Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1924

I 180 . CRITICA! SOCirA:LLID \ ]Ji sari rulla rip.vetsa delJla convivenza civUe deg uolJilli.'11i nella ipait.nia c-0mu,ne, Egli vi era pronto - come noi tutti lo siamo - in verooe .spir,1bo d1i •UJIDfltà deJmocratJica- ,e di fraiternità italiana ... Ciò .non dilmdu·uiva per nulla, ianm. es:aJ'tava il suo ,entusia;smo tper ,fil rpartito; il 1 suo orgogl~o e:r,ac'he iJ 1partito folsse ,H più :a1aicre a,lila, ba,t,- ta,gliia oo,mune; f ois&e in rapiporto agli altri par- -ti ti ,1.incolruti ·aH.a lotta contro il fa1scism() ciò - che Eglii stesso era p~r noi, n'ell n-0str,o partito, il ,pni,mo, itl ,più ia,r'Cl1ente, l'ainimaitorie, ii[ propu~sotre, la r,i0c,a, and,ma iche nutI'le di sè i più pov1eri dii fede e di entu!sialsmo... _ Ora, 1eooo, 1ehe I(( ['id 1 ea che ,era •in lui,)) « che ess,i nòn potievia,no ncildJe!'le)) ,libera l'.a-le diall isuo . san.gue e vola :inicontro ai i111if:>'eri, agl1i. oppressi, a,· tiutiti q,uerni, sopratutto, c.he 1a;nche con 1e braccia in ,ca,teine, ,sain:no miahtener,~ d.l èuore 1ibero 1 per chia1 rnarlii tutti iail. ,dJant,e.sooconvivio ' ' die:lla .fe.die le del dover,e. Ma.tteO't,ti, dll << isegretairio )) del Pa-rtito ,Sociald.sta Undtwrio è piiù che m:ai •nel :s,uo,uff.iicio di sUJscif;aJtore di ia:nime, di ordliina,tore :degli ,~orzi comurui, ,dii 1ecctt,a1torie di .sacrif.iZ!i. Egli è tra, noti vii.v-0 ! K ci Tiesterà ,sempre. Noi fo sentiremo aid ogni isltain1te, ad ogni movimento. Eglii applaiudliirà, ,esulterà per ogn.i bel g'e,sto cli fier,ezq;a . e di ipropa.g'.l:lindap,,er ogni ,con,qud.stiao.h:e.onorerà ill Pa,r'titò, ed oltr.e iJ. Partito,· /.Le_ ragioni del Pa:I'lm•to, ii so,ciaJ.i1smo, [a, libertà. Il martirio J:'.Ontin1uerà 11'oper,a, 1 dJi. tmiriaoolo. Ill ,s0,gno sarà priesto oo<saviva. La ld.bera~ione è v?i-cina. Il re- .gimie de Vor dlu sang de la volupté sprofonderà da;vantd ·aa1.a immiag.ine 1san1ta,, ':oo,ccolta tI11el cuo- :re di tutti i buoni, di tutti i ~i1beri, di tutta d. prnri. · La tliberazione è vicina. P-er 1 te, per te, Mrutteotti. .,. OLAUDIO TREJVES. L'EroeA.veva uno sgnardo in cui balèna.vano ins'ieme) a V'ioenda) la bontà dél fanoiullo) 'la te· nerezza del mJistico) la volontà, ferrna) accigliata) delViwmo che non piega) che es,ige da tittti il dovere e prima da se stesso; . ma si apre poi aWindlulgenza ,cli ehi .molto perdona perchè molto cornprer11cle sa Vinanità del rigore contr() le itlrrl!(t,nefralezze. N,on aveva tempo da perdere) qitas·i · presagisse di non averne molto cmcorct disvonib-ile ; la sua sever-ità era figlia soprç,,tutto c];iq•uesta sita gelosia clel tempo che fugge 'irrevocctbile) del f e,mpo che non è denaro ma v-ita, e chi ve lo n1Jbanon è ladr-0) ma è letteralmente -assas· s'ino. Detestava ,le chiaochiere. 