( I GRANDI AVVENIMENTI GIUD.JZIARI 37 ~< Non credo che qualcuno potesse supporre che che la famiglia e gli amici dello scomparso form'uil nos~ro amico portasse documenti imiportanti. L' on. 1assero una qualsiasi denuncia. Matteotti abita una casa in cui sarebbe facile a chiunque introdursi : e perciò fin dal tempo in cui raccoglieva documenti per la pubblicazione del suo - fascicolo : « Un anno di dominazione fascista » aveva provveduto a cautelarsi contro ogni possibile furto. » La Questura sapeva·? Avendo il giornalista domandato all'on. Modigliani, come fosse -stato informato d-ella scomparsa, il deputato unitario faceva il seguente· racconto·: I . « Venne .a parteciparmi le sue preoccupazioni la· m·oglie dell'on. Matteoùi. Re-catomi in Questura a ventiquattro ore di distnza dal fatto, una cosa mi colpì questa-: che il Questore Bertini quando io diss-i : « Si è recata da me una donna ... » mi interruppe: « la mogÌie dell'on. Matteotti. Essa è ~ià stata dal Direttore Generale della P. S. » Co1ne sapeva la· Qu~stura? La signora Matteotti non si era .Glt on. Riboldi e Baldesi che per i primi hanno iniziate . \e ricerche nella Macchia Grossa. recata affatto dal Direttore della ·P. S. ed era invece venuta da me. Nè io nè Turati, che credo sia la seconda persona informata dell'angoscia della. signora, ci siamo recati a palazzo Viminale, da chi -dunque pot~va essere informata la P. S.? >> Questa del colloquio tra l'on. Modigliani -e il Questore di Roma è una circostànza che non ha avuto smentita.· Ognuno vede la sua singolare gravità. La Direzione Generale della Pubblica Sicurezza era a.nfotmata della scomparsa dell'on. J\tla:- teotti, e ne avvertiv~ gli organi di polizia prima BibliotecaGino Bianco Il primo .arresto. Intanto un ·fatto importantissimo agli' effetti della ricerca degli 3:utori del delitto, si compiva_, nella nottata del 13 giugno, alla Stazione· di Term·ini. Nel treno che partiva per Milano alle_ 23,40 ve~ne operato dalla squadra politica, assistita dal Commi sa,- ... rio speciale della Stazione,-,_l'arresto del f~srista Amerigo Dumini, che già aveva presto posto in uno scom1 partimento di prima classe, gravemente inc11ziato di aver preso parte alla cattura dell' on. Matteotti. Il Dumini che era provvisto di biglietto per Milano fu invitato a scendere e a seguire gli agenti alla Questura Centrale. Amerigo Dumini ~ un fascista toscano mq1to noto negli ambienti politici della capitale, e i giorn.aìisti l'incontravano spesso anche nell'Ufficio Stampa det-~ la Presidenza del -Consiglio al Viminale. I giornali dissero subito che egli era segretario di una delle personalità più eminenti del partito fas·cista. Ma da fonte ufficiale si smentì che fosse addetto all'Ufficio Stampa della Presidenza e ,che· fosse se- , gretario del· c~mm. Cesare Rossi. Tuttavia i giornali insistettero nell' afferm.are che il Dum·ini .frequentava abitualmente gli ambienti giornalistici, che si vedeva molto spesso nella tribuna della stampa alla Camera, dove si ·recava pur non avendo la > ' tessera necessaria e malgrado le replicate proteste dei membri del «_ Sindacato della stampa parlamentare ». Il Dumini era del resto notissimo .ai giornalisti che frequentavano il Viminale e che .avevano avuto occasione di conoscerlo e vederlo qtlotjdianamente nell'Ufficio stampa della Presi~enza del Consiglio presso cui pare si vantasse d'essere addetto. Ad ogni modo sta di rfatto che egli aveva frequent?to fino a pochi giorni prima i. corridoi de~la Ca1nera e le tribune dei Ministeri ; anzi prop~io nel pomeriggio precedente il suo arresto si era. trattenuto nei corridoi di Montecitorio durante _lo svolgipiento ,_. della seduta. - . . Chi sia Amerigo Dumfni direm-o -con precisione di. dettagli ·in una delle prossime dispense in cui ci toccherà trattare di ,quell_'insieme di persone c}:ie_i_l_ 9.?..-:-: litto Matteotti ha messo in luce come associate inuna serie di azioni criminali, -~ cli~ 1~ stampa ,ha \
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