210 CRITICA SOCIALE sioni corrucci.at.e. ,Ma bisognava ,energiieament,e agire, se· il farlo era possible, diroccando · animosamente la. teortica ,e la pratica delllo Stato-partito. J·: cV1 o non ::;ì voll1:! o r,on .si potè. :F'u preferit,o straniarsi .dall'onda della· commozione popola-re per il delitto ,esecrato, deriderla, minaccfo,rla ~ome una, « S'Peculazione :politica)), reprimerlla come un attentato contro 110Stato, e, .poichè tuttlài la ~rtarnpa, com· presa in prhna 11.nea,quella liberale,aveva contribuito con le aippassionate indagini sul tetro mistero Matteotti a eccitare il .sentimento del- . la nazione infervorato di giustizia ~ Ho,spettoso d-i non averla, a terrore di tutta la .~t.a,mipasi volile brandire il ferro nuovaimente arrov-entato del Decreto -sterunina,tore ,che ,giaceva da un anno nel -e3Jss~ttod,el Pi,e,si<lentedel Consiglio. L'impressi-One di tutto ciò fu quel la,-che dove- ·va essere, cioè, che il Governo abbandonasse ogni proposito di ,soddisf,azione ad. suoi sostenitori che reclamavano ,il ristaJbiHmento della normalità costituziona.J.e e ùellla ugua,glJa1rza della lègg,e in confronto a, tutti i partiti ed ia tutta. i cittadini,. ,si trinoera~se più risolùtamente che mai nel concetto -di uno Stato-partito, considerante ogni attaoeo a!l partito come' un attentato allo Stato, e si fondesse con l'ala estr,ema e più violenta del partito ,stesso. Si potr:eibbecerto discutere :Seqnesto atteggiamento del Governo sia stato un ·errore o ,sira.stato -uh fatto ne<;es.'Sario,connaturato al ipa.rtito ed aJl Governo neUe cjr.oostanze ·in cui quello e , questo sd. trovarono. I liberali viva:cemente assunsero la prima di queste due tesi, ila quale . offre a ioro una piatta.forma· salda e visto:Sa ai do.glia,nie•nonchè u:r;iavia di_:eompon.imento col Gover.;no,ove .questi a,0con~enta a dar loro ,qualche ,soddisfazione, 1per e-s.: ritfrando i decreti ·oppure fislsando ad essi un t,er,mine breviissiano di:vita. Ma se pur. questo avveng~ e i liberali permangano nel girone della M.aggi·ora-nza.i,le loro ammissioni di ques.ti giorni non· si cancellàno più e ,peseranno sui !loro movdm-enti futuri. come aUev:ierannq le responsabilità dei pa-rtiti alleati nella Opposizione. Questi infatti contro il part-ito delilo Stato-partito si ·atppellano ad una necessità di comune da.fesa; come illustrò il leader- dei popolari, on. De GaS{peri;_giustificando acutamente l'unione dei popolari ,e dei sociaJlisti nel cartello del1l,eOpposizioni e nelle resipons_abilità da ,quello rampollanti. Questa neceissità di difesa è comnne anche ai libera1i. Lo -Stato-partito, che nega tutti i par·titi come partiti dell' Antistato, è 1,mo 1Stato di arbitrio, uno Stato di anarèllia, se così si ,pùò ebìi)rimersi, che minaccia la sicurezza di tutti. S.e Jl 11ibera.lismo-non accede a .cotesta: difesa, mal rprovv·edea ,s,è -stesso; la sua sorte è scritta· il 8uo ,sparire sotto la ferula del fascismo ~rà un suicidio .silenzioso, dopo una-verbosa alzata di .s:cudi.Il liberalismo ipuò dire O'Upiodissolvi · mà lo Stato .si -di,ssolve insieme, app·mito pe/ ohè un solo partito non potrà, :mai essere tutto lo Stato. Chl ne dubiti, guardi alfa vita attuale dei Munici:pii e delle Provti:ncie. Una dietro l'altra, per le interne gelosie e per 1l'opp1,esBiplioteçaGino Bianco sione del partito-stato, si .sfaldano 