Giacomo Matteotti - Articoli da "La Giustizia"

Lll titusél3ta - Venerdl 2 Febbraio I 923 ma crea un·at'QiloEfera soffocat.rice di Il ! • tl' d I I qua.ksiasi sforzo di ricostnuione. palrlO1smo8 avaro I Webb non indicano l'alternativa che sarebbe impllolta nella loro diagnosi •· cuta e spietata. EFsi, che sono studi~i seri e ponderati, olien i da qunhia~i demagog1smo, sono anche i printi ad ammettere che il rimedio è complc~s.o come la malattia. , Quindi, nessuna. ricetta ciarlatnnesca, nessuna formola. ~emplici!-tica da parte loro. Essi st accontenta.no di mo:;ztrare in uno stile chiaro e piano, rhe è una ripro"a della loro prohità mentale, che il capitalismo non ò offntto nn e-i&lema.solido e progressivo, mn un siGtema instabile, conclanna.to olla decadenza e al collasso, u un tragico cpi'iodio tra due epoche stork:ihe 11. Una ~ è certa.: che, sa non riusciremo a miligare e ad annientare lo spirito di!!òtruttore ed antisociale rin6ito nel Capitalit:;i.no: re non acoetteremo prn.ticamente o "creativa.mente n la necessità. di un mutamento ro.dicale per cui la. pIOOuzion,e ~ia volta a fini socia.li e non a flui individuali; se le masse la- ,voratrici, alle quali ora virtualmente ~petta il controllo democratico del potere politico, non sapraJlJlo conquistare anche il controllo de-mocratiro dEil potere economico; se, in una parola non anticiperemo intelligentemente la transizio- :ne dal Capitalismo al Socialismo, l'umanilà potrà piomb,are in unn bn.rbarie più nera di quella dell' alto medio-evo. Il libro dei Webb è una delle migliori Opere di propagando. socio.list.n che siano state ooritte in questi ud.imi t,c,.,.,mpi; auguriamo, quindi, che venga al più pre• oto tradotto nella nostra lingua. Il minislro drU'Jslru;fone strinac i freni, t:uole che ylt stiutrnti, in om,u1oio a.i loro nome, st_udiuo, chr la dispen'sa dall'e1amr, non n ottrnoa con troJJpafat:ililfi, che la 7Jromo;ion.e non si dia a clu. non. abbia dato prota di at•e,·r im.para.Lo. Ottimnmrntr . .\'of f11mmo sr.mprr per la serietà d~Ua Sc11ola, 11rr la set·eritd deoli studi, JJrr lii <lisciJJliua dPL la11oro e del dovere. TalPolta yli, i11trnssati <licecano che noL volevamo sl qrai:arc La m..ano .suoli studrntf, 1,errhe q11r.\lt Mnno • vatrlon •, 1,n 1mnfrlt del loro nmore all'l• talia,. Pei- punirli, 110; 111,(L per insea11ar loro che lo pfltria si Sl'rtC non con dei vivn ma con dl•llc O1,err, 1,u.,to si. E per q~usto fummo, durante e dopo la (JUPrra, contro qu.eUa stolta aberra:ione del sentimento na;ionale, per la quale si co11fondet 1a110 cl11e ortliui di cose distinte e dll'crse, concedendo ooui larghe:.:fl. ai oiol'ani reduci rlnlle trincee (r per estcnsio,ie, anchr ai non. reduci.. .. ) fabbricando e licrn:.iando, in nome del-le bene1neren;e milit11ri, dei 11rofessionidi in.capaci.., dei dottori cnmpletame,ite ... ono1·ari, e dèi medici ... ca.ft1·e11si. Anche in ciò si 1·oleca vederci un pcrfl,- do intento II disfattista 11, un fl,ne di svalutare la auena e la villoria, ma il senso comune, e la 1wltà sopratutto, ha i suoi imperscrittibili diritti, e la decaden:.a degli studi e della scuola mette in allanne ooai c1ueUi che, pur essendo patrioti &econdo il fl!JUl'ino corrente, credono però ancora che la rollura, la <liscipli,za dPI fo.t·oro, la a.iuteritlL della Scuola, costif111sccmo una for;a fJfr la .\'a;ionP, cùmP.110 altrettauto che le 1nili.ic t:olonturie P Ln ginnastica della boxe. r chr. Giacrmw Li!Dpardi po.ua p,.rnrr &11/la l1il1wcia tlcL prl'- sti(Jio na;fonnlr, al,nrno ,,11anto 1-:nninio SpnUa. Contrn lo tlri,t(lt11tl'nto di. fr,ni del .lli• nistro deU'lstrn;1011r s1 sono orn. posti in sciopero, a ..\"a7>oli e alfrov~. oli st"denli: e contro q11r:s!c ar,it-a:iom sturlente.çche si sono m.e~~e k at•anouar,Jir /cuci.dr., dichiarando eh,. i (Jio1•ani srouari tleL Fascismo rlei:0110 euerc per la disciplina e -per L'ohbedie11:.a alle leg(Ji deL Governo. Ottimanirnlr. anche questo. ll J•'oscismo doi:nbb,. 7n•1ò co11.ntlr1-r1rc il problema in tutti i mai an1r.tti, ricercando a11chl! en• tra rii sè ciò cht•, tlell'atm.os{i?ra, del costumG, dryli &lat, d'animo da lui aJ.imen• ~~t~!;?::{!1~~;;t~ 0~f1°~~it,~t d 1 :Z~?a;p/f~:: .:ione ullo stufi.Lo, ma n far credere nel e.ssi che per eucr buoni italiani basti por~ tar un SeQHO alL'occhiell.o e un bastone in mano, ori.dare degli alolà e odiare e per seguire il u nemico interno )). E cm.dando più. a. fondo, converrebbe cercare l'inlim.o antagonismo tra il ru,td.ello e iL libro, tra la esalla:ion'! df'lla for:.a 1na.tf'rialc e tL culto drgli sLucti, della 1a:1ionc, dei t·en valori dello .vpirilo Solo con. una franca revisione rli Cf)ncetti e di aiteoaiar:untt, si atterra che i r,iovani intendano lo 11obiltt1 tielle, st11<lio e apprenda.no iL ,, patriottismo dcL Lavoro,,. ~rosso candalo nelleastemi;;t;·I? Lacrisidelmassimaismo ""• lnchltata; ed un commissario lnqui• nnta oh■ va al oaflè con gli Inquisiti, PJAGE~ZA, I. 11 locale quo\ldiano fasc16ta pubblica ulHL vi.vaoe denunzia che - per debito dt cronaca e senza assumere responsabilità i,er te quaH cl ma.ncano t dovuti me-zzt<h controllo - cro:1Jamo Interessante rtl)Ortve: "' I..a Federazione PL.'