CRITICA -SOCIALE 223. adotta misu,i,ei re_p11essive,o' o,I),tro 1d'i lo:.ro. I Coonttati rurali, co,stituitì dai socialrivoluzionarii, vengono arrestati l'un dopo l'altro per. ordine di un ministro socialrivoluzionario, e in alcuni distretti vie~e proclamato lo stato d'a~sedio. Dai villaggi affluiscono al Sovie;t di: ~ietrogrado deputazioni che· protestano per l'arresto dei co~tadini, i qllali, conformemente al programma del Soviet, consegnano ai Comitati rurali le terre dei proprietarii. ((Noi; dice Trotzky, rispon9-evamo loro che avremmo potuto proteggerli, soltanto quando avessimo nelle nostre mani il potere governativo>>. A.Ila decomposizione dell'e$e<rcito, alla diserzione in massa, aille difficoltà dei rifornimenti alle ·città, si accompagnano. le repressioni e le rivolte agrarie, ai soldati che anelano alla pace, agli operai ·che aspirano al « Governo del proleta. riato » si aggiungono così i contadini, insofferenti di indugi ·nella conquista della terra e fatti si orientano verso i bolsceyichi, ·che sono, <wme i Giacobini nel 17lt3, ·gli in'thpreti e gli ésponeitti della sit-gazione. I bolscevichi sono per la pace, per la <e dittatura del proletariato », per la immediata soluzione del problema agrario. Qià nel S-cYViet panrusso dei contadini, del maggio, i bolsoevichi, interpretando, per · · bocca di Lenin, le ,profonde aspirazion~ dei -contadini, si dichiaraho per la immediata espropriazione della terra, già messa in pratica per opera delle Assemblee dei contadini, per quanto si pronuncino arn~he contro i principii affermati dai socialisti rivoluzionarii per la divisione ~ella terra.- la .« nor. ma di sicurezza » basata sul consumo e la « norma limitatrice )>basata s·u1 1avoro - principii che avrebbero servito ((a. creare la proprietà privata, sopratutto a favore dei contadinf ricchi, e a impedire la socializzazione», mentre ess·e, facendosi il portavoce degli operai salariati e dei contadini più poveri, propugnano l'organizzazione dei cc gruppi di ~op. tadini poveri» e si dichiarano in favore di grandi aziende a conduzione collettiva. Questo jn1ogramina, però, venne difeso dai bolscevichi, non solo come l'unico mezzo per il trapasso effettivo della terra nelle mani dei contadini, ma per· la stessa necessità della mobilitazione agraria imposta dallo Stato d'i guerra e d'attuazione impossibile in un regime piccolo-borghese del e< lavoro libero nella terra libera»; e per lo stesso motivo essi sostengono anche l'esigenza di un Governo forte e saldo, capace di ottenere il rendimento obbligatorio e generale del la. voro, ,che non può essere se non -Governo dei <leputati d~gli operai e dei contadini (8). Dichiaratisi in favore della espropriazione immediata della terra e del suo legale trasferimento in uso ai contadini che l'avevano espropriata di fatto o aspiravano ad espropriarla, fattisi i portavoce della massa dei ·conta.dirmi:povéri per una ,d.iistritbuz.ione egualitaria del~a terra, i bolscevichi, ad onta del loro programma cùmunista, si assicuravano l'appoggio della gran massa dei contadini e si aprivano necessariamente la via alla conquista del potere. E, conseguito il potere, sotto le imperiose necessi~à di sanare l'anarchia interna. e di difendere la rivolu~ zione contro il sabotaggio degli industriali, dei funzionarii, dei borghesi gli egoismi degli operai e dei contadini, l'assalto armato degli cc emigrati » e dei generali controrivoluzionarii assistiti dai Governi dell'Intesa, essi dovevano poi instaurare la rlittatura e il regime del « terrore» anche contro gli stessi operai e contadini, come i loro predecessori giacobini francesi, cogli stessi metodi, le stesse misur.e e gli stessi effetti. E' quanto vedremo in un prossimo articolo. FAUSTO PAGLIARI. (8) La terra alla N,azione per i contadini: di.scu-ssion<i, deliheraz.i.oni, ,decreti e legg-e. Lioceria edit. Avanti I, Mflano 1919. o s·anco Orfani nostri (Ai bambini del Martire) Qrfani no~tri! Ogniino sì, in que1JVom) • vorrebbe ess@rvi padre! .. Il vostro è Z.unye: Dove? Uiascuno fuor che Dio lo ·ig_nora. E voi) sbattut-i tra l<Jv, ita e il sogno) òggi sentit.e che più ve ne p,unge , · ·il ,desìo dell'affetto ed -il bisogno: .. Lasciate dunque ohe ciascun si a<:cost-i) e con un ,dolce_,gesto della, m(mo vi sfiori appena .i lf'icciòli soonupu.<sti. E se tra i ricci) a vo·i) .con la sua,,~e carezza) anche ima laçrirna vian JJÙJIW sé-ivolì) la pietà, non· 'Vi s-ia g,rave/ Sappiamo che voi lo atte_n4ete. bJ (t sera) scendendo P ombra) 17'Clmomento in c-u-i più s,i soffre e s-i prega, e più si s1>era,) voi ribalza-te verso l111scio, come s)ei si schiudesse aW-improvviso) e lwi ~ luH vostr:o paé/Jre! - vi ch·ia,m(u;sr:a ,,rnm e. Voi Lo cittendete. A-rboo-ra.SemJJre! }fJ noi ia verità - che pianto! e che 'Vergogna! -. nori, la dire1Jrw)orfani nostr-i) a· voi j s"è'.dentro il solco) aperto ida,lflclea) non già il Jtriste_ odio sem-in<tr bùwgnu,) l'odio oJie iwcfrle) ma, l' amo1 r che crea! Ignorerete. Coprirem cl),ur, celo lo scempio orrendo) ohe v-i ::;embri belln lq, Patria ancora con a suo bel c-ielo j nè sospettiate che ci sia ohi -il male possa ordir nei silenzio) e eh i poi nella oiieca ombra sul fratello alzi il pugnale ... Ma im giorno ... qu-ando il popolo risorto 1 orfani nostri) Fa.mar suo vi gridi) voi lo saprete pe_rchè n babbo è morto; voi saprete il martirio onde fu -Wrntq (- No) sic<rrio, l)ld(ia tu non la uocidi! ~) e la gran fecle che _l'innalzò tanto. Ma in qiiel fr.emito cl1anim,e concordi, in qitel concorde palpito di fi,am-rna) fate che Un<tparola si ricorcli! Quella che disse nello strazio (O buoilo cu,o,re! o cuor degno dell)eroe!) la rna,111-ma:. « V,endetta no! vendetta no! Pcrd ono! >> BALILLA PINCHETTI.
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