, CRif:riIOA 1 .Sòéì:Atl'!l 181 questa aooortezza profonda fatta di candore! Ohi quante volte, ,mio · dofoissill'nç>a· mico,· rntio prediletto 'figliolo, q1,1,am,tveolte, accom· pagnandoti nel solitario Lungo-Tevere che ti g•uiaava, sémpre troppo taril,i, alla. casa f elicé, dÒve ti . atte'Ylldevanofestanti i bambini e an· siosa la consorte, quante volte ti rimproverai ch,e dimorassi così lontano, fuori da~la fre· qu,enza <J,eicent.'f'(ipiù folti, senza. afoun mez· zo. di difesa con te! E quanto fJ il mio ri· morso mo1'dente, alìorch~, alie prime vaghe notizie -della sua sparizioni, m~entre infilavo menzogne su menzogne a quella povera donna, in procinto di perdere il s·enno o la vita sotto l)urtò violento deWirrepa:rabile, quanto e che b'J·ùciant_erimorso sentivo di non aver osato, io, l'anziano, d~ impormi a luj, che forse ini avrebbifobbedito, di non averlo strappato da quel deserto dove tutto potr;va avvenire I JltI a no, non era possilJlile j p·er immensa che 'sia wive'YIIU-tla perfidia e la_ferocia dell'uomo, l'atroèità della belva, non era, possibile che tanto f ervor~, tanta vita, tanta e · così pro,de giovinezza, sotto il fulgido s-0lé di'. Roma,, ai fronte · a 1lt onte Mario aulente e memore, venisserò colte da un agg1u1,to,recise~ stroncate_... Eppur.e, prevedere-. bisognava j e insù?tere j - ed ostin{l,'f'si. Egli era, l'ho ·detto altro1:e, il più forte, il più armato, il più irrerZuttibile j dòveva essere la vitvim,a. I briganti han-no scelto bene, ham,no colpito giusto,- nel suo e · nel nòstr,o cuore, con la pugnalata medesit'na,. E doveva essere la vittima anche per questo : Ghe nessim sacrificio poteva riescirc insieme più n_~fasto e più utiìe, forse ( mi tremo la penna nello .scriv'ere) p'iù necessa,rio. Il precipizi9 dell'iniquità doveva cominciare di qui j e più nulla potrà arrestarlo. · Egli lo sentì, egli lo disse, nel rantolo delle ulUme parole, strozzate, sg,ozzate. In n01ne di tutti i compagni sinceri ed cif· franti, d-i tutti gli oppt·essi, di tutte -le vittime che furono, sono e saranno, in nome del sociwlismo che tu avevi inte1 ro che ti a,veva in- , . · tero j ._in nome degli stes8-'i assass1ni; che il rimorso .del tuo sangue· avrà forse 'Un giorno rerknti, èom,e il sa-n{Ju,e 1del ()risto j in nome di quwnti ti conobbero e di quanti U disco· oobbero e non tii conoscono che ora, troppo . tardi, dopo la morte j o mio am-ico dolcissimo, o in.io figliuolo prediletto, 'io mi ing-in,occhio idealmente aocarito alla tua salma martinizzata, che non ritorna forse alla luce, perohè i brividi d;ell'orr:en.domistero facciano allibire _ ogni giorno) ogni n'otte, tutti i perfid,i, tutti i io.t~caGino Bianco fioochi, tut.ti i ,comp-lioi,che sono legione j e ti accarezzo la fronte, che èlaborava tanto pensiero e, singhiozzando, invoco il tuo perdono se_non fwnvmo degni, ,e grido che il tuo olo· causto ci ha tutti,riab·ilitati. - . - E ti ringrazio, nostro mà'estro ed eroe! FILIPPO TURATI. Giaco-moMatteotti "Er.a nato, a Fratta PoLesim.e, .iJil ipiro1Vmcia, cdli. Rovigo, t1·22 m:a;ggio• 1885, ,ct.a fa,mJiglli-a diÌJ·01rig.iJniebrerutina. Si illaru.ireò gJi.iovaIDlliSiSIÌIDiO •in ,g,i.ruruspll'udooi.a, a B-0 1 10gmia, iooidiicalllidiosi -e.on parli•coiLare ·amore ag1ùi istudLi di :di!I"itto1 iper.n:aile,oortfo la ,gu,ida idfr Alessandm Stoip. prato., JStut<1Jii, ohe ,èigli ipr,o_is~g.utipo,i' ,dopo 'La lau,rea, r.e1 cam:Loist iper .trul -raig'ione a:nic:he:iin Inghitl te1r:ria1e 'in Gemrnanfa. Fl'\uitto :di ,queistro studi. .fux0010 uJn g.ro.sso v10111Ume. su La re,ci!duv-a ,e (Piar.e.oohri. llia-VO!t"i Sl1 argomen:tri. .dfi .d~riitto e ,di procedw~a ,penale, ;Pflllbbihicati .su ]a R1(Vista pe:n,ale •ei su aJLùre Ri:v1iste.. . <cRic-00 -dit dJam,igJJia tJra1dl.