\Cll'ntlna è ftnalmen• ìe g111nta od nfferraro un bandolo della 4.eila che )ad.Ti di Alll:> b()(l"do t.asse\·a.no fra 1il Mtnistno e l'Officina D. C. Aut.o. Colossali • Slok• cU mru'ohin,e ,·e.nivano 1lmputato dei loro prlnc!J>-1..]1 mezzi di ruuzioname:nto. grossi s.peculntord con i comlPUl del Ministero della Guerra. s1 assicun ... ·ano le 'ti.Sto e oo:ro'J)Tavn.noprlma i pcz. zl più vlw.11 deHe macch1ne com•' Touaml P 'O0i OC'ml'J)raYamo le ma.cchJne come comJ}lel.aimente ruorl usu. S1 &0no con-ctuf.i In quèsto modo n.tra:ri ~o ~u~. q~~!!. 'y,~ 1=az~t~; f~- 5i.a, Pia.oentlna ha .o:r,eteso che il )finistero della Guerra tnte.rvcn ·sso iempestiva.mente o r.ompleta.mente. Il ~~intsk\ro Guerra in.Via.va un u!flet.ale &Upertore -per un'inchiesta. Iert sua l'Ufficiale SU])Clioro inca.r1ca1o cle11'inoh1-e.ste. ·~~~te Ba~~-!· ~~- ~~~~ ~~ E::1 in cui si compivano le !rodl mag-- Blfi\.MC!smo Ptaoentlno si ribella a QU<> sll s1slffllt "·e~. 6d intende che sia· no tramontati per semJ)Te. Se abbiamo leG"Dato O bolsoevtsmo, og g1 vogliamo elle sia comtiluto f1 nostro aop:remo proJ)O!tto d1 inffi.O'rabilegiusti- .aa. ver6o quel dlilgentt. ouet funzionari Che hanno. con le loro Inique azioni, tatto d$aneraM 1 sent,lmentl del DOJ)Olo. E quanto pll): tn alto sono lJUlllflto piil tor- ,. !n1endlarno battere. St deve Sl\,'f)'CN a Roma e t)el' tutJa. UH. lta che questi propo&lti slamo fenmarnenle "decJala mantenerli a Quahmque C06to•. Fin q:,t l'organo fasolsta. \'I ln!orrnerO dello avo1lrlmen10 &rati llolanze fasciste a Pallanza Due feriti gravi PALLA>'iZA. L Kt1:u, .. F.1~e ·sq'::di;, ~.~ii~~~ :t~~dr~!~~ ~ ~~,;~ 1 :fe:v 8 ~1~~ro i tatti che banno la~iJ::fia •~ot~v~o~~o'i;ed~1!1~rr1~taztonl ti! atubllo per la vittoria elettorale del bloc- ~. una dtecina di fascisti, dopo numerose !Ubaziont, sl recarono nella frazione S. Ber- ::1~f·un ~i[~ li~~n±ico~nlg~~t~f 0:8n1 8 ~~ tW>ercoloUcodi guerra, fruente della pen- ,done di primo grado, anteriormente di 1endenza socialista, mo ormai non plO in• 80J'itto a nessun ipnrtito. Jl Mai fu a.ssalito. colpito brutalmente e lasciato con profonde ferite al capo. Anche lo. madre di lui fil malmenata mentre un tratello dol Mai. ~im:er~:doJ~l ~~8~nJo~\ ~~se ~; !1~8t sa di quattro melrl. Nella casa tutto venne r•::e:tl 5~•~wg:;'{~•d ~D=~fa~/ll furto, ed ~mpiuta questa prima Impresa. t factnorosi si recarono .alla casa dell'o.peraio ErJ~ ~tPàsgl~t~n~~ i~c~gn~Yi?;~{e8~! de1ll assalitori. uno del quali mascherato, 1aitarono di violentare una sorella del SetSl. a nome Antonia, di anni 18. Anche qui la ca.sa fu de\•astata e vennero asportati ;YVi capi di rnme e oggetti d'oro. La vec· chfa madre del Setti, che tentava di op- ~ral al furto, fu sch1attegglata. Venuta a conoscenzf\ dt questi fatti, il :1an:1raier,f~rc~e 0 à~Paco~~io1r 0cr1~sc~?~ a tarne arrestare otto, e n rintracciare la Jefurtlva. GJJ arrestatt sono statl condotti e ca.rcerl dl Pollanza l una conferen-ta_d_e_ll_'o-n. Bu zzi CO:-JDOVE, 1. 'R coml)agn«> on. Buoz:rJ ~ st.:ito qnl a parlare terna.: J.a. c.r1-.1 tndustrl.llo e l'oper& della .o.:w: ·.. 1A. r.untone è riuscita nume~ls.slma L'ora1:[ •=~:,i1i;'~=l•t=!:m:'~~d~•u~f1~ 0 g~ ~ ad 011gantu:i.rN. U l'LS•cgllo dcll:i mA-.M è 1>romcttent.e e mol- ., Jl~ !-ODO le domande di tscrUtonl alla DOl&ra °"ganluazlo~. MollO notata la presenra di mo!U t&."JCIMI, ~:~~no In allonzto tt dtxorso del -- Mosca ordina e tempesta ma in Italia non sentono • Quattro disposizioni del " Presidio ,. messe nel cestino - La lotta per I' "Avanti I,. ci ;~~u~e 6 ~r~~~e:;:~ d~ef1~t~:~~=~~e c~~ quanto complicate del massimalismo ila~ liana. Questo sta superando - .se cl riesce - una sua dolorosa crisi che per noi e per tutti era quanto rtlai evidente ed inevitabile. Per quanto vogliamo astenerci da. giudizi non possiamo privarci della facoltà di informue il pubblico che non è riuscito a CA.pire completamente quel che c'è dietro la disputa ma.s.simalista. Nè può appTenderlo da ciò che appare sug.ti orf{anl ufflclnll del massimalismo, costretti - e si capisce - a tt> nersi nell'ambito della discussione teorica, ciò che è altra cosa. E l'altra cosa ò questa: che tra Mosca e la maggioranza dei m;).S5imalisti italiani si combatte una lotta accanita e senza quartiere mollo phi vivace di quella che ei combatteva quando Serrati era messo all'indice da Zinovieff. E si ba questa strana situazione: che le botte fra l'una e l'altra parte eono più sonore adesso, quando cioè il partito massimalista è ritenuto da Mosca, come regolarmente iscritto alla 3. InternazionaJe con tutti i sacrament,i e tutti i punti con relativi annessi e connessi. E si ba questa cosa anche più strana: che Mosca, ritenendo il partito italiano già una sua dépendc11.,ce, dà ordini categorici e precisi, ma questi ordini ~essuno ba volontà di eseguire. Niente di più falso del cUchè della stampa borghese che dipinge i massima.