Giacomo Matteotti - Articoli da "Critica sociale" e "L'Avvenire dei lavoratori"

J .., 184 . l CRITICA SOCIALE fiducia, senza cui \difficilmente essi potrebbero raggiungere il loro scopo. Bisogna aver programtni chia- · ri, ispirati a una larga visione dei bisogni popolari, alieni da ogni gr~ttezza ·settaria;· e bisogna ~avere la volontà e la forzà di attuarlì. ·L'opinione pubblica, facilmente disposta a quel pettegolo makontento che ha fatto· la fortuna dell'Uomo qualunque,. non si (', .resa conto di tutto quello che è stato fatto nei ciuattordici mesi dalla liberazione pe_r riparare ai_·danni della guerrq, ristabilire le coruuni~zioni, ricostituire ·1e riserve disperse, ri.attivare il lavoro produttivo pa,ralizzato. Ma se si deve riconoscere che non poco è stato fatto in questo campo, ·è pur doveroso riconoscere che una:maggio~e energia e una più attenta yi-:- gilanza dei dirigenti politici, anche per sventare il boicottaggio, intenzionaJe o no, determinato dalla -negligenza e dal malvolere di una ·parte notevole della burocrazia, specie dei gradi pi_ùalti; avrebbe potuto permettere di conseguire maggiori risultati, spe- ~ialmente nel campo del mercato nero, ·che in molti ·1uoghi ha assunto un aspetto sfacciat~mente aperto e quasi provocatorio~ così da costituire uno scandalo. · pubbliçq a cui bisogna. porre fine. I cittadini hanno tutti l'obbligo di contribuire a questa azionè dél go-. verno, astenendosi' da tutti quegli.atti che sono, speciahnente in moIIJenti come questi, violazione di un dovere patriottico ·e negando ogni aqesione od acqui~- scenza alle violazioni che altri commettesse. · In questa ·coscienza di tutti di d~ver. servire là !Pa-- tr.ia con un'alta consapevolezza dei. proprio dovere ..-· potremo rinsaldare la nostra unità nazioitale e dare una base solida alle istituzioni r~pubblicane,. attraendo ad esse i1 rispetto delle -altre nazion'i e, all'inter- ~ no, il consenso anche di molti fra coloro che hanno ·- cerc-ato di imp_edirne la nascita -e le guardano· oggi. con diffidenza e con pau~a. ·ur G M · . r. • ~L'ultima Iett~t~- del ·<.carteggio . . .: ·-T-µraf-i-.Matteotti. Neli;acc~fata è intelligente 'indagine che i1 com,p1 agno ~chia'Vi ·'Va facendo ( ~ in gran• parte ha già compiuta) • -nel carteggio Turati, -. e della quale ha già pitbbli'cato :u,n saggio interessa-ntissfrno r.ostit,uit'o dalle letter~ scani- -bwte tra· Turati e la, J{uliscioff all'indomani delJ'assa~- sinio Ma-tteotti, - egli ha t.ro~Jatoanche ·alcune ·lettere scritte a Turati da Matteotti,: nel periodo in cui questi'·. tenne, col fer1Jo1~ che a-_tutti è noto, l'uffic·io.·# segretario d_el Partito Socialistll Unitario. · · ' Da queste lettere, ch;e sarrj.nno Ìtn giorno tutte. qua~te pubblicate,, <CIPP·aris•qceuanta passio.n.e Matteotti abbia ~ portato n.elt'adempinie_nto de.l' suo ufficio, §e·bbene do- 'Vesse continuamente dolersi di non a1Jere da molti « Caro. Turatj, • Vorrei fermare un pensiert> nella tua rivista, affiuchè 11011 abbia neppure il sospetto di ripercussioni eleUoraH, e prima delle elezioni a:ffinchè non sembri -più .tardi cQnseguente a- un esito qualsiàsi delle medesime. L'-es_itod_arà la misura della_ violenza e del terrore, non del couseriso. qei singoli partitL · · . E vorr~i ferm.!3-rlo.persollalmente, • 11011 come seg1:etario_ del Partito, tanto più ·che ·io sono deciso e spero, subito dopo le d.ezioui, che mi vorrete; aiu,tare a .liberarmi da uri h1carico' che doveva essfre provvisorio per due mesi t· si è prolungato invece per oltre un· ann~ ~ Aì.Jzftutto è necessario prendere,, rispet_to alla· dittatura_ fascista, un atteggiamento diverso da quE.llo tenuto fin ·qui;. la. nostra resistenza al regime dell 'arbi- ~tio deve essere più attiva; non cedere su nessun punto; non abbandonare nessuna posizione Jsenza le .più recise, le più alte ·proteste. Tutti .i diritti cittaçlini devono essere rive11dicati; lo stesso·.