Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1924

326 LA CRITICA POLITICA Ora, alla luce degli accertamenti giudiziari, iniziati sotto la pressione dell'opinione pubblica, contro la evi-· dente riluttanza delle autorità di polizia, si è rivelata l'esistenza di una organizzazione chiamata, al di fuori della legge, alla esecuzione di condanne contro gli oppositori politici; ed· una tale organizzazione si trova che è innestata nello stesso organismo di governo e diretta da persone di fiducia del Capo di questo. Ed emergono altresl i chiari indizi di un vasto intrecciarsi della corruzione e dell'affarismo inquinante la cosa pubblica e il costituirsi di nefaste solidarietà dirette a sostenere comunque le posizioni di vantaggio e di potenza audacemente conquistate. Dinnanzi a queste risultanze oggettive, l'Assemblea ha chiara coscienza di non obbedire a preoccupazioni di parte ma di servire ai surremi interessi del Paese quando con spirito di verità afferma - al di fuori della indagine giudiziaria sui fatti concreti - la impossibilità logica e morale di scindere in confronto di essi e delle loro origini prossime e remote la responsabilità politica del Governo, la quale, oltre a tutto, discende anche dalla solidarietà concessa e mantenuta, contro avvertimenti di amici ed ammonimenti di avversari, a collaboratori oggi rivelatisi mandanti dell'ignobile misfatto; e dalla norma costituzionale che fa del Presidente del Consiglio il responsabile dinanzi al Parlamento ed al Paese dell'opera dei suoi collaboratori. · Necessariamente le circostanze del delitto consumato sopra un deputato, a Camera aperta, per l' intuitiva ragione dei suoi legittimi atti e parole in Parlamento rendevano impossiqile alle Opposizioni, finchè durassero le circostanze presenti la partecipazione Biblioteca Gino Bianco ai lavori della Camera. Indi il governo, rinviata la Camera, convoca a parte la maggioranza da esso stesso prescelta e le Opposizioni si riuni-- scono per proprio conto: espressioni di una crisi profonda che non si risana con opportunistici compromessi. E, mentre tuttavia perdura il tonodi minaccia di capi e di giornali autorizzati, col quale si vuol limitare la stessa indagine della giu~tizia e persuadere il popolo italiano a piegarsi ancora sotto la umiliante fatalità· di violenza che si è abbattuta sulla sua vita, il Governo prospetta per l'avvenire una sua opera di normalizzazione. Ma alla sincerità ed alla concreta efficacia di tale opera le Opposizioni non possono accordare fiducia, poichè i propositi lungi dal tradursi in provvedimenti risolutivi che tolgano ad un partito il privilegio intollerabile di difendere a mano armata contro gli altri la propria volontà politica sono contraddetti nell'atto stesso in cui sono formulati dalla confessata convenienza di mantenere tale privilegio per esclusivo vantaggio di parte; e perchè permane il convincimento che le ragioni profonde della situazione che si è venuta determinando sono intimamente legate a tutto l' indirizzo di politica interna seguita dal Governo, Onde l'Assemblea dichiara solennemente che indifferibile premessa della pacificazione del Paese è la restaurazione dell'ordine giuridico e politico infranto, e che tale restaurazione non è effettuabile se non per opera di un Governo - alla cui composizione le Opposizioni non possono che rimanere estranee - il quale voglia e possa provvedere nel più breve tempo : 1 °) alla abolizione di ogni milizia di parte, perchè la tutela della legge,. la sicurezza dei cittadini, e la difesa

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