- listi come !e<lell e.!fillatt delln 3.a Internazionale e devoti esecutori degli ordini di M~a.. La verità è invoce che i massimalisti non se la sentono, in quest'ora di obbedire, e darebbero chi sa che cosa per rimangiarsi quella deliberazione di massima con cui aderivano a.Ila 3.a Internazionale. Noi troviamo Hlogica l'adesione senza i conseguenti obblighi; ma è un fatto che il presidio - si chiama cosi - di Mosca non ha pr9prlo fortuna cogli italiani. E deve eMere carico di ma.raviglfa nel constatare forse per la prima volta che le disposizioni tas- !~\~v~r~~~jaJ~ d:u~~f5ft~{~Ì 0 ch~~t: hanno proprio la stoffa di militi obbedienti e disciplinati. Ecco che cosa è avvenuto, Infatti. Appena presa la nota decisione della fusione coi comunisti, il presidio di Mosca. si affTettò a da.Tic valore di cosa oramai compiuta su cuj non si ammetteva più discussione. Del resto come dubitarne? Non c·ero.no 11 Maffl e Serrati a ga.rentire che le due frazioni che compongono il partito avrebbero accettalo ad occhJ chiusi? E chi non sapeva che ~rratt specialmente e.veva il partito in pugno? E dal momento che la cosa era de.finita, .\losca si diede subito da fa.re per potere effettiva.mente tirare esea i flli del movimento in Italia, per togliere ogni iniziativa - como è sua abitudine - all'elemento locale. Per fare ciò le occorreva avere nelle sue manl gli organi del movimento: l'Avanti! e Ja Direzione del Partito. Ma averli subito, però, perchè con gli Italiani non si sa mai. .. Quanto all'Avanti/ lo. coso. era facile. Serrati da qualche tempo, dal Congresso di Roma, aveva fatto capire cbe non ci teneva n mnntcnerD il posto di direttore dell' A-vanti! Per un primo momento si sarebbe provveduto sostituendolo con un terzinternazlonalista, poi c'era sottomano un pubblici!lita comun1stn. che aveva dato buone prove. Dol resto uno dei 14 punti non afferma che In. redazione del giornale deve essere scelta da .\!05ca? La Direzione fu di più facile conquisto. ma solo in un primo momento. Essa, meno il segretario, votò quel tale ordine dcl giorno ... che trovò si lleta accoglienza nelle me dei gregari. :i.ra (non sorridete d'tncreduJttà} alcuni membri di essa meritano delle ruttenuanti. Essi, votan• do come ho.nno votato, credevano sul se• rio di aver verato una formul:t che non significava accet.tazione pura e semplice dei patti di :\fosca ma sola.mente una dilazione. E restarono a bocca aperta qunndo la rivolta delle schiere fece com- {)'Veudoroche si trattava dl ben altro. E data da questo punto una. più decisa azione di )losca. Polchè la Direzione si era mostrata favo1 vole, b~ogna.va che essa funzionasse cou più mo.reato indirizzo russo. E con più marcato indirizzo doveva marciare anche l'Avonti! U segretarlo del partito, che non ave- \la votato con la runggio.ranza, doveva fare il favore di n.ndnr via.. cosl alla buona. .\la quel segreta.rio non ha. uno sviscerato amore per la propaganda all'E· stero, per quanto non piangerebbe proprio il giorno in cui dovesse privarsi del poco gradevole incarico che attualmente copre. Cosi, quando a Roma si presentò una persona più E,"radita alla parte efiir~~natedf/ fe~~i~rfue~ ~6~fA~~:foes~: to, il ricevimento non fu troppo cordiale e la persona doYette, dopo grnziosi tentativi, tornarsene Indietro. Nello stesso tempo quello o quelli che dovevano di· rigero temporaneamente l'Avanti! per dare o. questo l'indirizzo voluto da MOsca.. ma non seguilD dall'attuale redaz one, non p.o erono wc re il ~o uffic\o C< dovet ro ba ro .in rl~rata.. Intanto la Tivolta. contro ).1osca si veniva sempre più estendendo nelle schiere massimall!te alle quali fu facili! ottenere in un primo momento la. con5ullazione a mezzo del referendum. E la riYolta assunse maggior coloraziono politica colla defenMtrazione dell'on. Burroni e con la nomina deJl'on. Velia - l'espulso• dal partito - a segretario del Gruppo parlamentare. Evidentemente a :\1o-sca,sia il presidio russo che quello italiano non avevano capito niente di quanto era avvenuto e avvenivo. in ltallo. Colla solita leggerezza la quale lucla erodere che un o ukase n qualunque possa mutare una situazione politica o una situazione ps\- cologica, l'Esecutivo dl ).losca si illuse di poter ridurre tutti all'obbedienza. con qualche atto di energia. E cosl una quindicina. di giorni addietro abbiamo· avuto, cioè, hanno avuto, una offensiva in grande stile da Mosca. Di n sono partiti quattro ordini precisi e categorici alla Direzione del