-codìce riconosc~ la legit_tima difesa. Nessuuo può lusingarsi ehe il fas-cismo dominante deponga le armi e restituisca spontaneamente al1 'Italia uti regime di legalità ;e.di libertà; tu.tto ·ciò che e'sso ott_iene, _lospi~ge a nuovi arbitrii, a nuovi soprusi. È. la sua essenza, la sua c,rigine, la. $Ua unica f9rza ; "' . ed è i~ tempe~am.euto stesso ·che lo dh-i~e. Perc;iò un partito di classe e di, netta opposizione ilon può raccogliere che quelli i quali shmo .decisi a.. una resistenza senza limite, con discip~itia Jérm.a, tutta diretta ad uri -fine, la .libertà del popolo italiano. · . D'altro canto piso.gn,;i tornare a 1coilsidera.re la posiz_ione del l'. S. L Purgatò dai terzinteruazionaHsti è . nettamente- discorde da, Mosca, ormai non è di.viso da 1101 · che da minori divergenie·. teoriche, .più o meno equivoclie ·e I avv~niristicbe. Nella' pratica e nel momento attuale,·non vi è più ~lcuna. differenza rileva11_t€; · e si pptrebbe- anzi dubitaré s~ non ,sia _minor,:ela rigi'- .dezza e la c.pmbattività in qu_e}li.che riparano_ sotto·• !l pretesto. form,ale che· tutti 'i Goverui sòno eguali. . Ora, per· tali ·diverge1iz-e,1t..utte astra.Ue o. yproiettate . nel più lontano futuro, uon .è permesso tenere divisa fa classe· Javòratrice italiana, e t9glierle tutte> 'quèl Hè.:. · vit.P di speranze, di· ardimenti, di consensi, che soli .possono pern;iettere un'azione efficace, entusiastica . e ·:•~oncqrde net momento ·.attuale. · . _ Il nemico -è att'ualmeute uno solo: .il fascismo. Còmpltce involontario del fasè1smo ·è il comu11ism6.. La vio- . len7.at'e ~a dittatura predicata dall'uno diviene iJ pre- . tésto e la giustifieazio'ne della violenza e della dittatura in àtto dell:aitro~ · I la:vor~fof°j·italiani:· ammaestr~t1 dalle. dure esperienze. del dopoguerra, ·devono- riuuirsi . coflcorqi contro ·Ù fasdsmo che op-pfime, e• contro Vin- _"siidosa d_iscordia comunista; co~ì nel c_ampo déll'azione -politica come nella eco·uomica. · . ~ -:I.i.._ fatti. _de-I~resto lo- inìpongonfj,· anche al' ·disopra· delle nos.tre minori antipatie, rise11timenti, ecc. · Se non possono. muoversi i ·Partiti' uffieialtnente, .l ·socialisti deltuno e à,,ell'altro aainpo devono por-r~ la questione e risolv.erlà'. S!=tlza ritardo. Le cose uon av- . . ,., - ~ . . . . vengoì10 •da sè; ma ad opera degli uomini. Il ritardò , con.1rpagni, anche in'Vestiti· di pubblici, mandati, quella - caJlaborazione che l'amore per il J:arti-to e la particolare gfa'Vit?i.. della _situ,azione, all'indo 1 frtani dell'asj'esa . -·'· - del fascismo al potere, a1Jre·bbe,loro imposto di dare. · Nella ·ricorrenza del 22° anniversario della niorte. :di - ~ Matteotti, pubblichianio una· di queste lettire, l'u,ltima 4i quelle scr#te a Turati. È dei giorni immediatamente serve soltàn to. ·a··diffondere U:111 più largo. s~etticisnio n'elle ·_masse, é :::i,_.,'lasciarqeui-11di,penetrare n-eg:li spiriti' , precede,nti le eleiioni politic.he del .1<)24, - delle quali già M~tteot_tj P,revede ~'esito.· éon la 1chiaro1J~ggenzo, che gli ·1Jen1.1Jdaal suo ingegno acuto ··e dalla f,ede profonda, -egli afferma 'la necessità .dell'unità di tutte le .forze socialiste per difendere la· libertà e garanfir.e ..aHa · · ~lass·e .oP.~raia un regi~~ in C'!-(-eissa possa far~séntir~.- ia -J::ropri 1 a 'V_OCe preparare a se: stessa un ·de,gno a'V- - ~ 1en1.re. e; ç, in queste p4role, tutta l' aninia di 1VJ alleotti, . il suo senso del do'Vere·,·la s·ua _'Volontà di aziò.ne. Le sue. parole 'VlÌ{gòno.:.anche per oggi, in. una -situàzione ~ '!ssai di'Versa da quella del' 1924, nel.la quale pe:,:rnan'- . gono _però quei p.ericoli cJie allora non frUpossibile a,l- · lon.tanate, sicchè l' Itaiìa marciò dir.itfo alla rovina· ·. . . ' . . indeboliU i veleni più opposti. - • - ·~ ,Le obi~zioni sonQ. facili, è 1~ sento;,, ma b-isogna· superarle ad ogni costo, r:,ér agù·e 'rapidamen.tè .... . . . . · G. MATTEOTTI »: ~··... r •. .\ ~ - ·!;'.editore Gà.i:zant-i ha puhblicar,o in mag,nifioo volume (pagg. 514, L. · 460) Esitio; impre.ssioni è memòirie di VEiRA ., MODIGlLIANI, 1~ fre~el~ ·èompa;gnadel .n1·stro. ,Menè,. col quale .essa ha. diviso, i.Serena, le pene che· il, _nosb~ 1lmi-oo. 'ha . · àffro111tato per rimali_.~, con -schiena diritta, .fedele alle pl'O• prie idealità. D~l liib.ro parl-eEemo nel prossimo .,mmero . I nostri ·àòhonati po·1!ranno aveli-e i'} vofome, col oo-nsueto s~•nto, chie.dendolo alla nostra amminisma.ziòne ~ inviando , , · . . r . 1 LA ~cRiTICA SocIALE·.. e B'i-bliot~cG.aifol&-sian.cio , ·~ .l'imporlo (L.; 400) anti~ipàlio. . . . : . ~ • l . ' lt

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