... 28 I GRANDI AVVENIMENTI GIUDIZIARJ , , sta mattina non ho avuto akuna notizia. Le lasc;o immaginare il mio stato. • - Quando fu denuncia.ta la sparizione? -· Me ne sono incaricata recandomi iri questura. , assieme con l'on. _Modigiiani. - Taluno afférma di aver visto l' on. Matteotti :n un caffè in via della Stelletta. - Lo escludo.- CÒmunque l'autorità di P. S. non mi ha comunicato nulla in _proposito. - Ma. non crede che ci possa essere qualche· mo- . -,.~;.J . , . tivo che ·apbia indotto suo m~rito ad allontanarsi · H·nza avvèrt.irla? - Esclud~ -,ànch~ questo in modo tas~ativo. Mio ma.rito è uomo ordinatissimo e preciso; che passa ·in rasa la maggior parte della sua giornata. Non gli accade mai di ass~tarsi- anche per un giorno so1o senza avvertirmi. -- Che, cosa .suppone lei? -. No~ voglio $Upporre niente. Non ho indizi per supporre niente di probabile. Ma· so che mio marito si allontanò da casa recando seco un fascio di impor-· tanti documenti che dovevano servirgli a pronunciare un discorso _polemico sulla discussione del bilancio provvisorio. Ecco una circostanza da cui si può _presumere il movente immediato del delitto : impossessarsi dei do~umenti. , Le prime indagini. Le indagini intanto assumevano un ritmo d'ora in ora sempre più febbrile. _·Giovedì alle 10,30 il sen. De Bono, Direttore Generale della Pubblica Sic~rezza, si _recava dal Questore comm. Bertini col quale aveva un v_ivacecolloquio cl.urato sino alle 17,30. Il sen. De Bono assumeva da quel ~omento personalmente le indagini e tutti i funzionari di qùestura, compreso il comm. Bertini e il· suo Capo di Gabinetto, si mettevano a sua disposizione. Ma 1a possibilità del rapimento· veniva prospettata . per la prima ·volta ·espficitamente nel racconto che l'avv. ·Gavanni, che abita in un vill~no di Via Antonio Scialoja, ·strada la quale ya dal lungo Tevere Arnaldo da Brescia a Via F1aminia, ed è-assai vicina alla via dove abitava l'on. Matteotti, .ha fatto giovedì in questura. - « Martedì nel pomeriggio - ha detto l'avv. Gavanni - e precisamente verso le 16,30, io ero nel mio studio la cui finestra dà sulla Via Antonio Scialoja. All'improvviso la mia attenzione fu richiamata da un insistente suono di sirena di automobile. Mi sono aff~cciato alla finestra e ho visto che un gruppo di cinque individui teneva a viva forza un signore , he cercava di divincolarsi, e che rifiutava di salire sull'automobile, nella quale p~rò i cinque finirono per cacciarlo. La s~ena si svolse' rapida e fulminea · tanto eh~ io affrettatomi a scendere, arrivai sulla strada che l'automobile era già· ~omparsa. Sebbene la scena si· sia svolta rapidamente mi sembra che .l'aggredito vestisse d_igrigio : posso precisare invece che era senza cappello. '<e Ai tentativi subito riusciti di metterlo nell' au- - . . tom-0bile, l'aggredito opponeva una vivace resisteri.- .za e gridava. Evidentemente la sirena dell'automobile era stata, nella lotta fra gli .aggressori e l'aggredito, afferrata da quest'ul_timo e suonata come un appello disperato. L'automobile era ~erma nei pressi del villino ·Almagià, quasi all'angolo del Lungo Te-, vere Arnaldo da Brescia con via Ant.oni_oScialoja. Quando mi sono affacciato alla finestra gli ~ggressori con l'aggredito venivano verso l'automobile· _e avevano da· poco superato l'angolo della stra-da.. Le due vie ·a quell'ora erano completamente deserte. L'automobile era una landaulet ». Altre dichiarazioni ·non meno gravi e importanti faceva ai giornali l'avv. Gualdi. Egli diceva che quel giorno, verso le quattro e mezzo, si trovava con alcuni amici nei -pressi de_l monumento a Ciceruacchio sul Lungo Tevere·· Arnaldo da Brescia. Improvvisamente la loro attenzione veniva attratta da grida di aiuto che partivano'- dall'interno dii un'automobile chiusa che stava ferma· all'augolo .di via Stanislao Mancini e il Lungo Tevere ·Arnaldo da Bresda, proprio in corrispondenza. alla. scalea che conduce al portq fluviale. Quelle grida emesse· da una voce forte e ~on tono disperato diedero loro l'id .a che qualcuno nell'internb della vettura dovesse· c-ssere malmenato. La scena si svolse così rapidamente che i ~estimoni non fecero in tempo àd intervenire Essi dopo avere udito le grida, videro l'automobi1<:: allontanarsi rapidamente verso il ponte del RisorgiIfiC!1to. Anche lo spaz~ino Tucci ·Giovanni di Roccapricra,. alle dipendenze dell'impre~a Federici, raccontav~ di avere assistito al fatto. Verso -le 16 aveva notato una automobile ,tipo <e Lancia » fèrma in via Scialoja. Lo chauffeur era al voJante dellà. ma~china. Verso le sedici e trenta comparivano all'angolo di ·via Scial~ja ci1:que uomini trasportanti <li peso un individuo ;
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