Partilo massima.lista italiano: 1. Llcenziare su due piedi, senza attendere un minuto, l'attualo re<lattore-<:apo dell'Avanti!; 2. Non fare alcun referendum JSulla nota questione della fusione; 3. Fare subito dell'AvanU! l'organo battagliero e vivace della fusione !To. ma&lmalisti e comunisti; 4. Pubbllearo subito un vibrato appello al Partito Invitandolo ad attuare le delibere di ì\Iosca, cioè la fusione. GJ\ ordini erano dati con reciso linguaggio militare. I lettori a questo punto po5sono tirare da sè le conseguenze. Poichè nessuno del quattro ordini è •lato .. eguito, è e- \;dente che la Direzione del partito socialista massimalista, odeTente alla Ili.a Internazionale, se ne è fregata degli ordini del Presidfo di Mosca. • li Nenni è sempre reda.ttore--capo del• l'Avanti! Non Bi fa il ref6rendum, ma oca stato già deciso di fare il Congresso. L'A· vanti! non è atfatto l'organo di battaglia della !usione, anzi... Il vibra.lo appello M~uno l'ha mal visto. E allora vorreste malignamente sup. por.re cbe un atto di autorità. del segre-- tario - il quale non ò tenero per la fusione - abbia ostacolato il libero svolglmea,to della disclpltna di Mosco.? Niente affatto! E' stata. proprio la Direzione del partito, quella sle55a cbo il 30 dicembre scorso accettò il deliberato di Mosca, a tlraro un grosso frego eulle intimazioni dei suoi diretti superiori. Come sia avvenuto qlilesto mutamento di fronte non abbiamo il dovere di in• dag&re. i\la. non ci vuole molta intulzlone per capirlo. E' un fatto però che questi buoni ragazzi non sono proprio tagliati per marciare coi metodi sbrigativi di Zinovieff. Ma come? Proprio mentre 1 comunisti assicura.no, con linguaggio di un garbo squisito cbo avevano ottenuto la testa di Nenni e quella di Velia, Il primo resta, colla piena invt> stitura della direzione del po.rtito a dirigere l'Avanti!, e il secondo funziona ~afie 0 g[~~rl~o~~l ft~f;,P~ 7 bfe~leer: ~'~~s~~~ ma difficilmente lo vedremo rotolare nel paniere. C'è pe.rò ancoro. una podina da giocare: quella dell'arrivo dell'uomo che aveva in pugno il partito, cioè del Serrati, Ma chi è disposto a credere che questi abbia da venire a.d assistere al crollo completo del suo regno? Se a Mosca gli hanno dato a credere una situazione Italiana o di partito diversa da quella che c'è, ma.no mano cbo si avvicinerà all'Illa troverà. da disingannarsi. Del resto, anche a quc.sto gli antifusionisti han pen~ato. E possiamo assicurare che la ste5sa Direzione, quella che aveva accettato la fusione e che poi s.e ne è pentita, non con5egnerà. mai l'Avanti! nelle mani di Serrati. C'è il reincarico all'a.t.tunlo redattore<apo e c'è anche quaJcbo co!!a cU più preciso. Come andrà finire la faccenda? Per ora ci limitiamo a constatare due cose: I.o r:~elii~~~ ~efuè~~i~~snood~ 1ki~:fl~i1~: ciano a confessare dl esserne amaramente pentiti; 2. che l'Esecutivo dj Mosca non ha fatto proprio un buon affare ad avvicinarsi ni massimalisti italiani ai quali dovrà. forse rinunziare pcrchè i soldati sordi sono tnsopportablti. E questo ~a.rà un altro colpo alla sapienza e alla Infallibilità di un metodo che è accentratore e hlufflstlco certamente, ma è anche - e appunto pei- questo - inconcludente e disgregatore. I comandamenti degli amicidella"Oiustizla,, 1 Abbonati alla « GIUSTIZIA 1 2, Procura abbonamenti alla II GIUSTIZIA» J, Fai clrcclaro le eoheda per la eottosorl• zlone permanente 11ravoro del giornale. 4, Mando Indirizzi di amici, probabili ab bonall, cui mandare numeri di ,aggio. 6. Segnala all'Ammlnlstrazlone gli evon• tuoll ritardi nel rlcavlmanto del glor nalo. 6. Controlla l'attlvltà del rivenditori della u CIUSTIZIA 11. 7. Fai propaganda por In diffusione dal •QUADERNI» della nostra Blblloteoa. ~~~~ larnrn ~~I ~arlirn m~~ L'aggiornamento del Catasto C. \1,LI.\RI. 1 r;· u.'- ito doi1wn.I ::1 '., i:, ·rno numfro •1~1 • ~111,nc :,.8,J'(Jo•. ~Ptrtmw:.:i-., 111ttda..ledel fasci rii SnrdtlfJT!a. Tale l)UN,lifll7.lOne, se> stanz1al.rn,·n;"·. Mgn1.rtrn. Ja sc1>11fu5oSIC11.'1e del QU01:11!"...'lO • I nhme Sarda• tll cui è pror,r,<':a.rio li Ct)mrn. Sn,n;in(l'lll.consi;l!erP. cle!-·gato della soclct?1 • atbonifora di Oacu -\b.', e r,nJudc all''.1lon1a11.'l.ml'l110 di oost.ul <1a1 movimento fa"'Clstk, del qua.le, per altro, l•:.:rll C sl,ato U prln:1p.-,i,~ a.nl• ma.toro e orga.n:lzza1orD in provincia di Ca~lla.rl. Que6-ta P.s,c;lnslon~ costltu:iscc, 111ru.ttl. uria deUe nrlnclpa.11 rlcJ1\<"S1.Ddel Partito Sardo. e non dl\•er.-.am"'ute bi spiega la puobl1CaLionedl un H'lllrno.na!e n1tnlil·c l'Unione sartio, quotidiano ben roml10 d1 mezzi. ò stato e oontlnua. n.d l.'S~ereentu• ·s1a.5t!ca.me11te f ..,o;Js 1a Tutto ciò. nnturelmente. !a di omaro per il ,,err-,hiogioni:ù.~ c..u;llo.r\!&l-O, c.he pr8'·t<lendo 1an1a o cosl nera tngratiwdi na, a.vc..