• \. 44 I GRANDI AVVENIMENTI GIUDIZIARI è dato particolare rilievo ne.i corridoi, dove era evidente l'imbaraz~o e il disagio dei deputati per il tragico avvenimento di cui si occupava la Camera e per l'assenza della minoranza. Questa circostanza ha tolto ogni valore alla discus- -- . sione sull'esercizio provvisorio, che è precipitata rapidamente alla fine, senza che nessuno dei settanta iscritti chiedepse la parola. L' on. De Stefani del resto chiariva, ·molto opportunamente, che il Gover110 chiedeva l'approvazione dell'eserciz·io provv~sorio soltanto in via amministrativa, ·-cioèsenza significato politico. Dopo il presidente- on. Rocco, e l' on. Grandi per la maggiòranza si levò a parlare l' on. Delcroix; il glorioso mutilato. Il quale pronunciò un elevato, vibra.tÌte e commosso diseors·o, nel quale disse fra l'altro: ~ « Non importa : io dico, al Duce, -che se vi. sono respons_abilità, esse devono essere ceréate co~ anin10 fermo ·e con ferrea .niano, non tanto per dare soddisfazione alle opposizioni, ma sopr3:ttutto per rivendicare davanti a noi stessi ed allo straniero la dignità della patria e la fama di Roma_. . « E' giunto il momento, o duce, disse con voce tonante, di trarre dal littorio la durissima scure ... ». A qµeste parole i deputati della maggioranza. scatta_rono in piedi, prorompendo in vivissimi applausi. All'applauso prolungatissimo si associarono le t·ribune e i mem:bri del Governo. L'oratore proseguì completando la frase che era rimasta interrotta dall'applauso: .. per abbattersi con il segno tagliente della gi~stizia nel nodo della vio~ lenza, che era sacra quando era necessaria ed è empia oggi che è vana e minaccia di soffocare prima di tutti e sopra tutti la -Patria. « Gli avversari del _Governo, che hanno in questo -m~mènto la nostra piena solidarietà, piuttosto che elevare ingiuriosi sospetti e lanciare assurde accuse devono mette.re la loro angoscia ed il loro sdegno a servizio della Nazione, operando affinch·è questo tri..; ste episodio chiu<la l'oscura cronaca ·delle indegne contese, e dall'amarezza di quest'ultimo sacrifici? si traggano j necessari insegnamenti. , « Nella .mia lotta lunga e nella mia vita breve io ho imparato che una provvidenza è in ogni sventura e anche quest'ora di costernazione_ non sarà stata vana se avrà dato occasione al Governo di riaffermare la _suamissione di giustizia e la suà volont~ di bene, se avrà dato modo all'assemblea di riconsacrare la sua unità in un atto di amor patrio e di dignità· umiana. Bibliotec·aGjno Bianco « Non è fare un triste presagio, chè anzi rinnovo a Giacomo Matteotti, alla sua compagna straziata, alle sue creature innocenti tutte le nostre speranze e tutti i nostri voti ... · (tutti i deputati si levarono in piedi compreso i membri def Governo; in ognuno si scorgevano evident.i i segni della commozione) non· è fare un triste presagio s~ io ricordo che una sera nel trigesimo della mort.e di Giulio· Giordani, chiamato in una città che era tutta un grido di sdegno e un impeto d'ira;· io volli e feci celebrare il martire più in là di ogni vendetta, più in su di ogpi dolore e per il popolo e con il popolo pronunciai la _preghiera che oso oggi ridire in quest'aula perchè sia ripetuta doL mani da tutti quelli ·che hanno cuore di uom·ini e fede di italiani ! « Signore dei miseri, dei buoni; dei giusti! Dio della sventura, della morte, e della gloria! Rendete la fecondità al sangue e la poesia al pianto, rendete il co.raggio al passato e la .fede all'avvenire, rendete la pace alla Patria e la Giustizia .al mondo, rendete l'amore agli uomini e la fratellanza agF italiani ». Questa chiusa mistica fu accolta· da vivissimi prolungati applausi. Sull'assemblea gravò per qualche momento un silenzio tetro e profondo, rotto d'improvviso dalla voce forte e chiara dell'on. Mussolini che ~i esp~esse così : - Voi avete udite le mie dichiarazioni di ieri sera. Non v'era e non vi poteva essere una parola di più. In quel momento ero il rappresentante della legge e del potere esecutivo, il che vuol dire, e lo ripeto, che i colpevoli saranno rintracciati ed assicur~ti alla giustizia . .- · « Le prime notizie defla scomparsa dell' on.• Matteotti sono di mercoledì alle 18. Ebbene nelle ventiquattro ore successive la polizia ha identificato· con nome e cognome, tutti coloro che hanno partecipato al fatto. E quantunque approfìttçindo delle circostanze; i colpevoli fossero partiti per diverse località:, uno di èssi è .stato arrestato ieri sera a Roma, e un altro è stato arrestato a Milano, ed ·è ~erto Putato; un altro è stato .arrestato a Firenze ed è- il Mazzola. Gli altri tre o quattro sono accerchiati, e se si fosse .fatto un po' meno clamore, molto proba- , bilmente à. quest'ora sarebbero già relegati nelle carceri. Di ora i11 ora si segue la situazione. Io credo' che 1~ polizta entro oggi, o più tardi .nella serata avrà preso possesso di coloro :che hanno par- ·tecipato .al m.isfatto. Non ho bisogno <li dire che condivido pienamente i sentimenti espressi dal Presidente, dall'on. Grandi, dall'on. Soleri, çall'on. Delcroix.
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