Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1924

212 CRITICA .SOCIALE una situazione di · assoggettamento così completo come quella che il Fascismo ha instaurato nel paese. * * * Gli -stranieri sanno che il Fascismo è al Governo, ma sanno - o credono - che in Italia vi sia anche uno Stato. Essi riescono a immaginare che il Fascismo· lo abbia trasferito in sè o che si sia trasfuso in esso, ma non che oos-o, lo Stato, :si sra ,disfatto, volatihz~ zato, sbri.ccilo1ato, nom, nelUa sua imp.a..lcatu.ra formaJe ei nehla 1SUa· entità u.ffic,ial,ei, ma nella. realtà effetitiiva deilla sua fU!Ilzi•onalttà, cotsì da diventaTe, a quando a quando e da luogo a luogo, comp 1ice, connivente, o succubo del movimento « ex lege >>che a ridava or1escen-do e ,a.ff e1'1Ua'Ildo1si. • Essi sanno che il Fascismo ha la Milizia nazionale (chiamata così forse perchè ... è pagata dalla nazione, benchè serva di presidio a un partito) ma sanno anche che c'è una costituzione che non fu abolita _ tantochè fu il Presidente del Consiglio anche di -recente a vantare in una intervista con uno straniero, che nessun punto della costituzione fu tolto. E' difficile, per dei tedeschi ·o francesi od inglesi o svedesi, immaginare che sulla carta la costituzione permanga, e nella realtà sia in vigore il manganello ! Essi sanno che vi è· un· ·Re, perchè l'hanno visto anche ultimamente in Inghilterra, e sanno eh~ vi è un esercito, dei carabinieri, una :r:nagistratura, e suppongono che questi organi dello Stato funzionino. E quando sentono parlare della Rivoluzione fascista, essi non possono figurarsi che essa sia stata condotta « per la presa n dello Stato, « con \'aiuto », attivo o passivo, di tutti gli organi dello Stato, dal Re' che dielde l:'inv:eistitur.a ai capo, deil1e camièie Nere presentatosi al Quirinale in camicia nera, .a.i !Mini.stri, ai :Prefetti, ai Quootori e• aii ,questurini, ai magistrati e ai carabinieri, che avevano lasci'ato oirganizzarsi e alffermansi il fai.sdsmo durante d'li.e anni attra vieinsotutta una :serie: di vtofazioni delle leggi, a cominciar da quel tale articolo dello · Statuto che qà facoltà ai cittadini di radunarsi ma « pacificamente e senz'armi ». ' Essi pensano, gli stranieri, che il fascismo abbia sgominato le masse codarde, con le sole sue forze, e a tutto suo rischio, mentre lo Stato assisteva imparziale alla lotta, aspettando (dati i tempi eccezionali) di << riconoscere » il diritto di dominio del vincilto1r1e. A vvez7j a conice-pire e a vedeire lo Stato come un organismo tradizionale, saldo, robusto, essi non possono raffigurarsi il suo sfasciamento nel dopo guerra italiano,· il suo molecolare trapasso, il suo assorbimento nel Fascismo; il fenomeno di questo n;iovimento, che si a.vanzava con tutti gli aiuti, attivi o passivi, dello Stato ... di cui mirava ad impadrQll1iI'lsi! Fenomeno essenzialmente italiano, per tante ragioni storiche che noi conosciamo, ma che riescono incomprensibili a chi è abituato a viv.ere in uno Stato di antiche tradizioni, robustamente radicato nella storia del paese, formatosi (conviene agg.iUil'lge~eJa.ttravenso 1d~ei lotte; frutto· ,di ,co,ri·quiste ce:mentate• ·ooils:acriifì.