·nsudate quanro ca.micie J)fr im• pedlre i'en1ra1.a dM 1ardUll net fMcl; e eh.e l)Ta, n fallo compiuto, rarnibuisce ad r\1c-stfno Lanzlllo dt. 11Pndolo • un tal professore ccmosrtuto , mat ,oppr.,rtalo neuU ~~n~~itcl~.:,~s1hs: 1 c:r~~~~o ~~~ gJ11f~;r~e~I metters, 1n vula ... Ma, nl'U'ira mal r~a. l'Cntone, ,·a Più ol1re e ~pre come quaim"nte Jnvano il Vi no\·emhre 10n l'on. :\lu~solinl a.normasse che • ult epl1odt dl vtolcn:o. do• vranno /Hi;re • e che • to Sto.lo dlmostrerd I.a sua /orza ccmtro /uttl, anche cuntro l'e. ventuale f.llto{lll.$mo /ascuta. -polche .sa.reb. be un HltQo.Lismo fncosr.tente ed impuro, cM 1wn aL'TCbbe pfù nlcun,, owstl{lca.· .:fone •. Bssa, Intatti, non ~lta. n. scrrvcre que sie U';e;t1.1aU pa.role: • La :ic(lretr,1"1a oent.. rul~ del PartJto {fa!W:l!la.) t,bbe mccomand!l.:ione i.•ilJtssfma a vore a per lscrWo di fasciare che ll tasrlamo st avituppas,e In Sardeona col suo rUmu naturale. coL stLOJ a.bilualt e n.-ccsaart fen.mMnl, sen:a vasto· le e sen.:a tn1 pedlmenLi. an.c:ht se per r(loW-nt dt c;ovemo $I fouero do11utr, prendere dttpo1f.:;iont reitrltt(ve per aLue reyf.O. nt a·rUtlta. dote U fasctsmo aveva comvtu. lo ormat H ,uo periodo dJ 11repara.;fon,e e di assestamento, cd. avet'& acqul.stato diritto d.i. clUadin1tn:.a alla parL e speuo al at. sonra. dt:olt attrt nnrt1lt • La gravità di questa raccom 1mda:Lont alla se-gro{f>--la del Parllto Fa~ls:a contro le non ocrulvoc-heartennazloni del cal)O del GoYerno, appnrlrà ta.n,t.0 plò e\·ld~te quanto si consideri che lo stC'5sotoglto e Io stesso articolo ohe la nvetano, specifica· no che H precedente congrC!.so ra~cis1a dJ Isleslas era staio seoutto da 1111arapida e maynt(tca fioritura dt fa1cl. da una /olla dt con.tcnsi e di ade.tlOnf, il etio non glu· stiflcano quindi gli oblluall tenomc-ni e la SOS!)enstone.... delle disI)Of§lz.10111 rest.rittl- ,·e. La raccomand(1:;tonc l'd oont modo. tu ~r~e1~:r:.~aet};Jro 1 .a.1: 0 ~~~~~io~ J)3!i Comun.1 di Jstesle.s, carlotone, Gonnesa. Flum.1111,Arbus e dt numerO!l uffici pro- ~:~a:\ea s=~s~Jlo~\la.~ho ~~~ic~~: i ferimenti e le clue uccisioni del fratcllt Fois a Portonuso. ora, dunque. l)e?' quanto dica e S"oprn. l'UnLOn-e SOrd.a, I aarcUstt ~~~nn1 y t~~~~ L8~i% ~~ ~a 0 s~~~ ma pubbJfC(Uo dal •Littore~. In esso. dcpo =/c~tglf~~t t~~ \ ,bi, .sl~at;l":t:J~l c~m~t ca che è ~alo accolla la &ua propo.sta .dt costttutre un comi.lato 1wovvtsorto fOrmato di uo1Lat numero dl tcuct.stt e dt combat ten.li appa.rtcnsntt al dJ.JcLolt-0 Partilo Sardo. tl quale li ritmi.tea sollo I.a sua vrcsl· dcn.:a e 11roceda 1op1dnmente a//p /1tstonc. epurando, dove A necessario. I /a&ct ola CO· st.Uuift e maur1,ri anche, tn a.lowit cast. scto. allendolt: 1·aat1ando le domande ,tat nu.- ctet dei combattentt dd parttto Sardo e scartando autlll eh.!, ver rootonL dt oppor· tlmit(t. non convo11.Qa accettare. Il generale Gandolfo. Inoltre. scrive e.ho le rarlche de:l• la g('lrarchta provtn~nle e Teglcmalesara.n~ no conte.lite d'autorlt.A e dtc,hla.ra: • pari a mc. e me n, a-ppeUo a tutti Qll oMsll. che in fol modo 1ta satva.qw1rdota la di, un114 e la susceutblllta di tuttt •. E conclu• de: • Ho d.atJJ prectsL ordlnl perchA la maLa bestia rosia non si muot.·a o accenni a rt.s{l{;~t;rTl-mte. trn t due ltL!ga.nt.t, fI terio gode I Fascisti e sa.rdt5tl sono alle prese: e 11 buon prefetto, che neo riesce a irB.rlCltllllarllcons!gtlando glt uni ad 865e· re... furbt ~ ~stcura.ndo gli altri di neoP$-- ~lt1 e&ur;;~~nla eiUitln:o:;t~il~l~\':1~ st:.a rossa. pur rosi mJ1-e. snaruta e senza pecca1l In <ruesL'r~la !arda! Che a.Uro cl a.spetto, dunq~. dopo a.,-e.1 lnvo<:ato l'OSSPqnloalle po.role del Presidente del Consiglio, e 11 rlspet.t.o a11a. lega }~à sffaduenJ,~~~f 1J):.. 1srone~:~~-if~ad~fl 1 ~ franche spontanee e nobili parole lP (llHlll, pnrlando lmmedlntn.rne:rtte I nostro contpngno on. COJ'Sf. -e pe dero a lui. n"'lla recente sed.uta slgllo PrO'Vlnclale prima deplorò □ gno det pubblloo fa.sotst& e quilldi rò ohe ad oiml costo &vrcbhe ratto r ta.re la l~ge? In questo ca.so nulla no1 potremmo dire e tare. mn.. al d,!sopra di tutte le com-pe.11• zlonl dl idse e di part.lfo. rt.::orderemmo al valoroso generai-e le 6ere narole del suo p.roclama: • to, vc,rch.lo dl diOnr.ta.e cronore h.o fallo 11ro.ruslrme tutla ln i•tta •· Quanto alle condh:lonl della tuston~ sa.r• dJsla•fa5Ci•;facl sare.'lbè d.i ~Y.ln·a.re che. se del primi 61 ercol;rono &010 I comhat teni!. altrettanto dO\Tct{)e fnr~J del stcon di. Ma Il dlM)11fe-nt.a.m-e.nto -e l Sbandamento del Partito Sa.rtlo non con.sentono a1 suoi gregoo-1 tali r!Oossionl. VITA REGGIANA Ancor& lubrlflt:IUIOnl - Polcmlcho tra faGClatl. REr.mo E:\ITLlA, 1. fa~~~t~~t~~eu/J~n~~~n\J:f~i~~~~ll dirigenti Sabato M'r& a S ~taurlzlo un gru-opo di fa· selMI hanno ohbllro.to :\Jontanarl Vincenzo, comelllnl Haherto (' ZUlll Atlolfo. a<l lng"rlre t·ouo di rleloo. Lunec.11!lf'Ta 11. VIiia Ospizio ven• DO !