ùz.i001aiLmen,te Jiegata alla Via.sta rp,1101pr1età 1deJ11ate.11ra,-padrone deJ11a sua sorte,. a'!m~OI idi: rtutte !lei 1pmeinze delll',inteilbgen-za ei della V'o:lootà (sari.V1e..i _d'i, Lu.i! 1in Libe,rtà · u.n g,10'V.a.nei COimpagm:o ,clùe.J:o cono,bbe· ida v;icino e il'amò) G-i-a,como M'atteotti;, .'-neilil.'eltà in cui ,g1i! :uomin:i, ic'O,m:hncia.noa. f,ainsit p1admonri•:del proipiniJo, !Ci1estil!lo -ed ,a sce.g.liell"e. J!iberamell!be. 1a p!I".01pria 1S1tnaid-a, vetv•a d,im.anzi a sè tutte -I1e ip,omilbi'biità; J.o JS•tUidiosereno ei med!itato,, ll,e fa.d,l,i g1~od10 ,diejhla nicieihez.z,aceiI\a e presente-, 1a tr-anq,utlla v>ita ne[llLa_-0as,a e n;e,11-a ,ter,r.a ,~eii sUJ01i',]a co•I'\Sia 1le COOll!UfiliÌi arrnibiÌIZitoll'.l'i! :d s.1owra ,pateinza e ,d!ominÌJO, ». E;glli 11tiìilutò tutte qnlleJSlbe ,c,omode ·viie. A--ve.v.a v.iisto,, aruc:oir 'I'a:g1az.zo, ~ 1Sc:hi.e1re 1n,umeros,ei ,deii .contadini, del suo .Poliesiine, toirmetll!tatii d:alila mi..sie.r,ila e -cLaJ11:a. pel. fa1gira, ,oo,srtLretiti ·dialliliafa:me aid emi,g,rare a m;iigliaia ogm;iJ anro.10 [),ea•;l'.Aaigem:tina e (Per. il HrasiLe, donde g;ilU:ngeV:amiop,,ori !i'aJe.r.imevio.1,il notizli:e d:eJl!lo\I'o atro.ce sfuuttaime1nto e tdeilll.Je foro sod'.fetrenze. E a_ve;v,a pen68/to c.hei :lia vita !ll/O!Il 1pot~a emeaie una pa1lest:ra di f,aaili o:noirii., ma ,un -OOlllltim.uo sfio,rzo idi! iell:e1v,a.zi:oJ/1e moraJl:e .in ICiUJi ,i meigtlriio ag,g.ueamiti ,dovessero, po1r.geire ari: 1Più 1d,eboiliii ei rrn:tseim tl.'1am.S1mo e iil 1co-Illf,orto d-~ìa p;r.o!p,dasoll!ildaJ'liietà.E ioorrJim.icJò .cooì a .ùrut~oosarsi e aai•p1aissi00iansd: aJ.il.a questione Bociai1e, e dali' e.&arne attento e meid]itat-ò ,deillla iviila e dehla storia fu -con. do,tto ia.d ablb!racc:i:are ila f-edei s0:cial:isita. Entrato n,e,l ·Parti-to, no!Il fu di quehli per cui J.'iscrizìone ad 'Ud1.a miil:iiz-i-a è una folrtmallii tà •mili' 1I1-on l'it3ip,Onda :nei.sSUlil ,i:n:ljpu.lls'o idi ,l1IlJa[)'aJSSi'O!Ilie dlil1te11ior.e, neesruna IOOOC!ieinz.a cli !I'espons,a,bi.l!iità ,e ,dlii d0iverei. AJ su.o Pa:rtiito, a1lll'Idea iehe ~(), rappir~entavia, de:tte, ill suo inigiegm.o •<fa studi.o1So, ·I.a ,s,ua paissioille ,,di aipootolo-, la sua ,Qlpeira d'i! ,p,ro~g,and,ist-a, ,di o,r,ga.nizzato11e.. ·« 1:1 mJOMÌJID/einito ,ao.oiper-aitùv:hst,aJ,e Leghe, llia Oamera: .dcl Da.vo.ro dlt .Ro,v;Lg,oU-,e Sei:10!JlJi ;p,oihl.tiiidhe: ne1.l Po. ~es/iin-e scriJvei :m «Lib.e1•tà» il giovane comp,agm O. su 1r1~co 1 I1da.'!Jo- vts-31eiro ,e •si s v.iilu::pp,a.p1ro1110 deIT 1S1uo impu!Lso e delliLa su.a -0pena. M:a ciò iChie $0-V.rtatutto rL mane d:eill'op,eir,a sua - anche ,o.ggi ,dopo Ila -calata deilfo OOÌl'i3j'Vli'51ffio fascista - ,fra 1i conitach:hnli. ,de,]1 PolelSine, è il p,at.rimo-nio, ,di educazione umana e, socia1ista ,che Gia,oomo M:ateotrtii ha donato ad es.si i,mpri:m/efil(donelle 1c.oocieinze .ill b.ioo-,gno ;p-rofondo detl~ i'·e/1evaZJi0111·ei mo,r'a,le, -culltm:,al-e, ,ci:v.ile che -non a,ndò mai tdwsgtUJ1ta, tn·el!La sua, Ol,Pera. di •pro1pa.goodista e dt organ:iizzaitçmei, daJil.'aleva:21io,ne maiteriale ed oooIl-Omilca!1,e.i.lavomtari. ,Qiò ohe eg-li iha la.siciart.od, i sè stesso nel; ,Polesiine, ,i:nsieme agli anni migliOII'.i dehl-a sua. gù,0ivi.nez:za, è qiuanto ·dii ,p.i.ù beJllo 1p<:J1SSa do. •
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