,limento di tante •illu,sioni ,che av-eva d.esta~.e e cli tante ·,promesse che aveva seunin.ate. Ma non può di!rsi -per questo che u.n: tanto, di consenso non gli rima.neSBe sup,eirstite. n.i dil',li111.ga.nnidegli entu0iasti e d10\glli,ing-enui. Di ,qual ge,neue fosse que1S.to coosenso, vedremo, più a.vanti·. Convie,n,e distin~re~ tra i u non O'IJ•po,sitoo,i » del . fasciiSlmo.fino a ,due mesi fa, coloro, che lo sostenevano per inter,e.sse, e! .col0tro che lo ap,poggiavano o non lo .cantr~tavano .pe,r nMri motivi. .Nella prii,m;a catie,goria sono, od etrano, gli agra.11i, gli 1ndustci8Jli, gli esercenti: i gruppi classicamente u borghesi », che avvel"Savano le .Legh,e. e _gli Uffici di collocamento, ohe teanevano gli scioperi... e 1a occupazione delle fabbri.che, che abo.rrivano le Co0ot G o . 18 CO pera,tive e le Azien_de. annonarie dieii M:unicipi sociaJisti. -In .queste tre eatego.r;ie, gli oeserce.n,ti ,e gli: :iindu· séri<alime.di .inti,e,p,i,dir,ono -i: •loco entUJ.Siasmima.n mano c_he,da ,un lato, la politica :fina~ia.ria dcl pa,re,ggio · ad o-gn•i ,costo, del .pareg,g;io ·« politi-co », perseguito coone un « ruumero » d•i programma pe.r reclame del regime, de,l f!)a.regg,io.co,ntabil,e del •b.ila.n,cio.dello Stato,, voluto' indipendent.e;mente .daUa preo.ocui1mzio-ne del !b,iJiancio ,economico d:e:lla. nazione, inasp1riva. · il fus:calisrno e mo•lestava con, le taSLSe,mentre la poliitica -finaniz.ia:r,ia ,de1l ,Go,verno tende1Va a tutela,r,ei -i g1·0ippi priviLegiati e pa;rassitar'i in danno d,e,i: oe..ti diella produzione nsio-Jo,gica; e clle, da, un altro Iato, ' la ,de.1n1eis1Si,on.e dei ,sala:ri ,po:z1tava a una conrt:,razi.one d.eii:consumi e rareitaoeva i .compr.atori- aU.e -botteghe e di oonseg-u.enza (im.eno immec1ia.ta) gtli stes~i acqui;r,ent~ -di p,ro,do•tti d,eigl.i o.pilfici. Questa rea1e « oollabo'razi-one >> di alassé che vi è fra il lavoro, e la ,produziona, fra il ,proletario operaio si ,ma anc:he c-on;sumatore; qu,esta interdipendenza che v.i,ve a-ccanto a:lila lotta di classe e la tempera e la ocmtradc1ice in :uno strano ,pa.rado&SOcha è i,i parado,sso medesimo ,d,ell'econom.ia capifa.li.sticà,; questa « .coinieidenza » per la .qu,ale -il datore di lavoro ha interiesse a pagar pooo il sal8Jriato, ma s,e lo pagai tro,p,po po,co iscop,re ,po>i,oome venditore di prodotti, ch',egli affoga il prop,rio cltente; qu,esta coUaborazione per la ,quale la ricchez.za diffusa e un alto t~ no1\e, di vita quanto più geneiralei, è bene com.una, ed è necessità del sistema .capitalistico·; questa collabo1raziione c'he è l'unica v-era ed etfic-ient,e, per.chè esiste nella realtà del .sistema .e, non nei p.rog.rammi volon tarhstki deii dittato,ri, è anche !la soila che i -ditta· tor.i semb.rino igm,o-rare: Nella loro -proterva fo,ga di « .casbi-ga.re » iil p11oletariiat,o, pe!l' le sue, baldanze _del dopoguerra., ,e~a3ihanno finito, 'Pe..r·deprimere tu.ti.a l'economia italiana. E il traffi,c,o e l'ind;u&StJriamedia già via.nno riv~dendo i pro,pr.i alalà al maniganieillo ,che rompeva teste, le· g,he, :eoo,peraUve, ma ,che dhSiI)•etrdetV.aanche il lavoro .consumato-re, l'acquirente ,quotidiano, fe>defo, ,sicuro di tutto ciò ·c'he -è più necessario al-la vita. In queiSto ca:mpo d,egli interess·b, sono TimaeU fed,ell!ial faooilSllllo 1ii •plutoc-rati d.ell'industria, i cu.i affari si svolgono fuori dal ritmo ora.mar.io de'lla produzione ,e del ,consumo, e1 traggon diretto g:iovamento dall'av,e1I'e amk•o, connirvente, o •compHce ·il Governo; e gli agrnri, io ,qu,e,11,e, -c011·r.e.ntli 1 d i eSSli.che ,p-iù sono , ac-ceca.tii dall'odio, di classe et da un seruso immediato e inio,pe, dei Jorro ilucri. Non ,p,e1rniente H Duce, dimein.Uoo,dei suoi imni alle metrnpoli 1industr,ia1 hi .dove v.ilira 11motore ,e ferve la vita ad alta ,tensione, ha ,sciolto -o,ra u;n canto goorgi,oo alla ,campagna sempli.ce e .sa,na, e aJ. fascismo rurale che, -come Antoo, sii rtfà J,e, forza toccando la terra onde naieque. Fuor dal ,campo degli interessi .cosi strettamente - e sp-e1S6ogr.ett.am-ente - intesi, •il consenso o il non disse,nso al fascismo ve1niva da strati e gruppi dei qual.i si è qui parlato e-on minute anal.isi troppe volte, perchè oc.corra 'l"1peterne ,l' elencazione e. l'esame. Erà.no •i ceti del •lavoro intellettuale, che nel do,po gue1Ta ten,e,vano ifi-er-obronci-o al lavoro manuale, peir il dissenso idea.I-e-:i,nitorno alla .guerra, -e p,e,r rancori o invidie ,d'ordine non ideale; ,per il ,con"' fronto d,ei .p,rop.i.•ist~penidi .coii salari d,egLi operai, e ,per la ,convinzione (abilmente instilla1a in essi ùai
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