-ODlmlnbtrato a ~rto Clngt GIOV3DOI, che ,1 tTo,·ava In Cooperath·a Ieri ~rn è Mata !a TOita dell'tntermleN! Ca,. :f! 1 ~:.:oe:tt (,~fi'~ i;1~r:t q!arei~ 3 ~-:n~~ll~t;°t!: mato fuori r,rlma da. un ta'Clsta, poi 11n un altro. che ncva 11 viso tinto di nero. Il Ca- !OU usci e ru etrcont1a10 da sette Ot1 etto ta- ~ctstl. muniti di butoul. I qua\1 lo obbligarono a trangugiare dell'olio Dopo (Il che ~ ne andarono ~~nkbra tratlarst dl fa"<:hll resldentt nelle ,·Jlle nclr.o a".I O!plzto. ... Xel.l'ultlmo suo num('rO la tnsclsta •Rina!el· la• dav-11. notizia dcU'e~.pulstone drl fa5C'.IMI Tln• terrl Luigi, SuC3nl ,11uorto, Mlgllarl PronX'ro !1odr1~~ i:r~~n~~r~ro ?~ 0 1t~1W1 r:ie~cli1 a'13~~~ botare le elczlonl ,unm\nlstTnllvo O('! comune dl Ca.d.ell)OSCOSOJ)ra I dcUJ ta~clstl hanno rll~~o a.lla corrl~pon- ~:n~~u1ft':i. "rif ~;~~er~(IJ~1b t!ia~a d:~~i'~;.i~;:.rnJi cs!ere ~t/111 contrari &ili e:;ponrrut prlnc(g:11 f:ilfo 11~tt()~~~~~~:~t·ao:11~~0 alu%~~r~. :t ~s~rt': (l VIO\t'DI Seri;:to, U!e!SON", p•rcbb •Don sono fucl~tl dt pur:i (ode•, c-ome Invece untano di e!o&!re gli espulsi. alcnnt del <1'1all sono stati anche In ea.rc::<.rt" ... •pfr l'ldM pura fuclsta• In quer.ta polemica del •lo sono più ruelit:i ~ib}~/i~c!~~:fJ•: 0 ~1~ ~1i~t~d~1 ~~~:~cei'. vi ... Anche ntllA n<>YTA Pro-rlncla. tn owqulo agli ordini del r"°vnnt> fa~1<,1a, ~nn <,lft.te sciolte le coorti del •Somrirc pronti•: mentre sono :fo~!fe. lc inscrtdont pct la DUO'\'a 1,.11111.1:i xaInchiesta Municipale PAL.\tA :\10XTECHIAR0, I, Dietro .rJcouo del IOCil\f' Fas.cl('l 6 Q\1! da Gl:-- gentl Il r:i.glonlf:rc <li f'rdctturl'l cav. Scluto, p:1 una Inchiesta all:i. an1mlnli.traztone coruunaie !W<'lal\f,ta. I nostri eomr>ninl nmmtnhtratorl non n:i.nno nulla da teniere tlall'Lncllle!ita, anzi tlopa la IDTO.!ilt>ocdt"I :'siunlctplo nv-rrn111n Il '? no,·embrt'. la reciam.ironf') ptr dlmO$trare la. propria 11ttJvltà e 111 propria rtttlt11dlnc. Col ,·ento eh,. ~~\{;~.~- .iir,ettlamo ~ro la ~rier1a del pel? p,,!;-:1> che, e lO la ta· -utione clf'i propriewri colti\";1tori diretti, ~, orrivi ad una ~omma da H. .\1. percepitrt. fl-ulrugricoltura superiore a 400 1ailionli e dato che Ja impoMa e FovrimJ•Ml,· fondla-rie hanno dato nel Httl più cli 800 rnliìoni; la ~~~!~~tt°t:t1}i ;,~~~:i 06! i~f~,,~~1:~~\~r~ non arriva. a 1300 nrtlioni. Jl reddito ~ul quale tnl(I:~omma grava nominolmentc è quello di quasi -iOO mi• lioni -dei vecchi catni-ti, piiJ torci.eun miliardo e mezzo di redditi mohlliarl a.t:'ricolL Totale, meno di 2 millo.rdi; sul quali quindi le lmpo~te .r(raverehhero con unu percentuale E-uperlore al 60 per cento. Avrebbero qui!1dl rns:tione cdloro che gridano alln ini--o~tenihilh del corico tributario grinnnto ~ulla terra, P che favoleg. giano di redditi a~. orbiti dalle tasse. ).la non è che nna pura apparenza. La somma delle irnpoote è quella che è; ma il reddito nizrarlo C'alcolato ufficia!mente è tanto lontano dalla rcoJlà, quanto i prezzi del 1880 o del 1840 d1verolficano da quelli del 19".?-2. Quando gli agrari urlano per imposte che raggiungono il 100, o il 190 per cento del reddito si dimenticano di aggiungere che i cento nominali di reddito sono appena Ja quinta o ottava parte del reddito reale. Gli slatlsllci valutano tn!alli il tota.le reddito agrario italiano attuale, non in 2, ma in più di 25 miliardi; per modo che !'Imposta non ne preleverebbe In realtà, che il 5 oppure il 6 per conto, cioè un terzo di quello che pagano i redditi di puro Javoro, e la metà di que!lo che paga un pubblico impiegato! Ciò dip~nde dal ratto che I redditi da tassare n-0n si accertano in realtd; ma si ca.lcolano in ragiono di preui artifk;iali di reddito-affitto, e in ragione di stime fondate su1la produzione e sui prezzi di quarant'amli fa in alcune province, e di ottanta o cen.to anni fa in quasi tutte le altre! Come riparare nll'incom·eniente? Come migliorare in particolare il pro,·ento ~: 11 fe i:w~~~lefo:dt~~~amft~r~;;geui:~n~~: ma su un reddito accertato il più vicino alla realtà? · Il primo progetto )leda, forse perchè concepit.o in tempi nei quall non si era ancora ri,·eloto. la svalutazione <lella lira, insisteva U!lcorn sugli accertamenti del catasto 1874-1886; ma già nel novembre 1919 si correg-geva richiamandosi a una nuova valutazione del valore locativo, dn sostituire a quella catMtale, entro alcuni anni. Jeri il Governo annunciava invece di voler aggiornare i dati catastali nl 19H, accelerando i lavori del catasto nelle altre provincie. In che consisto. e a quali risultati voglia condurre codesto annuncio, noi non abbiamo capito. I gioroalh-ti ufficiali ~ ufficiosi del ).Iinlstero, che nella materia sono assai profondi, l'hnnno esaltata 00· me una importantissima e magnifica rifanno. Noi profani sti<lmo ancora cercando di capire. L'aggiornamento può infatti riferir-si