-cioe eol sa.ngu,e_ Co,sì come è ,fenomèno tutto italiano, e inesplicabile agli stranieri, quello· del dramma tragico e buffo di un proleta- • riato, che si era anch'esso trovato in mano un tanto di conquiste che gli costavano poco, e nel dopogu.erra, sovreccitato nei nervi e .inebriato di sogni apocalittici, lavorò con voluttà a disperder-le, e a smantellare - senza aver nulla di concreto da sostituirgli• - lo Stato ~< borghese » e l'edificio delle leggi, per rimanere poi lui sotto le macerie ... Biblio1eca G_ino Bianco Il martirio di Giaooono Miatteùtti, oilrtre il senso proJOIIl:do;di ,commozione, ,ct,i, ammtmzio,ne, e di: ri;ve1enza che destò all'Estero· e che si riverberò su tutta la parte di J)Op.olo che resiste al reg~me; oltr~ la luce che proiettò .su tutta una realta che gh stranieri conoscevano male; richiamò anche più interessata e p_ensosa la loro attenzione su tutta la storia antecedente di questo nostro periodo. Essi possono . oggi valutare più esattamente la portata della conquista del Fascismo, dei modi di questa conquista. . Comprendono come la « rivoluzione » fascista sia stata il risultato dì un'audace e fortunat~ usurpazione (e di una tristç1, ct:édi.zi!one) dleigli: organi dello Stato, e di abili compromissioni con le autorità costituite; sì che se la saldezza dello. « Stato n italiano uon ne esce molto gloriosa, ne viene riabilitato in non piccola parte il «•popolo>> italiano, il quale fu sottomesso da forze, tra attive e passive, superiori ad ogni umana possibilità di difesa. La gloria del partito fascista, da una tale rico-' struzione della realtà, ne viene alquanto diminuita;, ma è da supporre che esso avrà abbastanza di patriottismo per ralle,grarsi che venga restaurato di · altrettanto il nome dèl popolo italiano; quel popolo che 1'0,n'. Musso1i:ni tiene intima.mente in molto dispregio ma che non dev'essere disprezzato poi più di quel' che meriti dagli stranieri. GIOVANNI ZlBORDI. Il f aui~emo leriierlvi~e!rali Il fatto ,che ,assume magtg,ior rilievo, f:ta ,queJlli eh~ sono o semb-rallio nruti d:allfa sit\1az.io1Ile determinat~s1 nel pae.s~ per 1'ais,sa1,smio Matteotti~ è, i:n queisti ultJimi giorni, il nuovo attegtgiamento de.i ltbe.iral<i. I qu,a:H sembrano,, in appl8.il'eJ)1Zaf, fiO~lSi esclusiva.- mente d,aJlla IP.reoocup.azi!one ,di: evitare <:he la lotl'o oorreisp.01I1,saibii1j)tà dii :P,artito parteci,pe _deUGo,verno sia tiravolta in· 'fattii ,~ointr10,cuti reagirebbe:, con !Sentenza ineso,ra,bile di ,corn:l:amna1a co;scienza del Paese creando •sempre iil·iù vasto ei p;iù -pesante ·il vuoto attorno all'o,rda ,eh~ 'deiti8'11'eoig,gii;il ,p,O!teire,anche se l'attualieJ situazione, per ragioni •che non.hanno nuQla a ,che fare ,corn ll'ap,p,rovta;zionei o con ~•a,cqu1e:s,cenz.a . - ' non coI1JS,eintono oggt ,cihe e&&at,.ia sp~zzata via. N:on ,c',è d'llib.bio 1 che ì lilbe•ra1i -s<i tro;va,no oggi! di · fro'Il!bea un .p,roiblema il .quale s'impone alla coscie11z.a mo,r.ai1eiaJ11icheidi: un :P,artito ,che, •oottne il foro, ha ,dimostravo inl mille o,cca·sioni, e lS>opra tu1:to ±n questi ulltimi due .allll'~, di .aver co,sà .scansa 1&81ll.S[lzio1na o p,reo;c<:u:pazione delle eisig,enze mora.li ,cui un movimento politioo •.dovreibiheo,b:beicH,re. E' ,o(:llrto - ed è arnmeisso ,oo,ncordemente dà tutti - ,che 'il fasci6II1o non a,vre:bibe ,potuto .coniseg10ire l·e G.ue vitt01r.ie'(e in, maniera ,così facile che ha tanto 0001trhlmito ad -aocreiscere }a ISUa ,arroganza}, se il_ pall'- tito [.fbe.r.ale non lo aV'e.SS•we iutato, .non. gli fosse iser vito, con la sua 1 stampa, da v:eko•1o e da cuneo :per p,einetrrure neUa ,coscienza odi molti 1taltoani, 'e a e-re.are ·quello staio ,pisi.cologico, in cwi ogrnt funzJon:e'· di controllo e di eriti:c:a :divi,eine im.p,ossibHe, ed è tolta la ,capaicità di ogni efficace reia.zione mo,rale, di ogni p,ooiti'Vo e serio atte.g.girumeinto di èLtsseruso. Non in~ ,- tendiamo disconoiscere .qu,ajlo ohe, del resto, abbi.amo 81SI)lidtamen<te. dri 1chioar.ato più volte (e su cui qualcuno d'eli nostri, ne11la :pol€'IUi/Oat,ha- iru!:riisttto non

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