NOTE E COMMENTI 327 delle loro libertà fondamentali debbono essere affidate unicamente agliorgani dello Stato; 2°) alla repressione inesorabile di ogni illegalismo ed alla reintegrazione assoluta nei confronti di tutti, della autorità della legge che è la stessa autorità dello Stato. Solo siffatti provvedimenti, congiunti ad un'azione generale di governo equa ed imparziale che rispetti i diritti della missione necessaria e legittima delle Opposizioni, cancellando ogni distinzione fratricida tra la naz_ione e la così detta antinazione pos·sono rimuovere le cause della crisi, ristabilendo le condizioni indispensabili al pieno libero e dignitoso esercizio del mandato parlamentare e, restituire ali' Italia che si giova della molteplicità e avversità di pensieri di azione di interessi dei partiti e delle classi, liberamente confluenti al suo progresso materiale e morale, la pace che essa vuole: la pace nella libertà e nella giustizia>. La dimostrazione del silenzio. Alta, veramente solenne, la manifestazione dei dieci minuti di silenzio ; piena di significazione per la spontaneità con cui il popolo di ogni - condizione v' ha partecipato. Chi ha trascorso quei dieci minuti su una delle vie grandi affollate e movimentate di una qu~lunque delle nostre città, ne ha subìto una impressione enorme. E non v'era in quella unanimità solo il compianto. Era il -popolo italiano che parlava. Dopo tanto tempo I Il rimpasto. Proseguendo nella tattica seguita con i discorsi al Senato e alla Maggioranza, il Presidente del Consiglio ha proceduto a un picçolo rimpasto di Gabinetto, congedando Carnazza, Biplioteca Gino Bianco Corbino e Gentile con tutti i sottosegretarii da Acerbo a Serpieri e chiamando al Governo due liberali nelle persone del senatore Casati e del deputato Sarrocchi e un clerico fascista, l'on. Cesare Nava. Il rimpasto non ha avuto alcuna importanza politica, e ha servito solo come. espediente momentaneo per tranquilizzare i " normalizzatori ". Ma il congedo a Giovanni Gentile,. l'autore della riforma più fascista fatta dal Governo in regime di pieni poteri, ha fatto piacere a un' infinità di gente, e non solo ai dissenzienti dalla, riforma scolastica. L'on. Gentile, uomo di cultura e di studio, una volta· salito al potere ha dato prova di un servilismo che è sembrato eccessivoa tutti; egli non ha esitato a giustificare filosoficamente le violenze d~l1 fascismo, a sublimarle come concetti " attuali " e a porre il manganello sugli altari hegeliani. Il brusc0, congedo datogli è ricompensa giusta e adeguata al servilismo di questo professore, che non ha esitato a menomare la sua dignità di pensatore .. La successione, dapprima offerta al senatore Benedetto Croce, è toccata invece al senatore Casati, che fu fra i collaboratori del Rinnovamento di Gallarati Scotti e che ha annunciato di voler ritoccare la rifonna Gentile. Benedetto Croce, o per il rifiuto del portafoglio o per le riserve con cui accompagnò il voto. di fiducia condizionata dato al Senato, è stato attaccato con virulenza· dai giornali del Governo, che lo hanno qualificato come un cadavere quatriduano, ma, di fronte alla pieghevolezza del suo ex discepolo Gentile,. egli è apparso uomo di carattere, capace di affermare il suo dissenso dai dominatori o almeno le sue riserve sui loro metodi : gli attacchi virulenti in queste condizioni sono
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