a due principali e diversi elementi: ';wn:' al:rt~~~~!tib?1~~d~it:101e~~n~~~d~ più. i singoli numeri di mappa hanno potuto dare di frumento, di uva, di agrumi, di barbabietole ecc. nel 191 i-, in confrr to del 1874-,85 per le venticinque provinc .... a nuovo catasto, o in confronto del 1800 o 1840 per te altre. Ora o codesto computo st fa sul serio, con un riscontro ropraluogo, per ciascuna quota dei sette milloni e mc_zzodi quote che sono In Italia - ed e:.:60sarà veramente importante e atto a determinare il ,·ero reddito fondiario: mn. occorrerebbe ben altro che l'antlo di tempo e il personale indicato dal i\1ioistrol Passeranno gli anni e staremo ancora ad Mpcttare. O il calcolo è fatto a tavolino, empiricamente, mediante qualche coefficiente medio - e r:esteranno tutte le eperequazioni attuali. ~ulla si wrà. fatto di più e di meglio che la moltiplicazione attuale delle aliquote fantastiche con- le rruali fSi è cercalo di per!Oguire un reddito che si nascondeva. lJ) i pre;:l dei prodotti aaricoli, sta;bilendo cioè a quanto In più o in meno fo!:ee ~':~nd~tod~la1874°.sCrgd~~~/ji;i, 10 t!ri~;l~~ are la. somma di proventi, e quindi del edditi di ciascuna. quota dì terreno. E anche in qucst• caso, rletPrminato il cof"f. ficlcnte <l'aumento, nulla di più o di meglio è fatto che non ttia ,riil raggiunto al.- traverso l'aumento delle a.ltquotc. ~1a il peggio sta in questo: che i pre;- :.i drl 191l sono ancora quelli di rrna lira itaUana alla pari. Quindi, se pur anche Fi det~rminMs.e attrnHrso Jc operazioni mini~teriali, il reddito reale del 19H, code• sto sarebbe e.empre un rerlrtlto tre o qu,a,t. tro volle inferiore all'attuo.le. Un terreno che rendeva mille lire nel 191-1, oggi ne rende ire o quattro mila. Se, come vuole il Go\"erno, e dopo tutt.o quel po' po' di lavoro catastale, si continuerà invece a dire che rende solo mille lire, come si potranno ridurre le altquote a un limit.P ragionevole? o riducendole, come ~i potrà neppure mantenere, nonchè aumentare, il provento fiscale della. terra? Il valore capitale della terra, compre~i i fabbricati rurali. era ~aiutato, in Italia nel 1911, a 41 miliardi. Pooto un reddito dominicale medio dPl 5 per rento, dovrehbe accertarsi un reddito ta"-i::ahile complessivo per il 191l, di ~ milioni. Allora, se si ridurrà la aliquota comp}e,-3giva di imposta e sovrimposte a una media del 20 per cento, non ricaveranno daJJa fondiaria che 440 milioni, cioè.... la metà di quelli che si percepiscono attualmente, con una grave perdita. per lo Stato e per i Comuni! O si vorranno mantenere gli :~~a~i t8c: :;~ii~~ ?M,r~~1nJ~\•~a~~~t~~~~ pllcare ancora le aliquote fantastiche del 50 o del CO per cento, che fanno urlare la Confederazione agraria! Xol con ci limitiamo però alla critica. Abbiamo già. indicato con chiarezza le no6tre proposi-e; le sole che possano atluarsi con la maggiore rapidità e giustizia. l'\on abbiamo ncora letta una obiezid'ne sufficiente. Beni&3imo è aggiornare il reddito al 1914. )la non con lunghi procedimenti catastali, nè con gli empirici coefficienti. Valen;i degli uni e degli altri, ma per lo o.ccertamenlo più semplice, sintetico e reale del reddito (e non parcellare) di ciascuna delle 300 mila maggiori quote di terreni, le quali coprono da sole forse t due terzi della superficie del regno; rinviando a più tardi e graduo.lmente i sette milioni di q·uoto minori, frattanto au. mentate empiricamente secondo la grande madia locale. Benissimo riportarsi al prezzi del 101 i. )·ia per ricordarsi che quelle 11SOno lire oro, e non lire carta di oggi. Applicare quindi un'aliquota comple~si"i. di impo. ste e sovrimposte, non superiore nl 20-25 per cento, come ad ogni altro reddito di puro capitale. :\la ricordarsi ancora che l'imposta risulterebbe in lire oro, e che quindi per essere pagata in carta, deYe moltiplicarsi oggi per 4-. Se quindi il reddito dominicale della. terra, era nel 1914 di 2-200 milioni. una aliquota non troppo g-ra.voJ.ndel 20 per cento, dovrebbe dare 4.iQ milioni oro; ~ioè df1~~e 8 ~!:t~b~~/i~~s(~t~6n 1 Ji~ri~~iliont Ecco come, riducendo le imposte, ma accertando sul serio i redditi, gli Enti pubblici raddoppierebbero una loro entrata., e si avvierebbero al pareggio, sen4 za gravare eui cittadini volonterosi di pagare conforme il loro rr.:tdito reale. . .. Si obbietterà la salila storia desii affitti limitati forzosamente per legge. per cui i redditi non si sono moltiplicati confor• me la 6Valutazione della lira. ~la, a parte anche la libertà dei fitti che il Governo restitui!'