1e amministrazioni. Per questo sfaldamento non è più ipo,ssibii1eriifaré i 1blocclli •elettor.ali che aHe -amminist:rai;ioni avevano data v.ita. Com.missad prefettizi e CO!)lmiss1arir:egi si perpetuano, dove essi ,sono, in a1pertissimo ma inewtabiQe spreto della [egg•e. Di questo diisagio, pronµùo di e-erto de,cad<imento, Mti.lano, che è certo il più fervido de-i Comuni d'Italia, dà -un esempi-O chiarisisimo; i rapipresentanti popolairi non vi restano che ,sconfess::i,ti d,al loro partito, a,nz,i espulsi, non obbiettando evidentemente nullla alla condanna del .blocco municipale emersa daille urne del VI aprile: Ora q ua,nd-o i libera-li e i democratici ,e i p-0,polari (il nome qui i10n ifa qu:t.(stione) go.vernano gli enti 1IocaH c-011-pr•esunzione fond;:tti~sima di non .avere d.l ,eons:ensò della maiggioranza del corpo ,elettorale. e,ssi hà.nno rinunziato ipienamente a,d essere sè ~tes,si ,e sono come trava,sati neJlil'und.copartito che profoss•a, la non nooessi tà d,el oonsenso della maggioranza d,ell'opj,nione pub'b}ka per governare. l!l turbam,ento ,che una ,siffa,tta ·anorma1ità p1·0tra.tta artifiziosamente nel tempo pnò 4wodm·re nella sostanza plasmatrice della; oolilettività -socia.Ile e ;politica è più fa,cHe dntuire che <ieslcriv•ere. Ne-vaia vitay oome diceva Don Abbondio ... B ne va della autorità dello Stato dov,e questa ·è ipiù sensibile e necessaria, diciamo all'estero, · quando il 'Ii1heraHsmo •e il nazionalismo colilaborando allo Stato-p~rtito consentono altresì, come viene da molte parti segnalato, ehe accanto a,~la rapipre:s-entanza. diplomatica sia la rappresentanza del partito, in una spe~so iu,estricabile confusione di poteri, che distrugge l'unicità delìa raippresentanza davanti ai conna.zionaJli'alU'estero e talvolta perf,ino davanti ane autorjtà estere, che indovinanQ ,gli imba.,, razzi di oerti conisoUe di certi ·Ministri che {anno u,nidopipio col ,s,egretario del fascio, come nel · Regno 110~tesso doppio fanno i iprefetti. .. Il patriottismo, •niagari il naziona1ismo italiano dovrebbero compenetrarsi d'ella differ,enza ch,e è, oltre i confd.ni, tra l'Ita.liia pura e ,semp1ice, l'Italia di t11tti1 e l'Italia di « u~ )) 1partito. Il siruda,cal:Lsmo•f3Jscistcahe è una violenza ed una oppressione in ·patria, aU'.est<ìro diventa facil- . mente una oollusione coil p·aidronato estero e coi Governi esteri contro ill pr-01etariato nazio- .· n~le emigrato. Sono queste 0hiare ra,gioni della ,in.sostenibilità sottQ tutti gli aspetti, polli- .tici ed amministrativi, dentro ,erfuor,idello Star to, del criterio delllo Stato-partito, per chi un- - qu,e ,non sia del partito-Stato. P.er noi lç1solllevamone morale. elle .seguì a-l1' orrendo omfoidio del nostro Matteotti nelle sue inti:mJità più profonde recava anche l'intuito di tutti questi diisordini. Non è for•se la morale niente altro che !l'intuito delle miglio:i;,i e più alte opporturnità idelll'esser,e?Lo Stato-partito era accusato di non ipoter.e rendere giwstizia ... sul pa,rtito; ma una più paicata riflessione 1-0areusa, ugualmente di non potere dare d.mp:ar~ialità allà a,_mmim,strazione,-locale e eentral_e, e di non potere rtspondere a111e lementari esigenze- di una politica estera, che voglia, come devè, fa1•etesoro di tutte le energie che of·
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