'Ignorava ogni posa. Coi sitai bamb~i era 11ia,dre;colla sit'a clonna) spesso dolcemente imbronciata pel suo troppo oòci1,parsi cli politica) pel s1w totale assorbirsi e calarsi nella politica).) aveva la sorMnessione sorridente di _un figlio che ricoBiblioteca·Gino Bianco nosoe lo),giustezza del ri·rnbrotto) pur sente!"- do che dov.rà meritarlo ari,cora) merita:lo sem· pre. Si occupava di t,µtto) spror11<1/lt',au.~ti e) poiohè poohi s-en,~ivano il pungol(!) finiva pe,r r(J;ssegnwrs.ilui a fcir tittto, ad essere tutto : lo sti11clioso)lo scrittore) il pensatore) -il oonsulta-:- tore .instancabile dJi tab.elle di numeri senza fine) l'estensore di Relaziowi che già fanno .~esto) il prepara~ore di libri di maggior- len-a) U filosofo) il rpolem~l-sta)l'@ratore) ,Z)organizza· tor:e) il propagandista) il Segretwrio,1 il ourocratioo) il fattorino. Era · liti il Gritppo; er([, liti) per gran JJarte) -il Partito. Avpena adu_lto e sembrava un ragazzo). per l'agiUtà) pe.r la serrvplioità) per lei modes'tia,) _ci volte per la moneller·ia. Felice cli ,., averla fatta)) aW av-. ve1:sario) oorne quanclo s-i,rideva del negatògli passapo_rto - gliefanno da,to qiu;indo dovev.a. essere v-er Valtro 1 monclo - e va,rcava il oon· fine) S'U pei monti) <.Uoontrab..bando; come quanclo da Asolo) ai r_ecenti fimeral,i d'i Eleonora Diise) clovén4o ridjsoen,dere a Castelfranco per raggiiingere il treno) e mancando· gli il mezzo di trasporto) ,s•i faceva ospitare da un oomion cli niilizia fasc-ista) dandos ~ pér attore di teatro) diretto a, .llf ila,1io. Eppure il ratto) di cui fii° vittima) non era il primo.· Nel siw Polesine) qU<.mdostava là come iin soldato in ved ètta 'Ìn terra occupata dal nemico, sicarii màsche1·ati l'avevanò )! prelevato)) un)altra volta) sottoposto ad ogni os-èenità fl,i.oltraggi) condotto via notteiem1jo e poi ab,bani/,onato solo) percosso) lontano) rieW(l,p.erta) ignpta) scon,sQ{ata campagna. Al- . tri) da queste beffe sc-iagufate ed orribil·i) ·in,i· parwrono la prudenza) se non la ·viltà. Vi. sonq dei fortiss~rrvi che, dallo choc d,1 simiglianti avventure) ebb,ero frantitlm,a,ta la· propria cosoienza) ùndeb~lito il carattere) trasformata la psfoologia.· Egli ne usciva temprato) come ii°ferro rovente esce d<.iWacquagelida. ·-El senUva il bisogrw invincibile di r'ico1J'bi11,cia,re., Consigliargli Za priidenza era vano; il con· siglio si SJ)untav,a contro ',il suo b·on,arriosorriso) il _sorriso fatalista e un po~ soettico · di chi sente che la mta non vale se non per ,immolarla; di chi sente che l'iionio intellig~nte) [},bovine) agiato) fortimato cle1-'efarsi pe,rdo· nare dai sofferenti e clagli umili là -sua -propria fortuna con foffr'i-rne a4 essi ogni. giorno il sacrificio. Ah! gli eroi dal qes,to imperioso) dal pugno sulfelsa) dallo sguardo ·ruJIJJ@leoni- . CO) gli eroi dei 11110numentie dei qua.dri) qual misera cosa ci appaiono in ,aonfronto di· que· sto fanciullo dal senno rnaturo) di questo ore._ dente senza .fede) d,i qitesta <UU,d<Wia, tenr.we celata neWintimo) di fJ.uesto ateò mistico, di r

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