!ce, la risposta è facile. i\"oi vorremmo accertare più che il red• dito capitalistico attuale, il reddito po&- sibile da ciascuna ricchezza. Quindi se da un terreno che potrebbe dare mille di reddito, un proprietario inerLe ricava solo ottocento, bene è che pughi per tutte mille; se rlca\·a.tSse per la sua operasità. e ~bilità più di mille, bene Il cho pnght solo per mille. Se una. legge limitatrice dc• gli affitti concede nl propriet.nrlo solo 500. e rlspa rmio. le altro 500 al fl ttavolo, il proprietario paghi per mille, ma abbia G. MATTEOTTI diritto di rivaltsa 6Ul fitta.volo por la q.o. ta di imposta sulle secondo cinquecento .. Contrasti nelleoggiamassoniche II g rente e il diretto · italiana d'America PITTSBURGH. gennaio. Un ,·i,·ace conftltv.> ~ scoppJa10 nel carn. po massonico. L;~ r:n~r~~~e :,~;· ,~· ,Pe 1 1r~ 1 ;df~rodefe~i. gl1 i•11alia di Pllt5%urp;h. aveva mandato al Capo del Governo d'Jtallo. In occasione ~ii1is~~i~i'ite:113i a.~8f~:~:c un tDlegrnmma di L'inizlatlvu ha sollevato una forte prole• sta nelle file massoniche che raccolgono quasi totalmente op~rru e piccoll esercenti italiani. m~:os~~!Nf:: rr~::10~ l~~f,,! 0 s~iÌo egf rc~ I'r~: centomila. In una 5ua adunonzn del mese scorso, lo Loggia Primo l\logglo, pre~o In esame il g~à\Dnet~:rr;t::~:· n1!~ q~ 0 ~~ 0 si udepliii!"i~ arbi1rar1n oeclsione presa senza 101erpellare l'Ordl11_e tn una ma.teoriapolitica ohe esorbita dai suol sta1ut1. L·ordine del @lorno ricordo. le manifestazioni antlproletaTie del fascismo e le violenze consumate in llnlln e conclude rlchlamancto su di ciò 1"nt1enzlone•di tut,. ti i membri opero.1,specialmente rtl questi. perchè q-..iasltutti lo_ttarono in Haifa per la conqul~a di mlghorl condizioni di la. YOr~ e di \lta, C'OIJtnbuendopure olla coslltuzlone clelle Camero d<'lLnvoro e clel• le cooperative barìl~ramente distrutte dal r::;I;rn~, cfu~11 10 g1!c~~~c1?1~t~~ì· 0 J~Wa g~la~~ operala onesta•. Questa pro!P.Sta rl10 raccoglie la adeslo· ne della grande marisa del ,Figli d·ttalia.• ~~o 5 ~ 1 t~~~~?nggp~!~l:c°~tinFf;~~erd~v;~106~ Silvestro e che pur Msendo poco nume. rosi, sono molto 1rrllntl. L'ecatombe dis icento minatori nell'Alta Slesia BERLI:-;O, 1. :'\ella miniera di lleitz nDlla Siesta Superiore., oYe J3.\·ora\·ano oltre ottocento op-~ai.. per causs ancora ignote è avvenuba. un· e~plosiooe che ha provocato il seppellimento di tutti ,::li operai. Fino a questo mO~nto duecento operai han• no potuto sa.h a?!'.Ì. GH o Itri eel~nto sono rima.sti setto le macerie. E' comlnciatn l'opero di estrazione dei cadaveri. Venticinque cadnvcrl !lono già stati estratti. Altri O))erni furono e6trottì nure in condizioni ~rnvi!!~lnl'?. TuM attorno, nei oozzi o.tti,1f11i,Je cm:rna.zionl di ~s minacciavano la. vita del minatori, che a stento po~c;.ono~alvar:-ì. Tra i 6epolt11 flno a ta.rdn notte erano stati ~stralli quaranta. minatori morti, ottanta. gravem-:mtc feriti e ottanta illesi. U1t. onesto larorotorc di Ferrara, che per la sua II prava qu.alitd o di addcllo alla organb:.a.:ione nella CanUra d-el lavoro della &ua città, fu costretto a emigrare., e si troca da tempo a )filano, si pre&entò di 9ue,tl aiorni aL competen• te ufft,cio per farsi rilasciare un vassaporto. Non giri. a scopo ... di viaooio. l\"on ne ha nè meda, 11c. voaLia, 11.è raoione. Il passaporto doveva sc.rvir!]li semplicemente dl documento di iden.ti{lca;ionc, da presentare,_ sia di oiorno sia dt notti? (anzi, più. speciahnen.te di notte) qualora la poli~ia, O(l(Ji piU diligente e oc1tlata di pruna, lo fermaue per dpmandarali " le :ue carte 11. Allo sportello del competente ufftcio gli fu ri.spo1to - previa consulta:.io11c dcali atti - che non si poteva rilasciaroli il passaporto, arcndo eofi riportato delle condanne. Condanne? L'onesto cittadino si mtravialia. Ha tempre f11tlo it r,alantuomo, non ha mai avuto che fare con la giusti:.ia nè per furto nè per riue 1t.è per aUri reati, e non. {IL mai 1nesso 1up11urc in contravcen;ione per schiama;;i notturni nè per liba:io11i eccessive. Bere acqua. Ma le condanne che figurano a .wo cnrico non sono di questo genere, non ri.!Jltai-dano nè il /1trto, nl L'omicidio, 11è la condotta morale e civile. So,w molto più. gravi. Sono condanne che eali ha riportaUJ ... come qerente del aiornaletto settimmiale socialista cri. Ferrara, parecchi anni fa, q1,a.ndo r.ra giovane d'anni e d'esperlen:a, tanto dfl. accettar la gere11la di un /oalio focosa• mente sindacrdisto. Chi se ne ricorda1•a più, o chi potua pensare a conda,mc di tale naturn..' Quando un onest'uomo si sente dire: ,r l\"on vi si rilascia iL passaporto perche siete stato co,idm111ato n. prnsa a cose d'altra specie, lodrerit, (cri.menti, stupri ,a offtni. Rimane un momen.to sbalordito, 'Ti• chiama i suoi r~cordi, poi l'Sclama: - Ah., si trotta di qursto? E' i1cro! lo ero oeren.te della Scintilla, ma it direttore ern... .\Hchelino Bianchi!! L'im.piegato lo ouarclrt, e st strinryl' nelle spalle con l'arin di dire: - Dol'cv12te fare com.e i1Iicholinn Binn..chi: sa1este commendatore ... e aurcslc H pa.fsn porto! Dillondele "Lft 61USTIZIA,

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